PESCARA – Tragedia all’ospedale di Pescara dove un uomo di 60 anni si è suicidato lanciandosi dal settimo piano.
Per la ricostruzione sono immediatamente intervenuti sul posto la polizia, con la Volante, la Scientifica ed il medico legale. L’uomo si trovava ricoverato al settimo piano dell’edificio e, da quanto emerso, pare che il gesto sia stato volontario.
La macabra scoperta è stata effettuata da alcuni passanti, che hanno immediatamente avvisato le forze dell’ordine.
PESCARA – Macabra scoperta questa sera, domenica 3 novembre, ai Colli, dove nel Parco Coppa Acerbo di via del Santuario è stato rinvenuto un cadavere.
Al momento non è nota l’identità della vittima, né la causa del decesso. A chiamare i soccorsi sono stati alcuni passanti, ma l’ambulanza intervenuta non ha potuto far altro che constatare il decesso. Sul posto sono arrivati i Carabinieri, che hanno effettuato i rilievi del caso.
Tajani spende parole al miele per Pescara dopo l’organizzazione del G7: «Organizzazione perfetta, tutti sono rimasti colpiti. In questi giorni ha mostrato al mondo le sue capacità e le sue bellezze: è una grande città».
PESCARA – Dopo la conferenza stampa di chiusura dei lavori del ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani e il disvelamento di una targa commemorativa al Comune, si è ufficialmente chiusa la tre giorni di lavori del G7 sviluppo. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani si è presentato soddisfatto al media centre allestito presso l’auditorium Flaiano: « Ringrazio sindaco e Regione per l’organizzazione impeccabile di questo evento».
Il ministro traccia un bilancio positivo: «queste tre giornate hanno fatto accendere i riflettori sul ruolo dell’Italia durante la presidenza del G7. Avere qui a Pescara rappresentanti israeliani, palestinesi e libanesi che discutono di come poter alleviare le sofferenze delle popolazioni sia in Libano che a Gaza fa ben capire la centralità del nostro Paese nei discorsi internazionali. Non è accaduto da nessun altra parte».
Il ministro rilancia l’impegno dell’Italia dal punto di vista degli aiuti umanitari: «Abbiamo già consegnato diverse tonnellate di generi alimentari e continueremo a farlo. Domani partiranno da Genova 15 tir carichi di beni sanitari ed alimentari diretti a Gaza. I mezzi poi rimarranno in quella zona, a disposizione delle organizzazioni umanitarie».
Molto si è discusso di Africa: «Abbiamo affrontato il problema della saluta e della maternità infantile nel continente africano. Questa mattina ho avuto un incontro con Josè Manuel Barroso (già presidente del Portogallo e della Commissione Europea, attuale presidente della Gavi, alleanza globale per le vaccinazioni, ndr) al quale hanno partecipato le principali imprese italiane del settore sanitario e farmaceutico. Tutti abbiamo concordato sull’esigenza di sviluppare una strategia per l’Africa che possa dare impulso alle campagne vaccinali e che possa permettere la produzione di vaccini direttamente in loco».
Immancabilmente, il discorso verte spesso sulle crisi internazionali in atto: «Continuiamo a lavorare per il cessate il fuoco a Gaza- afferma Tajani, che però ammette – si può raggiungere solo con la liberazione degli ostaggi e con la fuoriuscita di Hamas dalla zona. Non vedo alternative. La nostra posizione rimane la stessa: due popoli in due nazioni. Non possiamo non ammettere la centralità di Israele per la stabilità del Medio Oriente, però non possiamo nemmeno non sostenere il riconoscimento internazionale della Palestina».
Anche il conflitto in Ucraina resta al centro dei pensieri del ministro: «Ho sempre detto che noi, pur sostenendo la difesa dell’Ucraina, non siamo in guerra con la Russia. Certo, se fosse confermato che truppe nordcoreane sarebbero pronte ad entrare nel Paese per sostenere gli aggressori, la soluzione diventerebbe ancor più preoccupante. Noi continuiamo a impegnarci per evitare un allargamento del conflitto».
Un pensiero alle proteste contro l’evento: «Chi critica il G7 lo fa senza capire granché di quello che succede qua. Abbiamo parlato soltanto di aiuti umanitari e di come aiutare la popolazione civile. Nessuno ha portato allo stesso tavolo israeliani, palestinesi e libanesi. Dire che questo è stato un G7 inutile, come ho letto da qualche parte, è semplicemente falso».
