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Abruzzo

Cannabis: la replica di Paolucci ad Acerbo

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Pescara. L’assessore alla Sanità, Silvio Paolucci, in replica alle dichiarazioni del segretario nazionale del PRC-SE, Maurizio Acerbo, sulla vicenda Cannabis, scrive quanto segue. “E’ molto grave quanto affermato da Acerbo. La Regione Abruzzo non nega cure a base di cannabis terapeutica ma, così come si procede usualmente per ogni farmaco di alta complessità terapeutica, ne ha disciplinato l’uso stabilendo le regole che disciplinano la prescrivibilità e la rimborsabilità a carico del SSR. Non appare superfluo rammentare che la LR 4/2014, della quale si invoca l’innovatività,  prevedeva espressamente (art. 2, comma 2) che i medicinali cannabinoidi possono essere prescritti, con oneri a carico del SSR, da medici specialisti del SSR e da medici di medicina generale del SSR, sulla base di un piano terapeutico redatto dal medico specialista. La  L.R. n. 4/2014 prevedeva, inoltre, all’art. 7 che venissero emanati dalla Giunta Regionale provvedimenti finalizzati a garantire omogeneità di comportamenti su tutto il territorio. Il Decreto Ministeriale del 9 novembre 2015, inoltre,  prevede espressamente tra i compiti delle Regioni la definizione delle indicazioni aI fine della rimborsabilità a carico del Servizio Sanitario  Regionale  (SSR). Il Decreto del Commissario ad acta n. 109/2016 di cui si chiede la revoca – peraltro validato dal tavolo di monitoraggio ministeriale – è perfettamente legittimo nonchè opportuno in quanto non fa altro che fornire regole per il medico prescrittore sulla base di evidenze scientifiche, così come usualmente si fa in caso di farmaci sottoposti a prescrizione limitativa, di alto impegno terapeutico o la cui efficacia non è ancora validata o ancora di particolare impegno economico per il SSR. Prevederne l’ambito di prescrizione e gli ambiti ed i criteri di rimborsabilità e quindi di gratuità ovvero a carico del sistema sanitario regionale, è un modus operandi che riguarda ogni percorso terapeutico. Obiettivo del DCA n. 109/2016  è definire le attività connesse alla prescrizione e alla fornitura dei medicinali a base di cannabis sul territorio regionale in attuazione della Legge regionale 4/2014 e del Decreto del Ministero della Salute 9 novembre 2015. Non si capisce come si faccia scientificamente a sostenere che l’eleggibilità e la rimborsabilità debbano esserci per i malati di epatite C (vedi le limitazioni prescrittive poste dall’Agenzia Italiana del Farmaco nelle Determinazioni di Autorizzazione all’Immissione in Commercio dei farmaci ed i criteri posti per l’eleggibilità dei pazienti)  e non esserci per chi vuole qualsiasi altro trattamento farmaceutico. Rammento in proposito che l’allegato tecnico al Decreto Ministeriale contiene al punto 3 le disposizioni relative all’appropriatezza prescrittiva e al punto 4 sull’uso medico della cannabis. L’allegato tecnico al Decreto Ministeriale recita testualmente che “Gli impieghi di cannabis ad uso medico  sono  presenti  in  studi clinici   controllati,   studi   osservazionali,   nelle    revisioni sistematiche e  nelle  metanalisi  della  letteratura  internazionale indicizzata.  I risultati  di  questi  studi  non  sono  conclusivi sull’efficacia dell’uso medico della cannabis nelle  patologie  sotto indicate, le  evidenze  scientifiche  sono  di  qualità  moderata  o scarsa, con  risultati  contraddittori  e  non  conclusivi,  mancano, inoltre, dati a supporto di un favorevole rapporto  rischio/beneficio per la cannabis, tuttavia vi  è  l’indicazione  a  proseguire  nelle ricerche per ottenere evidenze definitive. In  considerazione  delle  evidenze  scientifiche  fino  ad   ora prodotte, che dovranno essere  aggiornate  ogni  due  anni,  si  può affermare che l’uso medico della cannabis non può essere considerato una terapia propriamente detta, bensì un trattamento sintomatico  di supporto ai trattamenti standard,  quando  questi  ultimi  non  hanno prodotto gli effetti desiderati, o hanno provocato effetti  secondari non  tollerabili,  o  necessitano  di   incrementi   posologici   che potrebbero determinare la comparsa di effetti collaterali”.

