TERAMO – Il Partito Comunista di Teramo, esprime la propria soddisfazione, dato lo scenario politico locale e nazionale, per il risultato conseguito dal PC alle elezioni politiche di domenica scorsa. Il Partito Comunista ha ottenuto, presentandosi da solo, 1.255 voti in Provincia di Teramo, pari allo 0,7%. Nella Città di Teramo il Partito Comunista ha raggiunto un significativo 1% con ben 308 voti, raccogliendo buoni consensi in tutte le zone del territorio comunale, nei quartieri come nelle frazioni.
Il Partito Comunista ha ottenuto voti in tutti i 47 comuni della Provincia di Teramo, compresi i piccoli comuni delle zone interne di montagna, in Valfino, nella Valle del Vomano e in Val Vibrata. Ma sono diverse le realtà dove si sono raggiunti risultati che meritano particolare riguardo e menzione: Arsita (2,2%), Atri (1%), Castel Castagna (1,4%), Castelli (1,4%), Castiglione Messer Raimondo (1%), Colledara (1%), Controguerra (1,3%), Crognaleto (1,6%), Fano Adriano (1,2%), Montorio al Vomano (1%), Pietracamela (1,7%), Tossicia (1,6%).
In Abruzzo il Partito Comunista ha ottenuto 4.552 voti (0,6%). A livello nazionale, il PC, presente solo nel 57% dei collegi alla Camera e nel 59% dei collegi al Senato, ha ottenuto 106.748 voti, pari allo 0,65%. Ma il vero obiettivo delle elezioni è stato centrato in quanto oggi, anche grazie alla campagna elettorale, il Partito Comunista è presente in ogni Provincia d’Italia, dal nord al sud.
Noi comunisti, al contrario delle altre forze politiche, non abbiamo nascosto le difficoltà e non abbiamo dato false illusioni, dicendo chiaramente che il nostro obiettivo era quello di utilizzare le elezioni per il rafforzamento e la costruzione del Partito, senza illudere nessuno circa un’improbabile ingresso nelle istituzioni. Non facciamo politica per fini elettoralistici, con la smania della conquista di un salvifico scranno.
A differenza di molti altri partiti, abbiamo portato avanti per giorni una campagna elettorale “militante” dal basso, priva di finanziamenti economici e senza “sponsor privati” contando solo sul lavoro volontario dei nostri compagni. Nonostante il maltempo che ha colpito per giorni la nostra Provincia, abbiamo attaccato di persona i pochi manifesti a disposizione ed organizzato una serie di banchetti, volantinaggi ed incontri nei mercati popolari e davanti alle fabbriche, agli ospedali e ai supermercati del teramano, grazie al tenace ed appassionato impegno dei dirigenti e militanti del Partito Comunista di Teramo.
Come ha affermato il Segretario Generale del Partito Comunista Marco Rizzo: <<l’esito delle elezioni testimonia la correttezza della nostra analisi generale sul ruolo della sinistra in questi anni. Il tradimento portato avanti a danno dei lavoratori e delle classi popolari punisce il Partito Democratico, ma trascina con sé indistintamente tutte le forze di sinistra. La geografia del voto dimostra che non esistono più le regioni “rosse”, che nel complesso la sinistra è travolta da un’ondata di voto di protesta, che si dirige verso il Movimento Cinque Stelle e la Lega Nord e che aumenta nelle regioni del meridione, e tra gli strati sociali popolari. I temi dell’immigrazione, della sicurezza, della lotta contro la politica, prevalgono oggi nel sentire comune, anche e soprattutto delle classi popolari, su quelli del lavoro, dei diritti sociali. In questo quadro, siamo una piccola barca che va controcorrente nella tempesta, ma abbiamo il dovere di tenere dritta la barra>>.
Il Partito Comunista ringrazia dunque tutti i Compagni del Teramano che hanno dato fiducia con il loro voto al PC, ritrovando dopo anni di assenza, la falce e martello sulle schede elettorali. Vogliamo ripartire da loro per costruire un forte e coerente Partito Comunista e lottare per la trasformazione della società. Il PC si augura che tutti loro possano avvicinarsi ed invita pertanto i propri elettori a mettersi in contatto con il Partito. Il nostro obiettivo è quello di trasformare i 1.255 votanti comunisti teramani in sostenitori e militanti del Partito Comunista, aumentando la nostra presenza nelle fabbriche, nei luoghi di lavoro, nelle scuole. Rafforzando le strutture e le organizzazioni necessarie per far avanzare la ricostruzione comunista in Italia e le lotte.