In un momento così delicato per le sorti di un’Azienda storica della nostra Città, la condivisione delle preoccupazioni di 82 famiglie che ne traggono sostentamento, avrebbe dovuto suggerire ai componenti della segreteria locale del PD una riflessione più matura. Un intervento pieno di demagogia in Consiglio Comunale, una sterile elencazione di presunti errori, accompagnata da una fantasiosa rivendicazione di meriti, il tutto condito in un comunicato stampa dai toni assolutamente inopportuni, non fanno altro che confermare come, purtroppo, superficialità e scarso impegno siano di casa da quelle parti. Noi ci limitiamo a ribadire soltanto i seguenti concetti:
1) Non è esatto affermare che si sono persi 8 anni prima di approdare all’adozione della variante al piano acustico. Certamente se ne sono persi cinque. Gli emendamenti presentati in Consiglio Comunale da un esponente dello stesso partito che oggi ci accusa il 23 Gennaio 2007, riteniamo fossero dettati più da convenienze politiche, visto l’approssimarsi delle elezioni, che da valutazioni oggettive. Con l’occasione, invitiamo i giovani Dem che oggi siedono in Consiglio a verificare se nel quinquennio – 2007 – 2012 i rappresentanti del loro partito, allora in minoranza, hanno mai prodotto atti ufficiali finalizzati a trovare soluzioni in tal senso. Tra l’altro il fatto che mai hanno criticato l’altra parte della minoranza, composta oggi da due esponenti di spicco della precedente Amministrazione, per non aver provveduto a dar seguito a quella delibera suscita più di una perplessità.
3) Per quanto ci riguarda, l’Amministrazione con l’Ordinanza del 13 Settembre 2013, emessa non per eccesso di zelo, ma sulla base di dati oggettivi forniti in seguito a una regolare verifica dell’ARTA Abruzzo, ha dimostrato di volersi prendere le giuste responsabilità rispetto alla vicenda. Non è assolutamente vero che il provvedimento imponeva la chiusura all’Azienda, ma la obbligava ad adottare un piano di riduzione del rumore. Noi rispondiamo del nostro, non certo delle scelte della proprietà in quel caso. Ricordiamo che la sua validità è sub iudice, essendo all’esame del Consiglio di Stato, per cui invitiamo i giocatori di poker del PD a non sedersi in ogni tavolo dove intravedono la possibilità di acquisire consensi, perché poi il rischio di vedersi scoperto il bluff e di perdere ulteriori quote di credibilità diventa concreto;
4) L’adozione della variante al Piano Acustico è il risultato di un impegno importante di questa maggioranza che ha seguito i lavori del Tecnico incaricato con assiduità, competenza e coinvolgimento, confrontandosi anche con l’Azienda. Abbiamo dato la giusta rilevanza alla mozione presentata dai Consiglieri di minoranza del PD, che riteniamo dettata comunque dalla volontà di cavalcare il malcontento creatosi in seguito alla confusione generata in quel periodo dal rincorrersi di fantasiose interpretazioni dell’ordinanza in questione, ma ricordiamo in ugual maniera che ai primi incontri con il Tecnico incaricato, che risalgono al Dicembre 2013, abbiamo invitato anche loro, ma purtroppo, non li abbiamo visti al tavolo di lavoro;
5) La nostra attenzione verso il problema occupazionale è testimoniata dalla presenza assidua, costante e propositiva degli Amministratori nelle 36 riunioni che si sono tenute a tutti i livelli (Comunale, Provinciale e Regionale) su questo tema dal 12 Giugno 2012 al 7 Ottobre 2015. Se i rappresentanti del PD fossero stati presenti a qualche tavolo, in cui erano stati anche invitati, avrebbero potuto capire che le criticità che si sono esaminate non sono soltanto di ordine acustico;
6) Sicuramente non siamo professionisti della scienza politica odierna e magari dobbiamo migliorare con l’esperienza le capacità amministrative, ma l’accusa di dilettantismo la rimandiamo con grande energia al pulpito traballante da cui proviene, invitando nuovamente i nostri detrattori ad informarsi meglio.
Due considerazioni finali:
Continuiamo a ribadire la singolarità del concetto caro ai giovani esponenti del PD per cui se sono loro a esprimere critiche si tratta di politica mentre se siamo noi a rispondere per le rime si tratta di presunzione, ad ogni modo leggendo il loro comunicato, vorremmo porre la loro attenzione sul fatto che se insultare è segno di debolezza è il caso, prima di pubblicare dei post, di farli leggere a terze persone onde evitare che in maniera così eclatante si esprima la propria debolezza di idee e argomenti.
La seconda, cominciamo a sospettare i motivi per cui si chiede una “fabbrica della cultura” ma intanto vi aiutiamo noi: in romanesco si dice “Politica DE NOANTRI”.