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Abruzzo

Pineto, l’opposizione attacca il degrado della pineta

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Pineto. “Apprendiamo dalla stampa che il sindaco di Pineto dopo oltre 20 anni che scalda i banchi del Consiglio comunale, nelle svariate vesti di consigliere, assessore, vice-sindaco ed ora sindaco, si è finalmente accorto che abbiamo una pineta storica che va assolutamente tutelata – così esordiscono i consiglieri di opposizione Luca Di Pietrantonio e Gianni Assogna del gruppo consiliare civico Impegno è sviluppo”.

Nell’articolo apparso ieri sulla stampa ove il sindaco chiede alla Regione un sostegno per la difesa della pineta litoranea dagli incendi vi sono diverse questioni che meritano attenzione ed approfondimento.
In primis lo stato di degrado in cui da troppi mesi versa la pineta litoranea, condizione che per nulla si attaglia a ciò che il sindaco definisce un vero e proprio patrimonio; infatti durante tutta l’estate abbiamo dovuto tristemente assistere ad una pineta sporca e mal mantenuta, con immondizia in ogni dove, bacheche cadute e lasciate a terra per mesi, contenitori dell’immondizia distrutti e spesso colmi sino all’inverosimile, mancanza di un adeguato e tempestivo servizio di raccolta rifiuti, erbacce lasciate crescere indiscriminatamente, materiali di risulta che giacciono abbandonati da anni e canali di scolo occlusi da erbacce d’ogni genere (come è documentato dalle fotografie allegate, scattate dagli scriventi consiglieri).

Seconda questione meritevole di attenzione, è quella della richiesta di aiuto alla Regione (i cui denari rammentiamo essere sempre e comunque soldi dei contribuenti); non si comprende come mai l’amministrazione comunale avendo percepito quasi 8 milioni di euro dell’affare ENI si trovi costretta a chiedere aiuto alla Regione per un intervento a difesa della pineta litoranea. Se il sindaco ed i suoi sodali anziché polverizzare, per meri fini elettoralistici, in una molteplicità di interventi la suddetta somma, avessero dato ascolto alle forze di opposizione che, instavano affinchè venisse ridotto il debito pubblico e si fossero destinati i denari residui a pochi, ma significativi interventi strutturali, non ci si sarebbe trovati a dover battere cassa alla Regione per la tutela del più importante bene della città di Pineto.
Ed invece, incredibilmente, con 8 milioni in cassa si continua a pianger miseria.

Terza questione, non certo di minore importanza, è quella afferente gli incendi; rammentiamo, invero, che quelli che hanno visto coinvolto il Comune di Pineto, per ben due giorni consecutivi, hanno interessato aree in cui vi era una vegetazione spontanea lasciata crescere in maniera indiscriminata ed in alcune zone detta vegetazione raggiungeva, addirittura, la misura di svariati metri; bastava che il sindaco si fosse rivestito di autorevolezza (cosa che ormai abbiamo capito non appartenergli) ed avesse provveduto, direttamente ove di competenza comunale, o avesse ordinato agli Enti o ai privati che vi erano tenuti di pulire e ben manutenere le dette aree, che sicuramente alcun incendio (colposo o doloso) si sarebbe potuto verificare.

In ultimo, non possiamo che sottolineare l’espressione utilizzata dal sindaco nel citato articolo, ove riferisce che con i soldi della Regione si potrebbero dormire sonni più tranquilli.

Ebbene caro sindaco è evidente che tale locuzione conferma, ove foss’ancora necessario, che non ti rendi minimamente conto della carica che rivesti, perché un sindaco degno di tale nome, con tutte le problematiche che affliggono la nostra cittadina non avrebbe assolutamente il tempo di dormire (come fai tu costantemente da quasi 4 anni), ma sarebbe notte e giorno sul territorio per risolverne i problemi e tra la gente per ascoltarne le innumerevoli doglianze, invece, tu scendi dal Palazzo solo per compiacerti e farti compiacere nei momenti di visibilità e di becera propaganda, ma non temere caro sindaco, terminato questo mandato elettorale, avrai tanto tempo per dormire sonni tranquilli e saranno gli stessi pinetesi a mandartici per non meno di 5 anni”. 

I Consiglieri comunali
Luca Di Pietrantonio
Gianni Assogna

Teramo

Nuova postazione per il rinnovo della carta d’identità a Martinsicuro

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nuova postazione per carta d'identità elettronica a Martinsicuro

Salgono a 2 le postazioni per la Cie a Martinsicuro. Il nuovo servizio sarà attivato il prossimo lunedì 4 dicembre. Per usufruirne, è necessario prenotare il proprio appuntamento sul portale dedicato.

TERAMO – L’amministrazione comunale comunica l’apertura di un nuovo sportello per il rilascio della carta d’identità elettronica (Cie) negli uffici dell’anagrafe di Martinsicuro.
Dal 4 dicembre 2023 – grazie all’autorizzazione ricevuta dal Ministero dell’Interno per il potenziamento con altra postazione per il rilascio dei documenti da parte dell’ente comunale – saranno quindi 2 le postazioni dedicate al rilascio della Carta d’Identità Elettronica presso il nostro Comune.

