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Abruzzo

Messa in sicurezza del bacino sciistico di Prati di Tivo

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TERAMO – In riferimento alle osservazioni diffuse agli organi di informazione da Pasquale Iannetti circa il progetto di messa in sicurezza dei Prati di Tivo, interviene il progettista Marco Cordeschi, ingegnere, specializzato nella progettazione e direzione dei lavori di opere di ingegneria per la montagna e di impianti a fune, tra i fondatori della scuola di scialpinismo della sezione aquilana del Club Alpino Italiano, per 10 anni nel soccorso alpino CNSAS.

Cordeschi replica alle obiezioni di Iannetti illustrando la specificità dei dispositivi, le motivazioni delle scelte operate e le modalità con le quali verranno realizzati gli interventi.

Verranno interessati poco più di 25 metri quadrati di suolo; il minimo materiale di scavo verrà riutilizzato totalmente per i rinterri. La percezione visiva del paesaggio non verrà affatto modificata e le strutture saranno rimosse ogni anno al termine della stagione invernale con un totale di 12 rotazioni in elicottero – con partenza dal piazzale Amorocchi – di durata massima pari a 1,5 minuti ciascuna. La tipologia di intervento verrà replicata nell’ambito dei Campionati Mondiali di Sci Alpino di Cortina 2021, a protezione della pista “Vertigine”, con l’installazione di 20 dispositivi di distacco programmato in un contesto paesaggistico ed ambientale di eguale pregio rispetto a quello in questione –  dichiara Cordeschi che aggiunge –  L’obiettivo del progetto è quello di completare gli interventi a difesa degli impianti di risalita con sistema di distacco artificiale controllato delle masse nevose instabili, per evitare che valanghe di dimensioni maggiori possano creare situazioni di rischio per persone e per strutture ed infrastrutture della località sciistica”.

Il requisito essenziale correlato a questo obiettivo principale è il mantenimento di condizioni di sicurezza pubblica per la stazione sciistica teramana; una scelta obbligata anche alla luce di quanto accaduto durante il terremoto del 2017.

L’indicazione tecnica di utilizzare sistemi di distacco artificiale programmato, trovava giustificazione nella necessità di evitare interventi di difesa a carattere estensivo (reti o barriere fermaneve, opere di deviazione o smorzamento delle azioni delle masse nevose in movimento) che avrebbero evidentemente deturpato i valori paesaggistici propri di una delle aree di maggior pregio naturalistico ed ambientale dell’intera catena appenninica, determinando, peraltro, anche sensibili condizionamenti al patrimonio faunistico maggiore a causa delle limitazioni di circolazione di animali di grossa taglia attraverso i filari di opere necessariamente disposti in maniera continua”.

Dovendosi, dunque, escludere “a priori” tipologie di intervento estensivo a difesa del pericolo valanghe, spiega Cordeschi, la scelta obbligatoriamente è ricaduta su sistemi di distacco programmato artificiale costituiti da elementi puntuali, poco visibili a distanza e rimovibili nel periodo non invernale.

“In tale ambito tutte le realizzazioni principali completate in Europa negli anni passati hanno riguardato i dispositivi GasEx, esploditori alimentati da gas ossigeno e propano mediante condotte interrate, capaci di generare – se correttamente disposti nelle aree di possibile distacco di valanghe – onde di pressione comandate artificialmente, tali da provocare instabilità del manto nevoso con conseguente scaricamento dei pendii potenzialmente pericolosi. Le evoluzioni tecnologiche avvenute dal 2009 ad oggi hanno portato alla produzione di un tipo analogo di dispositivo (O’Bellx) che presenta, rispetto al suo predecessore, indubbi vantaggi: innanzitutto contiene serbatoi di gas (miscela gassosa di idrogeno ed ossigeno) sufficienti per un numero di esplosioni sufficientemente elevato che non devono essere alimentati da rete. Ciò consente di evitare la realizzazione di canalizzazioni montane in scavo. Inoltre l’intero modulo, alloggiato su una struttura prefabbricata in acciaio con piede di accoppiamento rapido, può essere trasportato in elicottero (per la prima posa in opera, per la eventuale ricarica, per lo smontaggio al termine della stagione invernale). Infine ne è stata migliorata l’efficacia in termini di riduzione dei tempi di esplosione, possibilità di esplosioni multiple, riduzione dei costi di manutenzione e facilità di intervento”.

