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Musica&Retroscena

La magia del montaggio

“Quello che stupisce è che il montatore o la montatrice sa meglio del regista cosa bisogna andare a cercare. E’ la storia dello scultore e del blocco di marmo. Bisogna  sapere  che c’è un cavallo dentro al blocco di marmo,  e il montatore, spesso,  lo sa meglio e più facilmente  del regista stesso. Sa come fare uscire il cavallo.” (Sylvain Roulette, regista)

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Kubik lo considera la diretta continuazione della regia. Il montaggio, una delle tante riscritture che si fanno di un film, una delle parti fondamentali nella lavorazione che porta ad aver il prodotto finale. Arte talmente fondamentale e incidente che gli hanno dedicato persino dei premi (tra gli Oscar per esempio esiste quello per il miglior montaggio, audio e per il miglior montaggio video). Questa parte della lavorazione spesso porta il regista e il montatore a stravolgere completamente il film, decidere di montare un’ inquadratura prima o dopo un’altra cambia completamente il senso di esso (effetto Kulesov). È in questa fase che, avendo a disposizione tutti i fiori, si decide come fare la composizione e pensate a quanti modi si hanno per creare un mazzo per una sposa. Si può scegliere di posizionare la scena numero quattro come ultima scena del film ed ecco qua che esso assume un nuovo volto. Il montaggio può persino rendere un film più noioso e pesante o molto ritmato e frenetico. Quando ancora il digitale non esisteva e tutto era impresso sulla pellicola, il montaggio era un vero e proprio tagliare e cucire, letteralmente, i pezzi di pellicola, non a caso questo ruolo era ricoperto per la maggior parte da donne, probabilmente molto più certosine degli uomini. Oggi tutto viene digitalizzato,  persino quando si gira in pellicola poi si riversa tutto sul computer per essere incollato tramite i famosi programmi come Final cut, Avid o Premiere.
 L’esempio dei fiorai, secondo me, calza a pennello, pensate al regista come un coltivatore di fiori il quale ci mette tutto sé stesso per far crescere sano, dritto e bello un fiore (dove ogni fiore è ovviamente un’inquadratura), poi questi fiori arrivano nelle mani dei fiorai (i montatori) che durante la composizione si accorge che alcuni di questi fiori hanno troppi petali, il loro colore non si intona con il resto o che sarebbe meglio piegare un po’ lo stelo, ecco il montatore, potremmo quasi definirlo: colui che stravolge e gioca con il materiale girato per rendere la composizione finale perfettamente equilibrata.
La loro magia parte persino dalle parole che usano, pensate al termine:  montaggio INVISIBILE a cui tutti i montatori ambiscono (rendere il montaggio invisibile all’occhio dello spettatore è questa una delle prime regole del montatore a meno che il senso del film non implichi un montaggio visibile).
 Si dice spesso che il montaggio faccia miracoli e loro stessi affermano con modestia: “ok che il montaggio fa miracoli però non sono ancora diventato Dio!!”. Su questo spesso mi sono dovuto ricredere, immaginate un montatore nella sua stanzetta, l’unico rumere che si sente è quello della ventola del computer,  nessuno lo sta guardando, è solo. È in questo momento che, secondo me, si può dedidacare a riti e magie che solo lui ha il privilegio di conoscere, riesce a rendere bella ed elegante persino la ripresa peggiore. Il montaggio è un mondo a sé e solo pochi privileggiati possono entrare a conoscenza dell’arte di montare. Mi è sempre piaciuto vedere il montatore come un piccolo Harry Potter che attraversa il binario 9 e tre quarti per raggiungere quel mondo dove l’arte e la magia di tagliare, capovolgere, stravolgere, incollare, colorare, cambiare e chi più ne ha più ne metta sia possibile solo utilizzando le loro mani. Un mondo dove gli incantesimi e le formule vengono composte digitando i tasti del pc. Spingono 15 tasti in meno di 2 secondi ed ecco che magicamente l’inquadratura si palesa perfetta su quello schermo luminoso che illumina la stanza con il suo biancastro fascio di luce mentre sul volto del montatore si stampa un ghigno di soddisfazione e compiacimento.