«Attraverso tale potenziamento sarà possibile ridurre i tempi per il rilascio dei documenti venendo incontro alle istanze dei cittadini» afferma il consigliere delegato ai servizi demografici e URM Martina Pollastrelli.
La postazione dedicata alle residenze sarà dislocata nell’ufficio di fronte con apertura di un nuovo sportello dedicato. Il sindaco Massimo Vagnoni e la consigliera delegata Martina Pollastrelli ringraziano a nome dell’ amministrazione gli uffici preposti che hanno dato un importante contributo per rendere possibile l’implementazione del servizio.

Si ricorda che il rilascio della carta d’identità elettronica avviene con prenotazione dell’appuntamento sul portale dedicato del Comune di Martinsicuro, che consente la scelta del giorno, dell’ora in cui fissare l’appuntamento.

In vista della scadenza del documento, al fine di poter programmare l’appuntamento in tempo utile, si ricorda poi che la carta d’identità può essere rinnovata già a partire dal 180° giorno antecedente la sua scadenza naturale. Inoltre, nei casi di particolare indifferibilità ed urgenza (furto o smarrimento della carta di identità in assenza di altri documenti di riconoscimento validi, imminente viaggio all’estero debitamente documentato, grave deterioramento del documento) è possibile richiedere un appuntamento dedicato contattando l’ufficio servizi demografici. Per chi avesse già un appuntamento prenotato in precedenza, se vuole può anticiparlo effettuando una nuova prenotazione, si ricorda di cancellare la prenotazione precedente.

martina pollastrelli

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Teramo

Giovani Democratici: «preoccupante il declassamento dell’Ospedale Val Vibrata»

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fabio foglia segretario giovani democratici val vibrata

Le proposte di ristrutturazione della rete ospedaliera regionale non trovano il parere favorevole dei Giovani Democratici della Val Vibrata che insistono sulla salvaguardia dell’ospedale di Sant’Omero, sull’attivazione di nuovi posti letti e sulla messa in funzione della risonanza magnetica.

TERAMO – I Giovani Democratici della Val Vibrata esprimono la loro viva preoccupazione riguardo alle recenti decisioni proposte per la ristrutturazione della rete sanitaria regionale, in particolare per quanto riguarda il declassamento dell’ospedale di Sant’Omero. «In un contesto in cui la salute pubblica è di fondamentale importanza, riteniamo necessario sollevare alcune criticità che potrebbero impattare negativamente sulla nostra comunità. Siamo vicini all’appello del consigliere regionale Dino Pepe e lo ringraziamo per l’impegno sul territorio».

I giovani dem affermano di volersi impegnare attivamente per la salvaguardia del presidio ospedaliero di Sant’Omero «che riveste un ruolo cruciale come ospedale di confine. La mobilità passiva (la fuga verso le Marche di tanti abruzzesi bisognosi di cure), sia in termini sanitari che economici, deve essere affrontata con decisione, e ci aspettiamo che vengano adottate misure per rafforzare questo presidio».

Il declassamento dell’Ospedale Val Vibrata per i Giovani Democratici della Val Vibrata « è un motivo di seria preoccupazione. Rassicurazioni precedenti sull’attivazione di posti letto per la lungodegenza non sono state seguite da azioni concrete, e l’attivazione della risonanza magnetica è ancora in attesa. Chiediamo chiarezza su queste questioni cruciali che influenzano direttamente la qualità dei servizi sanitari a disposizione dei cittadini della Val Vibrata».

In conclusione, la federazione giovanile del Partito Democratico biasima «il silenzio complice dei consiglieri regionali del centrodestra eletti in provincia di Teramo, inaccettabile. In un momento in cui le decisioni sulla sanità locale sono cruciali, è fondamentale un coinvolgimento attivo e responsabile di tutti i rappresentanti politici».

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Abruzzo

Concessioni di A24 e A25 verso la Strada dei Parchi: Parlamento vota la reintegra

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Un emendamento al Dl Anticipi prevede la riassegnazione della gestione di A24 e A25 a Strada dei Parchi e l’azzeramento delle controversie tra Stato e Gruppo Toto.

ROMA – Cambia tutto, ma poi non cambia nulla. Dopo un paio di anni di corsi, ricorsi, impugnazioni, sentenze e controversie legali, le concessioni delle autostrade A24 e A25 torneranno nelle mani di Strada dei Parchi del Gruppo Toto a partire dal 1° gennaio.

E’ il contenuto di un emendameto presentato dalla maggioranza inserita ieri sera nel Dl Anticipi. I firmatatari della proposta sono il leghista Claudio Borghi, Vita Maria Nocco di Fratelli d’Italia e Dario damiani di Forza Italia. Insomma, l’uintesa di centrodestra al governo a completo.

Oltre alla riassegnazione delle concessioni a Strada dei Parchi, l’emedamento prevede anche di azzerare ogni contenzioso tra il Gruppo Toto e lo Stato. Al gruppo viene riconosciuto un indennizzo da 500 milioni di euro in cambio della rinuncia dei risarcimenti previsti, compreso l’ultimo da 2,3 miliardi di euro.

Dovrebbe dunque calare così il sipario su una vicenda partita nel 2022, quando il governo Draghi decise di revocare le concessioni al Gruppo Toto e di affidarle ad Anas. Dopo due anni di aspre battaglie legali, è stato ristabilito lo status quo ante bellum e Strada dei Parchi tornnerà ad avere le concessioni di A24 e A25

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