MARTINSICURO – Le ultime notizie risalgono al febbraio 2018 quando l’attuale giunta comunale, dichiarò i lavori quasi terminati per la casa famiglia, ancora “fantasma”, realizzata a Villa Rosa nel quartiere Casone. Una volta completato l’allaccio delle utenze e l’arredamento interno, si sarebbe dovuto procedere all’indire bandi di gara per l’affidamento della struttura che potrebbe e accogliere circa venti minori ma anche ragazze madri in difficoltà con i propri figli. La struttura, adibita ad accogliere minori fino ai 12 anni di età e che si trovano a vivere in condizioni di disagio, ad oggi, non è mai entrata in funzione.
I primi a sollevare la questione sulla casa famiglia “fantasma” sono stati il segretario locale del Partito Democratico, Mauro Paci e il consigliere capogruppo PD, Giuseppe Capriotti. A tal proposito abbiamo chiesto come mai, da quel febbraio 2018, ancora tutto risulta essere fermo. Affermano: <<In tutti questi anni non c’è stata la volontà politica di portare avanti questo progetto>>. E ancora: <<In questo senso, vogliamo sollecitare l’Assessore Marcello Monti per poter risolvere il problema e porre la questione della casa famiglia all’ordine del giorno>>. Per questa struttura sarebbero stati spesi circa un milione di euro e, come afferma Capriotti, <<il Comune di Martinsicuro, attualmente spende dei soldi per le Case Famiglia che sono comprese all’interno del piano di zona della Val Vibrata. Questi sono soldi che il cittadino di Martinsicuro continua a versare ad altre realtà, quando invece avrebbe tutte le carte in regola per averne una sua e che potrebbe diventare anche un’eccellenza a servizio di tutta la Val Vibrata>>.
A seguito del nostro articolo introduttivo alla seguente inchiesta, si è dimostrata sensibile alla questione anche la lista civica Città Attiva, che risponde con il suo leader Paolo Camaioni. Dice l’ex sindaco: <<La questione relativa alla struttura realizzata al posto della ex scuola, nel quartiere Campo Casone a Villa Rosa, non fa che confermare l’idea che abbiamo sulla differenza di forze che l’attuale amministrazione riesce a mettere in campo, solo per continuare a mantenere stabile il castello di carte messo in piedi fin dalla campagna elettorale>>. E continua: <<Grandi sforzi iniziali nel fare proclami sulle priorità da seguire, dalla realizzazione dell’ascensore negli uffici dei Servizi Sociali, alla creazione di fantasiose consulte permanenti, alla realizzazione di un Piano Sociale, sempre chiesto a gran voce dai banchi della minoranza dall’attuale assessore al ramo, appunto, al pronto collaudo ed assegnazione tramite gara della struttura in questione destinata, appunto, ad ospitare una casa famiglia per minorenni con genitori>>.
Camaioni vuole sottolineare anche i meriti della propria amministrazione sulla questione affermando che: <<tutte cose che, in considerazione della grande liquidità di cui si sono trovati a disporre all’indomani dell’insediamento, grazie al buon lavoro della nostra amministrazione, avrebbero potute essere realizzate in pochi mesi. A questi si contrappongono i miseri sforzi messi in campo per realizzare le promesse nella realtà>>. E continua: <<ora, a pagarne le conseguenze sono e saranno sempre i cittadini di Martinsicuro e Villa Rosa. Abbiamo letto troppe volte sulla stampa dell’interesse ad assegnare quella struttura e non vedendo atti a riprova di tale volontà, c’è da pensare che alla fine l’interesse sia allungare i tempi in modo da poter ottenere qualche risultato da potersi giocare, ancora fresco, per la prossima tornata elettorale, contando sempre sulla buona fede dei cittadini che magari non terranno conto del danno subito per gli anni persi per la negligenza di chi amministra, ma noi restiamo sempre quelli che siamo e confidiamo in uno scatto di orgoglio personale che porti chi amministra oggi la nostra Città a pensare, una volta tanto, al bene della comunità e non al solito ritorno d’immagine>>.
Dunque, per entrambi gruppi di opposizione, la questione della casa famiglia non è più procrastinabile e vorrebbero da parte dell’attuale giunta targata Vagnoni, risposte certe su una questione che farebbe del bene non solo ai futuri ospiti della struttura ma anche agli stessi cittadini.