Infine, un pensiero alla città: «Tutti sono rimasti entusiasti dell’accoglienza ricevuta. Tutti sono rimasti colpiti dalla visita della città, dai prodotti culinari che abbiamo fatto assaggiare ai nostri ospiti e dalla gente. Rimarrà nelle documentazioni ufficiali lo “spirito di Pescara”. Tutto il mondo sta parlando di questa città. E’ stato un grande evento che ha permesso a Pescara di mostrare le sue capacità organizzative, le sue bellezze ed il suo mare. Avere ospitato eventi internazionali di questa portata, fanno di Pescara una grande città».
Tajani ha chiuso la conferenza stampa del G7 di Pescara con un battuta: «Ringrazio ancora la città per la perfetta organizzazione. C’era pure il gelato al punto stampa, che rappresenta di sicuro un inedito».
Il primo cittadino di Pescara Carlo Masci gongola per il G7 e il B7, che riunisce le organizzazioni imprenditoriali dei 7 grandi: «“La città trarrà enormi benefici da questi incontri internazionali, che metteranno in luce il suo potenziale culturale, economico e strategico».
PESCARA – Il sindaco Masci è più che felice di ospitare il G7 ed il B7. I due eventi internazionali hanno portato la città all’attenzione dei media internazionali ed il primo cittadino spera di trarre beneficio da questa visibilità.
Il Sindaco ha accolto numerosi giornalisti internazionali, 150 quelli ospitati nel media center all’interno dell’Auditorium Flaiano, per un tour che ha incluso luoghi emblematici come l’Aurum, il lungomare, e la Nave di Cascella.
Durante il tour, i giornalisti hanno avuto l’opportunità di visitare il Museo delle Genti d’Abruzzo e la Casa natale di Gabriele d’Annunzio, culminando con un buffet curato da Bongè Catering.
In seguito, il Sindaco Masci si è recato a Palazzo di Città per accogliere, insieme al Prefetto della Provincia di Pescara, Flavio Ferdani, il Vicepremier Antonio Tajani e la Presidente del B7, Emma Marcegaglia, in occasione della cerimonia di apertura del B7, che a Pescara ha scelto come location la Sala Consiliare del Comune. Il B7, che riunisce le organizzazioni imprenditoriali dei Paesi del G7, è un’importante piattaforma di dialogo tra imprese e istituzioni, e la presenza di figure di spicco come Tajani e Marcegaglia testimonia la rilevanza dell’evento che va ben oltre i confini locali e nazionali. «È un grande orgoglio per Pescara ospitare sia il G7 sia il B7, due eventi che porteranno la nostra città sotto i riflettori non solo a livello nazionale ma anche mondiale», ha dichiarato il Sindaco Masci. E d’altronde è sufficiente notare il grande risalto dei media per questi appuntamenti. «La città trarrà enormi benefici da questi incontri internazionali, che metteranno in luce il suo potenziale culturale, economico e strategico – dice Masci. Questa duplice vetrina rappresenta un’opportunità unica per Pescara, che si afferma come una città dinamica e proiettata verso il futuro, pronta ad accogliere sfide globali e a rafforzare il proprio ruolo nel panorama internazionale». A Marcegaglia il sindaco ha consegnato una box ricordo di Pescara contenente una riproduzione dell’Aurum in 3D, gli spaghetti De Cecco e i parrozzini di D’Amico.
«Ringrazio il vice presidente Tajani per il grande lavoro che sta portando avanti, seguendo in prima persona le crisi mondiali. Con il G7, che con il Presidente del Consiglio dei Ministri sta portando in tutta Italia, sta dando importanza ai territori il che rappresenta l’interesse concreto del Governo nei confronti delle regioni, delle province e dei i comuni. Un ringraziamento va a Confindustria Medio Adriatico per aver portato questa iniziativa, il B7, a Pescara. Oggi nella nostra città, si parlerà di cooperazione internazionale e di pace: è un messaggio di attenzione verso i popoli che soffrono. I Paesi più sviluppati ricevono richieste d’aiuto dai Paesi in difficoltà e queste iniziative sono un volano per lavorare insieme e dare, concretamente, un sostegno alle popolazioni che necessitano di aiuti. Voglio chiudere il mio saluto, citando Giuseppe Ungaretti, che nel 1953, sulla rivista “La civiltà della macchine” edito da Leonardo Sinisgalli, ha scritto: ‘La rivista che inizia con questo numero le sue pubblicazioni, e che tu dirigi, si propone di richiamare l’attenzione dei lettori anche sulle facoltà strabilianti d’innovamento estetico della macchina. Vorrei anche che essa richiamasse l’attenzione su un altro ordine di problemi: i problemi legati all’aspirazione umana di giustizia e di libertà. Come farà l’uomo per non essere disumanizzato dalla macchina, per dominarla, per renderla moralmente arma di progresso?’ Un interrogativo che Ungaretti lanciava parlando della macchina a quattro ruote ma che calza perfettamente con il tema di oggi e cioè quello dell’Intelligenza Artificiale».