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Ascoli Piceno

San Benedetto del Tronto, spese per l’asilo nido: 200 euro mensili a favore delle famiglie

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sostenere i genitori che lavorano, puntando sulle risorse del Fondo sociale europeo (FSE), è uno degli obiettivi che la Regione persegue e per tale motivo anche per l’anno 2018 erogherà a favore della famiglie, con figli in età 3-36 mesi, un voucher annuo del valore complessivo massimo di € 2.000, quale contributo per i propri figli per le spese di frequenza dei servizi educativi per la prima infanzia.

Per poter accedere al contributo i genitori dovranno essere occupati e possedere un ISEE non superiore ai 25.000,00 euro.

Il fondo complessivo pari ad € 1.000.000,00 garantirà l’erogazione di 500 voucher ad altrettante famiglie, che saranno ammesse a beneficio tramite graduatoria regionale.

Il valore del voucher sarà commisurato al costo effettivo della retta e, comunque, non sarà superiore a 200,00 euro mensili e potrà essere speso per 10 mensilità nel corso dell’anno educativo settembre 2018/ luglio 2019. Il voucher verrà poi rimborsato direttamente alle famiglie dietro presentazione richiesta di rimborso per il costo delle rette già sostenuto.

La presentazione della domanda di assegnazione del voucher deve essere effettuata esclusivamente per via telematica, utilizzando il formulario presente nel sistema informatico SIFORM2 all’indirizzo internet http://siform.regione.marche.it/.

La domanda può essere compilata direttamente dall’interessato e, se necessario, con il supporto degli operatori dei Punti Unici di Accesso collocati presso gli Ambiti Territoriali Sociali.

Per accedere al sistema informatico SIFORM2 – dichiara il comunicato del Comune di San Benedetto del Tronto – l’utente deve disporre di apposite credenziali di tipo ‘forte’ ovvero con credenziali nominative rilasciate previo riconoscimento di persona con documento di identità. Sono supportate le seguenti modalità: SPID Livello 2, CNS – Carta Nazionale dei Servizi e Pin Cohesion.

L’Avviso pubblicato il 31 maggio p.v. nel BUR Marche, scadrà alle ore 12.00 del trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione, ovvero sabato 30 giugno. Poiché la data cade di sabato, la scadenza si intende prorogata al primo giorno non festivo successivo, ossia lunedì 2 luglio.

Ulteriori informazioni e modulistica sul sito della Regione Marche.

Ascoli Piceno

Controlli e posti di blocco dei Cc ad Ascoli e San Benedetto: 3 arresti e diverse denunce

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A San Benedetto una persona di origine nordafricana è stata arrestata per il furto di un tablet da un veicolo, mentre a Monteprandone due persone sono state raggiunte da un ordine di carcerazione. Diversi i controlli ed i posti di blocco sulle strade e nei luoghi sensibili in tutta la provincia di Ascoli Piceno: contravvenzioni, denunce e segnalazioni alla Prefettura.

ASCOLI PICENO – Nel weekend e nei giorni scorsi i Carabinieri del comando Provinciale hanno effettuato controlli in tutto il territorio, sia in divisa che con abiti borghesi, ed hanno allestito diversi posti di blocco. Oltre a diverse contravvenzioni e denunce, i militi hanno compiuto tre arresti.

A San Benedetto del Tronto un uomo di origine nord africana è stato arrestato per furto. Ha rubato un tablet da un’auto parcheggiata. Due persone residenti a Monteprandone invece, sono state raggiunte da un’ordinanza di carcerazione. Il primo, un uomo di 46 anni, deve scontare tre mesi di reclusione per vecchi reati contro il patrimonio. Il secondo, di 32 anni, deve espiare una pena a 3 anni per spaccio. Ad Ascoli Piceno poi, una coppia è stata denunciata per il furto di alcune bottiglie di liquori.

Sempre ad Ascoli, sono stati svolti alcuni controlli antispaccio, in seguito ai quali tre giovani, uno dei quali minorenne, sono stati sorpresi a cedere modiche quantità di stupefacenti, mentre 9 ragazzi tra i 15 ed i 24 anni sono stati sorpresi mentre consumavano droghe e sono stati così segnalati alla Prefettura.

In totale sono state 300 le persone controllate e 150 i veicoli fermati. 19 le contravvenzioni per violazioni al codice della strada, mentre 4 persone sorprese alla guida in stato d’ebrezza sono state denunciate e le loro patenti sono state ritirate.

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Ascoli Piceno

Sanzioni agli stabilimenti balneari di San Benedetto del Tronto: gli chalet rimuovono gli ombrelloni

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Immagine d'archivio

Dopo che si è diffusa la notizia delle sanzioni giunte ad alcuni stabilimenti balneari di San Benedetto del Tronto, gli altri hanno fatto a gara a chi sgomberava la spiaggia per primo. Le sanzioni sono relative al servizio di salvataggio in mare, terminato, ed all’allungamento della stagione turistica al primo di ottobre.

