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L'Aquila

Chiusura punto nascita atri, mariani rilancia: subito un tavolo tecnico per ridisegnare la sanita’ teramana

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La coerenza si declina al futuro e nel caso di specie guarda già a domani. In merito alla risoluzione sui punti nascita, presentata ieri in Consiglio Regionale, non v’è tema di smentita sull’attenzione e l’approfondimento che abbiamo dedicato all’argomento. Come ho già avuto modo di dire, le disposizioni ministeriali si abbattono come una scure sul territorio e rendono vana una battaglia, che nei principi ho sempre ritenuto sacrosanta.

Con la riforma imminente del Titolo V e dell’articolo 117 della costituzione, cambiano totalmente anche le disposizioni in materia sanitaria, dal punto di vista della competenza delle regioni. Oggi parliamo di punti nascita e domani dovremo parlare di tagli ai pronto soccorso.

Solo chi non vuole guardare in faccia la realtà, può accusare di incoerenza, nascondendosi dietro l’ombra dei campanili. Occorre dunque, rilanciare, ripensando tutto il sistema assistenziale sanitario della provincia di Teramo e più in generale, di tutto l’Abruzzo. Non possiamo più permetterci una mini ospedalizzazione diffusa, che peraltro si è dimostrata fallimentare a fronte della scarsità di servizi erogati e delle ingenti somme di mobilità passiva prodotte. In questi termini, ieri ho lanciato un guanto di sfida alle opposizioni in Consiglio: siamo in grado di pensare ad un destino diverso, dal baratro in cui sta lentamente sprofondando, per la sanità teramana?

Siamo in grado di pensare ad un nuovo ospedale centrale dove ubicare le eccellenze di secondo livello e ridisegnare nei presidi periferici un nuovo destino necessario e complementare? Per mia natura, alle parole faccio seguire la concretezza dei fatti ed ho già contattato gli interlocutori per convocare un tavolo tecnico in cui discutere la possibilità di realizzare un nuovo e funzionale assetto sanitario per la nostra provincia. Il San Liberatore, come Sant’Omero e Giulianova devono essere salvati, sono assolutamente d’accordo, ma la loro salvezza non passa di certo dal mantenimento ostinato di singoli reparti, quanto piuttosto dalla specializzazione funzionale di cui abbiamo bisogno per i nostri cittadini, che troppo spesso ho visto armarsi di bagagli, alla volta di un’altra sanità.

 

 

L'Aquila

Educazione Ambientale nel Parco Nazionale del Gran Sasso con i Carabinieri Forestali

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TERAMO – In occasione della Giornata internazionale delle Foreste, istituita dall’Onu nel 2012, e la Giornata dell’Acqua, nate per sensibilizzare la popolazione sui temi della salvaguardia degli ecosistemi e delle riserve idriche, gli scorsi martedì 21 e mercoledì 22 marzo i Carabinieri Forestali del Reparto Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga hanno organizzato un’iniziativa di educazione ambientale.

342 studenti di 11 scuole primarie e secondarie delle province di Teramo e L’Aquila, hanno ascoltato i militari delle stazioni del Reparto, accompagnati dalle unità cinofile antiveleno. I ragazzi sono stati resi consapevoli dell’importanza di ridurre gli sprechi d’acqua e di assumere comportamenti virtuosi per contrastare i cambiamenti climatici in atto. I Carabinieri hanno poi ricordato gli obiettivi fissati dall’Agenda Onu 20230 e l’importanza delle aree protette per salvaguardare la biodiversità degli ecosisitemi.

Oltre alle lezioni teoriche, gli studenti hanno svolto attività pratiche all’aperto, come la messa a dimora di piantine. A loro sono stati poi illustrati gli habitat naturali dell’orso e del lupo ed è stato mostrato l’impegno dei cani antiveleno nello scovare esche avvelenate lasciate in natura dai bracconieri, pericolosissime per le specie protette.

I ragazzi hanno ringraziato i Carabinieri Forestali del Reparto Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga per l’iniziativa di Educazione Ambientale con colorati disegni rappresentanti la natura dal loro punto di vista.  L’attività di educazione ambientale che il Reparto Carabinieri Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga sta promuovendo nel corso dell’intero anno scolastico continuerà a essere svolta anche su richiesta degli istituti scolastici.

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L'Aquila

Ad Aielli spuntano delle nuove installazioni artistiche in ferro battuto

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aielli installazioni artistiche in ferro battuto

L’AQUILA – L’arte che si aggiunge all’arte, d’improvviso, compare di mattina come una lieta epifania; nel paese di Aielli – divenuto ormai un vero e proprio museo a cielo aperto – tale evento continua a ripetersi con dolce costanza.

Questa mattina sono state posizionate tre installazioni artistiche in ferro riutilizzato, raffiguranti momenti di vita quotidiana del borgo marsicano.

La lettura di Ignazio Silone, nei pressi della biblioteca di “Libert’aria”; l’osservazione del cielo con un telescopio, in omaggio alla vocazione astronomica di Aielli (Borgo Universo); il gioco della morra (in foto), dinanzi al municipio, in ricordo di un aiellese scomparso che passò un’ultima serata di felicità giocando a tale gioco.

Le installazioni sono state realizzate da Benedetto Di Pietro, artista ed ex sindaco di Aielli dal 1995 al 1999.

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L'Aquila

24 furbetti del Reddito di Cittadinanza individuati nell’ultimo mese nell’aquilano

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A gennaio e febbraio i casi accertati dai militi sono stati una quarantina. Nel mese in corso sono emersi altri 24 furbetti del reddito di cittadinanza in provincia di L’Aquila.

L’AQUILA – I Carabinieri continuano con i controlli ed i furbetti del Reddito di Cittadinanza continuano a spuntare fuori nella provincia aquilana. 24 i casi emersi nel mese di marzo, che vanno a sommarsi ai circa quaranta registrati dall’inizio dell’anno. In un caso, a Magliano dei Marsi, un soggetto è risultato perfino assente dalle liste anagrafiche e irreperibile dall’ottobre del 2022. Ciò non gli ha tuttavia impedito di continuare a percepire il sussidio mensile.

Oltre a questa località, le irregolarità sono emerse a Cagnano, Montereale, Sassa, , Pescasseroli. Nella maggior parte dei casi, i Carabinieri hanno riscontrato un esborso non dovuto dallo Stato di oltre 100 euro a beneficiari italiani e stranieri che avevano presentato dichiarazioni mendaci, traendo così in inganno gli Enti preposti.

Le 24 posizioni esaminate dai Carabinieri dei presidi del Comando Provinciale e del Nucleo Ispettorato del Lavoro sono state segnalate alle autorità competenti per le valutazioni di carattere penale e amministrativo e per l’immediata interruzione del contributo, con il successivo recupero delle somme indebitamente percepite. Le forze dell’ordine rendono noto che le attività di controllo continueranno anche nei prossimi giorni.

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