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Macerata

Sgarbi sceglie Recanati per la sua rassegna fotografica

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Vittorio Sgarbi sceglie Recanati come luogo ideale per la sua rassegna di fotografia contemporanea. “Paesaggio Italiano – L’Infinito tra Incanto e Sfregio”, questo il titolo della mostra, è il progetto curato da Vittorio Sgarbi su idea dei suoi storici collaboratori Sauro Moretti, manager, e Nino Ippolito, ufficio stampa, che dal 30 novembre al 15 gennaio 2020 sarà realizzato dal Comune di Recanati e Sistema Museo a Villa Colloredo Mels.

Nell’anno in cui si celebrano i duecento anni dalla stesura de L’Infinito di Giacomo Leopardi, prende il via una selezione aperta a tutti i fotografi, professionisti e non, che vogliono raccontare il rapporto tra uomo e natura, tema leopardiano attualissimo, con cento scatti al paesaggio italiano in tutte le sue declinazioni: urbano, naturalistico, industriale. Le immagini, che saranno personalmente selezionate dal noto critico d’arte, diventeranno le protagoniste della grande rassegna fotografica nelle sale del museo civico di Villa Colloredo Mels.

“Recanati – ha detto Vittorio Sgarbi – è il luogo più naturale per una grande mostra per documentare il paesaggio del Paese. Un catalogo di vedute, di luoghi meravigliosi e degradati, tra incanto e sfregio. Il paesaggio, a Recanati, ha l’anima che Giacomo Leopardi ha voluto dare a L’Infinito: una veduta, ma anche uno stato d’animo. Allo stesso modo ogni fotografia rappresenta una condizione interiore rispetto a quello che vediamo. Il paesaggio italiano è anche il paesaggio del nostro cuore”.

La rassegna fotografica che si svolgerà a Recanati vuole essere un momento di riflessione su come l’Italia sia cambiata trasformandosi nel paese del cemento, mettendo in discussione la definizione e la riconoscibilità del paesaggio stesso.

“È una grande soddisfazione – ha dichiarato l’assessore a Culture e Turismo Rita Soccio – ospitare a Recanati la mostra Paesaggio Italiano, che mette in relazione il territorio e l’uomo. La mostra che scandaglia luoghi e spazi nel tempo è un’occasione per riflettere sulle bellezze ma anche sugli sfregi che troppo spesso vengono perpetrati sui nostri paesaggi ad opera dell’uomo. Essere scelti ancora una volta come sede espositiva per mostre importanti come questa, conferma ancora una volta come Recanati sia Città della Cultura”.

La mostra “Paesaggio Italiano – L’Infinito tra Incanto e Sfregio”

Infinito, unico e diverso. Idilliaco, inquinato, nascosto. A perdita d’occhio sul mare o sulle vette più alte, mistico tra i boschi, commovente per vigneti e colline quanto negli edifici pericolanti dalla lunga memoria e dal futuro segnato; tra vicoli e piazze, costretto tra palazzi nati dall’ingegno e la volgarità di costruzioni miserabili, soffocato dai rifiuti e vissuto con noncuranza e abitudine da chi lo abita. Macchiato e deturpato da discutibili graffiti o impreziosito da quelli che sono arte urbana.

Meraviglioso, decadente, conservato o lasciato all’incuria, il paesaggio italiano, come un’opera d’arte, viene scoperto da quegli occhi che non si limitano a guardarlo, ma che lo vedono, lo amano e lo fissano per sempre con l’obiettivo di una macchina fotografica o con la fotocamera dello smartphone.

Luoghi del cuore e del ricordo, visti un volta e tenuti dentro per sempre, pezzi della quotidianità, posti spariti per sempre o rimasti immutati, le foto di paesaggio sono la testimonianza del passaggio del tempo e dell’intervento umano, nella bellezza e nell’orrore.

Paesaggio Italiano – L’Infinito tra Incanto e Sfregio” è la nuova mostra di fotografia contemporanea curata da Vittorio Sgarbi, su idea di Sauro Moretti e di Nino Ippolito, gli storici collaboratori del celebre critico d’arte, manager il primo e ufficio stampa il secondo. La mostra andrà in scena al Museo Civico di Recanati da sabato 30 novembre 2019, con inaugurazione alle 17, fino al 15 gennaio 2020.

Vittorio Sgarbi sceglierà le opere ritenute più rappresentative tra quelle giunte per la selezione. Per partecipare è possibile richiedere il regolamento alla casella mail adesioni@paesaggioitaliano.it

Macerata

Omicidio di Pamela Mastropietro, ergastolo a Innocent Oseghale

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La Cassazione respinge il ricorso della difesa e rende definitiva le condanne all’ergastolo per Innocent Oseghale inflittegli in primo grado e due volte in Appello. Nel 2022 la Suprema corte aveva chiesto approfondimenti sull’aggravante della violenza sessuale.