Teramo

A Martinsicuro ritorna Neon: Libri intorno e dentro il pianeta

L’edizione di quest’anno è dedicata al tema “Io e l’altro”.

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neon 2024 martinsicuro
Valeria Di Felice, Valentina Coccia, Massimo Vagnoni, Pinuccia Camaioni, Barbara Rastelli.

Presentata l’edizione 2024 di Neon, la rassegna letteraria organizzata dal Comune, con la collaborazione della Di Felice Edizioni e dell’Istituto Comprensivo Pertini di Martinsicuro, giunta alla sua seconda edizione.

TERAMO – Prende il via a Martinsicuro la rassegna letteraria 2024 “NEON. Libri intorno e dentro il pianeta”, organizzata dall’amministrazione comunale – Cultura e Biblioteca, con la direzione artistica di Valeria Di Felice, e la collaborazione della Di Felice Edizioni e dell’Istituto Comprensivo Pertini di Martinsicuro.

La seconda edizione, dedicata al tema “Io e l’altro”, prevede sei incontri che si terranno tra Martinsicuro e Villa Rosa da aprile a giugno, coinvolgendo un pubblico eterogeneo, da quello scolastico a quello turistico e cittadino.

La rassegna inizia il 24 aprile con Ermanno Bencivenga, filosofo e logico di fama che per l’occasione presenterà la raccolta di racconti “Il viaggio e altri scritti” (Di Felice Edizioni). Prosegue l’11 maggio con Matteo Matteucci, autore del libro “Bartali dalla giusta parte” (Minerva) con la partecipazione di Gioia Bartali. Ancora il 19 maggio con Mamma Lingua, letture 0/6 anni, un incontro pensato per promuovere la diversità linguistica e l’integrazione, con la collaborazione dell’Istituto Comprensivo Pertini e di Nati per leggere Abruzzo. Il 25 maggio è la volta degli studenti dell’Istituto Pertini di Martinsicuro che incontreranno gli autori Igor De Amicis e Paola Luciani, dopo aver letto ed essersi cimentati in un laboratorio sul loro libro “Fugees Football Club” (Einaudi ragazzi). La rassegna si conclude con due incontri molto attesi: il 7 giugno lo scrittore palestinese Ahmed Masoud presenterà il suo nuovo romanzo poliziesco “Costi quel che costi” (Di Felice Edizioni), ambientato a Gaza, insieme alla traduttrice Pina Piccolo. Il 25 giugno ci sarà l’incontro con il filosofo e psicoanalista di fama internazionale Umberto Galimberti il quale concluderà la rassegna con la lectio “L’io e il Noi. Il primato della relazione”.

Neon ha come partner il Punto Einaudi di San Benedetto del Tronto e Nati per leggere Abruzzo. È patrocinato dalla Regione Abruzzo, dalla Presidenza del Consiglio Regionale Abruzzese, dalla Provincia di Teramo.

Tutte le info sulla pagina Facebook Rassegna Letteraria NEON.

Valentina Coccia, consigliera delegata alla biblioteca: «Esprimiamo grande soddisfazione per questo programma, frutto di un crescente impegno da parte dell’amministrazione comunale e di una collaborazione sempre più armonica con i soggetti firmatari del Patto per la Lettura. Dal calendario degli appuntamenti emerge la nostra volontà di offrire alla cittadinanza una proposta culturale di altissimo spessore. Sensibilità e storie appartenenti a mondi diversi e a volte distanti si incontreranno nelle pagine, nelle parole, nella musicalità dei versi, alla ricerca di un prolifico “noi”: oggi più che mai, crediamo nel libro quale potente punto di convergenza generazionale e relazionale.»

Giuseppina Camaioni, consigliera delegata alla cultura: «Dal 2023 l’Amministrazione Comunale promuove la rassegna letteraria NEON che si pone in continuità con tutte le azioni culturali messe in campo con entusiasmo e serietà negli anni scorsi e grazie alle quali il Comune di Martinsicuro, dal 2017, ha ottenuto l’importante riconoscimento nazionale di “Città che Legge”. La lettura quale strumento fondamentale di crescita individuale e sociale, non elitario o esclusivo, ma popolare e condiviso: il libro come bene comune di consumo di cui fruire anche al di fuori dei suoi contesti naturali, per un pubblico sempre più eterogeneo. Il nostro impegno sarà continuo e diretto alla ricerca di sempre nuove opportunità che possano offrire interessanti momenti di scambio, di condivisioni e di crescita.»

