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L'Aquila

Campli: ex convivente, finisce ai domiciliari con provvedimento del giuadice.

i carabinieri della stazione di Campli, diretti dal luogotenente marino capponi, hanno tratto in arresto, in esecuzione dell’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal giudice per le indagini preliminari di Teramo

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i carabinieri della stazione di Campli, diretti dal luogotenente marino capponi, hanno tratto in arresto, in esecuzione dell’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal giudice per le indagini preliminari di Teramo – Dott. Domenico Canosa -, giovanni monsignore, 59 enne di Teramo, da tempo domiciliato a sant’ omero, responsabile del reato di atti persecutori, in danno della ex convivente 46 enne del posto, con l’aggravante di aver commesso il fatto in danno della persona con la quale era legato da una relazione affettiva e con la recidiva reiterata specifica.

l’uomo, dallo scorso novembre, dopo persistenti e reiterate condotte minacciose e moleste, nei confronti della ex, con la quale aveva convissuto circa due anni, consistite nel tempestarla di telefonate e l’invio di sms, con i quali la ingiuriava e la minacciava di morte, arrivando anche a pedinarla quotidianamente ed insistentemente nei luoghi da lei frequentati, quali la propria abitazione, era stato destinatario nel novembre scorso della misura cautelare personale coercitiva, del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

al culmine di questo perdurare di cose, la vittima, si era vista costretta a cambiare le proprie abitudini di vita, ingenerando in lei un grave stato d’ansia ed il fondato timore per la sua incolumita’ fisica. malgrado il primo provvedimento cautelare firmato dal giudice – dott. de rensis –, l’uomo, imperterrito e non curante delle possibili conseguenze, era tornato, dopo un primo momento di calma, ad importunare la donna che, evidentemente, non ne voleva sapere piu’ della relazione oramai terminata, mettendo in atto una serie di atteggiamenti tipici dello stalker per affermare la propria presenza nella vita della donna. questi nuovi episodi, avevano dato luogo ad altre denunce ai carabinier da parte della donna, che una volta raccolti tutti gli elementi, sulla scorta delle ulteriori testimonianze raccolte, avevano rimesso un dettagliato rapporto alla procura della repubblica presso il tribunale di teramo, diretta dal dott. antonio guerriero, che aveva affidato le indagini alla dott.ssa laura colica, la quale aveva inoltrata la richiesta coercitiva al locale g.i.p..

l’uomo, dopo la notifica del provvedimento restrittivo e la relativa stesura del verbale di arresto, è stato accompagnato agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.

L'Aquila

Ad Aielli spuntano delle nuove installazioni artistiche in ferro battuto

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aielli installazioni artistiche in ferro battuto

L’AQUILA – L’arte che si aggiunge all’arte, d’improvviso, compare di mattina come una lieta epifania; nel paese di Aielli – divenuto ormai un vero e proprio museo a cielo aperto – tale evento continua a ripetersi con dolce costanza.

Questa mattina sono state posizionate tre installazioni artistiche in ferro riutilizzato, raffiguranti momenti di vita quotidiana del borgo marsicano.

La lettura di Ignazio Silone, nei pressi della biblioteca di “Libert’aria”; l’osservazione del cielo con un telescopio, in omaggio alla vocazione astronomica di Aielli (Borgo Universo); il gioco della morra (in foto), dinanzi al municipio, in ricordo di un aiellese scomparso che passò un’ultima serata di felicità giocando a tale gioco.

Le installazioni sono state realizzate da Benedetto Di Pietro, artista ed ex sindaco di Aielli dal 1995 al 1999.

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L'Aquila

24 furbetti del Reddito di Cittadinanza individuati nell’ultimo mese nell’aquilano

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A gennaio e febbraio i casi accertati dai militi sono stati una quarantina. Nel mese in corso sono emersi altri 24 furbetti del reddito di cittadinanza in provincia di L’Aquila.

