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Ascoli Piceno

I sindaci Piunti e Castelli sono uniti sull’ospedale unico: ‘istituzione dell’azienda ospedaliera’

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ASCOLI PICENO – Il sindaco Guido Castelli e il primo cittadino di San Benedetto del Tronto, Piunti, hanno idee chiare sulla questione dell’Ospedale unico: istituire un’azienda ospedaliera​ in primis; e ​che ogni sindaco dei comuni dell’Area Vasta 5​ esca allo scoperto dichiarando le ​proprie intenzioni​. Fornendo le indicazioni​ specifiche​ – superficie, estensione, regime vincolistico, riferimenti catastali – su possibili siti all’interno del territorio comunale di rispettiva competenza​, i quali​ possano​ poi​ essere presi in considerazione per l’ubicazione del nuovo ospedale.

Queste sono state le parole di Piunti: Nel piano sanitario regionale è già prevista, basterebbe firmare una delibera è la conditio sine qua non per la realizzazione dell’ospedale unico. Da lì parte tutto. L’ospedale unico va bene a tutti, ma se ne parla da quando ero vicesindaco, sono passati più di quindici anni. Siamo in campagna elettorale, però serve rispetto e chiarezza verso i sambenedettesi.

La nostra è un’area di confine che si rende attrattiva verso altre regioni. Erodiamo risorse nostre e la quota che piove dalla Regione non può poi essere ripartita su tutte le Marche per risanare situazioni meno virtuose delle nostre. Il pubblico deve fare concorrenza al privato, se vogliamo metterci in discussione lo si faccia con il riconoscimento dell’autonomia finanziaria’.

Il Sindaco Castelli ha invece dichiarato, con un atto ufficiale inviato ai tutti i primi cittadini dei comuni della Provincia di Ascoli, e al Presidente della Regione Luca Ceriscioli, che convocherà una conferenza dei sindaci dopo che: il governatore avrà confermato l’istituzione dell’azienda ospedaliera. Il riconoscimento dell’autonomia aziendale in capo alla nuova realtà unificata non rappresenta un dettaglio o un corollario secondario, ma ne costituisce un presupposto imprescindibile, sia sotto il profilo politico-amministrativo che organizzativo. Presupposto mancando il quale verrebbe meno la ragione stessa dell’unificazione dei due ospedali. Mi consenta di stigmatizzare le modalità estemporanee ed informali con le quali ha inteso manifestare le sue volontà rispetto ad una questione così cruciale.

Ognuno tiri fuori un possibile sito, così usciamo alla scoperta. Onde evitare strumentalizzazioni fuorvianti e per consentire il disbrigo di quanto necessario ed utile per le valutazioni dei sindaci in ordine alla localizzazione della sede, si invitano a fornire le indicazioni – superficie, estensione, regime vincolistico, riferimenti catastali – su possibili siti che all’interno del territorio comunale di rispettiva competenza possano essere presi in considerazione per l’ubicazione del nuovo ospedale’.

 

Ascoli Piceno

Controlli e posti di blocco dei Cc ad Ascoli e San Benedetto: 3 arresti e diverse denunce

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A San Benedetto una persona di origine nordafricana è stata arrestata per il furto di un tablet da un veicolo, mentre a Monteprandone due persone sono state raggiunte da un ordine di carcerazione. Diversi i controlli ed i posti di blocco sulle strade e nei luoghi sensibili in tutta la provincia di Ascoli Piceno: contravvenzioni, denunce e segnalazioni alla Prefettura.

ASCOLI PICENO – Nel weekend e nei giorni scorsi i Carabinieri del comando Provinciale hanno effettuato controlli in tutto il territorio, sia in divisa che con abiti borghesi, ed hanno allestito diversi posti di blocco. Oltre a diverse contravvenzioni e denunce, i militi hanno compiuto tre arresti.

A San Benedetto del Tronto un uomo di origine nord africana è stato arrestato per furto. Ha rubato un tablet da un’auto parcheggiata. Due persone residenti a Monteprandone invece, sono state raggiunte da un’ordinanza di carcerazione. Il primo, un uomo di 46 anni, deve scontare tre mesi di reclusione per vecchi reati contro il patrimonio. Il secondo, di 32 anni, deve espiare una pena a 3 anni per spaccio. Ad Ascoli Piceno poi, una coppia è stata denunciata per il furto di alcune bottiglie di liquori.

Sempre ad Ascoli, sono stati svolti alcuni controlli antispaccio, in seguito ai quali tre giovani, uno dei quali minorenne, sono stati sorpresi a cedere modiche quantità di stupefacenti, mentre 9 ragazzi tra i 15 ed i 24 anni sono stati sorpresi mentre consumavano droghe e sono stati così segnalati alla Prefettura.

In totale sono state 300 le persone controllate e 150 i veicoli fermati. 19 le contravvenzioni per violazioni al codice della strada, mentre 4 persone sorprese alla guida in stato d’ebrezza sono state denunciate e le loro patenti sono state ritirate.