MACERATA – Innocent Oseghale è stato condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio della giovane Pamela Mastropietro, uccisa, fatta a pezzi ed abbandonata a Pollenza nel 2018. Oseghale era stato condannato in primo grado. Sentenza confermata poi per due volte in appello, anche se nel 2022 la Cassazione aveva chiesto approfondimenti sull’aggravante della violenza sessuale.

Non si trattava di una questione da poco, dal momento che se non fosse stata riconosciuta Oseghale avrebbe potuto evitare l’ergastolo. Con la sentenza di oggi viene messa dunque la parola fine ad una raccapricciante vicenda di cronaca prima e giudiziaria poi.

La madre della giovane alla lettura è esplosa in lacrime e si è stretta nell’abbraccio dei tanti presenti a manifestarle solidarietà. Una scena bene diversa da quando due anni fa lasciò l’Aula su tutte le furie per il parziale annullamento della condanna di Oseghale. Anche la maglietta era diversa: se nel 2022 mostrava il corpo fatto a pezzi della figlia, stamattina ne ritraeva il volto sorridente su sfondo rosa.

La donna è soddisfatta della sentenza, ma è sicura che non sia stata completamente accertata la dinamica dei fatti di quel maledetto giorno. Da sempre è convinta che Oseghale non abbia agito da solo e che i complici siano ancora a piede libero: «Tutta l’incertezza di questi anni non aiuta. Sapere che fuori ci sono dei mostri che possono fare ancora del male come hanno fatto a Pamela è un pensiero terribile».

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Ascoli Piceno

Sante Copponi, nuovo Prefetto di Ascoli: «onorato di lavorare in questa provincia»

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Il nuovo prefetto di Ascoli Piceno Sante Copponi ha diramato agli organi di stampa una lettera con la quale presenta il suo insediamento.

ASCOLI PICENO – Il nuovo prefetto Sante Copponi, da poco insediatosi dopo , illustra quali saranno le linee guida del suo operato in una lettera alla stampa che pubblichiamo per intero. Pur arrivando dalla Prefettura di Matera, si tratta di un ritorno nelle Marche per Copponi, nato a Pievebovigliana, in provincia di Macerata, l’11 marzo 1959 e laureatosi in Scienze politiche all’Università di Camerino. Nel corso della sua carriera ha prestato servizio nelle prefetture di Macerata, Piacenza, Fermo e Pesaro e Urbino.

Di seguito la lettera del nuovo prefetto di Ascoli Piceno:

«Nell’assumere l’incarico di Prefetto di Ascoli Piceno, onorato di poter lavorare in questa bellissima provincia, laboriosa, ricca di storia, di beni culturali e di paesaggi, rivolgo un saluto a tutte le autorità civili, militari, religiose, al mondo delle imprese e del lavoro e al mondo delle associazioni.

Il mio massimo impegno sarà quello di preservare la coesione sociale del territorio assumendo tutte le iniziative necessarie per la tutela dell’ordine, della sicurezza pubblica, dell’incolumità pubblica e dell’ambiente, con particolare attenzione rivolta alle categorie fragili e maggiormente vulnerabili.

Analogo impegno sarà profuso per favorire l’inclusione sociale delle categorie maggiormente svantaggiate.

Una particolare attenzione intendo rivolgere ai territori colpiti dal sisma del 2016 per fornire tutto il necessario supporto alla risoluzione delle problematiche sociali ed economiche.

Assicuro fin d’ora la massima collaborazione con le istituzioni locali, con il mondo delle imprese e quello del lavoro per la risoluzione delle problematiche socio-economiche presenti sul territorio provinciale contando, al riguardo, nella disponibilità e collaborazione di tutti gli attori sociali ed economici della provincia che incontrerò a breve per avere un quadro completo dell’assetto produttivo-occupazionale della provincia».   

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Macerata

250 chili di marijuana ed hashish sequestrati a Civitanova Marche

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250 chili marjuana civitanova marche 2

Denunciato un cittadino al quale lo stupefacente era destinato. I finanzieri di Civitanova, grazie all’unità cinofila, hanno intercettato il carico da 15 chili nei colli di magazzino di un corriere espresso. In casa, aveva altri 235 chili. Denunciato a piede libero.

MACERATA – E’ stato denunciato a piede libero l’uomo al quale i finanzieri di Civitanova Marche hanno sequestrato complessivamente 250 chili tra marijuana ed hashish: 15 stavano per essergli recapitati attraverso un corriere, mentre in casa aveva il grosso dello stupefacente.

Il sequestro è stato reso possibile dal fiuto dell’unità cinofila, che ha scovato il carico incriminato tra i colli di magazzino in attesa di essere consegnati di un corriere espresso. Apparentemente i due voluminosi involucri contenevano elettrodomestici.

Una volta risaliti al suo indirizzo, i finanzieri hanno fatto controllare al cane Hanima i luoghi nella sua disponibilità, compresi i locali dell’azienda del quale è titolare unico. E così è stato scoperto il magazzino con i 250 circa chili di stupefacenti a Civitanova Marche: 195 chili di marijuana e 27 di hashish di tipo kief, ai quali vanno aggiunti i 15 in consegna. Tutto sequestrato dalle fiamme gialle.

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