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Marche

Serie C, Fano-Samb: oltre novant’anni di sfide

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24 novembre 1991. Alma Fano-Samb. Tifosi rossoblu sugli spalti del "Raffaele Mancini".

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sono diciotto gli incontri ufficiali disputati in casa granata, 15 in campionato e 3 in Coppa Italia, oltre ad uno spareggio per la promozione in Seconda Divisione disputato in campo neutro ad Ancona il 30 giugno 1929, vinto 2-0 dalla Samb (reti di “Osvaldino” Taffoni e Tommaso “Massì” Marchegiani) che, poi, rinuncia a salire di categoria.

Il primissimo incontro si disputa a Fano nel giorno dell’Epifania del 1929, ricordato come l’anno più freddo e più rigido d’Europa e nelle nostre zone chiamato “l’anno del nevone”: la Samb esce sconfitta per 0-2.

Quella del 28 febbraio 1932, prima gara rossoblù giocata al “Borgo Metauro” attuale “Raffaele Mancini” risulta essere la sfida più ricca di gol, 4-4.

L’anno successivo, nel marzo 1933, è di nuovo pareggio, 2-2 e per la Samb realizza una doppietta Ciarapica.

Sconfitta rossoblù, 1-3, nella prima di campionato il 24 settembre 1933 che precede altre due vittorie dell’Alma, 1-0 il 13 novembre 1938 e 5-1 il 17 dicembre dell’anno successivo.

Trascorre un anno dalla fine del secondo conflitto mondiale e la Samb conquista la prima vittoria in terra fanese.

E’ il 3 febbraio 1946, i rossoblù di Paolo Colli, Serafino “Safì” Capralini e Sirio Santi battono l’Alma 4-2 grazie alle reti di Palestini, Marcello Flammini e alla doppietta del “Piola delle Marche”, “cuccì” Gigi Traini.

Un anno e mezzo dopo, il “bomber” sambenedettese verrà acquistato dall’Alessandria in serie A.

Rossoblù e granata si ritrovano dopo ben 45 anni, esattamente il 24 novembre 1991, in serie C1: il “Mancini” è un acquitrino, al limite della praticabilità e la Samb di Giorgio Rumignani impatta 0-0.

I rossoblù, poi, perdono 0-1 i due successivi scontri di campionato, giocati entrambi in serie D: quello del 21 aprile 2000 con un manipolo di giovani e con Bronzetti in panchina a pochi mesi dall’avvento di patron Gaucci e quello dell’ 8 febbraio 2015 quando la “molliccia” Samb di Silvio Paolucci, ridotta in dieci, subisce la rete del KO dal “solito” Andrea Sivilla a metà del secondo tempo.

Dopo questa sconfitta i rossoblù restarono imbattuti in trasferta per ben 27 gare (1 anno, 8 mesi e 14 giorni d’imbattibilità esterna conclusasi il 22 ottobre 2016 a Bassano del Grappa, 3-4).

L’11 ottobre 2015, 7a giornata di andata del torneo di serie D, la Samb (allenata da Loris Beoni) espugna il “Mancini” dopo quasi 70 anni dal primo successo in terra fanese; ancora una volta mette a segno 4 reti (4pt Mario Barone, 6st Davide Salvatori, 10st Mario Titone, 19st rigore Mario Barone) e ne subisce una, quella del momentaneo pareggio realizzato su calcio di rigore da Andrea Sivilla nei minuti di recupero del primo tempo.

I rossoblù espugnano di nuovo Fano nella stagione successiva in Lega Pro, 2-1. E’ il 5 febbraio 2017 e già dopo 13 minuti la Samb è in doppio vantaggio grazie alle reti di Leo Mancuso (12° gol stagionale) e dell’attaccante nigeriano Kolawole Agodirin, al suo esordio dopo l’acquisto nella sessione invernale del calcio mercato. A nulla servirà un dubbio calcio di rigore trasformato dal granata Germinale: un super Pegorin, un palo clamoroso e un erroraccio sottoporta dell’ex Fioretti consegneranno alla storia il terzo successo della Samb a Fano.

