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Ascoli Piceno

Samb-Ravenna: quella domenica di 45 anni fa

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Quel Samb-Ravenna di quasi 45 anni fa è il ricordo più bello e trionfale in 78 anni di scontri contro la squadra romagnola a San Benedetto del Tronto. La vittoria matematica della mitica “SamBergamasco” (Clicca Qui) nel campionato di serie C e il suo ritorno in cadetteria dopo 11 anni. Il rigore trasformato da Bomber Chimenti con tutta la rabbia di oltre un decennio di terza serie…

26 maggio 1974. Samb-Ravenna 1-0. Il gol promozione di Bomber Chimenti visto dai Distinti (Foto da ForzaSamb concessami dall’Amico tifoso fedelissimo Rossoblù Tommaso Capriotti).



26 maggio 1974. Samb Ravenna 1-0. Il gol “promozione” di Francesco Chimenti





QUEL TRIONFALE SAMB-RAVENNA DEL MAGGIO 1974

di Luigi Tommolini

Il 26 maggio 1974 è una domenica storica per i colori rossoblù della nostra sambenedettese dopo quella del 10 giugno 1956 quando per la prima volta una squadra marchigiana approdava nel campionato di Serie B!

Quello storico 26 maggio la Samb, dopo un campionato di serie C strepitoso e dominato dalla prima giornata, affronta in casa il pericolante Ravenna!

Al termine del torneo mancano quattro gare e il distacco dalla seconda in graduatoria è di sette punti; per la matematica promozione in serie B ne bastano solo due, una vittoria (all’epoca venivano assegnati due punti a vittoria).

A San Benedetto del Tronto, dopo l’ultimo incontro vittorioso a Riccione, c’è un clima di grande festa!

Non può far paura una gara al “Ballarin” dove nelle ultime sei gare i rossoblù hanno sempre vinto!

Il clima che si respira in città è molto euforico nonostante che, da poche settimane, si è usciti da una crisi energetica che ha coinvolto i paesi dell’Europa occidentale e, in Italia, ha obbligato, ogni domenica, la circolazione delle auto a targhe alterne.

La Samb va oltre ogni evento nefasto, come sempre!!

Tutta la città si appresta a festeggiare il ritorno nella cadetteria dopo 11 anni, dopo la sfortunata e immeritata retrocessione dell’estate 1963.

Dopo anni di speranze, di promozioni mancate d’un soffio, dopo aver realizzato record d’imbattibilità casalinghi in uno stadio “Ballarin” simile ad una fortezza inespugnabile.

La Samb trova la stagione giusta, quella del 1973-74.

A guidare la truppa c’è un Grandissimo allenatore, Marino Bergamasco arrivato in “Riviera” nell’ottobre del 1972 per sostituire Piero Persico; Bergamasco è stato vice allenatore del “paròn” Nereo Rocco tecnico del Milan e ha già vinto tutto in Italia, in Europa e nel mondo, Scudetti, Coppe Italia, Coppe dei Campioni, Coppe delle Coppe e Coppa Intercontinentale!!!

La sua caratteristica principale è quella di far giocare la squadra in un modulo offensivo e spettacolare, adottato all’epoca anche dall’Olanda di Cruiijff.

I punti cardini sono il portiere Franco Rottoli o Mauro Isetto, il libero Aldo Anzuini, lo stopper Nicola Daleno o Maurizio Marchini e i “fulcri” di centrocampo Angelo Castronaro e Giuseppe Valà.

Tutti gli altri ruotano attorno a loro: il terzino destro Vincenzo Pilone o il sambenedettese purosangue Giovanni Romani detto “la rogna”, il terzino sinistro lo spietato Franco Catto; entrambi i terzini spesso si raccordano ai laterali offensivi (le cosiddette ali), quello destro, l’elegante Nicola Ripa detto “la foca” e quello sinistro Gregorio Basilico; in avanti finalizzano a rete Maurizio Simonato detto la “faina”, veloce e sgusciante e Francesco Chimenti, il “bomber”, grintoso e spietato in fase di realizzazione.

