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Ancona

Ciclopedonale, il ponte sul Chienti sarà realizzato: collegherà le Marche con L’Italia

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ANCONA – ‘Il ponte ciclopedonale permette di attraversare il fiume Chienti e questa infrastruttura non solo collegherà Civitanova a Porto Sant’Elpidio, ma è anche un tratto della grande ciclovia Adriatica nazionale che dal Veneto arriva sino alla Puglia.

La Regione Marche è capofila del progetto, con un costo complessivo di 250 milioni di euro, di cui 16 sono quelli assegnati dal ministero Infrastrutture e trasporti. Un grandissimo progetto sulla mobilità sostenibile che attraverso un sistema ‘a pettine’ di ciclovie permette di collegare le aree interne delle Marche.

Luca Ceriscioli (Il Martino - ilmartino.it -)

Luca Ceriscioli

Il progetto prevede un sistema di segnaletiche specifiche e servizi integrati con la rete ferroviaria per facilitare la relazione tra chi userà il treno e la bicicletta. I nuovi treni in programmazione, da qui al 2025, saranno tutti in grado di trasportare le biciclette e le stazioni ferroviarie saranno attrezzate con spazi e aree di servizio per ricaricare le bici elettriche. Il cluster del turismo in bicicletta è anche un grande progetto di comunicazione. Grazie all’atleta e testimonial Nibali racconteremo le Marche e i suoi paesaggi straordinari. Questo progetto ha raggiunto gli obiettivi prefissati, quali quelli ambientali, turistici e di sviluppo’.

Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli a Civitanova, accompagnato dagli assessori regionali Fabrizio Cesetti e Angelo Sciapichetti e dai consiglieri regionali Francesco Micucci e Francesco Giacinti, in conferenza stampa ha illustrato il progetto del ponte sul Chienti che collega Civitanova Marche e Porto Sant’Elpidio e che si ricongiunge alla ciclovia Adriatica.

Il ponte ciclopedonale sul fiume Chienti – si legge nel comunicato della Regione – è stato realizzato in carpenteria metallica e si presenta con un impalcato unico ad andamento lineare, costituito da 3 campate, un arco centrale a sezione variabile e dei piloni di appoggio degli elementi strutturali portanti in conglomerato cementizio armato. La pendenza massima lungo le rampe di accesso al ponte è del 5%.

Alcuni dati sulle 12 ciclovie delle Marche: 500 km totali che prevedono anche una segnaletica comune di direzione, informativa con totem all’inizio e lungo il percorso, attrezzature di sosta e informazione nei luoghi nodali. A questo si aggiungono i bike park, comprensori dotati di una rete di percorsi segnalati per l’esercizio di diverse specialità in bicicletta.

Ancona

Investita e uccisa a Falconara Marittima, si è costituito l’automobilista: «non me ne ero accorto»

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Tragico incidente stradale questa mattina nei pressi di Rocca Priora. Ancora da identificare la vittima. Il corpo è stato trovato da un passante. L’automobilista non si è fermato, ma ha chiamato i Carabinieri in un secondo momento.

ANCONA – A trovarla è stata una residente della zona, che si era recata alla fermata dell’autobus. Ha notato prima alcune macchie di sangue, poi un cappellino, poi una scarpa ed alcuni detrititi lasciati da una macchina. Più in là, ad una decina di metri, c’era quello che inizialmente sembrava un fagotto di abiti gettato a terra. Era invece il corpo di una donna investita e uccisa lungo la via Flaminia a Falconara Marittima, non lontano dalla raffineria Api.

L’impatto si sarebbe verificato intorno alle 7:00 mentre il ritrovamento del corpo è avvenuto verso le 8:00. L’auto che ha travolto la donna, ancora da identificare, non si è fermata, ma qualche ora più tardi il conducente si è presentato ai Carabinieri, sostenendo di non essersi accorto in un primo momento dell’investimento.

Vicino al luogo dell’incidente, la Polizia Locale aveva ritrovato un paraurti, che si sarebbe staccato dall’auto che ha colpito la donna investita ed uccisa stamane a Falconara Marittima. La zona in cui si è verificato l’investimento non presenta strisce pedonali e per i pedoni non è facile attraversare la strada.

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Ancona

Morti sospette nella Rsa di Offida: assolto in Appello l’infermiere accusato di omicidio

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In primo grado aveva ricevuto una condanna all’ergastolo per la morte di 7 anziani, ospiti di una Rsa di Offida. Assolto «perchè il fatto non sussiste». I giudici hanno chiesto l’immediata scarcerazione.

ANCONA – Clamoroso colpo di scena presso la Corte d’Appello di Ancona che ha completamente ribaltato la sentenza nei confronti di Leopoldo Wick ed ha assolto l’infermiere condannato in primo grado all’ergastolo per omicidio, relativamente all’inchiesta sulle morti sospette in una residenza per anziani di Offida. Secondo i giudici anconetani che hanno chiesto l’immediata scarcerazione «il fatto non sussite».

Nel giugno dello scorso anno invece, il Tribunale di Macerata aveva concordato con le accuse della Procura di Ascoli e lo aveva condannato all’ergastolo per omicidio. Nel mirino degli inquirenti 7 morti sospette, oltre ad altri quattro tentati omicidi. In base alle accuse, Wick avrebbe somministrato dosi letali di farmaci ai pazienti che aveva in cura dal 2017 al 2018.

In Appello la Procura ha chiesto la conferma della condanna, ma la Corte ha ribaltato la sentenza. Arrestato una prima volta nel giugno del 2020 su ordine del Gip di Ascoli, venne rilasciato l’anno seguente dalla corte d’Assise. Poi, nel 2022, il rientro in carcere dopo il ricorso della Procura e la decisione della Cassazione.

Oggi, l’infermiere è stato assolto dall’accusa di omicidio per le morti sospette nella Rsa di Offida. Quando la Corte ha dato lettura della sentenza, l’imputato è scoppiato in lacrime. Oltre all’assoluzione, i giudici hanno revocato i risarcimenti precedentemente stabiliti e condannato le parti civili al pagamento delle spese processuali.

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Ancona

Anziano investito sulle strisce: ricoverato per accertamenti

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anziano investito sulle strisce jesi incidente polizia locale ambulanza

Al volante dell’auto che l’ha travolto, una donna di 83 anni che si è immediatamente fermata a prestare soccorso.

ANCONA – Chi ha assistito alla scena ha temuto per il peggio, ma fortunatamente non sarebbero gravi le condizioni dell’anziano classe ‘ 37trasferito all’ospedale Carlo Urbani di Jesi, dopo essere stato investito mentre attraversava sulle strisce pedonali, all’incrocio tra via Largo Grammercato e via Cesare Battisti.

L’incidente è avvenuto intorno alle 10:15. Dopo l’urto, l’uomo è rimasto riverso sull’asfalto. Sul posto è intervenuta un’ambulanza della Croce Verde, per il trasporto in Pronto soccorso.

Al volante dell’auto che ha investito un anziano sulle strisce pedonali a Jesi, una signora di 83 anni, che si è subito fermata. Praticamente sotto shock, non si dava pace dopo aver visto ni che condizioni si trovava l’infortunato, che però non desterebbero particolari preoccupazioni ai medici.

Sul posto è arrivata anche una pattuglia della Polizia Locale per i rilievi del caso e per regolare il traffico.

Pierpaolo Mascia

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