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Abruzzo

Operaio costretto a urinarsi addosso alla Sevel, il caso finisce il Parlamento

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Roma. Il deputato di Sinistra ltaliana, Gianni Melilla, interroga il Presidente del Consiglio dei Ministri sul caso dell’operaio costretto a urinarsi addosso alla Sevel di Atessa in quanto negatogli il permesso di andare in bagno:

“Il 7 febbraio scorso un operaio della Sevel di Atessa (Chieti), addetto alla Catena UTE 1 Montaggio, ha chiesto ripetutamente di poter andare al bagno: gli è stato vietato ed é stato costretto così a farsi la pipì addosso; Si tratta di un fatto grave che lede la dignità di una persona e tramite lui dell’intera classe lavoratrice di questo stabilimento, che con 6.500 dipendenti è la più grande fabbrica italiana della FCA; La Sevel è nata in Abruzzo nel 1978 a seguito di una joint venture tra la Fiat e la Peugeot e attualmente produce circa 300.000 veicoli commerciali che vengono venduti in 80 Paesi del mondo; in Europa occupa il primo posto nelle vendite del suo segmento, si tratta dunque della più grande fabbrica metalmeccanica italiana, un gigante dell’export industriale italiano; La vicenda per questo non può essere sottovalutata: nella più grande fabbrica italiana i ritmi e i carichi di lavoro arrivano al punto di costringere un operaio a farsi la pipì addosso per non lasciare il suo posto di lavoro alla catena di montaggio, cose che pensavamo appartenessero alla fase primitiva dello sfruttamento della forza lavoro da parte di un capitale avido e disumano; La democrazia non può fermarsi davanti ai cancelli di una fabbrica, e anche alla catena di montaggio i lavoratori non devono essere umiliati.”

Il deputato chiede pertanto a Gentiloni di spiegare: “Se non intenda richiamare la multinazionale FCA al rispetto della dignità dei suoi lavoratori anche nel suo più grande stabilimento abruzzese, la Sevel di Atessa”.

L'Aquila

Prete condannato a 21 anni per omicidio: fu parroco in Abruzzo

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prete condannato per omicidio

Don Paolo Piccoli, ex parroco di Pizzoli in provincia di L’Aquila, è stato condannato a 21 anni e 6 mesi di reclusione nel processo bis per l’omicidio di monsignor Giuseppe Rocco, ex parroco di Santa Teresa a Trieste.

L’AQUILA – Si è chiuso presso la Corte d’assise d’appello di Venezia il processo bis nei confronti di don Paolo Piccoli, ex parroco di Pizzoli, condannato a 21 anni e 6 mesi di reclusione per l’omicidio di un altro prete: monsignor Giuseppe Rocco, ex parroco di Santa Maria a Trieste.

Il parroco venne trovato senza vita il 25 aprile del 2014, nella sua stanza della Casa del Clero. Secondo le accuse, alla base del delitto ci sarebbe stato il furto di alcuni oggetti sacri, mai ritrovati, per il quale Rocco sospettava di Piccoli.

Il prete è stato condannato per omicidio sia in primo grado che in appello, ma un anno fa la Cassazione aveva ribaltato le sentenze dei Tribunali triestini a causa della mancata ammissione dei consulenti di parte durante alcuni accertamenti irripetibili: don Piccoli non era stato avvisato, dal momento che non era stato iscritto al registro degli indagati.

Adesso la Corte d’assise d’appello ha confermato la condanna, accogliendo le richieste del procuratore generale Paola Tonini.

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Pescara

Malore fatale: muore il macchinista del treno sulla linea Pescara-Roma

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Il convoglio è rimasto fermo a Manoppello. Immediati i soccorsi del personale di bordo, ma si sono rivelati vani. Linea ferma per qualche ora.

PESCARA – Il macchinista del treno regionale 4193 Pescara-Sulmona ieri, martedì 26 marzo, ha accusato un malore che si è rivelato fatale ed è morto mentre il mezzo stazionava a Manoppello. Il capotreno ed il personale ha bordo gli ha immediatamente prestato soccorso e dato l’allarme. Poco dopo anche il 118 è intervenuto, ma tutti i tentativi di rianimarlo sono risultati vani.