A gestire questa squadra c’è un’ampia, forte e responsabile società composta da persone innamorate innanzitutto dei colori rossoblù!

Il presidente Nicola D’Isidori affiancato da altre persone valorose e competenti come Arduino Caioni, Floriano Bollettini, Guido Guadagnin (accompagnatore ufficiale), Alberto Ciabattoni, Sandro Pavoni, Duilio Testa, Giuseppe Damiani, Gino Censori, Giuseppe Valeri, Piunti, Lelii e tanti altri.

Quell’anno arrivano il portiere Rottoli e il difensore Pilone determinanti nella vittoria finale oltre a Del Barba e Fazzi che sapranno all’occorrenza rimpiazzare i quattordici titolari.

Il tecnico triestino, infatti, predilige giocare sempre con gli stessi uomini, ragazzini usciti dal “florido” vivaio rossoblù come Castronaro, Ripa, Valà, Daleno e Marchini “assemblati” a quelli più esperti.

La città si è vestita totalmente di rossoblù e tutto è pronto per assistere al meritato trionfo.

Quella domenica è stata indetta la “giornata rossoblù” ma è un sacrificio che si può fare!!

Su ogni finestra, ogni balcone, ogni pennone viene esposto un drappo rossoblù dal paese alto al porto in tutta la “Riviera”!

Le caratteristiche vie della “marina”, via Legnago e limitrofe, tutte imbandierate a festa, prima della partita, oltre ad emanare quel sapore prelibato di cucina locale, sprizzano felicità e gioia a chi le percorre per recarsi al campo sportivo.

Già per le strade cittadine iniziano i vari caroselli di festa.

All’interno del “Ballarin”, con la gradinata Sud non ancora ampliata, prendono posto settemila persone.

Il colpo d’occhio è fantastico: migliaia di bandiere, sirene acustiche (la più caratteristica è senza dubbio quella di “Francì de Barabba”) e giornata soleggiata, quasi estiva.

Non manca la banda della città di Castignano che si esibisce, riscaldando ulteriormente la folla, con la divisa in costume scozzese.

Non mancano gli striscioni dei club di Porto d’Ascoli, Pedaso, Offida, Centobuchi, Castel di Lama, Cupra Marittima, Grottammare, Acquaviva, Spinetoli, Acquasanta che espongono ben tesi i loro vessilli.

Nei settemila del “Ballarin” di quel 26 maggio 1974 ci sono anche bambini di nemmeno dieci anni che sono fuggiti dal banchetto della loro prima comunione pur di assistere alla gara!!

Francesco Chimenti viene premiato quale miglior realizzatore del torneo e riceve il trofeo per mano del tifosissimo Giuseppe Marconi.

La Samb si schiera con la formazione-tipo, rinunciando ancora al portiere titolare Franco Rottoli, fratturatosi il gomito del braccio sinistro il 10 febbraio precedente nella vittoriosa trasferta di Olbia.

Mister Bergamasco, predicatore di umiltà, che non si esalta dopo grandi vittorie e né si deprime dopo gravi sconfitte, mette in guardia tutti.

L’avversario da battere, il Ravenna, ha bisogno di punti per la salvezza e farà di tutto (“catenaccio” compreso, difficile da scardinare) pur di racimolare almeno un punto! Infatti la gara assumerà la caratteristica predetta dal Mister; i truculenti romagnoli infatti complicano il compito ai nostri eroi e si dispongono in ferrea difesa; lo spettacolo ne soffre ma non mancano le occasioni da goal.

Ecco uno stralcio di cronaca dei primi minuti di gioco, del compianto Sabatino D’Angelo del Resto del Carlino: “…una girata di Chimenti su invito di Basilico, poi ancora Chimenti in un’azione personale, in due bordate una dal limite e l’altra in rovesciata; una “sberla” di Valà, un colpo di testa di Basilico, un pallonetto di Simonato, un tiro di Ripa al termine di un’ubriacante azione personale.