L’AQUILA – I Carabinieri continuano con i controlli ed i furbetti del Reddito di Cittadinanza continuano a spuntare fuori nella provincia aquilana. 24 i casi emersi nel mese di marzo, che vanno a sommarsi ai circa quaranta registrati dall’inizio dell’anno. In un caso, a Magliano dei Marsi, un soggetto è risultato perfino assente dalle liste anagrafiche e irreperibile dall’ottobre del 2022. Ciò non gli ha tuttavia impedito di continuare a percepire il sussidio mensile.

Oltre a questa località, le irregolarità sono emerse a Cagnano, Montereale, Sassa, , Pescasseroli. Nella maggior parte dei casi, i Carabinieri hanno riscontrato un esborso non dovuto dallo Stato di oltre 100 euro a beneficiari italiani e stranieri che avevano presentato dichiarazioni mendaci, traendo così in inganno gli Enti preposti.

Le 24 posizioni esaminate dai Carabinieri dei presidi del Comando Provinciale e del Nucleo Ispettorato del Lavoro sono state segnalate alle autorità competenti per le valutazioni di carattere penale e amministrativo e per l’immediata interruzione del contributo, con il successivo recupero delle somme indebitamente percepite. Le forze dell’ordine rendono noto che le attività di controllo continueranno anche nei prossimi giorni.

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Chieti

Controlli dei Nas sulla filiera in Abruzzo: 250 chili di carne sequestrati

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controlli nas pescara in abruzzo sulla filiera della carne

I carabinieri del Nas di Pescara hanno eseguito una serie di controlli sulla filiera della carne in Abruzzo, al termine dei quali 250 chili di carne sono stati sequestrati. Le principali irregolarità riscontrate riguardano la conservazione degli alimenti, le condizioni igienico-sanitarie e violazioni in termini di tracciabilità.

PESCARA – In tutte le province d’Abruzzo, i carabinieri del Nas hanno eseguito una serie di verifiche e controlli all’interno degli stabilimenti della filiera della carne, in seguito al quale hanno riscontrato diverse irregolarità. L’operazione è culminata con il sequestro di 250 chili complessivi di carne, per un valore quantificabile in circa cinque mila euro, ed hanno disposto il divieto di movimentazione per 10 capi di bestiame risultati sprovvisti di marchi auricolari attestanti le regolarità sotto il profilo amministrativo e sanitario. Il chip all’orecchio, andando a riassumere.

A Pescara, nella macelleria di un’azienda della grande distribuzione organizzata, le carni venivano conservate in condizioni di promiscuità, in contenitori privi di coperchio e dunque soggetti ad un elevato rischio di contaminazione. Nel manuale H.A.C.C.P. poi, mancava la previsione di una zona dedicata alla lavorazione di altre tipologie di alimenti.

A L’Aquila, sempre nel reparto macelleria di una catena di distribuzione alimentare, gli ispettori hanno trovato sporco e e resti d lavorazione sparsi, oltre a contenitori di rifiuti non idonei e l’assenza di ostacoli agli infestanti.

Carenze igienico-sanitarie anche nello stabilimento di macellazione di Chieti dove è avvenuto il sequestro di carne più ingente dopo i controlli del Nas di Pescara in Abruzzo, a causa della sporcizia accumulatasi sulle superfici e nelle celle frigorifere. Sempre a Chieti poi,in cinque macellerie sono state riscontrate carenze anche dal punto di vista strutturale, in riferimento all’idoneità dei locali adibiti a conservazione dei cibi.

Tra Chieti e Teramo invece, tre aziende agricole dedite all’allevamento di bovini e suini, sono state riscontrate carenze in termini di biosicurezza degli animali, oltre alle inadeguatezze igienico-sanitarie e strutturali. Nelle stalle mancavano le protezioni antivolatili e le recinzoni con le punte acuminate, le aree per lo stoccaggio del fieno e dei cereali non erano adeguate e il personale non era preparato sui rischi di malattie infettive e sulla gestione dei capi di bestiame.

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