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Abruzzo

La scrittrice teramana Donatella Di Pietrantonio tra le 50 donne del 2017 secondo il Corriere

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TERAMO – Annata imparagonabile e di densa di soddisfazione per Donatella Di Pietrantonio. Nata ad Arsita, piccolo comune teramano di 800 abitanti, si è poi trasferita per studio a L’Aquila dove, nel 1986, si è laureata in Odontoiatria nella locale Università. Da lungo tempo risiede a Penne, in provincia di Pescara, dove esercita la professione di dentista pediatrico. Nel 2011 il romanzo d’esordio Mia madre è un fiume, ambientato nella terra natale e vincitore della quinta edizione del Premio Letterario Tropea. Nello stesso anno pubblica il racconto Lo sfregio sulla rivista «Granta Italia» di Rizzoli.

Il 2013 vede la nascita del suo secondo romanzo, Bella mia, dedicato e ambientato a L’Aquila, sua patria d’adozione. Il testo, influenzato dalla tragedia del terremoto del 2009 e incentrata sul tema della perdita e dell’elaborazione del lutto, è stata candidata al Premio Strega ed ha vinto il Premio Brancati nel 2014.

Nel 2017 pubblica per la prima volta con Einaudi il suo terzo romanzo, L’Arminuta,  ambientato in Abruzzo in un luogo geografico impreciso e indefinito; lo stesso titolo è un termine dialettale traducibile in ”colei che è tornata”. L’opera si è aggiudicata il Premio Campiello dello stesso anno (un premio importantissimo del settore, di origine veneta, che viene assegnato annualmente a un’opera di narrativa italiana edita nell’anno di riferimento). Il libro approfondisce il tema del rapporto madre-figlio nei suoi lati più anomali e patologici. Il suggestivo titolo si riferisce alla protagonista, una tredicenne che, senza capirne motivi e ragioni, viene rimandata alla famiglia d’origine dopo essere vissuta fin da piccolina in una famiglia diversa che ha sempre creduto la sua. Si trova così ad affrontare una vita difficoltosa, in un ambiente denso di povertà, estraneo. Solo la sorella Adriana, di poco più piccolina, il fratello grande Vincenzo e il piccolo Giuseppe si distinguono, in modi diversi, in questa famiglia disordinata e confusa, e con loro la tredicenne — di cui non viene mai specificato il nome e che è individuata solo con il soprannome — riesce a stabilire relazioni. Particolarmente difficile è il rapporto con la madre, anch’essa senza nome, posta a confronto con Adalgisa, l’altra madre, emblema di affetto, cura, protezione. Sul finale, il romanzo svela i dettagli della situazione e i motivi del trasferimento, conosciuti da tutti ma sottaciuti alla protagonista.

Il tema profondissimo, quasi intoccabile per la mole di difficoltà che lo avvolge, ha fatto si che l’opera entrasse nel cuore e nelle case di moltissimi lettori: abruzzesi, che l’hanno amata, taluni riconoscendosi nei turbinii difficoltosi vissuti in simili zone; ma è stata apprezzata da tutta Italia, con grandissimo calore. Ha dato voce ad una donna vera, che senza remore e paure, ha lasciato parlare e vivere.

Per tutte queste ragioni l’orgoglio di vederla citata tra le 50 donne più influenti, anticonformiste, e rivoluzionarie dell’intero anno dal Corriere della Sera, ci inonda di particolare gioia.

L'Aquila

Gli sfila Rolex e chiavi della macchina: furto con destrezza in pieno centro ad Avezzano

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Una donna ha finto di perdere l’equilibrio e si è gettata addosso ad un uomo, che probabilmente era stato pedinato. In un lampo gli ha sottratto un orologio dal valore di svariate migliaia di euro e le chiavi della macchina, con la quale si è dileguata.

L’AQUILA – Derubato dell’orologio che aveva al polso, un Rolex da svariate migliaia di euro, e delle chiavi della macchina, una Mercedes, in un lampo e senza accorgersi di nulla nulla. E’ capitato ieri mattina ad Avezzano, nella centralissima via Corradini, dove un medico è rimasto vittima di un furto con destrezza.

Aveva effettuato alcuni acquisti in una farmacia del centro e li aveva riposti in macchina, quando è stato urtato da una donna. In mano aveva le chiavi dell’auto ed alcuni documenti. La donna ha finto di perdere l’equilibrio per gettarsi contro di lui. In un attimo, gli ha sfilato chiavi ed orologio, poi si è dileguata.

