fbpx
Connect with us

L'Aquila

Tortoreto, denunciati quattro giovani con hashish in auto e cocaina in casa

Quattro giovani, tra i 19 e i 24 anni, sono stati denunciati per possesso di droga dopo che era stato trovato un etto di hashish in auto e 40 grammi di cocaina in casa.

Pubblicato

il

TORTORETO- Quattro giovani tortoretani (tra cui una ragazza), tra i 19 e i 24 anni, sono stati denunciati da i Carabinieri di  Alba Adriatica per possesso a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, dopo che era stato trovato un etto di fumo in auto e 40 grammi di cocaina in casa.

I Carabinieri li hanno sorpresi la notte scorsa con un panetto di hashish nascosto nella vettura in cui stavano viaggiando. Il controllo, con relativa perquisizione, è stato effettuato ad Alba Adriatica da parte dei Carabinieri dello stesso comune che già da tempo seguivano gli spostamenti dei quattro. A Tortoreto, poco dopo, si sono attivati i militari della stazione, e hanno perquisito le residenze dei ragazzi; in uno dei quattro alloggi i militari hanno sequestrato 40 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e tutto l’occorrente per il confezionamento delle dosi.

Nei confronti dei quattro giovani, di cui non si sanno le generalità, i Carabinieri hanno mosso una denuncia per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.

L'Aquila

Morto Matteo Messina Denaro: la Procura ha disposto l’autopsia

Pubblicato

il

matteo-messina-denaro-trasferito-in-Abruzzo

Il boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, arrestato lo scorso dicembre dopo trent’anni di latitanza, è morto nella notte nell’ospedale San Salvatore di L’Aquila. dopo nove mesi detenzione

L’AQUILA – Non ha trascorso in carcere gli ultimi minuti della sua vita, Matteo Messina Denaro, il boss stragista di Cosa Nostra condannato all’ergastolo al 41bis. Il super latitante arrestato dopo trent’anni di fuga, si è spento dopo nove mesi di prigionia la notte scorsa, lunedì 25 settembre, all’ospedale San Salvatore di L’Aquila, nel quale si trovava ricoverato già da diverso tempo. Negli ultimi giorni le sue condizioni si sono aggravate e il boss, che ha rifiutato l’accanimento terapeutico nel suo testamento biologico, è entrato in coma irreversibile. Dopo la cessazione dell’alimentazione assistita, Matteo Messina Denaro è morto e la Procura ha disposto l’autopsia per accertarne la causa del decesso.

Il boss si trovava in ospedale in seguito ad un’operazione chirurgica, le cui complicazioni si sono rivelate fatali. Messina Denaro era affetto da un tumore al colon che gli era stato diagnosticato durante la latitanza. La sua malattia avrebbe avuto un ruolo chiave nella sua cattura. Dopo l’arresto è stato sottoposto a due operazioni chirurgiche: dalla prima si era ripreso, dopo la seconda non ha più lasciato l’ospedale, dove era stata allestita una stanza di massima sicurezza allestita apposta.

Al suo capezzale, nei giorni scorsi era arrivata anche la figlia naturale, Lorenza, riconosciuta solo pochi giorni fa. Durante la sua detenzione, avrebbe mantenuto un comportamento impeccabile senza mai creare disordini. E senza mai parlare: con lui, oltre ad un capitolo nero della storia della seconda Repubblica, se ne vanno tanti misteri sui quali bisogna ancora fare luce.

Continue Reading

L'Aquila

Terremoto L’Aquila 2009, il Comune rivuole i soldi dati ad alcuni sfollati

Pubblicato

il

terremoto l'aquila 2009

A centinaia di famiglie di sfollati in seguito al terremoto del 2009 è arrivata la richiesta di rimborso dei contributi di autonoma sistemazione elargiti in seguito alle scosse: secondo il Comune di L’Aquila in molti non avrebbero rispettato alcune condizioni.

L’AQUILA – A 14 anni dalle scosse di terremoto che hanno provocato 309 morti, circa mille e cinquecento feriti ed oltre centomila sfollati, il Comune ha chiesto a centinaia di famiglie il rimborso dei contributi per l’autonoma sistemazione. Secondo l’amministrazione, molti dei beneficiari non hanno rispettato le condizioni previste, come completare i lavori di sistemazione entro sei mesi per le abitazioni che avevano subito danni di lieve entità, o la la mancata comunicazione del contributo definitivo concesso.

Pertanto, a centinaia di persone è stato intimato di restituire i soldi che gli erano stati elargiti come contributo, al fine di agevolare la ricerca di alloggi per gli sfollati da parte dello Stato. La somma poteva arrivare ai 400 euro mensili. 400 sarebbero anche le famiglie a cui è arrivata la richiesta di rimborso.

E se per il Comune nmon si tratta di una questione politica, ma «meramente amministrativa» come dichiarato dall’assessore alle Politiche sociali Manuela Tursini, gli aquilani promettono battaglia: i primi ricorsi sarebbero già partiti.

Continue Reading

L'Aquila

Rifiuti pericolosi nella piana del Fucino: sequestrati sette ettari a Celano

Pubblicato

il

Acqua stagnante e materiali vari ritrovati in tre scavi in un campo agricolo a Celano. L’area è stata posta sotto sequestro.

L’AQUILA – Scarti della lavorazione agricola, teli di plastica, sacconi pieni di materiale vario ed ancora da verificare, bottiglie di vermicida vuote, prodotti chimici ed altro ancora. E’ quanto hanno scoperto i finanzieri della Compagnia di Avezzano in un’area agricola nella piana del Fucino, nel comune di Celano, dove sono stati sequestrati sette ettari nei quali erano stati abbandonati rifiuti pericolosi.

Le fiamme gialle hanno trovato tre scavi di ingenti proporzioni, lunghi 150 metri, larghi 4 e profondi 5, per 9000 metri cubi complessivi circa. Qui i materiali di scarto, tra i quali bobine di TNT (tessuto non tessuto) e sacchi per l’edilizia, erano abbandonati in pozze di acqua stagnante.

Il proprietario dei terreni contenti rifiuti pericolosi è risultato essere il titolare di diverse aziende agricole, alcune delle quali attive proprio nella piana del Fucino, provviste peraltro di certificazione biologica. L’uomo è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per la violazione del Codice dell’Ambiente.

Continue Reading

Più letti

Copyright © 2020 by Iseini Group | Il Martino.it iscritto al tribunale di Teramo con il n. 668 del 26 aprile 2013 | R.O.C. n.32701 del 08 Marzo 2019 | Direttore: Antonio Villella | ISEINI GROUP S.R.L - Sede Legale: Martinsicuro, Via Gabriele D'annunzio 37, Cap 64014 - Sede Operativa: Alba Adriatica (TE) via Vibrata snc, 64011 - P.Iva 01972630675 - PEC: iseinigroup@pec.it - Numero REA: TE-168559 - Capitale Sociale: 1.000,00€ | Alcune delle immagini interamente o parzialmente riprodotte in questo sito sono reperite in internet. Qualora violino eventuali diritti d'autore, verranno rimosse su richiesta dell'autore o detentore dei diritti di riproduzione.