Preciso che il DCA n. 109/2016 non è stato redatto da “burocrati” o “politici arroganti e superficiali” ma è stato elaborato con il supporto dei massimi esperti regionali nell’HTA e nel campo delle cure palliative e della terapia  del dolore, avvalendosi della letteratura scientifica disponibile e pubblicata su fonti autorevoli. La posizione che esprime Acerbo è priva di un qualificato riconoscimento scientifico; se l’intento è quello di liberalizzare le droghe leggere, su questo punto deve intervenire un norma nazionale che non ha nulla a che vedere con una norma di tutela del diritto alla salute.

Evidenzio comunque la massima disponibilità al dialogo basandosi su elementi scientificamente oggettivi e a modificare o integrare le disposizioni rese, qualora evidenze scientifiche – e non strumentalizzazioni demagogiche – supportino le modifiche stesse”.

Teramo

Video contro le truffe agli anziani nei 3 totem digitali installati a Martinsicuro

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video truffe anziani martinsicuro totem

Il video contente alcune precauzioni da adottare per evitare le truffe agli anziani, della durata di un minuto, verrà trasmesso circa 200 volte al giorno nei totem digitali presenti in Piazza Cavour, via Aldo Moro a Martinsicuro e sul Lungomare Filzi a Villa Rosa.

TERAMO – E’ stato trasmesso per la prima volta questa mattina, sabato 12 ottobre, il video contenente alcuni consigli utili per evitare le truffe agli anziani che sarà trasmesso quotidianamente dai totem digitali di Martinsicuro. Il video dura un minuto e contiene le precuazioni da adottare. Sarà trasmesso circa 200 volte al giorno.

Presenti alla prima riproduzione questa mattina il sindaco Massimo Vagnoni, il Maggiore Gianluca Ceccagnoli Comandante della Compagnia Carabinieri di Alba Adriatica e il Consigliere Ilario Capece, delegato alla sicurezza. L’iniziativa fortemente voluta dai Carabinieri e in particolare dal Comandante della Stazione di Martinsicuro Luogotenente Francesco Farinaro al fine di continuare a tessere una “rete di protezione” a favore degli anziani, ha avuto favorevole ed entusiastico accoglimento da parte del Sindaco di Martinsicuro offrendo uno strumento per trasmettere lo spot dall’alta valenza preventiva, dall’interesse comune e dalla importante utilità sociale. Inoltre il video sarà trasmesso nelle pagine social del Comune di Martinsicuro e le locandine informative dell’Arma dei Carabinieri circa il contrasto a questo fenomeno sono stati applicati nei punti nevralgici del territorio di Martinsicuro (Centri aggregazione per anziani, esercizi pubblici e commerciali, banche, uffici postali, farmacie etc), per un totale di oltre 100 luoghi di esposizione.

Con questo ulteriore tassello ci si prefigge di raggiungere altri soggetti e non solo anziani, per metterli a conoscenza del fenomeno che seppur in forte diminuzione continua a esistere anche se adesso molte potenziali vittime sono informate e spesso sventano questo odioso reato ordito nei loro confronti e in questa battaglia quotidiana un ruolo fondamentale è assunto dal Comandante della Stazione di Martinsicuro  Luogotenente Francesco Farinaro che non perde occasione  per intrattenersi con anziani al fine di far sentire viva la presenza e la vicinanza  dell’Arma e per metterli in guardia da azioni  truffaldine portate avanti nei loro confronti da malviventi senza scrupoli.

Questa odierna è solo l’ultima iniziativa portata avanti dai Carabinieri che ne segue altre quali: incontri nelle chiese e nei centri di aggregazione, presenza del comandante di Stazione Carabinieri  negli uffici postali nei giorni di pagamento delle pensioni, interlocuzioni con i direttori degli uffici postali al fine di intercettare strani prelievi di soldi da parte di anziani ovvero anziani che vengono accompagnati da sconosciuti,  interlocuzioni sul fenomeno nel corso delle riunioni di condominio, spot nei monitor informativi degli ospedali della provincia.

