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M'Art

Profumo d’inverno: la Gola del Furlo, il Grand Canyon italiano

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Gioiello nascosto nel cuore delle Marche, la gola del Furlo è una gola situata tra il monte Pietralata (889 m) e il monte Paganuccio (976 m), creata dalla forza erosiva del fiume Candigliano, affluente del Metauro. Nei millenni ha raggiunto una notevole profondità, che tuttavia attualmente non è più visibile a causa della diga, costruita nel 1922, che ha ridotto l’impetuoso corso d’acqua a un placido lago. Si trova in provincia di Pesaro-Urbino nel territorio dei comuni di Fermignano, Fossombrone, Cagli e Acqualagna. La gola è percorsa dal tracciato originario della via Flaminia.

Per consentire un più agevole passaggio di persone e veicoli, fu fatta scavare, dall’imperatore Vespasiano, una galleria nel punto più stretto della gola che fu detta “petra pertusa” o “forulum” (piccolo foro), da cui “Furlo”; accanto a essa si trova un precedente varco di epoca etrusca, lungo 8 m, largo 3,30 m e alto 4,45 m, e una piccola chiesetta, detta della Botte, un tempo abitata da un eremita.

Negli anni trenta la Guardia Forestale locale, con un’opera di scavi e costruzione di muretti, riprodusse sulle pendici del monte Pietralata, a ridosso della gola, il profilo di Benito Mussolini, che attraversava spesso la gola nei suoi spostamenti tra Roma e il nord Italia. Il monumento, che fu minato e distrutto dai partigiani durante la guerra, è soltanto parzialmente riconoscibile.

L'Aquila

Ad Aielli spuntano delle nuove installazioni artistiche in ferro battuto

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aielli installazioni artistiche in ferro battuto

L’AQUILA – L’arte che si aggiunge all’arte, d’improvviso, compare di mattina come una lieta epifania; nel paese di Aielli – divenuto ormai un vero e proprio museo a cielo aperto – tale evento continua a ripetersi con dolce costanza.

Questa mattina sono state posizionate tre installazioni artistiche in ferro riutilizzato, raffiguranti momenti di vita quotidiana del borgo marsicano.

La lettura di Ignazio Silone, nei pressi della biblioteca di “Libert’aria”; l’osservazione del cielo con un telescopio, in omaggio alla vocazione astronomica di Aielli (Borgo Universo); il gioco della morra (in foto), dinanzi al municipio, in ricordo di un aiellese scomparso che passò un’ultima serata di felicità giocando a tale gioco.

Le installazioni sono state realizzate da Benedetto Di Pietro, artista ed ex sindaco di Aielli dal 1995 al 1999.

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Ascoli Piceno

Dal 31 marzo al 2 aprile a San Benedetto la magia del circo contemporaneo con “Alis”

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Spettacolo Alis San Benedetto del Tronto cop
(Foto di Roberto Panucci).

“Le Cirque Top Performers”, considerata dagli operatori del settore la compagnia più importante d’Europa di circo contemporaneo, dopo 8 sold-out fa tappa al Palariviera di San Benedetto dal 31 marzo al 2 aprile, con lo spettacolo “Alis”.

ASCOLI PICENO – Dopo i ripetuti sold out in ben 8 città, tra lo scorso novembre ed inizio gennaio di quest’anno in Italia e Belgio, il gran finale al Palazzo dello Sport di Roma, gli applausi dall’inizio ad oggi di oltre 260 mila spettatori entusiasti e il giudizio unanime della critica e degli operatori del settore che hanno assistito allo show, il viaggio di “Alis” prosegue a grande richiesta anche nel 2023 e tra le tappe dell’11° tour c’è il Palariviera di San Benedetto del Tronto. L’appuntamento per quattro spettacoli è venerdì 31 marzo alle ore 21, sabato 1 aprile alle ore 17 e ore 21, domenica 2 aprile alle ore 17.

«Con il 10° tour di Alis, che si concluso lo scorso 8 gennaio, siamo davvero andati oltre le nostre aspettative per il numero di presenze e sold out – dichiara Gianpiero Garelli, fondatore di Le Cirque Top Performers – Alis porta in scena l’élite internazionale del circo contemporaneo, dal primo all’ultimo numero, ed è questo che rende unico questo show in Europa e forse anche nel mondo. Da qui vogliamo ripartire per la tournée di primavera, che ci porterà di fronte al pubblico del Palariviera con un grande spettacolo per tutti, pieno di emozioni e meraviglie».

Lo spettacolo vanta un cast internazionale e di caratura mondiale formato da oltre 20 artisti, molti dei quali vantano partecipazioni in alcune delle produzioni di maggior successo del Cirque du Soleil. Sono le star acclamate sui palcoscenici di tutto il mondo, pluripremiate con i riconoscimenti più ambiti per le performance che le hanno rese famose, ma che presenteranno anche numeri inediti creati appositamente. Equilibristi, acrobati, clown, cantanti e musicisti, sul palco con numeri eccezionali e che in ogni disciplina tendono ai limiti delle possibilità umane. Uno spettacolo di due ore circa, senza interruzioni e senza mai usare animali.