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Teramo

Martinsicuro, accolte le osservazioni sui laboratori del Gran Sasso presentate dalle opposizioni

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consiglio comunale martinsicuro municipio comune

Le liste di opposizione in consiglio comunale a Martinsicuro hanno presentato una serie di osservazioni sul Piano Emergenza Esterno dei Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso, che la maggioranza ha accolto.

TERAMO – Il Piano Emergenza Esterno (PEE) dei Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso presenta alcune lacune secondo l’amministrazione comunale di Martinsicuro, che ha accolto le osservazioni presentate dalle consigliere comunali Marta Viola e Simona Lattanzi, all’opposizione.

Ne danno notizia le consigliere stesse: «Oggi [ieri, ndr] su nostra richiesta è stata convocata la commissione dei capigruppo consiliari per presentare le osservazioni al Piano Emergenza Esterno (PEE) dei Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso. Le integrazioni da noi ritenute fondamentali e mancanti nel suddetto documento riguardano la necessità di prevedere l’approvvigionamento idrico sostitutivo nel caso di incidente rilevante nei laboratori sotterranei (evento già avvenuto in passato) come riconosciuto dal D.P.C.M. del 27/06/2003 che dichiara “lo stato di emergenza socioeconomico ambientale delle province di L’Aquila e Teramo”. Inoltre abbiamo richiesto il coinvolgimento nel Piano dell’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, della Prefettura di Pescara, dell’Acquedotto ACA di Pescara e dei Comuni della Provincia di Pescara».

Un passaggio che per una volta ha visto il Consiglio Comunale compatto: «Ringraziamo il Presidente del Consiglio Comunale Umberto Tassoni per aver convocato tempestivamente la commissione, visto il termine di scadenza odierno delle osservazioni. Le integrazioni descritte sono state approvate da tutti i capigruppo e pertanto si è proceduto all’invio del documento alla Prefettura di Teramo e alla Prefettura di L’Aquila. Siamo soddisfatte che la maggioranza abbia accolto la nostra istanza che guarda alla salute pubblica delle 700.000 persone delle Province di L’Aquila, Teramo e Pescara che utilizzano quotidianamente l’acqua del Gran Sasso».

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Teramo

Tenta di sfondare la vetrina del bar con l’auto: follia ad Alba Adriatica

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tenta di sfondare vetrina bar alba adriatica

Ieri si sono vissuti attimi di panico sul lungomare di Alba Adriatica, dove un uomo ha seminato il caos dopo aver litigato con la compagna: prima ha lanciato un fioreria per strada, poi ha litigato con una persona nei pressi di un bar ed infine ha cercato di sfondare la vetrina del locale con la sua auto. La manovra per fortuna è stata interrotta.

TERAMO – Nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 15 aprile, chi si è trovato a transitare sul lungomare di Alba Adriatica all’orario dell’aperitivo, ha visto i lampeggianti di Carabinieri e Vigili del Fuoco, due auto incidentate ed una fioreria rotta in mezzo alla strada, all’altezza del bar Kaffeina. Non si è trattato di un incidente stradale: un uomo, in forte stato di alterazione, al culmine di un alterco ha cercato di sfondare la vetrina di un bar del lungomare di Alba Adriatica con la propria auto.

La manovra fortunatamente non è riuscita e l’auto impazzita ha colpito un veicolo parcheggiato che, suo malgrado, ha assorbito il colpo. I disordini erano cominciati poco prima, quando è scoppiata una furiosa lite tra l’uomo e la sua compagna, al culmine della quale ha afferrato una fioreria e l’ha scagliata sul marciapiede, affollato in quel momento.

Da qui, è nata una discussione con una persona seduta nella corte esterna del locale. Già in questa fase i Carabinieri sono intervenuti una prima volta riportando, apparentemente, la calma. Poco dopo però, il colpo di follia. L’uomo è salito sulla propria auto, di grossa cilindrata, ed ha cercato di entrare nel locale, sfondandone la vetrina.

La manovra per fortuna non è riuscita e l’uomo è stato denunciato, dopo essersi rifiutato di sottoporsi all’alcol test.

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