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Pesaro-Urbino

Pesaro, il bilancio della Capitaneria di Porto: nel 2017, risultati senza precedenti

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PESARO – Il 2018 è da poco iniziato e la Capitaneria di Porto ne approfitta per trarre un bilancio relativo al proprio operato durante l’anno appena trascorso.

Il 2017 è stato un molto intenso e la Guardia Costiera ha intensificato i propri sforzi in materia di controllo e sicurezza. Grazie a questo impegno, sono arrivati risultati senza precedenti. Ad un maggior numero di operazioni effettuate, ha corrisposto un incremento vertiginoso delle sanzioni emesse.

Per quanto riguarda la tutela del demanio marittimo e dell’ambiente, sono aumentati del 114% gli illeciti penali accertati,  con conseguente aumento del 100% dei sequestri ad essi collegati. Le infrazioni di tipo amministrativo invece, sono cresciute del 91%. In questo caso l’aumento dei sequestri si è fermato al 4%.

È stato effettuato un maggior numero di controlli in porto, + 20%, al quale è seguito un maggior numero di violazioni della circolazione, + 250%. Anche le uscite in mare di mezzi di soccorso e le relative operazioni di assistenza sono state più numerose, + 15%.

Pure in materia di pesca, si è assistito ad un incremento delle infrazioni. Gli illeciti amministrativi sono cresciuti del 40%, con un aumento dei corrispondenti sequestri del 14%. Questi ultimi casi riguardavano  episodi di abusivismo totale. La stessa Capitaneria di Proto sottolinea infatti quanto le categorie di settore, in particolare quelle locali, siano molto attente a rispettare le norme in vigore.

In generale, la media delle diverse violazioni accertate è cresciuta del 113%. Ne è conseguito un aumento delle sanzioni erogate dell’ 87%, pari a 72.000 euro, e di quelle già versate all’erario dell’ 88%, pari 41.000 euro.

Commentando questi risultati, il Comandante Silvestro Girgenti afferma che essi: << vanno considerati alla luce della modifica di alcune competenze ,tra cui quelle cedute all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale di Ancona, relative alla pianificazione e gestione tecnica ed amministrativa del territorio e delle attività portuali e che quindi ha orientato sempre più le funzioni della Capitaneria verso attività di polizia, di sicurezza ed operativa in genere, nelle zone di giurisdizione>>.

Il Comandante affronta poi il tema della sicurezza portuale, <<intesa sia come “safety” che come “security”>>, spiegando che si tratta di: <<un dato imprescindibile anche ai fini dello sviluppo dei traffici e delle varie attività economiche dello scalo>>. Facendo riferimento ai lavori della Darsena commerciale, Girgenti assicura: <<i sacrifici di oggi dei vari operatori, a definizione dei complessivi interventi strutturali e dello strumento di pianificazione, su cui instancabilmente si lavora, potranno essere ripagati>>.

Infine lancia una raccomandazione affinché vengano rispettate le norme di prudenza e buon senso, per quanto riguarda la tutela degli avventori del porto. Il Comandante fa riferimento ad una vicenda accaduta recentemente. In una notte in cui l’accesso alla banchina commerciale era sbarrato, come sempre in caso di condizioni metereologiche avverse o di scarsa visibilità, qualcuno, probabilmente per rabbia, ha piegato la segnaletica, nascondendosi dietro alcune piante. Le indagini per risalire ai responsabili sono in corso e presto sarà attivo il sistema di videosorveglianza.

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Strangola la moglie malata e tenta il suicidio a Fano: allarme lanciato dal figlio

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Pirma ha strangolato a mani nude la donna, poi ha ingerito una massiccia quantità di barbiturici. Ora L’uomo che ha ucciso la moglie a Fano si trova piantonato in ospedale in stato d’arresto. Il silenzio dei genitori ha insospettito il figlio che si è recato sul posto.

