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Abruzzo

CoViD19: Conte scrive agli italiani

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Con un post sul suo profilo facebook delle ore 07:13 di oggi martedì 21 aprile 2020, il Presidente del consiglio Giuseppe Conte ha scritto agli italiani:

“In queste ore continua senza sosta il lavoro del Governo, coadiuvato dall’équipe di esperti, al fine di coordinare la gestione della ‘fase due’, quella della convivenza con il virus.

Come già sapete, le attuali misure restrittive sono state prorogate sino al 3 maggio. Molti cittadini sono stanchi degli sforzi sin qui compiuti e vorrebbero un significativo allentamento di queste misure o, addirittura, la loro totale abolizione. Vi sono poi le esigenze delle imprese e delle attività commerciali di ripartire al più presto. Mi piacerebbe poter dire: riapriamo tutto. Subito. Ripartiamo domattina. Questo Governo ha messo al primo posto la tutela della salute dei cittadini, ma certo non è affatto insensibile all’obiettivo di preservare l’efficienza del sistema produttivo. Ma una decisione del genere sarebbe irresponsabile. Farebbe risalire la curva del contagio in modo incontrollato e vanificherebbe tutti gli sforzi che abbiamo fatto sin qui. Tutti insieme.

In questa fase non possiamo permetterci di agire affidandoci all’improvvisazione. Non possiamo abbandonare la linea della massima cautela, anche nella prospettiva della ripartenza. Non possiamo affidarci a decisioni estemporanee pur di assecondare una parte dell’opinione pubblica o di soddisfare le richieste di alcune categorie produttive, di singole aziende o di specifiche Regioni. L’allentamento delle misure deve avvenire sulla base di un piano ben strutturato e articolato. Dobbiamo riaprire sulla base di un programma che prenda in considerazione tutti i dettagli e incroci tutti i dati. Un programma serio, scientifico. Non possiamo permetterci di tralasciare nessun particolare, perché l’allentamento porta con sé il rischio concreto di un deciso innalzamento della curva dei contagi e dobbiamo essere preparati a contenere questa risalita ai minimi livelli, in modo che il rischio del contagio risulti “tollerabile” soprattutto in considerazione della recettività delle nostre strutture ospedaliere.

Vi faccio un esempio. Non possiamo limitarci a pretendere, da parte della singola impresa, il rispetto del protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro che pure abbiamo predisposto per questa epidemia. Dobbiamo valutare anche i flussi dei lavoratori che la riapertura di questa impresa genera. Le percentuali di chi usa i mezzi pubblici, i mezzi privati, in quali orari, con quale densità. Come possiamo garantire all’interno dei mezzi di trasporto la distanza sociale? Come possiamo evitare che si creino sovraffollamenti, le famose “ore di punta”? Come favorire il ricorso a modalità di trasporto alternative e decongestionanti?

Questo programma deve avere un’impronta nazionale, perché deve offrire una riorganizzazione delle modalità di espletamento delle prestazioni lavorative, un ripensamento delle modalità di trasporto, nuove regole per le attività commerciali. Dobbiamo agire sulla base di un programma nazionale, che tenga però conto delle peculiarità territoriali. Perché le caratteristiche e le modalità del trasporto in Basilicata non solo le stesse che in Lombardia. Come pure la recettività delle strutture ospedaliere cambia da Regione a Regione e deve essere costantemente commisurata al numero dei contagiati e dei pazienti di Covid-19.

È per questo che abbiamo gruppi di esperti che stanno lavorando al nostro fianco giorno e notte. C’è il dott. Angelo Borrelli che sin dalla prima ora ci aiuta, per tutta la parte operativa, con le donne e gli uomini della Protezione civile. C’è il dott. Domenico Arcuri che sta mettendo le sue competenze manageriali al servizio dell’approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale e delle apparecchiature medicali di cui le Regioni erano fortemente carenti (pensate: ad oggi abbiamo fornito alle Regioni 110 milioni di mascherine e circa 3 mila ventilatori per le terapie). C’è il prof. Silvio Brusaferro che insieme agli altri scienziati ed esperti sanitari del Comitato tecnico-scientifico ci forniscono un’analisi scientifica della curva epidemiologica e ci suggeriscono le misure di contenimento del contagio e di mitigazione del rischio. Più di recente si è aggiunto il dott. Vittorio Colao che insieme a tanti altri esperti sta offrendo un contributo determinante per la stesura di un piano per una graduale e sostenibile riapertura, che tenga conto di tutti i molteplici aspetti, operativi e scientifici.

È fin troppo facile dire ‘apriamo tutto’. Ma i buoni propositi vanno tradotti nella realtà, nella realtà del nostro Paese, tenendo conto di tutte le nostre potenzialità, ma anche dei limiti attuali che ben conosciamo.

