Mi avvio verso il campo numero 2, ho sentito un rumore familiare: il fruscio letale di uno slice mancino al servizio. Palla sulla riga, ace.
Matteo Bianchini si muove leggiadro sulla rossa terra vibratiana: allievo del maestro Celestini, meraviglioso doppista, fotografo sportivo, “El Blanco” è ormai una certezza assoluta all’interno del prelibato menù tennistico truentino.
Ciao Matteo, iniziamo dalle origini. Come nasce, in te, la passione per il tennis? Galeotto fu Michele Giancaspro (rivale storico del nostro e tennista vintage talentuoso NdR) o c’è stato qualcos’altro?
Ciao Gino, diciamo che è stato un amore che è sbocciato tardi, ahimè. Ho sprecato troppi anni nel calcio, con scarsi risultati, ma sentivo che il mio vero amore era il tennis. Se avessi iniziato da piccolo ora sarei un buon tennista (almeno così dicono). Comunque, tutto è iniziato nel 2012 quando il mio fido compagno Michele Giancaspro mi ha invitato a fare una partita. Da lì non mi sono più fermato.
Il solito modesto… Sei un buon tennista, i risultati parlano chiaro: due volte finalista al “Doppio Giallo” ed una nel mitico “Oktober Tennis”. Quand’è che troverai la tua “Solo noi” (canzone con cui l’eterno secondo Toto Cutugno vinse il Festival di Sanremo nel 1980 NdR)? Il 2016 potrebbe essere l’anno giusto?
Quest’anno sono un po’ indietro di condizione, purtroppo per vari impegni non ho potuto giocare molto quest’inverno. Credo che non parteciperò a nessun evento del circolo, sono in polemica con Angelo Francia e Roberto Brunozzi. Penserò solo ad allenarmi e migliorare, certo che se arrivasse una chiamata in D3…
Rapporti turbolenti con due pezzi grossi… Posso chiederti come mai? O preferisci glissare?
Diciamo che abbiamo punti di vista differenti sull’eventistica. Mi sto battendo affinché le partite dell’Italia vengano trasmesse al circolo tra fiumi di birra e arrosticini abruzzesi. Francia vorrebbe invece fare vino e stufato di manzo, Brunozzi würstel e crauti. Contrasti credo insanabili.
Capisco. Parliamo di sport. Parliamo di D3. Credi davvero di meritare un posto? Hai avuto contatti con capitan Ciarrocchi?
Tra me e Ciarrocchi c’è un bellissimo rapporto, quasi idilliaco. Potenzialmente credo di meritare un posto, ma la mia condizione fisica spinge, giustamente, il capitano a fare altre scelte. Spero da qui all’inizio del campionato di riuscire a farmi notare, mi accontenterei anche di un posto in riserva. Per quest’anno…
Pensi di convincerlo con il tuo nuovo turbo-rovescio o con il solito – esiziale – dritto incrociato? Tecnicamente parlando, ti senti più vicino ad un Ciriaco Lorenzo o ad un Ciriaco Amerigo? Innovazione o tradizione?
Sicuramente il dritto incrociato è uno dei mie colpi migliori. Sul rovescio ci sto lavorando. Tecnicamente mi sento a metà tra la old school di Amerigo e la nuova scuola dei vari Ciriaco, Tommolini etc. Insomma cerco di avere un mio stile.
A questo proposito: cosa pensi della crescita esponenziale di Ciriaco? Potrà superare Bucci? E Vallese, è davvero sul viale del tramonto?
Una rondine non fa primavera. Il dualismo Bucci-Vallese continuerà a farla da padrona ancora per molti anni. Mi sta piacendo molto Tommolini, lui credo che possa spezzare l’egemonia dei due a breve.
Per quanto riguarda il tennis femminile, scorgi un qualche tipo di crescita? Lasciami fare un appunto: Simona Marziale non può essere il punto di riferimento femminile di un circolo tennis che si rispetti. Che ne pensi?
Parzialmente d’accordo con te. Simona ha delle grandissime potenzialità ma deve crescere sotto l’aspetto caratteriale: è una mina vagante. Ha degli ottimi colpi e potrebbe essere davvero un punto di riferimento non solo per il tennis femminile… Il problema è la testa.
Hai un ultimo appello da fare? Una parola di conforto? Una preghiera?
Colgo l’occasione per fare un appello ad Antonio Zambetta. L’ultima volta che abbiamo giocato mi ha distrutto ma vorrei sfidarlo nuovamente a breve. Purtroppo è difficile beccarlo… Spero che legga questa intervista e mi chiami per una super-sfida senza domani.
Grazie mille Matteo. È sempre un onore.
Grazie a te e un saluto ai lettori. Auguro un buon tennis a tutti gli appassionati di Martinsicuro e non solo.