Nessuna delle conclusioni citate è passata a più di mezzo metro dai legni della porta degli ospiti, alcune hanno addirittura fatto la barba ai pali ed alla traversa…”.

Il nostro Isetto resta inoperoso e si va negli spogliatoi con uno stretto 0-0.

Ad inizio ripresa il Ravenna prova ad uscire dalla sua area e ad osare ma i rossoblù riprendono il forcing e la partita comincia ad innervosirsi anche per l’atteggiamento del direttore di gara che inverte le punizioni e i falli e sorvola su un netto intervento falloso in area romagnola sul nostro Basilico!

I giocatori si innervosiscono insieme al pubblico.

Al 23’ della ripresa da un’altra fantomatica decisione arbitrale scaturisce la doppia espulsione di Odilio Moro del Ravenna e del nostro Angelo Castronaro.

Ma è il preludio all’azione che porterà al goal-promozione: sul lungo cross dalla destra di Nicola Ripa l’estremo difensore romagnolo ribatte proprio sui piedi di Gregorio Basilico che, in piena area, mentre sta per concludere a rete viene colpito di spalle da Guzzo!!

Stavolta l’arbitro fischia: calcio di rigore!!!

E’ il 26’ minuto della ripresa e “Bomber” Francesco Chimenti, infinito lottatore freddo e spietato, realizza il suo ventesimo goal della stagione, quello più importante, quello che sancisce aritmeticamente il ritorno nel calcio che conta della nostra Sambenedettese, 18 anni dopo la prima promozione in B, undici anni dopo la sua immeritata retrocessione!!

Al fischio finale del direttore di gara esplode il tripudio: mentre diciotto anni prima rintoccò “lu campanò” del Torrione ora vengono fatti esplodere colpi di mortaio sull’arenile che separa il “Ballarin” dalle onde dell’Adriatico. Nel contempo i giocatori cercano di conquistare gli spogliatoi ma vengono braccati da almeno quattro mila sostenitori rossoblù che invadono pacificamente il manto erboso a caccia di un “cimelio” indossato dai nostri eroi! Alcune persone che per tutta la gara seguivano composti e ordinati incominciano a urlare, cantare e saltare di gioia. I caroselli delle auto invadono il centro cittadino: trattori imbandierati provenienti dalle vicine campagne, furgoncini e camion vestiti di duplice colore, il rossoblù vincente sambenedettese!!

In segno di saluto alla Samb molti motopescherecci issano il “gran pavese” simbolo di evento solenne. San Benedetto del Tronto diventa brasiliana, lo spettacolo di Rio si sposta nella nostra “Riviera”!!

Il mitico Nazzareno Liberati detto “mazzucche” offrirà vino a tutti per una settimana di fila nella sua cantina della centralissima via Bezzecca.

I festeggiamenti dureranno per giorni!

In quella stessa settimana in un “Ballarin” gremito arriverà in amichevole il Milan tanto caro al Mister, quello di Anquilletti, Chiarugi, Vecchi e Bigon.

Il 16 giugno nell’ultimissima gara in casa contro il Livorno (3-1) la festa verrà rinnovata.

Concludo prendendo lo spunto da un’intervista rilasciata a Paolo Traini de “Il Messaggero” al nostro Vincenzo Pilone che riguardo a quella vittoria dice: “…Un grande apporto hanno dato gli sportivi, fedeli fino all’inverosimile, i dirigenti e tutta l’equipe rossoblù con in testa il presidente D’Isidori capace di creare la perfetta armonia in tutto il clan. Per ultimo ho lasciato l’allenatore Bergamasco, l’artefice maggiore che vogliamo con noi anche l’anno prossimo…” .

Quella memorabile domenica  26 maggio 1974 lo spettacolo rossoblù della cosiddetta “SamBergamasco” era  appena iniziato: il Mister-Maestro Marino Bergamasco resterà per altri anni in rossoblù e ci farà provare l’”ebbrezza” di “sognare la serie A”, solo sfiorata e purtroppo persa  ingiustamente e immeritatamente.