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’allungamento della stagione turistica non sembra aver comportato grossi benefici per gli stabilimenti balneari: alcuni chalet hanno ricevuti sanzioni, altri hanno in fretta sgomberato ombrelloni e lettini dalla spiaggia poco dopo. In poche ore lo scenario del litorale sambenedettese è radicalmente cambiate e adesso ci sono ampie porzioni di spiaggia “libera”.

Il motivo per cui alcuni chalet hanno ricevuto le sanzioni della Capitaneria di Porto, è il mancato servizio di salvataggio in mare. Sebbene la stagione sia stata prorogata appunto fino al primo ottobre, a partire dagli inizi di settembre i bagnini hanno lasciato le spiagge. Alcuni stabilimenti hanno avvisato la clientela piazzando dei cartelloni informativi. Ma per la Capitaneria questo non basta: se sono presenti ombrelloni e lettini, è implicito che venga offerto il servizio di salvataggio in mare, indipendentemente da qualsiasi comunicazione.

Pertanto alcuni chalet di San Benedetto del Tronto, dopo aver ricevuto la visita degli ispettori, hanno ricevuto anche le sanzioni, mentre gli altri si sono affrettati ad anticipare la chiusura.

Sulla vicenda è intervenuto anche il primo cittadino Antonio Spazzafumo, ricordando che il Comune non ha competenze sulle questioni demaniali: «Apprendo che la Capitaneria di Porto sta adottando i provvedimenti di legge nei confronti dei concessionari di spiaggia che non hanno ottemperato all’obbligo di assicurare il servizio di salvataggio a mare alla luce della proroga al 1° ottobre del termine della stagione balneare disposta dalla Regione Marche.

Voglio ricordare che la materia, riguardando la tutela della pubblica incolumità, è di stretta competenza dell’Autorità Marittima. Quando si è trattato di intervenire per supportare i concessionari che richiedevano un ampliamento delle concessioni, il Comune si è messo a completa disposizione per far sì che tutti si potessero mettere in regola il più rapidamente possibile.

In questo caso, il Comune non svolge alcun ruolo e un consigliere comunale, a meno che non abbia solo il desiderio di apparire comunque sui giornali, avrebbe il dovere di saperlo».

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Ascoli Piceno

Incidente sul lavoro a Centobuchi: operaia elitrasportata a Torrette

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eliambulanza-118

La donna si è infortunata ad una mano, risucchiata da un macchinario sul quale stava lavorando. La Cgil: «in tema di sicurezza sul lavoro non si sta facendo abbastanza».

ASCOLI PICENO – Incidente sul lavoro questa mattina a Centobuchi di Monteprandone, dove un’operaia si è procurata un brutto taglio ad una mano ed è stata pertanto trasportata in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette di Ancona.

La dinamica dell’infortunio non è ancora chiara ed è attualmente al vaglio dei Carabinieri, intervenuti sul posto insieme al 118. Si sa però che la lavoratrice stava lavorando ad un macchinario, nel quale sarebbe rimasta impigliata la mano ferita. La gravità della ferita riportata dalla donna, ha spinto il personale sanitario a richiedere l’intervento del mezzo di soccorso aereo, che è atterrato poco dopo in un’area verde nelle vicinanze. Durante le operazioni di trasbordo dell’operaia vittima di un incidente sul lavoro a Centobuchi, la Polizia Locale ha regolato il traffico sulla Salaria, a poca distanza, per agevolare i soccorsi.

Daniele Lanni, Segretario Confederale della Cgil Ascoli Piceno, commenta: «Grave dover sentire ancora di infortuni come questo. Innanzitutto ci preme esprimere vicinanza alla lavoratrice coinvolta, se avrà bisogno di assistenza troverà la CGIL a sua completa disposizione. In secondo luogo, riteniamo incredibile che nel 2023 ancora si debbano vedere infortuni di questa natura. E’ evidente che in tema di sicurezza del lavoro, evidentemente, non si faccia abbastanza».

Continua Lanni: «Uscire di casa per svolgere il proprio mestiere, e trovarsi coinvolti in infortuni del genere, è inaccettabile. Su questo le Istituzioni devono assolutamente fare di più, perché non è pensabile trovarsi così spesso a dover commentare infortuni di questa gravità, o anche, purtroppo, in alcuni casi anche nel nostro territorio, mortali. Come CGIL chiediamo con forza alle Istituzioni del territorio di avviare un confronto per rafforzare le attività di sensibilizzazione e controllo».

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