Poi due pareggi, entrambi 1-1: il 18 marzo 2018 in una gara tiratissima, sotto la pioggia e molto maschia. Non mancano le emozioni. Il risultato finale si concretizza nella ripresa. Al gol di Giordano Fioretti dopo 5 minuti, risponde per la Samb di Eziolino Capuano Luca Gelonese, ad un quarto d’ora dal termine;

sette mesi dopo, il 21 ottobre, in una giornata di forte vento e pioggia, i rossoblù di mister Giorgio Roselli (espulso ad un quarto d’ora dalla fine) subiscono dopo soli 3 minuti la rete di Acquadro. La Samb subisce il gioco avversario ma, al 27° della ripresa pareggia grazie alla rete di testa di Stanco che corregge un calcio di punizione tirato da Ilari.

Il 25 agosto dello scorso anno i rossoblu di Paolo Montero escono vincitori dal “Mancini”. Il vantaggio al quarto d’ora di Iacopo Cernigoi viene neutralizzato dal granata Parlato alla mezzora. Nella ripresa l’autorete di Di Sabatino al 7° e il gol di Frediani al primo minuto di recupero fissano il risultato sul 3-1 per la Samb.

Tre precedenti in Coppa Italia: una sconfitta 0-1 ed eliminazione negli Ottavi nel febbraio 1981 con Nedo Sonetti in panchina; un pareggio 1-1 e qualificazione agli Ottavi nel dicembre 1989 con il compianto Bruno Pace allenatore; un’altra sconfitta 0-3 ed eliminazione in gara “secca” nell’agosto 2014 con Andrea Mosconi in “panca”.

TUTTI I PRECEDENTI IN GARE UFFICIALI IN CASA GRANATA


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Pesaro-Urbino

Ascoltati i minori che hanno assistito al femminicidio della madre a Saltara

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femminicidio saltara

Ana Cristina Duarte Correia, la vittima del femminicidio avvenuto venerdì notte a Saltara, nel comune di Colli al Metauro in provincia di Pesaro e Urbino, aveva fatto ritorno nella casa in cui è stata uccisa proprio quella sera. Si era allontanata qualche giorno prima proprio a causa del comportamento violento del coniuge, ma era tornata senza avvisare le forze dell’ordine.

PESARO – Quando ha fatto rientro a casa, a Saltara nel comune di Colli al Metauro, nella notte tra venerdì 6 settembre e sabato 7, è scoppiata l’ultima furiosa lite, culminata in femminicidio. Ana Cristina Duarte Correia, 38 anni, di origine brasiliana, è stata uccisa a coltellate dal marito Ezio Di Levrano, 54 anni, brindisino.

Alla raccapricciante scena hanno assistito i loro figli di 14, 11 e 6 anni. La donna è stata lasciato in fin di vita in un lago di sangue. L’uomo, dopo averla ripetutamente colpita all’addome, è fuggito e si è nascosto nell’ombra. E’ stato trovato poco dopo, poco distante. A chiamare per primo i soccorsi è stato il più grande dei tra minori.

Oggi i minori sono stati ascoltati in ambiente protetto sostituto procuratore Irene Lilliu. Hanno passato la notte con i nonni. In base a quanto ricostruito fino ad ora, intorno alle 2:30 sono stati svegliati dalle grida. Durante una lite, il padre ha estratto un coltello a serramanico ed ha sferrato diversi fendenti all’addome della donna. «Cinque colpi» ripeterà quasi ossessivamente il più piccolo, testimone dell’orrenda scena. Il marito, dopo aver colpito a morte la moglie, si è allontanato da casa.

Si è nascosto in un campo sportivo poco distante. Quando è stato rintracciato, poco dopo, si è consegnato. Oggi si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto. Rischia l’ergastolo. Le grida disperate della donna hanno attirato anche una coppia di vicini di casa, che si è imbattuta nel figlio maggiore. Il quattordicenne ha prima cercato di tamponare le ferite della madre, poi è sceso in strada per cercare aiuto. Aveva già chiamato il 118. «Mettete uno specchio sotto il naso della mamma per vedere se è ancora viva poi correte e venite via». Ha detto ai fratelli minori. I soccorsi si sono precipitati sul posto, ma per la donna non c’è stato nulla da fare ed è deceduta prima di arrivare all’ospedale regionale di Torrette.