Luigi Tommolini


IL TABELLINO COMPLETO DELLA GARA:

San Benedetto del Tronto, domenica 26 maggio 1974, ore 17.00.

Stadio “F.lli Ballarin”

SAMB-RAVENNA 1-0

SAMB: Isetto; Pilone, Catto; Daleno, Anzuini, Castronaro; Ripa, Valà, Chimenti, Simonato, Basilico. 12° Rottoli, 13° Del Barba. Allenatore: Marino Bergamasco.

RAVENNA:  Bellinelli; Guzzo, Barizza; Andreoli, Costantini, Baldassarri; Bacchilega, Frisoni, Bergamo (1’ s.t. Moro Odilio), Regazzoni, Ciani. 12° Cazzola. Allenatore: Gino Pivatelli.

ARBITRO: Luciano Artico di Padova.

MARCATORE: 26’ s.t. Francesco Chimenti su calcio di rigore.

NOTE: Spettatori 7000 circa;

espulsi al 23’ s.t. Odilio Moro del Ravenna e Castronaro della Sambenedettese;

calci d’angolo 4-0 per la Samb.


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Grottammare, Alessandro Rocchi presenta squadra e programma

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Il candidato sindaco a Grottammare alle prossime Amministrative per “Solidarietà e Partecipazione” e per “Città in Movimento” Alessandro Rocchi, ha presentato la squadra che lo accompagnerà verso le elezioni e ha illustrato i 7 punti del suo programma.

ASCOLO PICENO – Nella serata di ieri presso la Sala Consiliare del Municipio di Grottammare, il candidato sindaco per “Solidarietà e Partecipazione” e per “Città in Movimento” Alessandro Rocchi, ha presentato, di fronte ad una platea gremita, la squadra che lo accompagnerà verso le elezioni e ha illustrato i 7 punti del suo programma che faranno da guida nel percorso di avvicinamento al 14 e 15 maggio. Di seguito i nomi dei candidati ufficiali:

Per “Solidarietà e Partecipazione” Biocca Alessandra, Bosano Ginevra, Castelletti Samuela, Chiappini Jonathan, Ciarrocchi Laura, Egidi  Silvia, Luzi Gabriele, Malavolta Antonio, Montagna Barbara, Moscardelli Rossella, Novelli Stefano, Olivieri Manolo, Pulcini Umberto, Sciarroni Martina, Scipioni Marica, Travaglini Luigi.

Per “Città in Movimento”: Baldoni Cristina, Broglia Andrea, Carota Rosanna, Ciotti Stefano, Finamore Rosa Maria, Finicelli Giovanni, Giannetti Nicolino, Grossi Alessandro, Marchegiani Andrea, Piunti Lorenzo, Pomili Monica, Talamonti Bruno, Tamburro Marco, Traini Serena, Vagnoni Claudia, Vitarelli Oriana.

«Donne e uomini a cui va prima di tutto il mio grazie – dichiara Rocchi – per aver avuto il coraggio di mettersi in gioco per un’idea di città che condividiamo fortemente e che ci fa guardare nella stessa direzione. Siamo certi che la forza della nostra squadra sia nel giusto mix tra esperienza, freschezza, competenza e serietà. Infatti, dei 32 candidati 10 hanno già contribuito ad amministrare il nostro Comune, gli altri sono alla loro prima esperienza. Molti i volti nuovi, soprattutto giovani. Il movimento continua così nella sua strategia di ricambio generazionale. Siamo pronti ad andare avanti insieme, con la solita emozione e la stessa passione!», conclude il candidato sindaco. 

«Sono da tempo a lavoro nella campagna elettorale, a disposizione di Alessandro, dei nostri candidati, e prima di tutto al servizio della città. Non essendo però la carica di vicesindaco compatibile con quella di consigliere comunale e avendo noi annunciato il tandem in anticipo, ci è sembrato più onesto non chiedere delle preferenze per un ruolo che non ricoprirei – quello di consigliere appunto – ma allargare invece la squadra», dichiara Lorenzo Rossi, attuale assessore allo sviluppo e alla promozione di Grottammare, designato come eventuale vicesindaco in caso di vittoria di Rocchi.

