Viaggio nella situazione delle scuole della Val Vibrata: il futuro dei nostri studenti.
-“Perché sono salito quassù? Chi indovina?”-
-“Per sentirsi alto?”-
-“No […]. Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. Il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a vedere voi stessi. Coraggio! E’ proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva…”-
John Keating (Robin Williams) “L’attimofuggente” 1989
Nel lontano 1989 ero convinta che bastasse vedere da una prospettiva diversa il mondo, per rendersi conto di come le risposte ai nostri dubbi fossero a portata di mano…Oggi questa frase risulta essere solo un dolce volo pindarico! Il professor Keating, dispensò generosamente ai suoi studenti la capacità di poter credere nei sogni e non nascondo di aver attinto anch’io alla stessa fonte, pensando che con il passare del tempo la situazione delle scuole nella Val Vibrata potesse cambiare. Molte cose sono state fatte, come ha sottolineato di recente in una intervista, riportata dal Corriere d’Abruzzo, il sindaco di Nereto arch. Giuliano di Flavio: “Esprimo il mio personale compiacimento e ringraziamento, anche a nome dell’intera Amministrazione Comunale e della cittadinanza neretese, per l’azione messa in campo dall’Assessore all’Edilizia Scolastica della Provincia di Teramo Ezio Vannucci e dal Dirigente Dott. Piergiorgio Tittarelli per adeguare e sistemare i plessi scolastici del Liceo e dell’I.T.E. di Nereto…”.
Oppure i finanziamenti ottenuti dal comune di Corropoli tramite i fondi Par Fas, per l’adeguamento degli edifici scolastici. Il commento del primo cittadino Umberto D’Annuntiis è stato: “Il finanziamento concesso permetterà di rendere ancora più sicura la nostra scuola; la nostra Amministrazione, in questi anni , ha già investito sulle scuole oltre 2 milioni di euro dando la massima priorità alla sicurezza dei nostri figli e di tutti loro che operano all’interno della scuola. Abbiamo lavorato con profitto dimostrando la capacità da parte di questa Amministrazione Comunale di reperire risorse al di fuori del bilancio comunale”.
E’ senz’ombra di dubbio che occorra intervenire, investendo attraverso l’adeguamento delle strutture pubbliche che ospitano i nostri studenti, perché non accada più ciò che avvenne il 31 ottobre 2002, una delle pagine più brutte della nostra storia. Un terremoto dell’8° grado della scala Mercallifece tremare il Molise. La zona più colpita fu San Giuliano di Puglia, uno dei 136 comuni della regione, a 60 km da Campobasso, 1.210 abitanti. In tutta la zona, crollò un solo edificio, la scuola: l’istituto “Francesco Jovine”. Sotto le macerie restarono intrappolati 56 bambini, 4 maestre e 2 bidelle. Il bilancio definitivo delle vittime fu tragico: 27 bambini e una maestra, oltre a 35 feriti, molti dei quali con lesioni permanenti. Da quel momento in poi gli interventi per adeguare strutture ormai obsolete, molte si trovavano anche in Val Vibrata, si intensificarono. Bisogna però intervenire ora, anche sullo svecchiamento di quella parte concettuale della scuola.
Da un nostro sondaggio, abbiamo rilevato che molti studenti percepiscono il netto scollamento che c’è tra loro, la scuola e quest’ultima nei confronti della società, è un segnale di un malessere che viene dal passato, dal nostro passato! Il risultato purtroppo è l’abbandono precoce della scuola che fino a qualche decennio fa, non produceva grandi effetti collaterali.
I giovani, grazie alla presenza di numerosa aziende nella nostra valle, trovavano facilmente posto nel mondo del lavoro. Oggi, questa emorragia, complice la crisi economica, stà provocando delle conseguenze gravissime. Anche chi pazientemente conclude il proprio percorso di studi, finisce per ritrovarsi come chi non lo ha concluso…disoccupato! Ci siamo sentiti in dovere così, di sottoporre alcune domande al dott. Narducci, dirigente della MIUR ufficio scolastico regionale d’Abruzzo del territorio di Teramo, ma dopo due giorni di attesa e continui rinvii da parte dei suoi collaboratori, non abbiamo avuto il piacere di sapere quali sono le soluzioni che la nostra regione intende adottare.
Non ci resta a questo punto di attendere i risultati annunciati dal nostro premier,Matteo Renzi, che in visita all’istituto Puglisi di Palermo, in occasione dell’inizio dell’anno scolastico, ha spiegato l’importanza che la scuola e in generale l’educazione, hanno per il governo. Lo stesso Renzi, ha sottolineato che “nella scuola ci sono 149 mila persone che hanno l’obbligo di essere assunte”. Ha affermato inoltre che il Paese “tornerà a crescere non se la Ragioneria indovinerà la legge di stabilità 2015 ma se torneremo ad avere stima, fiducia, rispetto degli insegnanti”.La scuola deve essere vista, vissuta, curata quindi da più prospettive…come ci consigliava il professor Keating.
Questa è una verità che vale ancor di più in un zona come la Val Vibrata, fortemente deturpata dalla crisi economica che ha bisogno di risollevarsi,tornando prima di tutto, a plasmare su sani e concreti principi le menti dei giovani chiamati a scrivere il futuro della nostra regione. Il mondo del lavoro non dovrebbe più essere un corpo estraneo ma un elemento attivo nella vita di un studente. L’interazione tra ciò che si studia e le risorse del luogo in cui vive il giovane, dovrebbero camminare di pari passo e non trasformarsi in una sorta di doccia gelata nel momento in cui si cerca un occupazione. La fiducia quindi va data alla società, alle aziende, agli insegnanti, agli studenti che non si dedichino solo al bullismo, ai dirigenti, ai politici ma solo se davvero meritata…solo se motivata a cambiare un sistema scricchiolante ormai da decenni.