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Marche

Samb 2020, gioie e dolori in un incredibile e perfetto equilibrio. Tutti i numeri dell’anno

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si tirano le somme nell’ultimo giorno del 2020.

Un anno “corto” caratterizzato dallo stop di quattro mesi e mezzo dalla metà di febbraio a fine giugno per l’Emergenza CoViD 19.

Ventisei le gare ufficiali giocate dai rossoblu, 24 nel campionato di Terza serie, una nei PlayOff di serie C, una nel primo turno di Coppa Italia maggiore.

Tredici gare in casa, tredici in trasferta, 28 gol fatti e 28 subiti, 14 fatti in casa e in trasferta, 14 subiti in casa e in trasferta, 33 punti raccolti, sedici in casa e diciassette in trasferta …

Un bilancio incredibilmente in equilibrio tra i vari numeri, come a farlo apposta…

Questo il cammino numerico della compagine rossoblu.

Perfetto equilibrio nelle vittorie, nei pareggi, nelle sconfitte, nei gol fatti e subiti complessivamente, in casa e fuori.

Sul campo si inizia e si finisce con due vittorie, a Trieste contro gli alabardati 2-1 e in casa contro la Virtus Verona 1-0.

Nel mezzo un presidente che va, Franco Fedeli e uno che arriva Domenico Serafino.

Due allenatori, Paolo Montero (le prime 16 partite. 17 punti: media 1,06 a incontro) e Mauro Zironelli (le ultime 10. 16 punti: media 1,6 a partita).

Più roseo il cammino nell’ultima parte dell’anno nonostante le sconfitte interne contro Modena e Matelica e quella esterna a Cesena, del tutto immeritata.

L’arrivo di patron Serafino ha portato una ventata positiva e di fiducia, societaria prima di tutto, per il prosieguo del torneo in corso e per l’inizio di questo 2021.

Ci sono i presupposti per fare bene anche in breve termine e la costruzione di una squadra che possa tornare in quella serie B che ormai manca da oltre trent’anni.

Addio 2020 e buon 2021 con la speranza che abbia termine questa maledetta pandemia che sta costringendo i tanti tifosi rossoblu alla lontananza forzata dalla propria beneamata Samb.

Non è vero Calcio senza Cuori, Colori e Tifo sugli spalti!

Buon Anno !!!!!!!


IL 2020 ROSSOBLU


Per info su Oggi Sport: https://oggisport.it/ e la pagina Facebook https://www.facebook.com/oggisport/?notif_id=1597904047411099&notif_t=page_fan

Pesaro-Urbino

Focolaio di dengue nelle Marche, oltre 100 casi accertati a Fano

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Regione Marche conferma che ci sono oltre 100 casi di dengue accertati nella zona di Fano, ma assicura che la situazione è sotto controllo.

PESARO-URBINO – 102 casi accertati e una decina probabili. Nel nord elle Marche, più precisamente intorno a Fano, si è sviluppato un focolaio di dengue, malattia infettiva trasmessa da alcune zanzare.

Nelle farmacie comunali sono stati distribuiti 800 kit contenenti 10 larvicidi, uno spray repellente e una pennetta disinfettante al prezzo calmierato di 15 euro. Contestualmente, il comune ha avviato una campagna di disinfestazione del territorio.

La dengue è diffusa principalmente nei climi tropicali o subtropicali, ma nell’ultimo anno sono stati segnalati casi anche in Lombardia ed Emilia-Romagna. Il focolaio nelle Marche rappresenta il caso italiano con il maggior numero di trasmissioni autoctone, cioè non legate a infezioni contratte all’estero. In Italia, dal primo gennaio al 24 settembre, sono stati confermati 500 casi di dengue, di cui 436 associati a viaggi all’estero e 64 autoctoni. Nessun caso si è rivelato fatale.

La malattia può provocare febbre, mal di testa, dolori articolari ed un’eruzione cutanea simile a quella del morbillo. Nei casi più gravi, e più rari, può provocare anche letali emorragie interne. Si trasmette attraverso la puntura della zanzare tigre, pertanto si raccomanda di eliminare acqua stagnante da vasi o ciotole per animali e di adottare le dovute precauzioni contro le punture.

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Fermo

Operazione della DDA contro il traffico di droga a Caivano: un arresto nel fermano

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Questa mattina il Gip di Napoli ha emesso, su richiesta della DDA, 50 ordinanze di custodia cautelare per traffico di droga e favoreggiamento del clan Angelino-Gallo di Caivano: un arresto è stato compiuto anche nel fermano.

FERMO – E’ stato tradotto nel carcere fermano il soggetto cinquantenne di origine campana, in arresto in seguito ad un’operazione della DDA. Il Gip di Napoli infatti, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, ha emesso 50 ordinanze di custodia cautelare per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio di droga, aggravati dalla finalità di agevolare i clan Angelino-Gallo. Dei 50 arrestati, 49 sono finiti in carcere.

Il clan menzionato è indicato come egemone nel territorio di Caivano. L’associazione sgominata oggi si sarebbe occupata dell’approvvigionamento degli stupefacenti all’ingrosso ed avrebbe poi organizzato l’immissione della droga sul mercato al dettaglio. LE dosi erano destinate quasi esclusivamente alle piazze di spaccio di Caivano e del Parco Verde.

Sarebbero circa 25 le piazze collegate dal sodalizio, nelle quali i prezzi venivano in qualche modo “calmierati”. Il giro d’affari sarebbe ammontato a circa 500 mila euro mensili.

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Fermo

Civitanova Marche, arrestato per tentata estorsione ex boss pugliese

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Salvatore Annacondia, detto “manomozza” per un incidente di pesca in seguito al quale ha perso un arto, è stato arrestato dalla Polizia, che si è presentata all’appuntamento con l’imprenditore fermano vittima della tentata estorsione.

FERMO – Salvatore “manomozza” Annacondia torna in carcere. Il sessantasettenne con un passato da boss della malavita organizzata in Puglia prima, e da collaboratore di giustizia poi, è stato arrestato per tentata estorsione nei confronti di un imprenditore fermano.

Annacondia risiede a Civitanova Marche, dopo un periodo trascorso a Porto San Giorgio. Considerato un esponente di spicco della microcriminalità pugliese per tutti gli anni ’80, nel 1991 si è pentito ed ha confessato di essere responsabile di 72 omicidi. Si era rifatto una vita nelle Marche, con una nuova identità, dove lavorava nel settore della ristorazione.

Sulle indagini al momento trapela poco. Si pensa che l’imprenditore che ha denunciato Annacondia possa non essere l’unica vittima delle estorsioni, ma gli iqnuirenti mantengono il più serrato riserbo.

All’imprenditore l’ex boss avrebbe chiesto migliaia di euro, minacciando di morte lui e la sua famiglia qualora non avesse accettato. La vittima della tentata estorsione ha finito di accettare, ma ha al contempo avvisato la polizia, la quale si è presentata all’appuntamento per la riscossione del denaro, tenutosi a Civitanova

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