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Pescara

Breve storia della rovesciata (di Lapadula)

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Voltare le spalle a qualcuno è maleducazione. Voltare le spalle all’ordine costituito è ribellione. Voltare le spalle ad un portiere – nel calcio – significa difenderlo; a meno che non si tratti di una rovesciata…

Un gesto estetico, prima che pragmatico; una tecnica difficile che richiede coraggio, doti acrobatiche e fortuna; un movimento rischioso (un mese fa il nefasto caso d’un bimbo sardo che, nel tentativo di rovesciare, è morto). Un’azione talmente bella ed affascinante da scatenare una piccola guerra (ovviamente in Sud America): trattasi di “chilena” o di “chalaca”? Fu inventata in Cile o in Perù?

La Chilena: la versione cilena della storia è sicuramente la più celebre. Ramon Unzaga Asla, nato nel 1894 a Bilbao nei Paesi Baschi, emigra con la sua famiglia in Sud America nel 1906. Stabilitosi a Talcahuano, nel sud del paese, trova lavoro in una miniera di carbone e, a diciotto anni, un posto da titolare nell’Estrella de Mar di Talcahuano. Passati due anni – siamo nel gennaio 1914 – allo stadio El Morro di Talcahuano, Ramon si esibisce per la prima volta in un gesto istintivo e sorprendente: si libra in aria, dando le spalle al portiere, e colpisce un pallone con i piedi più in alto delle spalle; ribalta se stesso, ribalta la storia del calcio, e viene sanzionato per gioco pericoloso. La capriola inizialmente viene definita “chorera”, poiché “choreros” sono gli abitanti di Talcahuano; saranno poi gli argentini a ribattezzarla “chilena”, mentre gli uruguagi – sempre originali – la chiameranno “Trizaga” perché per loro valeva tre gol. Da David Arellano a Mauricio Pinilla, la “chilena” ha sempre trovato, in patria, notevoli esecutori.

La Chalaca: Gianluca Lapadula ha origini peruviane e forse non è un caso. Il suo gol al Cesena in rovesciata (ma non è la prima volta) deve aver fatto palpitare i cuori dei peruviani (che lo vorrebbero in nazionale) ben più del solito. Pasquato scodella, quasi casualmente, un pallone verso l’area di rigore; Sir William non si volta nemmeno, indietreggia: elevazione, sguardo sul pallone, e sinistro volante teso e preciso… In Perù sostengono che la prima rovesciata si sia potuta ammirare a Callao, il porto più importante del paese, verso la fine dell’800 (nel 1892 o nel 1894). A Callao, all’epoca, il calcio veniva praticato da marinai inglesi, scozzesi, gallesi e irlandesi, che insegnavano agli indios il nuovo sport. Secondo la tradizione orale peruviana la prima rovesciata la effettuò un portuale di colore, africano, durante una partita mista tra marinai britannici e manovali indigeni. Il gesto prese il nome di “chalaca”, ancora una volta, dal nome degli abitanti del luogo: i “chalacos”.

Polemica tipicamente sudamericana e dalla soluzione impossibile, in mancanza di notizie certe. Nel nostro piccolo, nel Belpaese, conserviamo gelosamente una delle immagini sportive più celebri di tutti i tempi: la rovesciata di Carlo Parola. Il difensore juventino spazza via un pallone contro la Fiorentina, nel gennaio del ’50; il fotografo Bianchi coglie l’attimo e lo eterna nell’immaginario collettivo e in un celebre album di figurine.

Rovesciata, chilena, chalaca, trizaga: tanti nomi per un solo movimento. Un gesto catartico e sinceramente emozionante in un calcio grigio e tremendamente triviale. 

Grazie Ramon, grazie Gianluca.

Pescara

Botte alla compagna a Pescara, ma intervengono i Carabinieri: arrestato

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Quando hanno udito le grida provenienti da quell’appartamento, le altre persone che abitano in quel condominio hanno lanciato l’allarme. I Carabinieri di Pescara lo hanno arrestato in flagranza di reato: a causa delle botte, la sua compagna aveva il volto tumefatto.

PESCARA – Non era la prima volta che veniva fatta oggetti di maltrattamenti. Per anni ha subito vessazioni di ogni tipo e violenza, sia fisica che psicologica. Botte, insulti, frasi ingiuriose. Ieri mattina, domenica 21 aprile, il copione si è ripetuto uguale, ma questa volta sono intervenuti i Carabinieri, che hanno arrestato un trentaquattrenne di Pescara che aveva preso a botte la compagna, nell’appartamento nel quale abitavano.

Sono state proprio le grida provenienti dall’appartamento ad attirare, intorno a mezzogiorno, l’attenzione di una pattuglia della Radiomobile. I Carabinieri sono entrati in azione giusto in tempo: lam donna aveva già un occhio tumefatto ed il corpo coperto di lividi. Il suo compagno l’ha tempestata di pugni, non risparmiandole nemmeno il volto.