DANNY

Musica&Retroscena

Rinviato a settembre a Teramo il concerto di De Andrè previsto a Pescara sabato

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concerto de andrè teramo pescara

A causa dell’inagibilità per adeguamento sismico del Teatro D’annunzio salta la data pescarese di Cristiano De André, spostata a Teramo il prossimo 9 settembre. Biglietti per Pescara rimborsabili tramite i circuiti d’acquisto, disponibili quelli per il nuovo spettacolo.

TERAMO – Causa inagibilità del Teatro D’Annunzio di Pescara per adeguamento sismico, il concerto di Cristiano De André previsto sabato 3 agosto è posticipato in Piazza Martiri di Teramo il prossimo 9 settembre alle 21:00. Concerto ospitato all’interno di Teramo Natura Indomita, cartellone degli eventi estivi di Teramo.

Il progettoDe André canta De André” si arricchisce di un nuovo tassello, dopo il successo dei quattro album “De André canta De André – Vol. 1” (2009), “De Andrè canta De André – Vol. 2” (2010) e “De André canta De André – Vol. 3” (2017) e “De André canta De André – Storia di un impiegato” (2023) e dopo vari tour sold out dedicati ognuno a una parte del repertorio di Fabrizio.

Con “De André #DeAndré – Best Of Live Tour”, Cristiano De André, unico vero erede del patrimonio musicale deandreiano, porta sul palco il meglio del repertorio finora affrontato, accompagnato dagli insperabili musicisti Osvaldo di Dio alle chitarre e Davide Pezzin al basso. Alle tastiere torna Luciano Luisi, che arrangiò i primi due volumi, e alla batteria arriva Ivano Zanotti.

Cristiano stesso, non solo cantautore ma abile polistrumentista, suona la chitarra acustica e classica, il bouzouky, il pianoforte e il violino, accompagnando lo spettatore in un percorso che affronta la grande opera di Fabrizio.

I biglietti acquistati per il live del 3 agosto sono rimborsabili tramite il circuito d’acquisto entro e non oltre lunedì 19 agosto p.v. I biglietti della nuova data saranno disponibili dalle 14:00 di domani, martedì 30 luglio, sui circuiti TicketOne, Ticketmaster e Ciaotickets. Info: 085.9047726 www.besteventi.it

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Fermo

Sabato 20 luglio Noyz Narcos e Salmo al NoSound Fest di Servigliano

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Foto di Giulia Parmigiani.

Il tour HellraiserS che Salmo e Noyz Narcos stanno portando in giro per l’Italia fa tappa al Parco della Pace di Servigliano per il NoSound Fest.

FERMO – Hellraisers, il tour che vede Salmo e Noyz Narcos protagonisti dell’estate live italiana, sabato 20 luglio, alle 21:30, fa tappa al Parco della Pace di Servigliano nell’ambito del NoSound Fest, celebre rassegna organizzata da Best Eventi in collaborazione con il Comune di Servigliano.

La tournée, prodotta da Vivo Concerti, si è aperta il 15 giugno a Fiera Milano Live (Rho). Il tour svelerà finalmente live anche i brani del loro joint album disco di platino “CVLT” e della repack “CVLT – HELLRAISERS”, uscita lo scorso 17 maggio.

Biglietti disponibili sui circuiti TicketOne (www.tickeotne.it), Ticketmaster (www.ticketmaster.it),  Ciaotickets (www.ciaotickets.com) e prima del concerto, dalle 18:30, al botteghino del Parco della Pace.

salmo e noyz narcos concerto a servigliano nosound fest

Hellraisers è l’occasione perfetta ed imperdibile per gustare tutta l’energia e la carica live di Salmo e Noyz Narcos. I due artisti, pilastri della scena rap, oltre a presentare per la prima volta dal vivo i brani di “CVLT” e “CVLT – HELLRAISERS”, propongono anche i loro più grandi successi, che si alternano in una scaletta mozzafiato.

