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Abruzzo

Teramo, Ponte san Gabriele: trovata l’intesa, tra 6 mesi i lavori

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TERAMO – Risultato storico quello conseguito dall’amministrazione comunale di Teramo sulla vicenda di Ponte San Gabriele e della sua ristrutturazione. Al termine di un incontro che si è svolto nella sede regionale dell’ANAS infatti, è stato ufficializzato lo stanziamento di €3.150.000 per i lavori di ristrutturazione del ponte, che inizieranno tra pochi mesi, cui sarà stazione appaltante l’ANAS e che saranno finanziati dalla Protezione Civile.

Alla riunione hanno partecipato il sindaco Gianguido D’Alberto, l’assessore Stefania Di Padova, il dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale Ing. Remo Bernardi, mentre per la società delle strade erano presenti l’Ing. Antonio Marasco Capo Compartimento per l’Abruzzo e l’Ing. Ricci. Si è giunti a questo fondamentale traguardo, dopo una serie di incontri, attività, colloqui nei quali un importante ruolo è stato assunto anche dalla Prefettura di Teramo e dalla Protezione Civile, caratterizzati negli ultimi mesi da un più intenso clima collaborativo e contraddistinti dalla comune volontà di pervenire al risultato atteso.

L’iter che ha condotto alla decisione ha preso sostanzialmente il via quando l’intervento sul  viadotto era stato inserito nel primo stralcio del programma 2017 approvato dal Dipartimento Protezione Civile, che prevedeva due successive fasi: la prima, finalizzata all’indagine sulle condizioni del manufatto e la seconda, inerente il suo ripristino strutturale e l’adeguamento sismico. A seguito delle conclusioni relative alla prima fase, era emerso che i fenomeni di degrado presenti erano causati in generale da attacchi chimici, biologici ed ambientali cui si era aggiunto il nesso di causalità tra l’aggravamento dei dissesti e gli eventi sismici del 2016. Proprio per questa ragione l’intervento di manutenzione straordinaria che in una prima fase era stato inserito dalla Protezione Civile nell’ordine di “priorità 5”, e cioè non primario, è stato invece innalzato a “priorità 3” con la conseguente assegnazione dello stanziamento. L’incontro di questa mattina è stato pertanto decisivo per definire gli aspetti connessi a tale sviluppo e per ufficializzare di fatto, l’avvio delle procedure.

E’ questo un altro risultato che l’amministrazione comunale insediatasi otto mesi fa, riesce a raggiungere grazie al lavoro, alla chiarezza di intenti, al nuovo stile con cui vengono improntati i rapporti istituzionali. “E’ un risultato eccezionale sottolinea il Sindaco Gianguido D’Albertoche implicitamente conferma l’importanza delle positive relazioni tessute con altri enti ed organismi dalla nostra amministrazione e che premia il lavoro dell’assessore e dei nostri tecnici, tra i quali voglio ringraziare l’Ing. Pierluigi Manetta. Dopo anni in cui abbiamo assistito al rimpallo delle competenze senza che vi fosse una vera assunzione di responsabilità e che avevano fatto di Ponte San Gabriele una specie di ibrido su cui nessuno rivendicava idoneità ad intervenire, giungiamo ora ad un esito che fa chiarezza. Si aprono perciò prospettive concrete di soluzione per una problematica in merito quale i nostri cittadini riservavano sempre più preoccupazione. L’attività di sinergia messa in campo è stato il valore aggiunto che ha consentito il raggiungimento del risultato. Esprimo un sentito ringraziamento alla Protezione Civile, in particolare al dott. Antonio Iovino, e all’ANAS che in una vicenda certamente non facile hanno saputo far brillantemente convergere le istanze proprie con quelle della comunità interlocutrice e ringrazio la Prefettura; la sinergia sviluppata per questa attività continuerà in futuro, nel solco del reciproco rispetto e della manifesta intenzione di impegnarsi per il bene della collettività. Ringrazio tutti coloro che si sono resi protagonisti di una storia che tra pochi mesi vedrà il suo esito ma che resterà come un segnale importante negli avvenimenti della nostra città”.   
L’Assessore Di Padova esprimeAmpia soddisfazione per il risultato congiunto oggi ottenuto; ribadiamo l’impegno di questa amministrazione a porre fine alla querelle relativa alla riperimetrazione del centro abitato, definendo una volta per tutte la proprietà del manufatto”. 


L'Aquila

Morto Matteo Messina Denaro: la Procura ha disposto l’autopsia

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Il boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, arrestato lo scorso dicembre dopo trent’anni di latitanza, è morto nella notte nell’ospedale San Salvatore di L’Aquila. dopo nove mesi detenzione

L’AQUILA – Non ha trascorso in carcere gli ultimi minuti della sua vita, Matteo Messina Denaro, il boss stragista di Cosa Nostra condannato all’ergastolo al 41bis. Il super latitante arrestato dopo trent’anni di fuga, si è spento dopo nove mesi di prigionia la notte scorsa, lunedì 25 settembre, all’ospedale San Salvatore di L’Aquila, nel quale si trovava ricoverato già da diverso tempo. Negli ultimi giorni le sue condizioni si sono aggravate e il boss, che ha rifiutato l’accanimento terapeutico nel suo testamento biologico, è entrato in coma irreversibile. Dopo la cessazione dell’alimentazione assistita, Matteo Messina Denaro è morto e la Procura ha disposto l’autopsia per accertarne la causa del decesso.

