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Chieti

Sambuceto: operaio 44enne muore cadendo da un capannone

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Ancora un incidente mortale sul lavoro in Abruzzo. Un uomo di 44 anni, Maurizio D’Ottavio, di Guardiagrele ma residente a Francavilla al Mare, e’ morto cadendo da un’altezza di sei metri. L’episodio si e’ verificato nell’azienda Ico di Sambuceto che produce cartoni ondulati. L’uomo stava lavorando per conto di una ditta esterna che si occupa di manutenzione quando e’ improvvisamente caduto dal tetto dell’azienda. L’uomo ha cessato di vivere mentre veniva trasportato all’ospedale di Chieti. Sull’episodio indagano i carabinieri

Chieti

Trovato un corpo in mare, forse è il marittimo disperso al largo di Ortona

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Reparto Operativo Aeronavale Guardia di Finanza di Ancona
Immagine d'archivio.

Nelle acque pugliesi è stato trovato un corpo senza vita e si presume che possa essere quello del marittimo siriano disperso nel marzo scorso dalla nave ucraina che stava facendo rotta verso il porto di Ortona.

CHIETI – Al largo delle coste pugliesi, il mare ha restituito i resti di un uomo. Il corpo trovato senza vita in acqua, potrebbe essere quello del marittimo disperso al largo di Ortona il 30 marzo scorso, le cui ricerche non diedero esito positivo.

Verranno ora eseguiti tutti gli accertamenti del caso per stabilire con certezza la sua identità e dare un nome al copro trovato senza vita in mare. I genitori e la sorella del marittimo disperso sono stati contatti per eseguire il test del Dna.

Gli esami toglieranno ogni dubbio, ma tutto lascia pensare che il corpo trovato in mare possa essere quello del marittimo siriano disperso al largo di Ortona. La notte tra il 29 e 30 marzo, è scomparso dalla nave ucraina Zeko Y, che dalle Isole Tremiti stava facendo rotta verso il porto abruzzese.

Le ricerche vennero attivate immediatamente e proseguirono per giorni senza sosta, senza portare purtroppo a nessun risultato concreto. Nei giorni scorsi le acque di Puglia hanno restituito ciò che si presume possa essere il suo feretro.

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Chieti

Ad Ortona un adesivo antisemita con la faccia di Anna Frank

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adesivo anna frank ortona

Sabato scorso all’uscita del casello di Ortona, sull’A14, gli ultras della squadra locale hanno affisso un adesivo antisemita che ritrae Anna Frank con la casacca del Chieti.

CHIETI – Sabato scorso, all’uscita dell’autostrada A14 di Ortona, qualcuno ha attacco un adesivo che raffigurava Anna Frank, per rivolgere offese antisemite ai tifosi avversari. Non è la prima volta che il volto sorridente della ragazzina simbolo della persecuzione nazista, viene impropriamente e disumanamente utilizzato tra le frange più estremiste delle curve per insulti a sfondo antisemita. L’episodio infatti ha già suscitato scalpore ed indignazione a Roma, dove gli ultras della Lazio disseminarono la capitale di foto che ritraevano Anna Frank con la divisa giallorossa.

Stessa cosa capitata ad Ortona sabato scorso, 27 maggio, quando, in concomitanza con la partita Ortona-Chieti, alcuni supporter della squadra locale hanno attaccato un adesivo che ritrae la piccola bambina deportata con la divisa nero verde e la scritta: «chietino ospite indesiderato».

L’episodio è stato segnalato sui social da alcuni tifosi neroverdi, che hanno poi provveduto a coprire l’adesivo antisemita e a segnale il fatto alla Digos.

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Chieti

Cinghiali a Fossacesia, il sindaco firma ordinanza per il prelievo degli ungulati

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allarme peste suina nelle Marche la Coldiretti chiede che vengano

CHIETI – Nei giorni scorsi diversi cittadini di Fossacesia hanno segnalato la presenza di alcuni cinghiali, nelle vie a ridosso del centro cittadino. In risposta, il Sindaco Enrico Di Giuseppeantonio ha emanato un’ordinanza con la quale chiede «l’urgente intervento della  Polizia Provinciale per intensificare il lavoro di controllo e prelievo a Fossacesia di cinghiali, la cui presenza è stata segnalata dai cittadini in alcuni zone del centro città».

«I sindaci in considerazione delle attuali norme in vigore, non possono fare molto – chiarisce Di Giuseppantonio – e per questa ragione sono necessari regolamenti chiari da parte del Parlamento su una situazione che è divenuta una vera e propria emergenza. I cinghiali rappresentano un grande pericolo per la circolazione stradale, per chi vive nei centri abitati e per l’agricoltura, con colture distrutte e conseguenti ripercussioni negative sull’economia del settore».

«Nella mia veste di vice presidente del Consiglio Nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia e quale coordinatore del Gruppo di Lavoro che si è occupato di fare proposte per le modifiche alla legge di vigilanza della fauna selvatica ed in particolare dell’emergenza cinghiali, ho preso parte all’audizione davanti alle Commissioni Sanità e Agricoltura del Senato per chiedere interventi immediati sulla gestione della fauna selvatica. In quella sede, tra l’altro abbiamo affrontato anche la questione peste suina, che oggi  si sta manifestando in alcune zone del Paese. Torno quindi a ribadire – conclude Di Giuseppantonio – che si entri al più presto nel merito per stabilire il controllo e la gestione della proliferazione degli ungulati, che non è più rinviabile».

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