Lo show riprende l’immaginario del joint album, a partire dalla scenografia che conduce lo spettatore in una storia con diverse sorprese, grazie a un mix tra tecnologia e props scenografiche, dove saranno ripresi molti riferimenti tratti da CVLT. Salmo & Noyz si esibiscono su un palco dove gli oggetti di scena costruiti a mano, come tombe, lampioni desolati e panchine abbandonate, fanno da base allo schermo sullo sfondo – separato solo da un lugubre cancello – in cui si staglia la casa, ormai diventata iconica per i fan. L’ambientazione, con il calar del sole e lo scorrere del concerto, si fa sempre più lugubre, mentre nei due schermi laterali si alternano immagini in presa diretta del pubblico e degli artisti. Questa parte visiva – a cura di Andrea Folino – accompagna la performance dall’inizio alla fine, amplificando la musica e permettendo al pubblico di immergersi totalmente nello show.

CVLT, uscito lo scorso 3 novembre e certificato disco di platino, ha debuttato alla prima posizione nella classifica degli album e dei vinili più venduti mantenendo la posizione per due settimane consecutive. L’ondata generata dall’arrivo del disco ha inoltre superato i confini italiani conquistando la posizione #3 della Spotify Debut Album Global nel primo weekend dalla pubblicazione. La repack “CVLT – HELLRAISERS”, uscita il 17 maggio, arricchisce il progetto discografico con cinque brani inediti e tre collaborazioni d’eccezione con amici e colleghi di lunga data, appartenenti al rap italiano: “HELLRAISERS”, “HOTLINE” feat. Lazza, “RAP MONEY” feat. Guè, “NON MI PASSA” feat. Gemitaiz e “L’ODIO”.

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Sold out il concerto di Gazzelle allo Shock Wave Festival di Francavilla al Mare

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concerto gazzelle francavilla al mare
Foto di Leonardo Mirabilia.

Sabato 20 luglio sul lungomare Paolo Tosti di Francavilla al Mare Gazzelle si esibirà dopo l’apertura affidata a Giuse The Lizia. Al termine, Lacrima Party, «lo show indie più brutto d’Italia».

PESCARA – L’attesa per il concerto di Gazzelle a Francavilla al Mare era tanta ed i biglietti sono andati presto esauriti. Sold out per la tappa del cantante romano allo Shock Wave Festival. Dopo un tour nei palasport e un concerto in un’Arena di Verona totalmente sold out, Gazzelle questa estate è tornato in tour sui palchi dei principali festival d’Italia.

I suoi concerti sono la testimonianza tangibile di un amore incondizionato, vero rituale collettivo che ha stregato in questi anni mezzo milione di persone. Oltre agli appuntamenti estivi, Gazzelle ultimamente ha svelato anche due importanti e speciali eventi per l’estate del 2025: il 7 giugno al Circo Massimo di Roma e il 22 giugno allo Stadio San Siro di Milano. Due prime volte, due nuove sfide, due città importanti per l’artista, che negli anni ha costruito la sua carriera, passo dopo passo, con un unico obiettivo: quello di essere sempre se stesso e far arrivare la sua musica ai cuori di tutta Italia.

Il concerto sarà aperto alle 20:45 da Giuse The Lizia, cantautore di 22 anni nato e cresciuto a Bagheria, in provincia di Palermo, con un album e diverse produzioni alle spalle nelle quali infonde sfumature indie, rock e urban. Al termine dei live il palco dello Shock Wave Festival ospiterà il Lacrima Party, presentato provocatoriamente dagli organizzatori come la «festa indie più brutta d’Italia».

«Immagina una serata nella libertà più totale, dove ascoltare tutti i tuoi pezzi indie preferiti in compagnia dei tuoi migliori amici e poter lasciarti andare a qualsiasi emozione: gioia, tristezza, rabbia, delusione, entusiasmo, amore. Tutto questo è Lacrima». L’evento è nato a fine 2021 a Bologna dalla volontà di 3 ragazzi di creare una famiglia grande quanto l’Italia intera per piangere e ballare assieme la migliore musica Indie Pop italiana. Una festa in cui cantare, sfogarsi e lasciarsi andare come se fossi nella tua cameretta ed ascoltare tutti quegli artisti che non senti alle altre feste».

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