Il boss si trovava in ospedale in seguito ad un’operazione chirurgica, le cui complicazioni si sono rivelate fatali. Messina Denaro era affetto da un tumore al colon che gli era stato diagnosticato durante la latitanza. La sua malattia avrebbe avuto un ruolo chiave nella sua cattura. Dopo l’arresto è stato sottoposto a due operazioni chirurgiche: dalla prima si era ripreso, dopo la seconda non ha più lasciato l’ospedale, dove era stata allestita una stanza di massima sicurezza allestita apposta.

Al suo capezzale, nei giorni scorsi era arrivata anche la figlia naturale, Lorenza, riconosciuta solo pochi giorni fa. Durante la sua detenzione, avrebbe mantenuto un comportamento impeccabile senza mai creare disordini. E senza mai parlare: con lui, oltre ad un capitolo nero della storia della seconda Repubblica, se ne vanno tanti misteri sui quali bisogna ancora fare luce.

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Teramo

Fermati due giovani per un controllo a Silvi: spuntano 5 panetti di hashish e 18 grammi di cocaina

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I due giovani, di 21 e 22 anni, erano già gravati da precedenti in materia di precedenti. Prima del controlli si sono disfatti della droga che avevano con sé, ma gli agenti hanno proceduto con le perquisizioni domiciliari.

TERAMO – Quando hanno visto la paletta della polizia, hanno lanciato fuori dal finestrino un involucro nel quale gli agenti ipotizzano potesse trovarsi qualche stupefacente. Due ragazzi, di 21 e 22 anni residenti nel pescarese, sono stati arrestati a Silvi e sottoposti ai domiciliari per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I due sono stati fermati per un controllo a Silvi, dal personale del Commissariato di Atri, lo scorso sabato 23 settembre.

Il loro gesto non è passato inosservato ai poliziotti che prima hanno eseguito le peqruisizioni personali e veicolare, trovando qualche grammo di hashish, e poi hanno esteso i controlli nelle abitazioni dei due. Qui è stato trovato il grosso della droga.

Nella casa del ventunenne, gli agenti hanno rinvenuto 5 panetti di hashish, per un peso complessivo di circa mezzo chilo, mentre in quella del ventiduenne hanno recuperato 16 involucri contenenti 18 grammi di cocaina e un’altra trentina di grammi tra marijuana ed hashish, oltre ad un bilancino di precisione.

I due ragazzi arrestati a Silvi sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza per direttissima.

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Teramo

Controlli antispaccio sulla costa teramana: tre arresti e sette denunce

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Un uomo è stato sorpreso a spacciare a Martinsicuro, mentre a Giulianova i Carabinieri hanno rintracciato un evaso dai domiciliari ed un uomo condannato per furto. Nella casa di un ragazzo sorpreso alla guida sotto l’effetto di stupefacenti, i militi hanno trovato una piantina di marijuana. Sei le patenti ritirate.

TERAMO – I Carabinieri delle compagnie di Alba Adriatica e Giulianova hanno eseguito controlli antispaccio in tutta la costa della provincia teramana, da Martinsicuro a Silvi Marina. Tre persone sono state arrestate, in due differenti operazioni, mentre altre sette sono state denunciate. Durante i controlli poi, i militi hanno sorpreso un uomo che aveva evaso gli arresti domiciliari e rintracciato un altro nei cui confronti è stata emessa un’ordinanza di carcerazione.

A Martinsicuro i Carabinieri hanno visto un uomo cedere una dosa di cocaina ad un ragazzo. Lo spacciatore è stato arrestato ed incarcerato, mentre il giovane è stato segnalato alla Prefettura in qualità di assuntore di sostanze stupefacenti.

A Roseto degli Abruzzi i militi hanno fermato per un controllo un’auto con a bordo un ragazzo. Il suo comportamento ha suggerito che potesse aver assunto qualche sostanza, pertanto i militari hanno deciso di fare una perquisizione domiciliare. Hanno in questo modo trovato una piantina di marijuana in infiorescenza, dal peso di circa 100 grammi, ed il materiale per confezionare le dosi una volta pronta.

Durante i controlli antispaccio sulla costa teramana poi, i Carabinieri hanno anche rintracciato un uomo sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, che non hanno trovato in casa, a Giulianova, al momento del controllo. Si era recato in un bar, dove è stato arrestato. Sempre a Giulianova, un’altra persona è stata arrestata su disposizione del Tribunale di Teramo: deve scontare un anno per furto.

Altri sei soggetti poi, sono stati deferiti durante i controlli sulle strade, perché trovati alla guida con un tasso alcolemico superiore al consentito. A tutti loro è stata levata la patente.

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