PESCARA – “Quello che è storia non cangia mai”. La sentenza di Giovanni Prati accompagna verso un’impresa memorabile il CT Martinsicuro: nel meraviglioso Circolo Tennis Prati 37 in Pescara, la squadra truentina impatta sul 3-3 e passa – per la prima volta nella sua storia – al turno successivo di Serie C.
Splende il sole sull’Abruzzo, e splendono gli occhi chiari di Capitan Tommolini: El Hombre Vertical da Villa Rosa subodora speranza con lo sguardo panoramico che abbraccia mare e Majella. La squadra è quella tipo: Celestini, Brunozzi, Ripani e Ciriaco; nei doppi poi si vedrà.
Ivan “Stoica” Ripani scende in campo con atteggiamento socratico e muscolatura rambiana. Contro il furbo Volpe (nomen omen) Ivan parte con la consueta ferocia (quest’anno non aveva mai perso neppure un game) e concede un generoso 6/1. Nel secondo set, un calo fisico imprevisto, lo costringe a sfoderare armi inattese: dove non arrivano le gambe, arriva la testa. Il “Rullo” prova ogni tattica possibile: alza pallonetti, cerca variazioni, rallenta, accelera, ma non trova il varco. Il suo avversario cresce esponenzialmente e, dopo aver vinto facilmente il secondo parziale, vola sul 4/1 nel terzo. Ma il grande campione resta lucido in ogni situazione: Ripani si trasforma in Edberg e con ispirata precisione si lancia felicemente verso la rete. La nuova strategia aggressiva sorprende il rivale: la rimonta si concretizza con normale straordinarietà. Ripani def. Volpe (3.1): 6/1 2/6 6/4.
Lorenzo Ciriaco, cuore buono e coraggioso, scende in campo contro il tonico Di Matteo senza grandi speranze. Il giovane truentino gioca un primo set propositivo ma nulla può contro un avversario forte e in giornata. Anche nella sconfitta – al solito – il ragazzo di Via Toscana riesce a regalare dei punti indimenticabili: quel suo passante di dritto fulminante è ancora impresso negli occhi allenati degli astanti pescaresi. Di Matteo (3.2) def. Ciriaco: 6/1 6/0.
Fabio Celestini si arrende lottando contro un avversario diciottenne quantomeno futuribile. Il mancino pescarese Sciulli, a suon di dirittoni spaccapolso, spezza la difesa talentuosa e sempre ammirabile del maestro moscianese. Nel primo set la battaglia è serrata, ma il tie break è fatale al numero uno truentino. Dopo aver smarrito il primo parziale, Fabio scioglie gli ormeggi e perde con onore. Sciulli (2.8) def. Celestini: 7/6 (7-5) 6/2.
L’ultima speranza vibratiana si chiama Roberto Brunozzi. “El chupito” scende in campo sapendo di non poter perdere; ed in un modo e nell’altro, non perde. La partenza nel primo set è straripante: 5/1 Brunozzi. Roberto domina con il diritto e tiene benissimo di rovescio: l’avversario sembra limitarsi ad un match difensivo. Ma il tennis ha le sue ragioni che la ragione non conosce. Lo svizzero di Spagna si ferma improvvisamente e il suo rivale inizia un’incredibile rimonta: si arriva infine ad un tie break che il pescarese non può fare a meno di vincere. Brunozzi non si arrende ed inizia una lunga e faticosa battaglia. Il livello si alza, la partita si scalda (palle dubbie, contestazioni, arbitri criticati), il baratro si avvicina… Dopo quasi 3 ore di gioco l’urlo liberatorio del villarosano sancisce la sua splendida vittoria. Brunozzi def. Berarducci (3.1) 6/7 6/3 6/4.
I doppi, nonostante la tensione, sono pura formalità: le coppie sono fin troppo squilibrate e i pronostici vengono rispettati. Celestini/Ripani def. Volpe/Di Matteo 6/2 6/4; Carlone/Sciulli def. Consorti/Ciriaco 6/2 6/0. Da segnalare soltanto l’esordio in Serie C dell’ottimo Francesco Consorti e la presenza, per il CT Prati 37, di Carlone Vincenzo, ex giocatore professionista (516 al mondo nel 1995).
Il pareggio finale, dunque, equivale ad una vittoria: il CT Martinsicuro passa al turno successivo per la prima volta nella sua breve esistenza in Serie C. Domenica prossima la squadra martinsicurese dovrà affrontare – in trasferta – o Contrada Cavalli (AQ) o Pescara 1. Il futuro non è già scritto, e la penna dei truentini sembra essere ancora pienamente carica…
Concludiamo con le belle parole – in esclusiva – di Capitan Tommolini:
“Questa è un’impresa storica. Ho il privilegio di essere capitano di un gruppo di grandi uomini, perché solo grandi uomini potevano vincere partite come queste e raggiungere un obiettivo così prestigioso. Siamo nella parte alta del tabellone, quella meno forte, quindi anche un’eventuale semifinale potrebbe non essere impossibile. Sognare non costa nulla, ma piedi per terra e spirito di squadra intatto. Siamo il Monaco della Serie C. Vorrei infine menzionare Gianni Ciarrocchi, Franco Bucci e Daniele Ricci che sono sempre vicini alla squadra e non ci fanno mai mancare il loro apporto fisico ma soprattutto morale”.