La donna vittima di femminicidio a Saltara, recentemente si era allontanata da casa, proprio a causa del comportamento violento del marito, il quale ne aveva denunciato la scomparsa. La donna si era rifugiata per qualche giorno da alcune amiche, ma non aveva voluto denunciare l’uomo. I Carabinieri l’avevano comunque già ascoltata ed avevano deciso di attivare il codice rosso. Lei però lo scorso venerdì notte ha deciso di tornare a casa, senza avvisare le forze dell’ordine. I vicini hanno riferito di aver già udito la coppia litigare violentemente in passato. Tra le frasi captate «mi fai male» e «se mi lasci ti porto via i figli».

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Macerata

Civitanova Marche, liquami dal tir che trasportava maiali morti per peste suina

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liquami maiali tir Civitanova marche
Foto d'archivio.

Il tir si è fermato a Civitanova Marche durante il trasporto delle carcasse, dove i maiali sono stati abbattuti per un focolaio di peste suina, ad un inceneritore di Latina. Al momento di darsi il cambio alla guida, i due autisti si sono accorti della perdita.

MACERATA – I cassoni non erano stati correttamente sigillati e da due rimorchi sono fuoriusciti liquami che si sono riversati a terra. Il tir, che si è fermato a Civitanova Marche, trasportava carcasse di maiali abbattuti per un focolaio di peste suina sviluppatosi in un allevamento del Nord Italia. Era diretto ad un inceneritore di Latina. Ieri sera, domenica 8 settembre, i due autisti si sono si sono accorti dello sversamento di liquami dai cassoni del tir al momento del cambio al volante ed hanno segnalato il fatto.

Sono scattate le procedure di bonifica ed i cassoni sono stati nuovamente sigillati per evitare ulteriori perdite e per permettere al mezzo di raggiungere l’inceneritore. Alle operazioni hanno preso parte i carabinieri, i vigili del fuoco, personale dell’Azienda sanitaria territoriale e l’Arpam.

Il trasferimento delle carcasse avviene dopo una procedura di abbattimento nell’area metropolitana di Milano a seguito dell’emersione di casi di peste suina in un allevamento. Per mettere in sicurezza i carichi a protezione della salute pubblica i vigili del fuoco sono intervenuti con attrezzature particolari e tute di protezione. 

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Ancona

Ancora intubato il ragazzo che ha cercato di uccidere i genitori a Gagliole

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Il giovane di 23 anni è piantonato all’ospedale di Ancona. Quando stara meglio sarà trasferito in carcere con l’accusa di tentato omicidio. In base alle testimonianze, il ragazzo si stava tagliando, in casa a Gagliole, quando i genitori sono intervenuti per fermarlo e lui ha reagito con violenza.

ANCONA – E’ ancora sedato e non può respirare autonomamente il ragazzo di 23 anni di Gagliole, nel maceratese, accusato del tentato omicidio dei genitori. Dopo essersi inferto alcune ferite, ai polsi ed alla trachea, si è scagliato contro il padre e la madre, intervenuti per fermarlo. I genitori ora stanno meglio. La madre è quella che ha riportato le conseguenze minori. Il padre invece è stato sottoposto ad un delicato intervento e sebbene sia ancora in prognosi riservata, non sarebbe in pericolo di vita.

In base a quanto trapelato fino ad ora, il ragazzo si stava tagliando, quando i genitori hanno cercato di fermarlo. E lui ha reagito con violenza. Il tentato omicidio è avvenuto lo scorso venerdì 6 settembre, a Gagliole, comunità di 500 anime in provincia di Macerata. Quando i genitori lo hanno visto infliggersi quei tagli con un coltello da cucina, hanno cercato di fermarlo. E lui ha rivolto l’arma contro di loro.

«Urlava in modo disperato, sovrumano, mai sentita una cosa simile» hanno affermato i vicini, come riporta Il Resto del Carlino, i quali hanno chiamato i soccorsi. Il giovane, ancora in prognosi riservata, si trova in stato d’arresto per tentato omicidio aggravato dal vincolo di parentela.

Proseguono le indagini per capire cosa abbia potuto spingere il ragazzo ad agire così. Descritto come una persona mite ed educata, non aveva mai mostrato segnali di squilibrio o pericolosità. Durante quei momenti si sarebbe inferto dapprima alcuni tagli, per poi colpire ripetutamente la madre in vari punti del corpo, fortunatamente solo a livello superficiale, ed il padre al torace e all’addome, molto più in profondità, prima di portarsi la lama al collo.

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