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Macerata

Ponte di Cingoli, presentati gli esiti della gara per la riapertura

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“E’ iniziata la ricostruzione post terremoto con la prima grande opera pubblica che parte grazie al lavoro di squadra tra istituzioni in piena condivisione”: è quanto espresso dall’assessore all’Ambiente, Angelo Sciapichetti, insieme al presidente  del Consorzio di bonifica, Claudio Netti e al sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini, questa mattina in conferenza stampa per illustrare gli esiti della gara per l’intervento urgente presso il ponte Moscosi di Cingoli necessario per il ripristino della viabilità nei territori interessati dal sisma 2016.

Ad aggiudicarsi la gara in via provvisoria  è stata la ditta ATI Pesaresi Giuseppe Spa di Rimini (Impresa mandante Edilfor Prefabbricati, Forlimpopoli FC – Impresa mandante SINTEC srl, Bari) che ha ottenuto un punteggio di 93,370 in base a quanto stabilito nel disciplinare della commissione di gara riunita nella seduta pubblica dell’8 giugno. La ditta provvederà alla ristrutturazione del ponte che collega la frazione Moscosi alla strada provinciale 26.

La stima dell’importo dei lavori che porteranno alla riapertura al traffico del viadotto è di 3.277.858 euro, cifra che include i 216.962 euro di spese per oneri della sicurezza. L’appalto è finanziato con i fondi dell’emergenza sisma 2016 di cui al ‘Programma degli interventi per il ripristino della viabilità – 1° stralcio’ redatto dall’Anas, soggetto attuatore per il ripristino della viabilità nei territori interessati dagli eventi sismici del 2016.

“Parola chiave è insieme – ha detto Sciapichetti – per dare risposte rapide ai cittadini e rilanciare il territorio duramente ferito dal sisma. Questa è la prima grande opera pubblica  che parte a significare che quando c’è l’impegno e la collaborazione tra le istituzioni i risultati concreti di vedono”.  “Regione, territorio e soggetti strumentali quando sono in campo non hanno pari – ha aggiunto Netti che ha annunciato che già mercoledì si terrà la prima riunione con l’impresa per iniziare in tempi brevi i lavori e ripristinare la viabilità entro 60 giorni  – E’ un segnale da cogliere che dimostra che le Marche sono pronte per la ricostruzione”. Soddisfatto Saltamartini: “Una bella giornata frutto del grande lavoro fatto in collaborazione anche con la Protezione civile. La cooperazione tra enti produce risultati”, ha concluso il Sindaco rivolgendo un plauso alla  Regione e al Consorzio di Bonifica e ringraziando l’Anas “che ci ha consentito di essere soggetto attuatore”.

I lavori, urgenti per la necessità di riaprire quanto prima al transito l’infrastruttura attualmente chiusa, saranno gestiti dal Consorzio di bonifica per conto del Comune di Cingoli, ai fini della totale e completa messa in sicurezza del ponte. Alla gara hanno partecipato otto ditte, proponendo soluzioni di dettaglio al progetto redatto dallo studio Calvi di Pavia.

Come specificato dal bando, i lavori, in dettaglio, consistono nel consolidamento delle pile di cemento in alveo del ponte, nella sostituzione degli appoggi con isolatori sismici, nel collegamento dei vari impalcati, nel ripristino delle porzioni di calcestruzzo ammalorate, nel rifacimento dei giunti delle spalle e nella sostituzione delle barriere stradali esistenti, sia sul ponte Moscosi, oggetto di intervento, sia sul ponte Castreccioni, che si trova lungo la strada di accesso al ponte Moscosi.

Il tempo utile per ultimare tutti i lavori compresi nell’appalto è fissato in 270 giorni decorrenti dalla data di consegna dei lavori. Tra i criteri per l’aggiudicazione, i tempi di realizzazione degli interventi e la proposta economica a ribasso d’asta.

Macerata

Omicidio di Pamela Mastropietro, ergastolo a Innocent Oseghale

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La Cassazione respinge il ricorso della difesa e rende definitiva le condanne all’ergastolo per Innocent Oseghale inflittegli in primo grado e due volte in Appello. Nel 2022 la Suprema corte aveva chiesto approfondimenti sull’aggravante della violenza sessuale.

MACERATA – Innocent Oseghale è stato condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio della giovane Pamela Mastropietro, uccisa, fatta a pezzi ed abbandonata a Pollenza nel 2018. Oseghale era stato condannato in primo grado. Sentenza confermata poi per due volte in appello, anche se nel 2022 la Cassazione aveva chiesto approfondimenti sull’aggravante della violenza sessuale.

