MARTINSICURO – La serata è stata ricca di interventi e documenti, la proiezione del lavoro fotografico del concittadino Silvio Marini ha fatto da cornice all’incontro, sono state proiettate splendide immagini che hanno rivelato a molti dei presenti la sorprendente ricchezza di flora e fauna presenti non solo nella riserva naturale della Sentina ma anche lungo la costa martinsicurese e villarosana fino al Vibrata: oltre ad una nutrita vegetazione psammofila sono presenti aironi rossi, cenerini e bianchi, guardabuoi, garzette e martin pescatore, upupa ed il fratino, pellicani e gru, etc…
Questa è la ragione per cui sul nostro territorio è presente un vincolo Comunitario una zona ZPS (Zona Protezione Speciale) e per questo si dovrà per legge fare una valutazione di incidenza ambientale (VINCA).
I lavori sono stati introdotti dal Componente la segreteria del Partito Democratico di Martinsicuro Stefano Marcattili poi a seguire il Capogruppo del Partito Democratico Andrea Buonaspeme che ha illustrato il percorso fatto fin qui dal nuovo piano di spiaggia.
Le scelte contenute in esso la conseguente riduzione di spiaggia libera (sono previste 20 nuove concessioni complessive e cinque ampliamenti) quindi un depauperamento della nostra ricchezza principale, ovvero la naturalità della costa. Resterà circa il 25% di fronte mare di spiaggia libera. Il nostro litorale di circa 6,6 Km è un luogo dove è possibile ammirare il mare e la collina e sullo sfondo la catena del Gran Sasso è uno spettacolo che non si trova in nessun altro paese dell’Adriatico, la ferrovia è lontana e nella convinzione di quanto importante è questo per la nostra economia turistica dovremmo procedere con i piedi di piombo nella privatizzazione.
Dopo l’adozione lunedì prossimo il Consiglio Comunale si pronuncerà sulle Osservazioni per poi proseguire l’iter per l’approvazione passando al vaglio degli organismi sovracomunali.
La Provincia per la verifica di compatibilità col Piano Territoriale Provinciale e con la Regione per la verifica con il Piano Demaniale Marittimo Regionale e con gli organismi di tutela ambientale.
Per quanto riguarda la compatibilità con le norme sovracomunali abbiamo rilevato l’obbligatorietà dell’osservanza, in particolare è stato segnalato il fatto curioso che nel Piano non siano stati riportati i corsi d’acqua nonostante una delibera Comunale del 2006 che li individuava e la Commissione Urbanistica Comunale composta da tecnici lo sollecitava in sede di analisi istruttoria di preparazione ai lavori del Consiglio Comunale. Si è ulteriormente segnalato che la Commissione Tecnica Urbanistica comunale segnalava il fatto di non consentire l’intubamento in spiaggia dei corsi d’acqua cosa che purtroppo anche in questi giorni abbiamo visto produce danni e emergenze in quanto gli intubamenti e le deviazioni non consentono il deflusso naturale delle acque producendo allagamenti in città.
Elemento di soddisfazione dell’assemblea è stato venire a conoscere il fatto che le nostre preoccupazioni e i nostri suggerimenti di protezione e valorizzazione dell’ambiente naturale sono previste dalle Norme Tecniche d’Attuazione del Piano Territoriale Provinciale della Provincia di Teramo. Lo stesso argomento corsi d’acqua da esso contemplato recita all’art. 5 comma 5 “divieto di costruzioni fisse o mobili a 100 metri dai corsi d’acqua o reflui..” E’ chiaro che a questo punto i corsi d’acqua dovranno essere riportati sul piano che altrimenti si rappresenterebbe una realtà falsa e questo non potrà essere fatto.
Noi come Partito Democratico lavoreremo negli ambiti opportuni affinché tale sfregio alle norme venga evitato.
In seguito l’architetto Alfredo Paci ha illustrato brevemente le osservazioni effettuate dal Partito Democratico rimarcando in particolare una contraddizione proprio nelle stesse intenzioni del Piano spiaggia dell’attuale giunta nel punto in cui prima si considera il biotopo costiero presente una eccellenza da ampliare attraverso la cura del prezioso e raro patrimonio floristico poi, invece, si propone la creazione di nuove concessioni balneari accerchiando lo stesso biotopo sia a nord che a sud, sfavorendo pertanto anche la promozione dell’auspicato “Parco Marino” in sintonia con quello Piceno.
Infine , a dimostrazione che l’assemblea pubblica non si proponeva solamente l’obiettivo di trovare criticità relative al piano di spiaggia presentato, Paci ha mandato in video dapprima le immagini relative allo stato di fatto del nostro litorale e poi una sequenza di modelli turistici alternativi realizzati con successo in alcune parti del mondo. Nella fattispecie sono state mostrate strutture realizzate in Messico e in Danimarca, in posti dove il problema erosione della costa era molto simile al nostro.
Il Consigliere Comunale Simona Antonini è intervenuta sulla grave condizione in cui si trova il litorale di Villa Rosa, sul fatto che prima di realizzare nuove concessioni si dovrebbe garantire la vita a quelle esistenti.
All’assemblea pubblica hanno partecipato una cinquantina di cittadini e diversi operatori turistici.
Dall’assemblea è nata la richiesta che prima di ogni altra cosa di attendere che i lavori per difendere la costa dall’erosione siano ultimati e di aspettare l’approvazione dell’imminente Piano spiaggia regionale per poi effettuare una laboriosa analisi con tutti i cittadini, con gli operatori del settore e con le minoranze in modo poi di procedere alla redazione del nuovo Piano Demaniale Comunale Marittimo.
A conclusione dei lavori viene salutato con la speranza che i famosi lavori di protezione della costa annunciati in campagna elettorale a maggio 2012 dal Presidente Chiodi inizino veramente lunedì 31 marzo nella speranza che non si interrompano fino alla prossima campagna elettorale.