Nei prossimi giorni analizzeremo a fondo questo piano di riapertura e ne approfondiremo tutti i dettagli. Alla fine, ci assumeremo la responsabilità delle decisioni, che spettano al Governo e che non possono essere certo demandate agli esperti, che pure ci offrono una preziosa base di valutazione. Assumeremo le decisioni che spettano alla Politica come abbiamo sempre fatto: con coraggio, lucidità, determinazione. Nell’esclusivo interesse di tutto il Paese. Nell’interesse dei cittadini del Nord, del Centro, del Sud e delle Isole. Non permetterò mai che si creino divisioni. Dobbiamo marciare uniti e mantenere alto lo spirito di comunità. È questa la nostra forza.

E smettiamola di essere severi con il nostro Paese. Tutto il mondo è in difficoltà. Possiamo essere fieri di come stiamo affrontando questa durissima prova.

Prima della fine di questa settimana confido di comunicarvi questo piano e di illustrarvi i dettagli di questo articolato programma. Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio”.




Chieti

Controlli dei Nas sulla filiera in Abruzzo: 250 chili di carne sequestrati

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I carabinieri del Nas di Pescara hanno eseguito una serie di controlli sulla filiera della carne in Abruzzo, al termine dei quali 250 chili di carne sono stati sequestrati. Le principali irregolarità riscontrate riguardano la conservazione degli alimenti, le condizioni igienico-sanitarie e violazioni in termini di tracciabilità.

PESCARA – In tutte le province d’Abruzzo, i carabinieri del Nas hanno eseguito una serie di verifiche e controlli all’interno degli stabilimenti della filiera della carne, in seguito al quale hanno riscontrato diverse irregolarità. L’operazione è culminata con il sequestro di 250 chili complessivi di carne, per un valore quantificabile in circa cinque mila euro, ed hanno disposto il divieto di movimentazione per 10 capi di bestiame risultati sprovvisti di marchi auricolari attestanti le regolarità sotto il profilo amministrativo e sanitario. Il chip all’orecchio, andando a riassumere.

A Pescara, nella macelleria di un’azienda della grande distribuzione organizzata, le carni venivano conservate in condizioni di promiscuità, in contenitori privi di coperchio e dunque soggetti ad un elevato rischio di contaminazione. Nel manuale H.A.C.C.P. poi, mancava la previsione di una zona dedicata alla lavorazione di altre tipologie di alimenti.

A L’Aquila, sempre nel reparto macelleria di una catena di distribuzione alimentare, gli ispettori hanno trovato sporco e e resti d lavorazione sparsi, oltre a contenitori di rifiuti non idonei e l’assenza di ostacoli agli infestanti.

Carenze igienico-sanitarie anche nello stabilimento di macellazione di Chieti dove è avvenuto il sequestro di carne più ingente dopo i controlli del Nas di Pescara in Abruzzo, a causa della sporcizia accumulatasi sulle superfici e nelle celle frigorifere. Sempre a Chieti poi,in cinque macellerie sono state riscontrate carenze anche dal punto di vista strutturale, in riferimento all’idoneità dei locali adibiti a conservazione dei cibi.

Tra Chieti e Teramo invece, tre aziende agricole dedite all’allevamento di bovini e suini, sono state riscontrate carenze in termini di biosicurezza degli animali, oltre alle inadeguatezze igienico-sanitarie e strutturali. Nelle stalle mancavano le protezioni antivolatili e le recinzoni con le punte acuminate, le aree per lo stoccaggio del fieno e dei cereali non erano adeguate e il personale non era preparato sui rischi di malattie infettive e sulla gestione dei capi di bestiame.

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Pescara

Possesso di stupefacenti, arnesi da scasso e refurtiva: 6 denunce a Pescara

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I carabinieri di Pescara hanno eseguito un pattugliamento antidroga nelle vie del centro, nei dintorni del Ferro di Cavallo ed in provincia, terminato con 6 denunce. Nel corso del servizio un ragazzo è stato trovato in possesso di armi bianche, un altro di attrezzi da scasso ed è stato anche ritrovato un attrezzo agricolo rubato.

PESCAR – L’ordinanza avrà fermato forse la movida in centro, ma non quella nei dintorni del palazzo “Ferro di Cavallo”: 6 le denunce spiccate dai carabinieri in seguito ai controlli eseguiti nel weekend appena trascorso a Pescara e in provincia, per possesso di sostanze stupefacenti, oggetti atti a offendere ed arnesi da scasso.

In via Tavo, i militi hanno fermato e perquisiti due uomini, entrambi italiani, di 30 e 40 anni: il primo aveva addosso 6 grammi di hashish, il secondo 0,8 grammi di crack. Nella stessa via, un ragazzo rumeno di 23 anni è stato sorpreso con due coltellini a serramanico di lama 8 e 9 centimetri. Le armi bianche sono state sequestrate, mentre il giovane è stato deferito per porto abusivo di strumenti atti a offendere.

In via Lago di Borgiano è stato sorpreso un trentasettenne già gravato da foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno nel comune di Pescara, che aveva oltretutto un grammo di eroina in tasca.

