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L'Aquila

Chi Salva un Bambino Salva il Mondo Intero !!!

Come salvare la vita di un bimbo?!
Quali sono le manovre da mettere in pratica per salvare un bambino con le vie aeree ostruite da un corpo estraneo?!

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EVENTO GRATUITO – LEZIONE INTERATTIVA GRATUITA DI MANOVRE DI DISOSTRUZIONE DELLE VIE AEREE NEI BAMBINI
Venerdì 20 Marzo  2015 ore 21:00 PRESSO AUDITORIUM COMUNALE DI ANCARANO

link: http://www.2manixlavita.it/Eventi/ancarano2015

Come salvare la vita di un bimbo?!
Quali sono le manovre da mettere in pratica per salvare un bambino con le vie aeree ostruite da un corpo estraneo?!
Quali sono gli alimenti e gli oggetti più pericolosi per i nostri bimbi?! !
Il 20 Marzo alle 21:00 presso l’auditorium comunale di Ancarano
l’Associazione “2 Mani x La Vita” in collaborazione con il Comune di Ancarano e  con il patrocinio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Teramo organizza una lezione teorico-pratica per rispondere a queste domande, tenuta da medici ed infermieri dell’Emergenza ed Istruttori Nazionali di Salvamento Academy!!!
I genitori, i nonni, le baby-sitter, le educatrici ed il personale delle mense degli Asili Nido, gli insegnanti di sostegno, le maestre delle scuole d’infanzia pubbliche e private, i gestori di ristoranti, bar, pizzerie, tutti coloro a contatto con i bambini sono i destinatari di questa iniziativa gratuita!!!
A tutti verrà rilasciato un Attestato di Partecipazione ed ognuno potrà portare a casa o nei luoghi di lavoro il poster con le Manovre di Disostruzione da appendere ovunque ce ne fosse bisogno come pro-memoria.! !
L’iscrizione potrà essere effettuata on-line sul sito www.2manixlavita.it oppure personalmente prima dell’inizio della lezione.! !
Questo è solo l’inizio di una lunga serie di eventi che ci vedranno impegnati in tutto il territorio regionale per la diffusione di tali Manovre di Primo Soccorso pediatrico, la Rivoluzione è iniziata, siamo usciti dai nostri ambulatori, dagli ospedali e non ci fermeremo perché profondamente convinti che..CHI SALVA UN BAMBINO SALVA IL MONDO INTERO!

Associazione “2 MANI X LA VITA”

L'Aquila

In attesa di un nuovo canile in Val Vibrata, i cani saranno trasferiti da Alba Adriatica

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canile alba adriatica cani trasferiti a collelongo in attesa di nuova struttura val vibrata

Dopo la gara bandita dall’Unione dei Comuni, i cani ospitati nel rifugio Canalba di Alba Adriatica saranno trasferiti a Collelongo, in provincia di L’Aquila, in attesa che venga realizzato un nuovo canile in Val vibrata.

TERAMO – La situazione del canile di Alba Adriatica è giunta ad un punto di non ritorno: scadute tutte le proroghe, i cani ospitati al suo interno devono essere trasferiti, mentre ancora non si sa dove e quando verrà realizzata una struttura analoga in Val Vibrata.

L’Unione dei Comuni ha deciso il trasferimento dei cani ospitati nel “Rifugio Canalba” presso un nuovo sito. Dopo il bando di gara, questo è stato individuato in un canile di Collelongo, in provincia di L’Aquila. Già nel maggio scorso, questa decisione aveva provocato la rabbia degli animalisti, che hanno giudicato i provvedimenti intrapresi «di dubbia legittimità» e hanno protestato contro la decisione di togliere gli animali dalla protezione dell’organizzazione che «da 35 anni, senza scopo di lucro, conduce e gestisce il Canile di Alba Adriatica».

«Abbiamo adottato tutti i provvedimenti richiesti dall’Ente – dichiarò all’epoca l’attuale Presidente dell’associazione Elisa Pizzingrilli – abbiamo seguito le procedure consigliate, sia per quanto riguarda la richiesta di proroga, dalla scadenza naturale del 31 maggio 2023 e nel frattempo abbiamo acquisito il nuovo sito , ubicato tra Villa Rosa e Martinsicuro , risultato idoneo e autorizzato dal Comune di Martinsicuro e non ci aspettavamo questa decisione immotivata».

Nonostante le azioni di protesta di ambientalisti ed animalisti, che organizzarono an che un sit-in sotto al comune di Alba Adriatica, l’Unione dei Comuni non è tornata sulla sua decisione. Il delegato ai Lavori Pubblici e sindaco di Sant0Egidio alla Vibrata Elicio Romandini organizzerà nei prossimi giorni un sopralluogo nel sito in cui verranno trasferiti i cani del canile di ALba Adriatica, al fine di organizzare le operazioni.

