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Abruzzo

Martinsicuro, stipulato il protocollo d’intesa sulla Ciclovia Adriatica

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MARTINSICURO – Si è svolto oggi l’incontro relativo alla realizzazione della Ciclovia Adriatica, il serpentone ciclabile lungo 1300 chilometri che da Trieste arriverà, senza interruzioni, sino a Santa Maria di Leuca. Folta era la schiera di esponenti istituzionali presenti all’appuntamento alla Torre Carlo V. Non si è trattato di una riunione definitiva, tuttavia è culminata con la firma del protocollo d’intesa da parte di tutte le parti interessate.

A far da anfitrione il sindaco di Martinsicuro Massimo Vagnoni. Tra gli ospiti, i rappresentanti delle Regioni Adriatiche, in primis Marche ed Abruzzo, capofila della proposta. Non mancavano poi quelli di Emilia Romagna, Molise, Puglia. Unici assenti i rappresentanti di Friuli Venezia Giulia e Veneto, sebbene il Governatore di quest’ultima, Luca Zaia, abbia scritto una lettera di saluti. Tuttavia, tutte e sette si sono impegnate nel progetto. Da segnalare anche la presenza dell’onorevole Gandolfi, Partito Democratico, firmatario e relatore della legge sulla mobilità ciclistica, approvata sul filo di lana prima dello scioglimento delle camere. Infine, hanno partecipato anche i sindaci dei comuni del teramano, ma non solo, interessati dall’opera. Promotrice dell’evento, la onlus Fiab, Federazione italiana amici della bicicletta, che già da molti anni si sta impegnando per concretizzare questo progetto.

Dall’incontro, sono emerse alcune questioni sulle quali tutti si sono trovati d’accordo. Innanzitutto sulla necessità di un impegno interregionale, che non badi al colore politico, ma all’impegno comune. Dopodiché tutti hanno convenuto sull’importanza, non solo strategica, che l’impulso verso questo tipo di mobilità assume. Benessere, sostenibilità, impatto ambientale, gap nei confronti dei paesi europei e potenzialità turistiche, sono tutti aspetti sui quali è stato posto l’accento.

Tema del vertice, l’utilizzo dei fondi a disposizione. Si sta preparando la stipula della convenzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per la realizzazione in pochi anni di quest’opera, definita <<arteria strategica>>. Già presente sul piatto un discreto budget, che sarà sostenuto da ulteriori sforzi.

In particolare Marche ed Abruzzo, appaiono come i protagonisti al momento più impegnati nella realizzazione della Ciclovia Adriatica. Nei loro territori, gran parte dei tratti del percorso sono già stati compiuti. Manca tuttavia il punto di congiunzione fondamentale, ovvero il ponte ciclopedonale sul fiume Tronto. L’opera, da tempo attesa, è finalmente entrata in fase di realizzazione. I costi per il suo completamento sono già stati stanziati. Anna Casini, vice presidente della Regione Marche spiega che: <<Marche ed Abruzzo hanno già dato, oltre un mese fa, l’incarico al Provveditorato alle Opere Pubbliche, per quanto riguarda la progettualità, e la gara d’appalto. Non solo, gli hanno anche affidato la loro rispettiva quota di fondi [2 milioni e 200 mila euro, egualmente divisi tra le due Regioni, n.d.r.] ed hanno provveduto all’acquisizione di tutte le autorizzazioni necessarie, lavoro sempre difficile in terre di confine>>. Sullo stesso argomento, si dimostra ottimista il primo cittadino Vagnoni, che afferma: <<mi auguro che entro il 2018 il progetto sia cantierabile. Comunque ci sono già le risorse necessarie e questo è sicuramente un fatto che fa ben sperare>>.

Il tema del ponte sul Tronto, fa discutere già da tempo. Nei giorni scorsi, è arrivata un’accesa invettiva da parte degli esponenti locali di Mdp. I fuoriusciti del PD hanno addossato sulle spalle dell’intera classe politica martinsicurese, la responsabilità della mancata realizzazione dell’opera. Sostengono che durante i mandati dei loro rappresentanti, fossero stati compiuti passi in avanti, sistematicamente ignorati da chi li ha succeduti. Vagnoni non si sofferma particolarmente su questo attacco e dice: <<non ho capito di cosa stiano parlando. I progetti ai quali fanno riferimento, semplicemente non ci sono. Probabilmente il loro intento è far sì che non sia io a prendere i meriti della costruzione del ponte, ora che pare di prossima realizzazione. Non è un problema, non li voglio. Mi interessa solo che il ponte venga costruito >>.

