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L'Aquila

La rassegna “Emergenze Mediterranee” approda a Controguerra, ospite Umberto De Giovannangeli su Israele e Palestina

Incontro con il giornalista e analista di Limes e dell’Huffington Post per analizzare uno dei nodi più intricati dello scacchiere mondiale.

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Sabato 11 ottobre 2014, alle ore 18.00, presso l’Enoteca comunale di Controguerra, appuntamento con l’inviato speciale de L’Unità, Umberto De Giovannangeli che  segue da oltre 25 anni gli avvenimenti del Medio Oriente.

Il giornalista e analista della rivista Limes e dell’Huffington Post è autore di saggi sul conflitto israelo-palestinese, tra i quali “L’enigma Netanyahu” (editori Riuniti, 1996), “Hamas. Pace o guerra?” (L’Unità-Nuova Iniziativa Editoriale, 2005), “Israele 2013. Il falco sotto assedio” (Edizioni Ets). E’ autore anche dei saggi “Terrorismo. Al Qaeda e dintorni” (l’Unità-Nuova Iniziativa Editoralie, 2005) e di “Non solo pane. I perché di un’89 arabo” (Edizioni fuori|onda, 2011).

Dopo Controguerra “Confini”, quarta edizione di “Emergenze Mediterranee”, continuerà il suo tour lungo i 12 comuni della Provincia di Teramo che hanno aderito all’iniziativa: Arsita, Bellante, Bisenti, Controguerra, Giulianova, Isola del Gran Sasso, Martinsicuro, Montorio al Vomano, Mosciano Sant’Angelo, Nereto, Pineto e Torano Nuovo. “La riflessione sul tema è partita dal centenario della prima guerra mondiale che ricorre quest’anno, in un periodo in cui il mondo sta facendo i conti con i suoi vecchi confini e tentando di crearne dei nuovi”, ha dichiarato Leandro di Donato, presidente della Sezione italiana dell’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo, presentando l’evento. Cinque mesi di incontri e spettacoli per riflettere sui confini sociali, culturali e geopolitici che attraversano la nostra società. La rassegna sui talenti e i temi “emergenti” dell’area mediterranea è organizzata dalla Sezione italiana dell’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, la Regione Abruzzo, la Provincia di Teramo e l’Università degli Studi di Teramo e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Teramo.

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Gli sfila Rolex e chiavi della macchina: furto con destrezza in pieno centro ad Avezzano

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112 cc carabinieri norm

Una donna ha finto di perdere l’equilibrio e si è gettata addosso ad un uomo, che probabilmente era stato pedinato. In un lampo gli ha sottratto un orologio dal valore di svariate migliaia di euro e le chiavi della macchina, con la quale si è dileguata.

L’AQUILA – Derubato dell’orologio che aveva al polso, un Rolex da svariate migliaia di euro, e delle chiavi della macchina, una Mercedes, in un lampo e senza accorgersi di nulla nulla. E’ capitato ieri mattina ad Avezzano, nella centralissima via Corradini, dove un medico è rimasto vittima di un furto con destrezza.

Aveva effettuato alcuni acquisti in una farmacia del centro e li aveva riposti in macchina, quando è stato urtato da una donna. In mano aveva le chiavi dell’auto ed alcuni documenti. La donna ha finto di perdere l’equilibrio per gettarsi contro di lui. In un attimo, gli ha sfilato chiavi ed orologio, poi si è dileguata.

L’uomo si è accorto che gli mancava l’orologio solo dopo qualche istante. La donna era già sparita. Ha immediatamente raggiunto la sua auto per mettersi sulle sue tracce per denunciare il furto, ma arrivato al parcheggio ha fatto una seconda, amara, scoperta: mancava anche l’auto.

Probabilmente la vittima del furto avvenuto ad Avezzano è stata scelta con cura, dopo che ha parcheggiato la lussuosa auto. Secondo le prime ipotesi, sarebbe stato pedinato fino a un punto abbastanza lontano per permettere la fuga e in non aveva più contatto visivo con l’auto. Non è escluso che chi ha agito avesse un complice.

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L'Aquila

Non si placano le polemiche sulla caccia al cervo in Abruzzo: delibera per abbattere 469 capi nell’aquilano

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caccia al cervo in abruzzo

La Giunta Regionale ha autorizzato l’abbattimento di 469 cervi in due aree dell’aquilano, a causa dei danni provocati alla colture dagli animali. Una petizione online del Wwf per chiedere lo stop ha già raccolto 60 mila firme.

L’AQUILA – Si apre la caccia al cervo in Abruzzo dopo la delibera di Giunta dello scorso 8 agosto che autorizza l’abbattimento di 469 animali in due aree dell’aquilano. L’obiettivo è quello di regolare la crescita indiscriminata degli erbivori che sta mettendo a dura prova campi e coltivazioni nell’area. Ovviamente però, la decisione ha scatenato le proteste degli animalisti, che vorrebbero bloccarla.

Il Wwf ha già lanciato una petizione online che ha in poche ore raccolto già più di 60 mila firme: «Consideriamo questa misura una delega eccessiva della gestione di una specie, simbolo della regione, ai cacciatori. Il numero degli esemplari presenti, non giustifica una tale strage».

Ma la Regione non sembra intenzionata a far marcia indietro: «L’abbattimento dei cervi è una dolorosa necessità, per ripristinare l’equilibrio ambientale. Dovunque si cacciano questi animali, di tutte le età, anche in regioni rosse. Questo piano si è reso necessario perché la popolazione dei cervi è raddoppiata» ha spiegato il presidente della Regione Marco Marsilio.

Per la caccia al cervo in Abruzzo sono previste differenti fasce di prezzo, con tariffe calcolate sull’età dei mammiferi da abbattere: 50 per un cucciolo, 100 per una femmina, 150 per un giovane maschio, 250 per un maschio adulto. Questi i prezzi per icacciatori abruzzesi. Per chi viene da fuori regione i costi lievitano e possono raggiungere i 600 euro.

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L'Aquila

Sesso nel parco, sotto la tovaglia da pic-nic: denunciati due giovani a Sulmona

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Due ragazzi sono stati interrotti mentre facevano sesso in un parco di Sulmona dai Carabinieri, chiamati dai passanti sbigottiti.

L’AQUILA – I Carabinieri hanno interrotto le loro effusioni intime, che tanto intime non erano: un ragazzo di 24 anni ed una ragazza di 20 anni sono stati denunciati per atti osceni in luogo pubblico, a Sulmona, dopo essere stati sorpresi a fare sesso in un parco, intorno alle 19:00.

Si trovano vicino ad un’area frequentata da famiglie e bambini e sono stati proprio i passanti, sbigottiti, a chiamare il 112. I due ragazzi avevano cercato riparo da occhi indiscreti sotto ad una tovaglia da pic-nic.

I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile sono intervenuti sul posto, hanno interrotto l’impeto d’amore ed hanno invitato i due a ricomporsi. Per entrambi è scattata dunque la denuncia. Rischiano una condanna da sei mesi a quattro anni e sei mesi di reclusione, senza la possibilità di ricorrere a riti alternativi come la messa alla prova, in caso di conferma dell’aggravante.

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