Antonio D’Acci, 61 anni, il macchinista del treno morto sulla linea Pescara-Sulmona, era originario di Foggia e residente a Termoli. Il convoglio è rimasto fermo per alcune ore nella stazione di Manoppello e la linea Roma-Pescara è rimasta chiusa. Tra Chieti e Manoppello Trenitalia ha organizzato corse bus sostitutive.

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Teramo

Robocup Junior 2024, ottima prova dell’Alessandrini-Marino di Teramo

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Gli studenti dell’Alessandrini-Marino di Teramo si sono piazzati primi e settimi alle fasi regionali della Robocup Junior 2024. La squadra “Satoru Robot” parteciperà alle fasi nazionali a Verbania dal 10 al 13 aprile.

TERAMO – Ottimo risultato per l’Istituto “Alessandrini-Marino” di Teramo alla fase regionale delle competizioni “RoboCup Junior Abruzzo 2024”, una sfida a chi costruisce il miglio robot tra più di 200 studenti provenienti dal territorio regionale. Le prove si sono svolte venerdì 15 marzo 2024, presso la sede dell’Istituto di Istruzione Superiore “Volta” di Pescara.

La competizione denominata “Rescue Line Under 19”, una delle categorie previste dalla RoboCup, prevede che i robot debbano seguire una linea tracciata su un campo da gioco per raggiungere un obiettivo. La finalità principale della gara è di sviluppare algoritmi e strategie per la navigazione autonoma in un ambiente simulato di soccorso.

Le squadre “Satoru Robot” e “Trucebot”, nella classifica finale hanno conquistato rispettivamente il primo e il settimo posto. Satoru è stato realizzato con un Lego EV3 programmato in C++ mentre Trucebot è stato messo a punto interamente dagli studenti che ne hanno curato disegno, progettazione, realizzazione con stampante 3D e non solo. Sfrutta un Raspberry Pi 4 in dotazione all’Istituto, una fotocamera per la visione artificiale e il linguaggio Python. È stato un lavoro davvero lodevole che ha richiesto un grande impegno, ma che possiede un potenziale enorme per le prossime edizioni.

Questi gli istituti che hanno partecipato alla competizione: Istituto di Istruzione Superiore “Volta” di Pescara, Liceo Scientifico Statale “Curie” di Giulianova, Istituto di Istruzione Superiore “Alessandrini” di Montesilvano, Istituto di Istruzione Superiore “Alessandrini-Marino” di Teramo, Liceo Scientifico Statale “Corradino d’Ascanio” di Montesilvano, Istituto di Istruzione Superiore “Mattei” di Vasto, Istituto di Istruzione Superiore “Ettore Majorana” di Avezzano, Istituto di Istruzione Superiore “Algeri Marino” di Casoli e Istituto di Istruzione Superiore “Pomilio” di Chieti.

La prima posizione ottenuta dalla “Satoru Robot”, costituita dagli studenti Simone Lallone (classe 2A MAT), Matteo Costantini, Jacopo Di Carlo e Renzo Tribuna (classe 3AI), consentirà all’Istituto “Alessandrini-Marino” di partecipare, insieme ad altre 7 scuole abruzzesi, alla finale nazionale “Robocup Junior Academy 2024” che si terrà a Verbania dal 10 al 13 aprile 2024.

Grande entusiasmo da parte della dirigente scolastica Maria Letizia Fatigati che ha dichiarato: «Mi congratulo con gli studenti e i professori Roberto Arduini e Alfredo Centinaro che li hanno preparati. Ritengo molto importante che i ragazzi partecipino a queste competizioni perché valorizzano le competenze STEM e quelle laboratoriali, potenziate da una didattica innovativa e finalizzata a favorire lo sviluppo del pensiero flessibile e pronto ai cambiamenti nei nostri studenti e studentesse. La scuola provvederà con fondi propri alle spese di trasferta a Verbania della squadra di studenti e dei docenti accompagnatori per la fase nazionale».   

Angelo Di Carlo

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