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Abruzzo

Provincia di Teramo, approvato Bilancio preventivo 2017: fondi per strade, scuole e terremoto

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TERAMO – Il bilancio preventivo 2017, approvato a maggioranza questo pomeriggio,  è profondamente segnato da due elementi: la trattativa con il Governo per la “restituzione” alle Province dei fondi di competenza (le Province, infatti, dal 2015 anni, devono conferire al Governo centrale le uniche risorse proprie: la RC auto e l’addizionale Enel) e gli importi dei lavori pubblici, viabilità ed edilizia scolastica, legati alle somme urgenze e agli interventi realizzati in seguito al terremoto e al maltempo.

Nel 2017, quindi, il taglio iniziale del Governo di 15 milioni di euro si è ridotto a 6 comunque non sufficiente a coprire le esigenze delle funzioni ordinarie, e mentre sul bilancio ci sono oltre 46 milioni di finanziamenti speciali che arrivano dai fondi per il terremoto il contributo per la manutenzione ordinaria è di 5 milioni 875 mila euro (3 di mutui contratti dall’ente).

Questi dati, da soli, sottolineano la contraddizione che stanno vivendo le Province – confermate di rango Costituzionale –  come sottolineato dal presidente dell’Upi, Achille Variati, in audizione congiunta di Camera e Senato in occasione del dibattito sulla Finanziaria 2018:  dall’Upi al Parlamento e Governo “Vi chiediamo di metterci nelle condizioni di potere assicurare la sicurezza delle strade, delle scuole superiori, dell’ambiente: di potere svolgere cioè quelle funzioni che si sono state assegnate dalla legge…dopo tre anni di tagli che non ci hanno permesso nemmeno di garantire la manutenzione ordinaria, ormai le strade in tutto il Paese versano in condizioni critiche, mentre nella maggior parte delle scuole superiori servono interventi per la messa a norma antisismica e antincendio”.

Il bilancio di previsione del 2017 (che viene approvato a novembre per effetto delle proroghe concesse alle Province) pesa 153.893.376 euro; oltre 73 milioni di euro sono le spese in conto capitale e di queste circa 60 sono per la viabilità e 8 milioni e 394 mila per l’edilizia scolastica; alle scuole viene destinato anche buona parte dell’avanzo di amministrazione non vincolato (2 milioni e 732 mila euro).  Sale, quindi, per effetto delle opere legate alle calamità naturali, la spesa pro-capite: 236, 15 euro ad abitante.

Sempre da un punto di vista della spesa di investimento i progetti più rilevanti sono i 35 milioni di lavori collegati ai danni da terremoto e maltempo; gli 8 milioni per la ciclabile del Tordino, i 2 per quella della Vibrata, il milione per il ponte sul Tronto; i 3 milioni e 200 mila euro per la provinciale 8 sul Salinello; i 2 milioni per la messa in sicurezza dei Prati di Tivo;  il milione e 700 mila euro per il Porto turistico di Roseto; i 5 milioni e 379 mila euro per l’ITC Pascal di Teramo; i 2 milioni e 115 mila euro per il liceo classico Delfico di Teramo; i 750 mila euro per il “Cerulli” di Giulianova.  Sempre per le scuole 2 milioni e 732 mila euro per la manutenzione straordinaria. Il relatore in Consiglio, Mario Nugnes, ha sottolineato: “la mole di lavoro condotta in condizioni di emergenza, fra  calamità naturali e le incertezze finanziarie. Nonostante ciò sono state compiute anche scelte strategiche che hanno fatto scendere l’indebitamento al 7%, circostanza che ci consente di accendere eventuali mutui; ancora la valorizzazione del patrimonio dell’ente fra dismissioni e fitti attivi e passivi, la stazione unica appaltante che al momento viene utilizzato da otto Comuni”.

Ampio il dibattito, fra i rilievi quello di Severino Serrani secondo il quale: “Il bilancio arriva con grande inspiegabile ritardo” e con “finanziamenti, come quelli per le scuole che ancora non sono stati spesi, la manutenzione ordinaria che è stata trascurata facendo salire le richieste di risarcimento danni e progetti che sono sul DUP (documento di programmazione del bilancio ndr) che ancora non sono partiti” e il riferimento è ad alcune opere finanziate dal Masterplan e al Piano scuola del 2013 (fondi sicurezza post terremoto 2009).

Sulle scuole si è registrata la replica del consigliere delegato, Mirko Rossi: “Se ci sono somme non spese, e ce ne dispiace, è perché approvato a novembre, di fatto, il nostro è un bilancio biennale e l’iter dei progetti che riguardavano edifici storici, come il Comi ad esempio, è molto lungo. Inoltre, prima di decidere dove e come spendere, abbiamo voluto dotarci degli indici di vulnerabilità: oggi sappiamo dove conviene investire e dove è il caso dismettere”. L’intervento di Serrani ha fornito l’occasione per un focus sulle scuole. Oltre al Piano Scuola finanziato nel 2013, fondi arrivati nel 2014 (destinati al Comi, al Delfico, allo scientifico Einstein di Teramo e a Rosa e al Peano di Nereto tutti lavori in corso o in gara) Rossi ha ricordato i lavori di “minore entità ma ugualmente importanti come la riparazione del tetto del Milli dove abbiamo recuperato un piano, l’impermeabilizzazione dello copertura allo scientifico di Giulianova e all’Ipsia di Atri, la riapertura dell’Auditorium Illuminati sempre ad Atri. Abbiamo intercettato 8 milioni di euro di finanziamento in un anno”. Poi due annunci: sia l’Ipsia Marino di Teramo che il Pagliaccetti di Giulianova sono stati candidati a finanziamento con il bando di finanziamento del MIUR (scaduto proprio ieri) e l’intenzione di procedere con i lavori di miglioramento sismico anche nella parte più recente del Comi (oggi sede secondaria del Liceo Scientifico).