A Cepagatti invece un giovane poco più che ventenne è stato fermato mentre si trovava alla guida e sottoposto a perquisizioni personale e veicolare. I carabinieri hanno trovato 2 grammi di hashish.

A Ripa Teatina, l’ultima delle 6 denunce eseguite dai carabinieri di Pescara, in collaborazione con i colleghi di Chieti. Un trentacinquenne è stato denunciato per ricettazione, dopo che è stato trovato in possesso di una vanga per trattore agricolo dal valore di due mila euro, risultata rubata nel settembre scorso ad un agricoltore di Cepagatti. L’attrezzo è stato affidato ad una ditta sequestrata per la sua custodia.

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Teramo

Controlli nel weekend nel teramano: 28 denunce, un arresto e un Daspo

Per ripetute evasioni dagli arresti domiciliari, un uomo è stato trasferito in carcere: deve scontare 18 anni.

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I carabinieri delle Compagnie di Teramo, Alba Adriatica e Giulianova in seguito ad una serie di controlli e posti di blocco eseguiti in tutto il teramano nel fine settimana appena trascorso, da Martinsicuro a Silvi, hanno denunciato 28 persone per diversi reati, dato esecuzione ad un Daspo ad un tifoso e arrestato un uomo per il quale si sono aperte le porte del carcere.

TERAMO – I Carabinieri delle Compagnie e delle Stazioni del territorio teramano, durante il weekend appena trascorso hanno dato esecuzione ad una serie di verifiche mirate e di controlli sulle strade, che sono culminati con 24 denunce. Oltre a queste, un uomo è finito in carcere, per ripetute evasioni dagli arresti domiciliari. Deve scontare oltre 18 anni. Un tifoso poi, durante una partita di calcio, è stato raggiunto da Daspo, dopo aver acceso un fumogeno.

I militi hanno eseguito operazioni anti spaccio, anche in abiti borghesi, ed hanno battuto tutto il territorio sia sulla costa che nell’entroterra. A Teramo, dove le Stazioni Mobili dei militi hanno presidiato le piazze principali, le prime 2 delle 28 denunce spiccate dai carabinieri dopo i controlli del weekend nel teramano. Due persone sono state deferite per truffa telematica, dopo aver venduto online un’assicurazione auto, dal valore d 577 euro, inesistente. Sempre nel capoluogo poi, un soggetto gravato da foglio di via obbligatorio è stato sorpreso nel territori comunale, allo stesso modo di un uomo residente a Torricella Sicura e sottoposto a obbligo di dimora. Entrambi denunciati.

Ad Alba Adriatica, diversi provvedimenti. Il primo riguarda un’evasione dagli arresti domiciliari. Un uomo non è stato trovato in casa durante il controllo dei carabinieri. Una coppia invece è ritenuta responsabile di un furto in un’auto commesso a Tortoreto. Sono stati fermati, sottoposti a perquisizioni e sorpresi in possesso di oggetti rubati da un’auto parcheggiata. Un uomo invece è stato deferito per furto e ricettazione dopo che le forze dell’ordine hanno trovato nella sua abitazione una bici “Pinarello” rubata dal valore di 10 mila euro. Un tifoso infine, è stato raggiunto da Daspo dopo aver acceso un fumogeno. L’episodio si è verificato lo scorso 12 marzo n occasione della partita Alba Adriatica 1968 – Giulianova.

A Giulianova è avvenuto un arresto ai danni di una persona già sottoposta agli arresti domiciliari. Proprio a causa delle ripetute evasioni dalla misura cautelare alla quale era sottoposto, il Tribunale de L’Aquila ha predisposto un aggravamento delle stesse: è stato dunque trasferito in carcere, dove deve scontare una penna di 18 anni e 8 mesi di reclusione per cumulo di pene attinenti vari furti e rapine.

A Martinsicuro e Sant’Egidio alla Vibrata due persone sono state sorprese in possesso di considerevoli quantitativi di stupefacenti, già suddivisi in dosi: 35 grammi di hashish sono stati sequestrati nella prima località, 45 nella seconda. Due denunce.

Ad Atri una coppia è stata invece denunciata per il furto di una borsetta commesso nel parcheggio di un centro commerciale. Approfittando di un momento di distrazione nel quale una donna stava caricando in macchina la spesa, i due hanno fatto sparire la borsa che la signora aveva incautamente lasciato incustodita nel mezzo.

Oltre a queste operazioni salgono a 28 le denunce emanate dai carabinieri di Teramo e provincia, contando quelle spiccate ni seguito ai controlli sulle strade: nove persone sono state sorprese alla guida sotto l’effetto di alcol, due si sono rifiutate di sottoporsi all’alcol test, tre non avevano la patente (ad uno era stata revocata, gli altri due non l’avevano mai conseguita), ed un’automobilista è stato sorpreso in possesso di mezzo grammo di cocaina. Una persone infine è stata denunciata per lesioni personali ed omissione di soccorso. Dopo aver investito una donna a Colonnella, è scappato senza fermarsi a prestare soccorso.

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