Non si trattava di una questione da poco, dal momento che se non fosse stata riconosciuta Oseghale avrebbe potuto evitare l’ergastolo. Con la sentenza di oggi viene messa dunque la parola fine ad una raccapricciante vicenda di cronaca prima e giudiziaria poi.

La madre della giovane alla lettura è esplosa in lacrime e si è stretta nell’abbraccio dei tanti presenti a manifestarle solidarietà. Una scena bene diversa da quando due anni fa lasciò l’Aula su tutte le furie per il parziale annullamento della condanna di Oseghale. Anche la maglietta era diversa: se nel 2022 mostrava il corpo fatto a pezzi della figlia, stamattina ne ritraeva il volto sorridente su sfondo rosa.

La donna è soddisfatta della sentenza, ma è sicura che non sia stata completamente accertata la dinamica dei fatti di quel maledetto giorno. Da sempre è convinta che Oseghale non abbia agito da solo e che i complici siano ancora a piede libero: «Tutta l’incertezza di questi anni non aiuta. Sapere che fuori ci sono dei mostri che possono fare ancora del male come hanno fatto a Pamela è un pensiero terribile».

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Ascoli Piceno

Sante Copponi, nuovo Prefetto di Ascoli: «onorato di lavorare in questa provincia»

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Il nuovo prefetto di Ascoli Piceno Sante Copponi ha diramato agli organi di stampa una lettera con la quale presenta il suo insediamento.

ASCOLI PICENO – Il nuovo prefetto Sante Copponi, da poco insediatosi dopo , illustra quali saranno le linee guida del suo operato in una lettera alla stampa che pubblichiamo per intero. Pur arrivando dalla Prefettura di Matera, si tratta di un ritorno nelle Marche per Copponi, nato a Pievebovigliana, in provincia di Macerata, l’11 marzo 1959 e laureatosi in Scienze politiche all’Università di Camerino. Nel corso della sua carriera ha prestato servizio nelle prefetture di Macerata, Piacenza, Fermo e Pesaro e Urbino.

Di seguito la lettera del nuovo prefetto di Ascoli Piceno:

«Nell’assumere l’incarico di Prefetto di Ascoli Piceno, onorato di poter lavorare in questa bellissima provincia, laboriosa, ricca di storia, di beni culturali e di paesaggi, rivolgo un saluto a tutte le autorità civili, militari, religiose, al mondo delle imprese e del lavoro e al mondo delle associazioni.

Il mio massimo impegno sarà quello di preservare la coesione sociale del territorio assumendo tutte le iniziative necessarie per la tutela dell’ordine, della sicurezza pubblica, dell’incolumità pubblica e dell’ambiente, con particolare attenzione rivolta alle categorie fragili e maggiormente vulnerabili.

Analogo impegno sarà profuso per favorire l’inclusione sociale delle categorie maggiormente svantaggiate.

Una particolare attenzione intendo rivolgere ai territori colpiti dal sisma del 2016 per fornire tutto il necessario supporto alla risoluzione delle problematiche sociali ed economiche.

Assicuro fin d’ora la massima collaborazione con le istituzioni locali, con il mondo delle imprese e quello del lavoro per la risoluzione delle problematiche socio-economiche presenti sul territorio provinciale contando, al riguardo, nella disponibilità e collaborazione di tutti gli attori sociali ed economici della provincia che incontrerò a breve per avere un quadro completo dell’assetto produttivo-occupazionale della provincia».   

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Macerata

250 chili di marijuana ed hashish sequestrati a Civitanova Marche

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Denunciato un cittadino al quale lo stupefacente era destinato. I finanzieri di Civitanova, grazie all’unità cinofila, hanno intercettato il carico da 15 chili nei colli di magazzino di un corriere espresso. In casa, aveva altri 235 chili. Denunciato a piede libero.

MACERATA – E’ stato denunciato a piede libero l’uomo al quale i finanzieri di Civitanova Marche hanno sequestrato complessivamente 250 chili tra marijuana ed hashish: 15 stavano per essergli recapitati attraverso un corriere, mentre in casa aveva il grosso dello stupefacente.

Il sequestro è stato reso possibile dal fiuto dell’unità cinofila, che ha scovato il carico incriminato tra i colli di magazzino in attesa di essere consegnati di un corriere espresso. Apparentemente i due voluminosi involucri contenevano elettrodomestici.

Una volta risaliti al suo indirizzo, i finanzieri hanno fatto controllare al cane Hanima i luoghi nella sua disponibilità, compresi i locali dell’azienda del quale è titolare unico. E così è stato scoperto il magazzino con i 250 circa chili di stupefacenti a Civitanova Marche: 195 chili di marijuana e 27 di hashish di tipo kief, ai quali vanno aggiunti i 15 in consegna. Tutto sequestrato dalle fiamme gialle.

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