Insieme ai nomi, ieri sono stati presentati anche i temi protagonisti della campagna elettorale di “Solidarietà e partecipazione” e “Città in movimento”. 7 slogan per 7 macro aree di riferimento che saranno sviscerate nel corso delle prossime settimane, e accompagneranno i candidati nel loro racconto di Grottammare come una Città che tanto è già cambiata e migliorata ma che moltissimo deve ancora crescere.

“Insieme siamo Sostenibili” quando si parla di ambiente ed energia; Insieme siamo Accoglienti, per la promozione e l’animazione turistica; “Insieme siamo in Movimento”, per l’ambito della viabilità e della mobilità dolce; “Insieme siamo Città”, per parlare di patrimonio comunale, manutenzioni, lavori pubblici, urbanistica; “Insieme siamo Formazione”, per discutere di cultura, scuola e sport; “Insieme siamo al tuo Fianco”, per quanto riguarda il mondo  dei servizi sociali, politiche giovanili e sanità; Insieme siamo Sviluppo, per tutto ciò che riguarda le attività produttive.

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Ascoli Piceno

Dissuasori anti-piccione nelle piazze di Grottammare

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dissuasori anti-piccione grottammare

Il comune di Grottammare ha iniziato ad installare i dissuasori anti-piccione ad ultrasuoni, non nocivi per i volatili e per l’uomo, nelle piazze cittadine.

ASCOLI PICENO – Obiettivo igiene urbana nelle recenti iniziative del servizio Ambiente che ha predisposto l’installazione di dissuasori per allontanare colombi e piccioni dai luoghi più frequentati dai cittadini. Come noto, infatti, la presenza di questi uccelli nelle aree urbane è un problema igienico sanitario: il guano dei piccioni può veicolare malattie come la salmonellosi, l’influenza aviaria, diffondere pulci, pidocchi, zecche, ed essere quindi causa di gravi malattie per la salute umana. I dissuasori anti-piccione saranno presenti nelle piazze Carducci, Peretti e Fazzini, da dove è partita l’installazione, a Grottammare. Il sistema funziona ad ultrasuoni, non crea disturbo né all’uomo, né agli animali domestici.

L’investimento è costato al Comune 2.250 €, spesa che va ad aggiungersi a quella di 500 € resasi necessaria quale ulteriore contributo all’associazione L’Amico Fedele per gestire una situazione emergenziale in zona Montesecco, dove si è registrato l’aumento incontrollato di una colonia felina.  

«Dissuasori e nuove colonie feline sono azioni necessarie – sostiene l’assessore all’Ambiente e Salute, Alessandra Biocca –. La piaga dei piccioni riguarda tutte le città e non solo le amministrazioni pubbliche, ma investe anche i proprietari privati, che hanno il compito di tenere alla larga i volatili dai loro stabili e di non dare da mangiare ai gatti randagi,  in quanto sono censiti e inseriti nella colonia felina di zona e quindi sono monitorati, oltre che per l’alimentazione, anche per la sterilizzazione. Tetti e grondaie hanno frequentatori anche al centro storico e l’assessorato, nonostante abbia adottato diverse misure negli anni in tutto il territorio, oltre al continuo lavaggio dove si è presentato il problema per l’accumulo di escrementi, sta affrontando anche la problematica dei gatti randagi non censiti che, in buona fede, ricevono cibo creando ulteriori rischi per l’igiene urbana. Questo è un problema sociale, tanto che in alcuni punti del territorio è stato necessario incrementare il servizio di pulizia delle strade».

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Ascoli Piceno

Dal 31 marzo al 2 aprile a San Benedetto la magia del circo contemporaneo con “Alis”

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Spettacolo Alis San Benedetto del Tronto cop
(Foto di Roberto Panucci).