Nel frattempo non è chiaro dove sorgerà il nuovo canile della Val Vibrata. Allo stato attuale, si stanno ancora vagliando le aree potenzialmente adeguate ad ospitarlo. L’indirizzo è quello di dotare il territorio di una struttura che possa fungere anche da pensione per animali, in ottica turistica. Pertanto, verranno valutate fasce costiere, oppure territori immediatamente a ridosso del mare. Sembrerebbe che un’area di Tortoreto Lido sarebbe n pole position, ma la momento non è ancora stata presa una decisione definitiva. Dopodiché bisognerà individuare le risorse e definire i tempi dell’intervento. Intanto, i cani del canile di alba Adriatica, nell’attesa di avere un nuovo rifugio in Val Vibrata, si apprestano a partire per la provincia di L’Aquila.

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L'Aquila

Pascoli fantasma gestiti dalla mafia foggiana: maxi truffa all’UE scoperta dalla GdF

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25 misure cautelari e 5 milioni di euro sequestrati. L’operazione “Transumanza” della Guardia di Finanza di Pescara è scattata all’alba. Indagini durate due anni e dirette dalla DDA di L’Aquila.

PESCARA – La maxi operazione “Transumanza” della Guardia di Finanza di Pescara, coordinata e diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di L’Aquila, è scattata all’alba . 16 perquisizioni a 75 enti e soggetti, tra tra Abruzzo, Puglia, Trentino Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Lazio e Campania. 25 misure cautelari emesse e sequestri per 5 milioni di euro. In base alle indagini delle fiamme gialle, durate due anni, un sodalizio criminale su cui aleggia lo spettro della mafia foggiana, avrebbe perpetrato a partire dal 2014 una truffa milionaria all’Unione Europea, dalla quale avrebbe intascato fondi illecitamente per mezzo di pascoli fantasma.

Le indagini sono state svolte in collaborazione con il Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata del Nucleo PEF di L’Aquila ed il Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie. Al blitz di oggi invece ha preso parte anche il Reparto Aeronavale, che ha fatto levare in volo alcuni mezzi aerei.

Secondo gli inquirenti, le persone coinvolte avrebbero avuto accesso contributi per il Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (F.E.A.GA) nel settore della Politica Agricola Comune (PAC) in maniera illecita. Producendo documentazioni false, a partire dal 2014, i 13 complici della truffa, tra cui vi sarebbero persone appartenenti alla mafia foggiana, avrebbero ottenuto la disponibilità di pascoli e di corrispondenti titoli PAC, rilasciati gratuitamente dalla Riserva Nazionale dei Titoli, presentandosi come nuovi giovani imprenditori agricoli. Al contempo, grazie all’aiuto di altrettante società cooperative agricole o associazioni temporanee di impresa, avrebbero fatto incetta di migliaia di ettari di terreni la cui concessione ad uso civico veniva messa a bando dai Comuni.

Le frodi ammonterebbero a 5 milioni di euro. Somme sequestrate a 24 imprese agricole e 38 soggetti, accusati, a vario titolo, di autoriciclaggio, reimpiego di proventi illeciti, ricettazione, truffa aggravata ai danni dello Stato e per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

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L'Aquila

Morto Matteo Messina Denaro: la Procura ha disposto l’autopsia

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matteo-messina-denaro-trasferito-in-Abruzzo

Il boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, arrestato lo scorso dicembre dopo trent’anni di latitanza, è morto nella notte nell’ospedale San Salvatore di L’Aquila. dopo nove mesi detenzione

L’AQUILA – Non ha trascorso in carcere gli ultimi minuti della sua vita, Matteo Messina Denaro, il boss stragista di Cosa Nostra condannato all’ergastolo al 41bis. Il super latitante arrestato dopo trent’anni di fuga, si è spento dopo nove mesi di prigionia la notte scorsa, lunedì 25 settembre, all’ospedale San Salvatore di L’Aquila, nel quale si trovava ricoverato già da diverso tempo. Negli ultimi giorni le sue condizioni si sono aggravate e il boss, che ha rifiutato l’accanimento terapeutico nel suo testamento biologico, è entrato in coma irreversibile. Dopo la cessazione dell’alimentazione assistita, Matteo Messina Denaro è morto e la Procura ha disposto l’autopsia per accertarne la causa del decesso.

Il boss si trovava in ospedale in seguito ad un’operazione chirurgica, le cui complicazioni si sono rivelate fatali. Messina Denaro era affetto da un tumore al colon che gli era stato diagnosticato durante la latitanza. La sua malattia avrebbe avuto un ruolo chiave nella sua cattura. Dopo l’arresto è stato sottoposto a due operazioni chirurgiche: dalla prima si era ripreso, dopo la seconda non ha più lasciato l’ospedale, dove era stata allestita una stanza di massima sicurezza allestita apposta.

Al suo capezzale, nei giorni scorsi era arrivata anche la figlia naturale, Lorenza, riconosciuta solo pochi giorni fa. Durante la sua detenzione, avrebbe mantenuto un comportamento impeccabile senza mai creare disordini. E senza mai parlare: con lui, oltre ad un capitolo nero della storia della seconda Repubblica, se ne vanno tanti misteri sui quali bisogna ancora fare luce.

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