“Dopo gli studi di fattibilità – ha dichiarato il presidente Renzo Di Sabatino – anche le scelte di prospettiva sono più chiare: il Comi, nella parte storica e in quella moderna, rappresenta un polo scolastico di notevoli dimensioni: potrebbe ospitare il Liceo Scientifico, una scuola in continua crescita di iscritti, con un doppio vantaggio considerando anche la necessità di ricollocare servizi e innestare nuove dinamiche sociali nel centro della città”.

Abruzzo

Controguerra, Di Natale: “Conferite medaglie ai militari internati nei lager nazisti nel 1943”

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CONTROGUERRA – In occasione della festa per l’Unità Nazionale il Comune di Controguerra, guidato dal sindaco Franco Carletta, ha annunciato l’assegnazione di medaglie di bronzo alla memoria di sei concittadini, internati nei lager nazisti tra il 1943 e il 1945.

I riconoscimenti andranno ad Antonio Ballatori, Antonio Maurizi, Ettore Prosperi, Giovanni Viscioni, Luigi Casmirri e Sonnino Massetti. A loro si aggiungerà Emilio Grimaldi, detto Marcello, cui sarà dedicata una pietra d’inciampo.

«Si tratta di un grande orgoglio per il nostro Comune, che esprime alle famiglie le più vive congratulazioni», afferma il Consigliere comunale con delega all’Istruzione e alla Memoria Storica, Matteo Di Natale, «le ricerche storiche hanno portato a individuare anche altri combattenti meritevoli della medesima onorificenza e siamo in attesa del completamento dell’iter o alla ricerca dei discendenti».

L’onorificenza andrà alla memoria degli internati militari italiani. «Soldati catturati, rastrellati e deportati nei territori della Germania nei giorni immediatamente successivi all’armistizio» – continua lo storico Di Natale che, insieme a Walter De Berardinis, si è occupato personalmente del grande lavoro di ricerca che ha portato ai riconoscimenti – «costretti al lavoro coatto per l’industria bellica tedesca: a loro venne proposto di unirsi all’esercito tedesco o a quello della Repubblica sociale italiana in cambio della libertà: in massima parte rifiutarono, preferendo non collaborare e scontarono la prigionia».

«Il loro sacrificio per lungo tempo è rimasto nei ricordi personali, se non apertamente minimizzato, ma in anni recenti una nuova sensibilità ha portato a riconoscere la grande dignità e il contributo di questi uomini. Personalmente devo ringraziare i discendenti, per la grande sensibilità dimostrata, e l’amico e storico Walter De Berardinis per i preziosi consigli» conclude Matteo Di Natale.

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Teramo

Incidente tra scooter e camion ad Alba Adriatica, la vittima aveva 66 anni

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incidente moto camion rifiuti alba adriatica

Ancora da chiarire la causa dell’incidente tra lo scooter e il camion della raccolta dei rifiuti avvenuto ad Alba Adriatica. I Vigili del Fuoco hanno dovuto sollevare il mezzo pesante per estratte il corpo della vittima.

TERAMO – Aveva 66 anni ed era residente a San Ginesio in provincia di Macerata la vittima dell’incidente tra uno scooter ed un camion per la raccolta dei rifiuti avvenuto questa mattina intorno alle 6:30 ad Alba Adriatica.

I veicoli procedevano nella stessa direzione e, per cause ancora da accertare, il conducente dello scooter di grossa cilindrata e si è scontrato con il camion, che lo precedeva. I Vigili del Fuoco del distaccamento di Nereto hanno utilizzato i cuscini pneumatici sollevatori in dotazione per estrarre l’uomo da sotto il mezzo pesante ed hanno fornito assistenza al personale sanitario del 118 di Sant’Omero, che non ha potuto far altro che costatarne la morte.

Per tutta la durata dell’intervento la strada è rimasta chiusa al traffico.

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Teramo

Scontro mortale tra moto e camion dei rifiuti sulla Statale 16 ad Alba Adriatica

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L’incidente si verificato alle prime ore di oggi, lungo la Statale 16, all’ingresso di Alba Adriatica: la moto sarebbe andata a sbattere contro il camion per la raccolta dei rifiuti, che viaggiava nella stessa direzione.

TERAMO – Questa mattina, sabato 9 novembre intorno alle 06:30 si è verificato un tragico incidente tra una moto ed un camion lungo la Statale 16 all’incrocio con via IV ottobre, alle porte di Alba Adriatica, poco dopo la rotonda che collega con via Risorgimento.

Per cause ancora da chiare, una moto che viaggiava in direzione nord ha colpito un camion della nettezza urbana che procedeva nella stessa direzione. Nell’incidente ha perso la vita il motociclista, un uomo di 66 anni, deceduto sul colpo.

Sul posto sono intervenuti i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Alba Adriatica ed i Vigili del Fuoco, per i rilievi del caso.

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