L’uomo si è accorto che gli mancava l’orologio solo dopo qualche istante. La donna era già sparita. Ha immediatamente raggiunto la sua auto per mettersi sulle sue tracce per denunciare il furto, ma arrivato al parcheggio ha fatto una seconda, amara, scoperta: mancava anche l’auto.

Probabilmente la vittima del furto avvenuto ad Avezzano è stata scelta con cura, dopo che ha parcheggiato la lussuosa auto. Secondo le prime ipotesi, sarebbe stato pedinato fino a un punto abbastanza lontano per permettere la fuga e in non aveva più contatto visivo con l’auto. Non è escluso che chi ha agito avesse un complice.

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Teramo

Ai domiciliari, con due quintali di marijuana in casa, si scaglia nudo contro i Carabinieri durante un controllo

Il giovane lo scorso 17 agosto aveva seminato il caos nell’ospedale di Giulianova.

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I Carabinieri sono andati a casa di un ragazzo ai domiciliari, per un controllo, e lo hanno trovato in stato di alterazione psicofisica. Arrestato e portato al Reparto Psichiatrico dell’Ospedale di Giulianova per una visita, è stato nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari.

TERAMO – Si trovava agli arresti domiciliari per aver dato in escandescenze all’ospedale di Giulianova, il ragazzo di 34 anni arrestato in flagranza di reato per spaccio, resistenza e lesioni, oggi, martedì 10 settembre, a Sant’Omero. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile sono andati a casa sua per un controllo e lo hanno trovato nudo in giardino, in stato di alterazione psicofisica. Quando ha visto i militari si è scagliato contro di loro con calci e pugni.

Dopo averlo immobilizzato i Carabinieri hanno effettuato un controllo in casa, insieme ai colleghi della Stazione di Nereto nel frattempo arrivati a supporto, ed hanno trovato un’ingente quantità di marijuana ed hashish.

Il trentaquattrenne, pregiudicato, era finito ai domiciliari per aver seminato il caso all’ospedale di Giulianova lo scorso 17 agosto. In quell’occasione ha danneggiato i locali del nosocomio e minacciato i presenti, oltre che i Carabinieri intervenuti per riportarlo alla calma.

Stamane, i militari sono arrivati a casa per un controllo e lo hanno trovato in stato d’agitazione, probabilmente dovuta all’assunzione di stupefacenti. Dopo la breve colluttazione, hanno proceduto alla perquisizione, in seguito alla quale hanno trovato 2.120 chili di marijuana e qualche grammo, 6,7, di hashish, oltre al materiale per confezionare le dosi.

L’arrestato, dopo la visita specialistica presso il Reparto Psichiatrico dell’Ospedale di Giulianova, è stato nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari nella sua casa di Sant’Omero, in attesa dell’udienza di convalida.

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Pescara

Botte e minacce alla moglie davanti ai Carabinieri: divieto di avvicinamento a Montesilvano

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Una donna di 44 anni residente a Montesilvano, da anni vittima di maltrattamenti e soprusi, ha denunciato il marito dopo l’ennesimo episodio di violenza. L’uomo era già stato allontanato da casa.

PESCARA – Non gli era bastata la prima serie di minacce e violenze ed era tornato per completare l’opera. Sul posto però, ha trovato i Carabinieri, che raccoglievano la deposizione della vittima. Questo, anziché placarlo, lo ha fatto imbestialire ancor di più. E’ stato così fermato ed arrestato per maltrattamenti nei confronti della moglie, residente a Montesilvano, un uomo già protagonista di diversi episodi simili e già raggiunto da divieto di avvicinamento.

Il provvedimento risale al 2020, ma non è però bastato a calmarlo: la moglie, nel territorio già da diversi anni, ha continuato a subire maltrattamenti e minacce da parte del marito, spesso in preda ai fumi dell’alcol.

Nel 2022 i Carabinieri sono nuovamente intervenuti presso la sua abitazione, per un altro episodio di violenze. Stesso copione andato in onda ieri sera, lunedì 9 settembre, quando la donna ha chiesto aiuto al 112. Quando i Carabinieri sono arrivati, hanno trovato la donna in lacrime, che ha raccontato loro di essere stata percossa dal marito ubriaco.

Proprio in quel momento, lui ha fatto ritorno e alla vista dei militari ha dato nuovamente in escandescenze ed ha cercato di colpire la moglie con una testata. Immediatamente bloccato, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia.

Stamani il Tribunale di Pescara, durante l’udienza di convalida, ha disposto la misura dell’allentamento dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento alla vittima.

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