ASCOLI PICENO – Dopo una serie di controlli effettuati dalla Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, in materia di dispositivi di protezione antiCovid, due esercizi commerciali sono finiti nei guai.
Nel primo caso si tratterebbe di un ingrosso di articoli medicali ed ortopedici di Ascoli Piceno. Le Fiamme Gialle hanno posto sotto sequestro 40.000 dispositivi di protezione provenienti da due ditte, una di Shanghai (Cina) e l’altra, di Londrina (Brasile) per una somma totale che ammonterebbe a circa 90.000 euro.
Il secondo caso riguarda un’impresa di Spinetoli che avrebbe importato 9.500 mascherine per bambini non a norma, acquistate da una ditta di Shanghai (Cina). L’importo ammonterebbe a circa 12.000 euro.
Si è conclusa l’operazione nazionale “Mare e laghi sicuri 2024”, coordinata dalla Direzione Marittima delle Marche e promossa dal Comando Generale della Guardia Costiera, avviata ad inizio estate.
ASCOLI PICENO – L’operazione “Mari e Laghi Sicuri 2024” della Guardia Costiera si è chiusa con successo. L’attività nazionale avviata ad inizio estate, ha coinvolto un vasto dispiegamento di uomini e donne, oltre a mezzi specializzati, con l’obiettivo principale di garantire la sicurezza in mare, la protezione dell’ecosistema, della biodiversità marina e del demanio marittimo.
Un’operazione, che ha coperto il periodo da giugno a settembre, in cui donne e uomini della Guardia Costiera sambenedettese sono stati coinvolti – via mare e via terra – al fianco delle migliaia di bagnanti e diportisti che hanno scelto le coste picene quale località di svago.
A fronte di circa 2500 controlli, sono state accertate 63 infrazioni amministrative. Nell’ambito del diporto, principalmente per aver navigato all’interno di zone riservate alla balneazione e talvolta senza talune tra le dotazioni di sicurezza previste.
A queste attività si aggiungono poi i costanti controlli sull’intera filiera della pesca, a tutela del consumatore finale, oltre che a protezione della risorsa ittica ai fini del suo ripopolamento. In particolare, durante l’estate, si è posta attenzione ai punti di ristorazione ubicati lungo il litorale. Il bilancio è stato di oltre 2 tonnellate di prodotto ittico sequestrato oltre all’irrogazione delle corrispettive sanzioni pecuniarie.
Inoltre, nell’ambito dell’operazione sono state effettuate mirate ispezioni di natura demaniale ed al termine dell’attività si contano nr. 9 notizie di reato. I responsabili sono stati deferiti alla locale autorità giudiziaria, ma soprattutto sono stati restituiti alla pubblica fruizione oltre 4000 mq. di spiaggia indebitamente occupata.
Il Comandante della Capitaneria di porto di San Benedetto del Tronto ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti, sottolineando l’importanza anche del lavoro sinergico tra operatori ed istituzioni locali. «Questa operazione ha dimostrato quanto sia fondamentale un’attività di prevenzione costante e capillare per garantire la sicurezza in mare e lungo le nostre coste. Non meno importante si è rivelata l’attività di controllo che viene effettuata lungo la filiera della pesca ed a tutela del demanio marittimo, settori cruciali per la salvaguardia del territorio e delle risorse» ha dichiarato il Comandante Alessandra Di Maglio.
Rimarrà sempre alta l’attenzione della Capitaneria di porto anche nei mesi autunnali ed invernali, periodo in cui continuerà vigilanza e monitoraggio dell’intero territorio di giurisdizione al fine di prevenire e, se del caso, contrastare comportamenti illeciti e potenzialmente pericolosi.
La Guardia Costiera continua ad operare al fianco di tutti i fruitori del bene “mare” anche ora che Mari Sicuri 2024 è terminata ed il contributo di ciascun cittadino rimane comunque fondamentale: per qualsiasi emergenza in mare, ricordiamo l’importanza del Numero Unico Europeo per le Emergenze 112 e del Numero Blu 1530, attivo 24 ore su 24 e gratuito su tutto il territorio nazionale.