PESARO-URBINO – Tragedia a Fano dove si è consumato l’ennesimo femminicidio, seguito da un tentativo di suicidio non andato a buon fine. Un uomo di 70 anni, Angelo Sfuggiti, ha strangolato la moglie,  Rita Talamelli di 66 anni, prima di tentare di farla finita. I soccorsi sono stati allertati dal figlio della coppia, giunto sul posto perchè preoccupato dal fatto che non riusciva a mettersi in contatto coi genitori. Quando ha visto la madre esanime e il padre al suo fianco in stato quasi catatonico ha chiamato il 118. che poi a sua volta ha avvisato la polizia.

Quello avvenuto in via Montefeltro a Fano è il femminicidio numero 106 a partire dell’inizio dell’anno. Sembrerebbe che la donne fosse affetta da disturbi di tipo psichiatrico. Tra lei ed il marito, ex titolare della pizzeria “da Angelo”, potrebbe essere scoppiata una lite e sembrerebbe che l’uomo, dopo il femminicidio, abbia vegliato il corpo della moglie per ore, intontito dalle pillole.

Agli agenti lacasa è apparsa in ordine, segno che il delitto si sia consumato in un momento di furia. Il marito non avrebbe usato né coprde, né altro, ma avrebbe strangolato la moglie a mani nude, sebbene la dinamica dei fatti non sia stata ricostruita nel dettaglio.

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Doppio allarme bomba nei Tribunali di Pesaro e Urbino: evacuati

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Intorno alle 7 una telefonata anonima ha segnalato la presenza di un ordigno all’interno del Palazzo di Giustizia.

PESARO – Dopo le ispezioni di Carabinieri e Finanzieri con l’unità cinofila all’interno dei Tribunali di Pesaro e di Urbino, il doppio allarme bomba lanciato questa mattina, venerdì 17 novembre, è rientrato.

A far scattare i protocolli di sicurezza, una telefonata anonima giunta questa mattina intorno alle 7:30, che segnalava la presenza degli ordigni. I Tribunali sono dunque stati evacuati in via precuazionale, durante le operazioni di ricerca.

Ad Urbinno è stata transennata via Raffaello, a partire dall’omonima Porta fino all’incorcio tra via Bramante e via Santa Mergherita. A Pesaro invece, è stata delimitata l’area antistante il Tribunale, piazzale Carducci.

Una volta rientrati l’allarme bomba, sono state fatte rientrare anche le persone all’interno dei tribunali di Pesaro ed Urbino.

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Investito di proposito e preso a martellate: folle lite in strada a Fermignano

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L’episodio è avvenuto alle prima ore di questa mattina. La vittima dell’aggressione è il titolare di un supermercato che è stato preso a martellate mentre si stava recando ad aprire l’attività, a Fermignano. Alla base dell’aggressione, un gestaccio rivolto ad un automobilista.

PESARO-URBINO – Ha evitato un’auto che stava per travolgerlo a grande velocità mente attraversava la strada ed ha rivolto un gestaccio contro l’automobilista che stava per metterlo sotto. Il conducente dell’auto ha inchiodato, ha ingranato la retro, lo ha urtato di proposito e poi è sceso dall’auto con un martello in mano e lo ha colpito ripetutamente. La folle lite in strada è avvenuta a Fermignano: l’uomo preso a martellate si trova ora ricoverato a Urbino, mentre sono in corso le ricerche per risalire al suo aggressore.

I fatti si sono svolti poco dopo le 6:30 di questa mattina, lunedì 16 ottobre. Il titolare del Conad di Fermignano stava andando verso il negozio, quando, mentre attraversava la strada, ha rischiato di essere investito da un’auto che procedeva a velocità sostenuta. Il pedone si è schivato ed ha lanciato il gesto di stizza che ha provocato la reazione scomposta dell’automobilista.

Solo l’arrivo di un addetto di Marchemultiservizi ha fermato l’aggressione. L’uomo con il martello in mano è rimontato in macchina e si è allontanato, mentre la persona raggiunta dai colpi era riuscita a trovare riparo dietro un guardrail. Ferito, è stato accompagnato in ospedale ad Urbino.

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