Abruzzo

Il 209° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri | FOTO

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celebrazioni 209 anniversario Carabinieri Teramo

Anche in Abruzzo e nelle Marche, in tutti i capoluoghi di provincia, si sono tenute cerimonie in alta uniforme, in occasione del 209° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri.

TERAMO – In tutto il Paese si sono svolte cerimonie di celebrazione del 209° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Presso tutte le sedi dei Comandi provinciali d’Italia, i militari sono stati salutati dai cittadini e dalle autorità civili e religiose.

Anche in Abruzzo e nelle Marche la Benemerita è stata festeggiata e celebrata per il suo impegno a favore della popolazione. La data dei festeggiamenti, il 5 giugno, è stata scelta per celebrare la prima Medaglia d’Oro al Valor Militare per l’eroico comportamento dei carabinieri nel corso della Prima guerra mondiale, conferita il 5 giugno 1920.

Più profonde le radici dell’Arma, che ha imbracciato le carabine per la prima volta nel 1814 con le “Regie Patenti” del re Vittorio Emanuele I, per la tutela dell’ordine nel Regno di Sardegna.

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Teramo

Proseguono i lavori di ripascimento a Martinsicuro e Villa Rosa

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lavori scavo e ripascimento spiaggia martinsicuro

Le precipitazioni dei giorni scorsi hanno rallentato i lavori di ripascimento delle spiagge di Martinsicuro e Villa Rosa, che verranno completati nei prossimi giorni.

TERAMO – La pioggia ha posto qualche ostacolo al cronoprogramma, ma, seppur rallentati, i lavori di ripascimento delle spiagge di Martinsicuro e Villa Rosa proseguono e si punta a concluderli entro poco tempo, meteo permettendo.

Già da alcuni giorni, le escavatrici sono in azione nella zona del porticciolo. La sabbia scavata, dopo un periodo di posa, andrà a rinvigorire il litorale truentino. L’opera ha ricevuto un finanziamento regionale da 350 mila euro. Ad aggiudicarsi i lavori, la ditta F.lli Di Carlo.

Contemporaneamente, verranno completati anche i lavori di rifioritura delle scogliere emerse al largo della fascia centrale della costa martinsicurese, erose e messe a dura prova dalle mareggiate degli anni precedenti.

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Teramo

Pensionato perde la vita in un’esplosione a Teramo, gravemente ferita la moglie

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morto pensionato in un'esplosione a teramo

Nella serata di ieri, una tremenda esplosione si è verificata nella frazione di Sardinara, a Teramo, in un capanno adibito a garage adiacente all’abitazione di due coniugi: morto un pensionato di 63 anni, gravemente ferita la moglie di 60.

TERAMO – Lo scoppio è avvenuto intorno alle 19:50 di domenica 4 giugno. L’esplosione ha investito in pieno un pensionato di 63 anni residente a Sardinara, frazione di Teramo, morto a causa delle ferite riportate. A saltare in aria, un capanno adibito a garage adiacente alla sua abitazione, nel quale era presente anche un angolo cottura. Non è ancora chiaro se la deflagrazione abbia avuto origine da una bombola, o da una tubatura. L’esplosione è stata talmente violenta che ha divelto il tetto di pannelli metallici del capanno, ubicato nel piano interrato.

L’uomo è stato estratto ancora in vita dai Vigili del fuoco, rapidamente intervenuti, tuttavia è deceduto poco dopo essere stato affidato alle cure del personale sanitario del 118, che non ha potuto far nulla per lui. Era presente nell’abitazione al momento dello scoppio, anche la moglie del pensionato morto nell’esplosione verificatasi ieri a Teramo. La donna è stata accompagnata all’ospedale Mazzini, dove si trova in gravi condizioni, sebbene non si troverebbe in percolo di vita.

Posto sotto sequestro l’edificio, in attesa di ricostruire le cause della deflagrazione.

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