L’auspicio dell’Arma è quello di poter coinvolgere nell’iniziativa altri comuni della provincia teramana con iniziative analoghe che hanno sempre lo scopo di pubblicizzare il fenomeno ed accrescere e rafforzare la “rete sociale” per la protezione delle persone anziane da tali reati.

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Teramo

Silvi, bimbo di 4 anni caduto dal balcone, indagini in corso

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volante pattuglia arresto carabinieri cc 112

Nonostante il volo, il bimbo di 4 anni caduto dal balcone del primo piano di un palazzina di Silvi Marina non si trova in pericolo di vita.

TERAMO – E’ stato immediatamente soccorso da alcuni vicini che hanno assistito alla scena e che hanno chiamato i soccorsi. Trasferito d’urgenza in ospedale a Pescara, il bimbo caduto dal balcone di una casa al primo piano, a Silvi Marina, è ora ricoverato presso il reparto Pediatrico. Non si trova in pericolo di vita, fotunatamente.

L’episodio si è verificato nel pomeriggio di oggi, sabato 12 ottobre, in via Fratelli Bandiera. Le cause della caduta del piccolo sono attualmente al vaglio. Al momento non è chiara la dinamica dell’accaduto, nè chi fosse presente in casa in quel momento, ma si sa che il bimbo è precipitato sul lastricato dell’atrio condominiale.

Pomeriggio odierno in Silvi Marina via fratelli Bandiera neo 6 un minore di anni 4 , per cause ancora in fase di accertamento cadeva da un balcone del primo piano di una palazzina di due piani.

Sulla vicenda è stato aperto un fascicolo e la pm Colica ha assunto la direzione delle indagini.

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Teramo

Ufficio postale di Martinsicuro ancora chiuso, il sindaco diffida Poste Italiane

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L’ufficio postale temporaneo installato in via Napoli risulta inadeguato, mentre ancora nulla si sa circa la riapertura della sede di via Piemonte.

TERAMO – Dopo la rapina di 7 mesi fa, Martinsicuro si trova ancora sprovvista di Ufficio Postale ed il sindaco Massimo Vagnoni, che lamenta assenza di comunicazioni da parte dei responsabili, diffida Poste Italiane.

Due in particolare le missive rimaste senza riscontri. La prima risale al 21 agosto quando il sindaco aveva manifestato il disappunto di un’intera città per l’ufficio postale provvisorio di via Napoli giudicato inadeguato per una centro di oltre 16mila abitanti. Vagnoni era tornato a chiedere chiarimenti e informazioni anche sulla riapertura dell’ufficio di via Piemonte rimasto chiuso dopo l’evento delittuoso dello scorso febbraio, ma da Poste Italiane nessuna risposta.

«Nonostante i reiterati solleciti, non si è avuto alcun riscontro formale alla richiesta di informazioni sui tempi e sulle modalità di ripristino dell’Ufficio postale di Via Piemonte inoltrata lo scorso mese di agosto – le parole del sindaco, Massimo Vagnoni – Non solo, ma il servizio erogato all’interno della postazione mobile installata in Via Napoli, è da ritenersi del tutto inadeguato rispetto alle richieste dell’utenza che non vengono evase in tempistiche adeguate; in particolare il personale impiegato è assolutamente insufficiente rispetto al numero degli utenti costretti ad attese lunghissime all’esterno della struttura con inevitabili disagi. L’amministrazione comunale, ha già provveduto a proprie spese ad installare da mesi dei gazebo all’esterno della struttura per mettere a disposizione dell’utenza un riparo e un posto dove sedersi, ma tale situazione non può protrarsi a tempo indeterminato e, soprattutto, non è ammissibile che un ufficio postale di una città di oltre 16 mila abitanti possa avere un servizio in una sede provvisoria e con solo due addetti allo sportello».

Vagnoni conclude: «L’amministrazione si rende ancora una volta disponibile a supportare Poste Italiane nell’eventuale ricerca di altro locale a Martinsicuro dove posizionare gli uffici postali in modo da ridurre al massimo i disagi degli utenti nel doversi recare presso un container, ma non possiamo aspettare ancora, serve subito una soluzione».

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