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Obama: “Entro il 2030 gli Usa su Marte”

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MARTINSICURO- In un’intervista rilasciata alla CNN, il Presidente degli Stati Uniti d’America fissa il prossimo grande obiettivo per l’umanità: “Entro il 2030 invieremo i primi uomini su Marte, con l’ambizione definitiva di fare in modo, un giorno, che possano restare lì per un tempo prolungato”.

Sempre nel corso del suo intervento per la testata giornalistica di Atlanta, il presidente ha aggiunto: “Entro due anni compagnie private invieranno per la prima volta astronauti verso la stazione spaziale internazionale  allo scopo di creare un habitat che possano sostenere e trasportare astronauti in missioni di lunga durata nelle profondità dello spazio”.

“Queste missioni – continua Obama – ci insegneranno come gli esseri umani possono vivere lontano dalla Terra, cosa fondamentale in vista del lungo viaggio verso Marte”.

Ma, nonostante l’annuncio di straordinaria portata, ci sono ancora diversi ostacoli per questa sfida.  Esiste una minaccia invisibile per gli astronauti che un giorno si avventureranno nella lunga traversata verso il pianeta rosso: i raggi cosmici, particelle cariche ad alta energia che hanno origine dal Sole e dalle altre stelle e vagano liberi nello spazio.

Secondo uno studio appena pubblicato su Scientific, l’esposizione a questo tipo di radiazioni provocherebbe, sul cervello umano, un deterioramento delle facoltà, in una parola, “demenza”, che potrebbe compromettere le missioni e mettere a repentaglio la vita degli equipaggi. Gli scienziati della University of California hanno esposto roditori a radiazioni in modo tale da simulare le condizioni che troverebbero gli astronauti una volta usciti dalla protezione del campo magnetico terrestre. Il cervello delle cavie ha mostrato conseguenze allarmanti come l’indebolimento delle capacità cognitive e decisionali. La strada da percorrere, quindi, è ancora molto lunga ma ciò non deve reprimere la forza più grande dell’uomo: la voglia di conoscere, scoprire, dare forma all’ignoto.

 

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