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Ascoli Piceno

Sanzioni agli stabilimenti balneari di San Benedetto del Tronto: gli chalet rimuovono gli ombrelloni

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Immagine d'archivio

Dopo che si è diffusa la notizia delle sanzioni giunte ad alcuni stabilimenti balneari di San Benedetto del Tronto, gli altri hanno fatto a gara a chi sgomberava la spiaggia per primo. Le sanzioni sono relative al servizio di salvataggio in mare, terminato, ed all’allungamento della stagione turistica al primo di ottobre.

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’allungamento della stagione turistica non sembra aver comportato grossi benefici per gli stabilimenti balneari: alcuni chalet hanno ricevuti sanzioni, altri hanno in fretta sgomberato ombrelloni e lettini dalla spiaggia poco dopo. In poche ore lo scenario del litorale sambenedettese è radicalmente cambiate e adesso ci sono ampie porzioni di spiaggia “libera”.

Il motivo per cui alcuni chalet hanno ricevuto le sanzioni della Capitaneria di Porto, è il mancato servizio di salvataggio in mare. Sebbene la stagione sia stata prorogata appunto fino al primo ottobre, a partire dagli inizi di settembre i bagnini hanno lasciato le spiagge. Alcuni stabilimenti hanno avvisato la clientela piazzando dei cartelloni informativi. Ma per la Capitaneria questo non basta: se sono presenti ombrelloni e lettini, è implicito che venga offerto il servizio di salvataggio in mare, indipendentemente da qualsiasi comunicazione.

Pertanto alcuni chalet di San Benedetto del Tronto, dopo aver ricevuto la visita degli ispettori, hanno ricevuto anche le sanzioni, mentre gli altri si sono affrettati ad anticipare la chiusura.

Sulla vicenda è intervenuto anche il primo cittadino Antonio Spazzafumo, ricordando che il Comune non ha competenze sulle questioni demaniali: «Apprendo che la Capitaneria di Porto sta adottando i provvedimenti di legge nei confronti dei concessionari di spiaggia che non hanno ottemperato all’obbligo di assicurare il servizio di salvataggio a mare alla luce della proroga al 1° ottobre del termine della stagione balneare disposta dalla Regione Marche.

Voglio ricordare che la materia, riguardando la tutela della pubblica incolumità, è di stretta competenza dell’Autorità Marittima. Quando si è trattato di intervenire per supportare i concessionari che richiedevano un ampliamento delle concessioni, il Comune si è messo a completa disposizione per far sì che tutti si potessero mettere in regola il più rapidamente possibile.

In questo caso, il Comune non svolge alcun ruolo e un consigliere comunale, a meno che non abbia solo il desiderio di apparire comunque sui giornali, avrebbe il dovere di saperlo».

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Ascoli Piceno

Incidente sul lavoro a Centobuchi: operaia elitrasportata a Torrette

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eliambulanza-118

La donna si è infortunata ad una mano, risucchiata da un macchinario sul quale stava lavorando. La Cgil: «in tema di sicurezza sul lavoro non si sta facendo abbastanza».

ASCOLI PICENO – Incidente sul lavoro questa mattina a Centobuchi di Monteprandone, dove un’operaia si è procurata un brutto taglio ad una mano ed è stata pertanto trasportata in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette di Ancona.

La dinamica dell’infortunio non è ancora chiara ed è attualmente al vaglio dei Carabinieri, intervenuti sul posto insieme al 118. Si sa però che la lavoratrice stava lavorando ad un macchinario, nel quale sarebbe rimasta impigliata la mano ferita. La gravità della ferita riportata dalla donna, ha spinto il personale sanitario a richiedere l’intervento del mezzo di soccorso aereo, che è atterrato poco dopo in un’area verde nelle vicinanze. Durante le operazioni di trasbordo dell’operaia vittima di un incidente sul lavoro a Centobuchi, la Polizia Locale ha regolato il traffico sulla Salaria, a poca distanza, per agevolare i soccorsi.

Daniele Lanni, Segretario Confederale della Cgil Ascoli Piceno, commenta: «Grave dover sentire ancora di infortuni come questo. Innanzitutto ci preme esprimere vicinanza alla lavoratrice coinvolta, se avrà bisogno di assistenza troverà la CGIL a sua completa disposizione. In secondo luogo, riteniamo incredibile che nel 2023 ancora si debbano vedere infortuni di questa natura. E’ evidente che in tema di sicurezza del lavoro, evidentemente, non si faccia abbastanza».

Continua Lanni: «Uscire di casa per svolgere il proprio mestiere, e trovarsi coinvolti in infortuni del genere, è inaccettabile. Su questo le Istituzioni devono assolutamente fare di più, perché non è pensabile trovarsi così spesso a dover commentare infortuni di questa gravità, o anche, purtroppo, in alcuni casi anche nel nostro territorio, mortali. Come CGIL chiediamo con forza alle Istituzioni del territorio di avviare un confronto per rafforzare le attività di sensibilizzazione e controllo».

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