La donna è stata accompagnata in Pronto Soccorso, dove ha ricevuto una prognosi di 21 giorni. Durante la ricostruzione dei fatti, è stato accertato che in passato aveva già subito violenze. Il suo compagno è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, in attesa dell’udienza di convalida.

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Pescara

Amministrative 2024, Masci verso la ricandidatura a Pescara, ma la Lega chiede una verifica

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Il sindaco uscente dovrebbe incassare nuovamente l’appoggio della coalizione di centrodestra, anche se la Lega chiede una «verifica sul gradimento reale».

PESCARA – Si è ufficialmente insediata ieri la Giunta Regionale della XII Legislatura e, con le ultime polemiche relative alle nomine degli assessori, può definitivamente considerarsi concluso il dibattito relativo alle Regionali del 10 marzo scorso. E’ tempo, dunque, di aprire quello relativo alle prossime Elezioni Amministrative, che a giugno riguardano 97 comuni abruzzesi. Le sfide più importanti a Montesilvano, Giulianova e Pescara, dove il sindaco Carlo Masci dovrebbe ottenere l’appoggio della coalizione di centrodestra e presentare la propria ricandidatura, anche se il coro a sostegno del primo cittadino uscente non è canta proprio all’unisono: la Lega infatti ha espresso qualche perplessità.

Con una nota a firma del portavoce regionale Franco De Santis, chiede una «verifica sul gradimento reale dell’attuale sindaco Carlo Masci. L’obiettivo che dovremo darci – prosegue De Santis – sarà di evitare a tutti i costi che le sinistre possano avere qualche possibilità di vittoria, impedendo loro di governare ancora una volta e male la città di Pescara. C’è la necessità di un’analisi sulla figura dell’attuale sindaco, richiesta insistentemente da più parti e l’intera coalizione non può che tenerne conto». Che tradotto significa che il carroccio solleva dubbi sulla forza elettorale di Masci.

A stretto giro arriva la replica di Lorenzo Sospiri, fresco di nomina a Presidente del Consiglio Regionale: «Incontreremo la Lega, così come tutti gli altri partiti e liste civiche della coalizione di centrodestra, per un confronto indispensabile sulle prossime amministrative di Pescara e sicuramente otterremo il loro consenso avendo governato sempre e su ogni tema insieme, assumendo sempre decisioni condivise». Che tradotto significa: alla fine troveremo una quadra. Molto probabilmente su Masci.

Insomma, sebbene non appaia davvero in discussione, si è in qualche modo complicata la strada che porta alla conferma dell’attuale primo cittadino. Che pareva essersi messi al riparo dalle insidie del fronte interno nel momento in cui Valeria Toppetti, che sembrava in procinto di candidarsi come sindaca tra le fila di Forza Italia, ha garantito il suo appoggio al sindaco. Adesso però è la Lega a mormorare, anche in seguito ai malumori venutisi a creare dopo le nomine della Giunta Regionale, e a portare qualche nube sulla ricandidatura di Mascia a Pescara.

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Pescara

Atti sessuali con un’alunna: sospesa professoressa a Pescara

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Una docente di 5 anni di un noto istituto pescarese è stata interdetta dall’insegnamento per 12 mesi. Ha avuto una relazione clandestina con un’alunna minorenne, con la quale ha avuto anche un rapporto sessuale.

PESCARA – Prima giusto qualche messaggino, poi le conversazioni si sono fatte via via più intense. Anche nel cuore della notte. Gli apprezzamenti si sono fatti sempre più audaci e tra le due è sorta una reciproca attrazione, sfociata in un rapporto sessuale. Ma una era una docente, l’altra una sua allieva. Minorenne. La professoressa di 55 anni di un noto istituto di Pescara è stata sospesa per 12 mesi a causa degli atti sessuali con l’alunna minorenne. All’epoca dei fatti la ragazzina aveva 14 anni, ora ne ha 16.

La relazione tra le due sarebbe nata sul finire del 2022 e sarebbe proseguita fino allo scorso marzo. Prima qualche battuta, poi conversazioni sempre più fitte e decise. Fino a che l’alunna minorenne si è recata a casa della professoressa, a Pescara, e le due hanno compiuto atti sessuali. Dopo quella volta non hanno mai più avuto un rapporto completo, ma non sono terminati gli scambi di effusioni durante incontri clandestini nelle aule della scuola o nel laboratorio.

A poco a poco però la giovane, inizia ad allontanarsi e manifesta l’intenzione di troncare quel rapporto. Non ha negato il fatto che fosse consenziente, ma ha detto di essersi sentita confusa ed in qualche modo nel torto, sebbene attratta da quella donna più grande di lei.

Il pm aveva chiesto nei confronti della docente gli arresti domiciliari, ma il gip ha ritenuto sufficiente l’interdizione dall’insegnamento per 12 mesi e il divieto assoluto di aver contatti di qualunque natura con la ragazza. Il legale della professoressa però ha annunciato che reputala sentenza troppo severa e che si appellerà al Tribunale del Riesame, anche per attendere i risultati delle perizie sul telefono della ragazza e poter leggere le chat che sono state cancellate.

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