“Le Cirque Top Performers”, considerata dagli operatori del settore la compagnia più importante d’Europa di circo contemporaneo, dopo 8 sold-out fa tappa al Palariviera di San Benedetto dal 31 marzo al 2 aprile, con lo spettacolo “Alis”.

ASCOLI PICENO – Dopo i ripetuti sold out in ben 8 città, tra lo scorso novembre ed inizio gennaio di quest’anno in Italia e Belgio, il gran finale al Palazzo dello Sport di Roma, gli applausi dall’inizio ad oggi di oltre 260 mila spettatori entusiasti e il giudizio unanime della critica e degli operatori del settore che hanno assistito allo show, il viaggio di “Alis” prosegue a grande richiesta anche nel 2023 e tra le tappe dell’11° tour c’è il Palariviera di San Benedetto del Tronto. L’appuntamento per quattro spettacoli è venerdì 31 marzo alle ore 21, sabato 1 aprile alle ore 17 e ore 21, domenica 2 aprile alle ore 17.

«Con il 10° tour di Alis, che si concluso lo scorso 8 gennaio, siamo davvero andati oltre le nostre aspettative per il numero di presenze e sold out – dichiara Gianpiero Garelli, fondatore di Le Cirque Top Performers – Alis porta in scena l’élite internazionale del circo contemporaneo, dal primo all’ultimo numero, ed è questo che rende unico questo show in Europa e forse anche nel mondo. Da qui vogliamo ripartire per la tournée di primavera, che ci porterà di fronte al pubblico del Palariviera con un grande spettacolo per tutti, pieno di emozioni e meraviglie».

Lo spettacolo vanta un cast internazionale e di caratura mondiale formato da oltre 20 artisti, molti dei quali vantano partecipazioni in alcune delle produzioni di maggior successo del Cirque du Soleil. Sono le star acclamate sui palcoscenici di tutto il mondo, pluripremiate con i riconoscimenti più ambiti per le performance che le hanno rese famose, ma che presenteranno anche numeri inediti creati appositamente. Equilibristi, acrobati, clown, cantanti e musicisti, sul palco con numeri eccezionali e che in ogni disciplina tendono ai limiti delle possibilità umane. Uno spettacolo di due ore circa, senza interruzioni e senza mai usare animali.

Alis prende per mano lo spettatore e lo rende partecipe attraverso un filo conduttore che attinge anche dalla letteratura fantastica dell’‘800 e dal capolavoro di Lewis Carroll. Non c’è un inizio e una fine, ma un’esperienza densa di emozioni e performance indimenticabili perché, come afferma Onofrio Colucci, Direttore Artistico e Maestro di Cerimonia: «è un viaggio alla scoperta di ciò che non t’aspetti, per imparare di nuovo a meravigliarsi».

Dopo aver ideato e prodotto lo spettacolo nel 2016, ottenendo un successo immediato oltre le aspettative e sempre con investimenti privati, senza alcuna sovvenzione pubblica, Le Cirque Top Performers ha raddoppiato nel 2019 producendo il secondo spettacolo Tilt e nel 2021 ha ideato e debuttato con “La Bella Vie”, un progetto nato per tour estivi. Le Cirque vanta una collaborazione con più di 110 artisti “Top Performers” di tutto il mondo. Oggi è considerata dagli operatori del settore la compagnia più importante d’Europa di circo contemporaneo ed è una storia tutta italiana che porta la firma di Gianpiero e Alessandro Garelli. Gianpiero è il fondatore, grande appassionato di Circo Contemporaneo, oltre che imprenditore dalla lunga esperienza internazionale. Al suo fianco il figlio Alessandro, cofondatore e alla guida del Dipartimento Strategia, Marketing e Comunicazione.

“Alis” tocca due tappe marchigiane: Pesaro, il 25 e 26 marzo, e San Benedetto, il 31 marzo, l’1 e il 2 aprile. E’ possibile ottenere prevendite e informazioni sul sito dedicato.

Il cast durante i saluti finali (Foto di Benny Maffei).

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