L’uomo, di 60 anni, era nato a San Benedetto del Tronto, ma risiedeva a Martinsicuro da diversi anni. Si trovava su un barchino impiegato per la pesca alla lampara insieme ad un altro pescatore al momento dell’incidente
ASCOLI PICENO – Tragedia in mare questa mattina, mercoledì 25 settembre, al largo di San benedetto del Tronto, dove, intorno alle 5:00, una barca con due pescatori a bordo è affondata. Uno dei due marittimi è deceduto.
A perdere la vita è stato Tommaso Fioravanti esperto marittimo di 60 anni residente a Martinsicuro, ma originario di San Benedetto del Tronto. La sua scomparsa ha segnato entrambe le comunità e chi lo conosceva lo descrive come una persona benvoluta e rispettata.
L’uomo era imbarcato su una lampara impegnata in una battuta di pesca. Sava manovrando un barchino calato dalla nave principale, sul quale era montata la luce utilizzata per attirare i pesci in superficie, quando l’imbarcazione è affondata. Immediatamente l’equipaggio ha lanciato l’allarme e si è gettato in mare, ma solo il pescatore che era con lui è stato recuperato in tempo.
Il capitano della nave sulla quale la persona che ha perduto la vita era imbarcata è stato ascoltato dagli inquirenti, al lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente avvenuto al largo di San Benedetto del Tronto e capire per quale motivo la barca con i due uomini a bordo sia affondata. E’ probabile che la Procura disponga un’autopsia sul corpo della vittima al fine di accertare la causa del decesso e stabilire se abbia accusato un malore prima dell’affondamento.
Molte strade sono impraticabili e sono state chiuse. Alcune frazioni sono rimase isolate a causa di frane e smottamenti. Il fosso Sant’Angelo a Senigallia è tracimato. Nel pesarese fa paura l’Arzilla. Fango a San Benedetto del Tronto.
ANCONA – L’ondata di maltempo che ha messo in ginocchio l’Emilia-Romagna, non ha risparmiato le Marche, non soltanto nelle zone settentrionali. Ad Ancona è straripato il torrente Aspio e in diversi comuni ubicati lungo il suo corso si sono verificati allagamenti.
Gli argini del torrente Aspio hanno ceduto questa mattina intorno alle 8:30. La parte meridionale di Ancona è stata invasa dall’acqua e le frazioni Sappanico, Montesicuro, Gallignano e Casine di Paterno sono rimaste isolate a causa delle frane. A Castelferretti diverse persone sono state evacuate dalle proprie abitazioni a causa dell’esondazione di alcuni canali.
In autostrada sono state disposte chiusure temporanee, mentre in città il traffico è andato in tilt per via della chiusura di diverse strade, tra cui l’arteria via Primo Maggio. Anche il trasporto pubblico ha subito pesanti disagi. La circolazione ferroviaria è stata sospesa tra Loreto e Varano per un paio d’ore.
A Senigallia è tracimato il fosso Sant’Angelo, in diversi punti, causando allagamenti in alcune zone. Il Misa al momento non desta particolare preoccupazione, ma lo si tiene d’occhio
Anche nel pesarese, dove è esondato l’Arzilla, sono stati segnalati allagamenti. Adesso è nella zona di Fano che il torrente si è fatto più minaccioso.
Più in generale, il maltempo ha provocato danni e disagi in tutta la regione e sono state circa 300 le richieste di intervento giunte ai Vigili del Fuoco. Anche a San Benedetto del Tronto scantinati e appartamenti al piano terra sono stati invasi da acqua e fango e alcuni alberi sono caduti sulla sede stradale. Ieri, in serata, alcuni automobilisti sono rimasti bloccati sulla SP 36 nella zona di Ponterotto, tra i comuni di San Benedetto del Tronto e Acquaviva Picena. Il Comune raccomanda di «Evitare assolutamente di scendere in scantinati, garage e altri spazi chiusi posti a livello sotto il piano stradale, anche soltanto per verificare eventuali danni».