MARTINSICURO – È trascorsa la prima notte dopo il sisma che ieri mattina ha brutalmente svegliato il centro Italia. Per la terza volta in pochi mesi, un numero elevatissimo di persone, proveniente da oltre un centinaio di comuni differenti, ha dovuto affrontare la perdita o l’impossibilità di restare nella propria abitazione.
Molto sono stati ospitati in strutture di prima accoglienza, la Protezione Civile ha reso noto di aver assistito circa 15mila persone, tuttavia considerando tutti coloro che hanno usufruito di altre abitazioni, tra seconde case e tra chi ha trovato ospitalità da qualcuno, e quelli che hanno preferito arrangiarsi in altra maniera, dormendo in auto o in tenda, il numero degli sfollati è di gran lunga superiore.
Tutto questo mentre il sisma non ha minimamente dato tregua alla popolazione, già fortemente provata. L’INGV ha reso noto che a partire dalla scossa delle 7:41, la principale, si sono susseguite lungo il confine umbro marchigiano, altre 700 repliche, la più intensa delle quali di magnitudo 4.2, nel norcino.
Le persone che hanno accettato di abbandonare temporaneamente i loro territorio sono state smistate in diverse zone. Oltre 500 sono state trasferite nelle strutture alberghiere del Trasimeno, più di 4000 in quelle della costa adriatica, 3000 in Umbria e 7000 nelle Marche, in complessi di prima accoglienza allestiti in diversi comuni.
Costoro vanno ad aggiungersi agli oltre 1100 sfollati provocati dal sisma di agosto, ospitati principalmente negli alberghi di San Benedetto del Tronto, negli impianti del progetto C.A.S.E. del comune di L’Aquila, nelle strutture M.A.P. disseminate nel territorio abruzzese e presso le residenze sanitarie assistenziali nelle regioni colpite.
Molti di coloro che hanno preferito affrontare la nottata senza lasciare i luoghi devastati dal terremoto, stamane hanno invocato a gran voce l’allestimento di nuove tendopoli. Soprattutto nel norcino, dove si è assistito alla contestazione del sindaco che cercava di convincere i propri concittadini a spostarsi, tanti hanno criticato la scelta operata di rimuovere i complessi già esistenti. A detta di diverse persone, le tende garantiscono comunque la possibilità di affrontare l’inverno. Il sindaco ha ribadito dal canto suo che si sta già provvedendo all’allestimento di queste e che bisogna soltanto attendere i tempi tecnici. Le strutture di accoglienza sono in arrivo e nelle prossime ore si deciderà dove posizionarle. Oltre a queste e agli alberghi del Trasimeno, verrà messo a disposizione un contributo per coloro che provvederano autonomamente alla propria sistemazione.
Fra chi è rimasto nelle tende, il sindaco di Ussita Marco Rinaldi che, insieme a 14 concittadini e alle forze dell’ordine, si è accampato nel campeggio del paese. Ha descritto quanto complicato sia passare la notte in queste condizioni, a causa del perdurare delle scosse e del freddo. In secondo luogo ha dichiarato che l’assenza delle vittime si deve alle modifiche effettuate a partire dal sisma del 1997 e dal fatto che la popolazione era ormai allarmata già dal 26 ottobre.
Il primo cittadino di Montegallo, Sergio Fabiani, ha invece lanciato un appello affinché i media aiutino a far comprendere che: <<non è la fine di tutto. Possiamo ripartire>>. Ha sottolineato quanto sarà fondamentale l’aiuto degli psicologi per permettere alla popolazione di superare la paura.
Oltre a tutta una serie di problematiche ed emergenze, si va ad aggiungere l’allarme lanciato sulla situazione gravosa degli allevamenti di Norcia e altre zone. Alcune strutture sono crollate e gli animali non ricevono assistenza da giorni. Gli allevatori non sanno come raggiungere o smaltire il proprio bestiame e molto hanno affermato di voler abbandonare il territorio.
Ancora critica la viabilità, con molti tratti di strada interrotti a causa di frane, crolli, smottamenti o fratture nell’asfalto. Di seguito riportiamo la percorribilità nelle Marche, aggiornata alle 10 di stamani, secondo le informazioni diffuse dalla Polizia:
– SS 4 “Salaria” dal Km 146+170 al 146+300 Comune di Arquata del Tronto riduzione con senso unico alternato per frana aperta a tutti i veicoli.
– SS 685 Aperta a tutti i veicoli con peso complessivo fino a 3,5 t dal Km 0+000 al Km 1+900;oltre Km 1+900 la strada è chiusa.
– SS.685 Ascoli /Norcia chiusa al Km. 3+700 per viadotto pericolante fino al km 38; i mezzi di soccorso possono circolare tra il km 22 e il km 38.
– SP 134 da Ussita (MC) / Fraz. Casali chiusa per frana.
– SP 135 Visso / Castel Sant’Angelo Sul Nera (MC) chiusa per frana.
– SP 136 Castel Sant’Angelo sul Nera (MC) / Castelluccio di Norcia (PG) chiusa per frana.
– SP 209 “Valnerina” a dal km. 64+300 al km. 66+600 – caduta massi – spaccatura sede stradale prima viadotto dopo galleria delle “Fornaci” —loc. Villa S. Antonio strada chiusa per demolire alcuni fabbricati pericolanti; dopo Visso direzione Terni in località Molini di Visso causa frana la strada è chiusa fino al bivio con la SP 476.
– SP 120 Sarnano (MC) / Sassotetto (MC) chiusa per frana dal km. 5 al km. 11.
– SP 91 da Fiastra (MC) a Pian di Pieca (Comune di S. Ginesio) chiusa per frane.
– SP 502 al Km. 49 in località “Cusiano” nel Comune di S. Severino Marche (MC) parzialmente chiusa per crollo abitazione.
– SP 256 Muccese edifici pericolanti abitato Muccia.
– SP 49 muro pericolante abitato Camporotondo.
– SP 96 abitato Pievetorina crolli.
– SP 22 edificio pericolante loc. Collina.
– SP 89 Val Fluvione chiusa nel centro abitato di “Balzo” Comune di Montegallo (AP).
– SP 51 “Forcella” (chiusa per frana loc. Rio Freddo).
– SP 115 “S.Ilario (chiusa per edificio pericolante loc. Capriglia).
– SP 66 “Macereto – Braccio Casali” chiusa per intera estensione.
– S.P.163 “Pioraco – Ponte Cannaro – Seppio” Km 1+200 per caduta massi.
– SP 98 “Polverina – Fiastra” – restringimento per edificio pericolante centro abitato di Polverina (MC).
– SP 59 “Labertuccia” km. 1+500 – senso unico alternato a vista per edificio pericolante;
– SP 45 “Faleriense – Ginesina” km. 14+600 – senso unico alternato con semaforo per edificio pericolante.
– SP 134 “Visso -Castelsantangelo” chiusa a Visso per frana.
Aperto solo mezzi soccorso – SP 135 “Visso – Ussita” chiusa a Visso per smottamento.
Aperto solo mezzi soccorso – SP 78 “Picena” – km 20 località Campanelle, restringimento carreggiata per edificio pericolante