Alis prende per mano lo spettatore e lo rende partecipe attraverso un filo conduttore che attinge anche dalla letteratura fantastica dell’‘800 e dal capolavoro di Lewis Carroll. Non c’è un inizio e una fine, ma un’esperienza densa di emozioni e performance indimenticabili perché, come afferma Onofrio Colucci, Direttore Artistico e Maestro di Cerimonia: «è un viaggio alla scoperta di ciò che non t’aspetti, per imparare di nuovo a meravigliarsi».

Dopo aver ideato e prodotto lo spettacolo nel 2016, ottenendo un successo immediato oltre le aspettative e sempre con investimenti privati, senza alcuna sovvenzione pubblica, Le Cirque Top Performers ha raddoppiato nel 2019 producendo il secondo spettacolo Tilt e nel 2021 ha ideato e debuttato con “La Bella Vie”, un progetto nato per tour estivi. Le Cirque vanta una collaborazione con più di 110 artisti “Top Performers” di tutto il mondo. Oggi è considerata dagli operatori del settore la compagnia più importante d’Europa di circo contemporaneo ed è una storia tutta italiana che porta la firma di Gianpiero e Alessandro Garelli. Gianpiero è il fondatore, grande appassionato di Circo Contemporaneo, oltre che imprenditore dalla lunga esperienza internazionale. Al suo fianco il figlio Alessandro, cofondatore e alla guida del Dipartimento Strategia, Marketing e Comunicazione.

“Alis” tocca due tappe marchigiane: Pesaro, il 25 e 26 marzo, e San Benedetto, il 31 marzo, l’1 e il 2 aprile. E’ possibile ottenere prevendite e informazioni sul sito dedicato.

Il cast durante i saluti finali (Foto di Benny Maffei).

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Ancona

Claudio “Greg” Gregori e Simone Colombari portano in scena a Jesi “Il Calapranzi”

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IL-CALAPRANZI-JESI-GREG-CALUDIO-GREGORI-SIMONE-COLOMBARI

ANCONA – Venerdì 17 marzo Claudio “Greg” Gregori e Simone Colombari giungono al Teatro Pergolesi in esclusiva regionale con “Il calapranzi” di Pinter, spettacolo proposto nella stagione teatrale promossa dalla Fondazione Pergolesi Spontini, dal Comune di Jesi e dall’AMAT, con il contributo della Regione Marche e del MiC.

Prima dello spettacolo, alle ore 19 presso le Sale Pergolesiane il pubblico è invitato all’incontro con la compagnia e il giorno precedente, 16 marzo, alle ore 18 sempre alle Sale Pergolesiane a quello dal titolo “Il Teatro dell’Assurdo” e Harold Pinter a cura di Pierfrancesco Giannangeli, docente, giornalista e consulente della Fondazione Pergolesi Spontini per la formazione del pubblico.

Simone Colombari e Claudio Gregori si conoscono nel 1995, recitando nella commedia 5740170 in scena al Teatro Vittoria di Roma. Da allora hanno collaborato molte volte in teatro, alla radio in televisione e al cinema. Il calapranzi di Pinter era un loro pallino personale, seppur tacito, da anni; ora è diventato un obiettivo comune e galvanizzante. Entrambi dotati di peculiarità surreali, in perenne bilico tra cinismo e autoironia, Simone e Claudio si calano perfettamente nei registri surreali e metafisici dello scabro racconto di Pinter e restituiscono così la giusta crudezza d’una trama spietata, dolorosa e, a volte, involontariamente comica.

L’azione si sviluppa in un seminterrato spoglio e desolato dove due uomini, Ben e Gus sono in attesa di qualcosa. Ben è il più autoritario e trascorre il tempo leggendo il giornale, Gus invece è passivo ma è l’unico che utilizza la parola in modo positivo, facendo domande, le quali però non trovano mai risposta. Ne derivano dialoghi vuoti, illogici, irrazionali. Nel corso delle battute si scopre che essi sono due sicari professionisti che attendono istruzioni da un misterioso capo, che sembra comunicare con loro tramite un calapranzi… Non conoscono la loro vittima, sanno solo che prima o poi entrerà dalla porta dello scantinato dove sono chiusi e loro dovranno ucciderla.

L’attesa è snervante e i due riempiono il loro tempo parlando di cose futili, in un crescente stato ansioso che li porta allo scontro verbale, sebbene non acceso. Il dramma termina con un colpo di scena e un grande spunto di riflessione che porterà il pubblico ad immedesimarsi con la “cruciale decisione” che conclude l’atto.

Le musiche sono di Claudio Gregori, i costumi di LSD Edizioni srl, luci e audio di Francesco Barbera, scene di Andrea Simonetti, produzione LSD Edizioni srl.

Per informazioni: biglietteria del Teatro Pergolesi 0731 206888, AMAT 071 2072439. Inizio Il Calapranzi a Jesi ore 21.

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