TOSSICIA – Muore ad Azzinano Annunziata Scipione, pittrice teramana riconosciuta come una delle massime esponenti dell’arte naif. Aveva 90 anni ed era originaria di Camerale di Tossicia.
Casalinga e contadina, si dedica all’arte da autodidatta. Negli anni ’60 inizia a scolpire a tuttotondo legno locale; nel decennio successivo si dedica completamene alla pittura. Donna sensibilissima e di forte intuizione, la Scipione sebbene «illetterata», custodisce a pieno le tradizioni del suo ambiente, il linguaggio dialettale e le peculiarità che presenta nelle sue tele.
Ha partecipato a sette edizioni del Premio Nazionale dei Naïfs di Luzzara, venendo premiata in quella del 1977-1978. Due suoi quadri sono stati prescelti per celebrare in tutta Italia l’Anno Santo 1983-1984. Nel 1985 è uscita per i tipi delle Edizioni Essegi di Teramo la monografia di Natale Cavatassi e Giammario Sgattoni L’arte naif di Annunziata Scipione. Pittrice della Valle Siciliana. Mostre personali ad Ascoli Piceno, Terni, Teramo, Spoleto, L’Aquila, Roma, Ravenna e in molte altre località. Nel 2001 si è tenuta a Tossicia e Montorio al Vomano la mostra Antonio Ligabue – Annunziata Scipione. Il Comune di Tossicia ha dedicato una sala del Museo Etnografico ad un gruppo di sue opere.

Annunziata Scipione, A nascondino, 1980, olio su tela
Autodidatta, priva di specifica formazione artistica e di livello culturale ed estrazione sociale modesti (Annunziata aveva frequentato la scuola fino alla terza elementare), i suoi dipinti sono caratterizzati da una notevole semplificazione concettuale e da una certa modestia tecnica ed esecutiva, sia nel disegno che nella stesura del colore e nell’impianto prospettico e compositivo d’insieme. Il tema predominante è la rappresentazione della realtà sociale più umile e quotidiana, molto spesso in chiave favolistica, poetica o magica.

Annunziata Scipione, La trebbiatura, 1976
Con il termine Art Naif (dal francese naïf, “ingenuo”) ci si riferisce all’arte popolare che non è frutto di studi accademici o classici, non si ispira alle correnti o movimenti artistici catalogati nelle varie culture. Annunziata Scipione è riuscita ad esprimere l’identità culturale della sua gente, mettendone in evidenza i valori comunitari, estetici e spirituali. Rimangono le sue opere, attraverso le quali possiamo cogliere la tipica ruralità abruzzese degli anni ’70, le attività contadine e le tradizioni legate alla vita nei campi, molte delle quali oggi scomparse.