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Marche

Triestina-Samb: undici mesi fa l’unica vittoria rossoblu. Tutti i precedenti

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sono quattordici i precedenti in casa alabardata tra i rossoblù e i triestini biancorossi giuliani, i primi undici giocati sul terreno del vecchio stadio “Pino Grezar”, gli ultimi tre al “Nereo Rocco”: 13 in campionato (i primi 9 in B, gli ultimi quattro in Terza Serie) e 1 in Coppa Italia.

Il bilancio complessivo per i rossoblu è di una vittoria (nell’ultimo precedente), 6 pareggi (uno in Coppa, 1-1) e 7 sconfitte; 7 reti realizzate (una in Coppa) e 21 subìte (una in Coppa).

Il 9 febbraio 1958 va in scena il primo match. La Samb di mister Ugo Amoretti perde all’inglese 0-2. La Triestina, capolista, segna un gol per tempo: a metà della prima frazione con Gianfranco Petris e a metà ripresa con il compianto sambenedettese Renato (Rinaldo) Olivieri, in rete anche nel match d’andata al “Fratelli Ballarìn”.

Il 6 marzo 1960 è di nuovo 2-0 per i giuliani che chiudono la gara dopo una ventina di minuti grazie alla doppietta di Romano Taccola. Curiosità in campo: a difendere le rispettive porte ci sono i fratelli Bandini: Giampiero (classe 1935) è il più grande ed è alabardato; quattro anni più giovane (classe 1939) è il portiere rossoblù, Giorgio.

Il primo punto della Samb a Trieste arriva il 15 gennaio 1961, 0-0 dei ragazzi di mister Enrico Radio.

Due anni dopo, il 10 marzo 1963, nonostante la sconfitta 1-3, i rossoblù realizzano il primo gol in terra giuliana. A metterlo a segno è la punta originaria di Fiastra (nel maceratese) Mario Sestili (classe 1941) che accorcia le distanze, 1-2, al decimo minuto della ripresa. Le reti biancorosse sono firmate da Vittorino Mantovani (doppietta: un gol nel primo tempo, l’altro al 90°) e Renzo Vit ad inizio ripresa.

Le due squadre si ritrovano vent’anni dopo, 16 ottobre 1983. La Samb di mister Roberto Clagluna strappa un prezioso punto, 1-1. A quindici minuti dal termine, il gioiellino rossoblù Michele Colasanto pareggia su calcio di rigore il gol di Francesco Romano siglato dieci minuti prima.

Il 4 novembre 1984 è ancora 1-1 tra la Samb di Francesco Liguori e i biancorossi diretti dall’ex-Milan Massimo Giacomini. Questa volta sono i giuliani che rimontano su calcio di rigore. La Samb, infatti, dopo 5 minuti è già in vantaggio con Stefano Borgonovo. Ad inizio ripresa Franco De Falco realizza il Penalty fischiato da Piero D’Innocenzo di Ciampino.

Dieci mesi più tardi in Coppa Italia, il 4 settembre 1985, Tiziano Manfrin realizza dopo 6 minuti su calcio di rigore. La gara si conclude ancora 1-1. Per i biancorossi di Enzo Ferrari pareggia Vincenzo Di Giovanni al quarto d’ora del primo tempo.

In campionato, il 18 maggio 1986, la Samb di Giampiero Vitali viene superata 0-1. Il protagonista in assoluto è il famigerato Arbitro Luciano Luci della sezione di Firenze (classe 1949, nato nel livornese, a Campiglia Marittima) che assegna due rigori a favore della Triestina: il primo è realizzato dal santomerese Pasquale Iachini, l’altro è sbagliato da Franco De Falco: non poche le critiche.

Quattro mesi dopo, 21 settembre 1986, cambia il Direttore di gara (Roberto Vecchiatini di Bologna) ma non la sostanza. Al 4° della ripresa un altro calcio di rigore a favore dei locali: a sbagliare il tiro dagli undici metri questa volta è Pasquale Iachini. Franco De Falco, però, realizza il gol partita a venti minuti dal termine, 0-1.

L’ultimo incontro in serie B è datato 20 marzo 1988 e termina a reti bianche, 0-0.

Sconfitta pesante, invece, nel primo giocato in Terza Serie il 27 settembre 1992. La Samb esce con le ossa rotte, 0-3. I rossoblù di Claudio Tobia dopo 35 minuti sono già sotto di due gol (Roberto Lambardi al 6° e autorete di Casimirri al 33°) e in 10 uomini per l’espulsione comminata al 35° da Angelo Bonfrisco di Monza nei confronti di Peppe Manari. Il terzo gol arriva al decimo del secondo tempo ancora con Roberto Lambardi.

Sarà questa l’ultima gara della Triestina giocata ufficialmente in Campionato sul terreno del vecchio stadio “Pino Grezar”. Il “Nereo Rocco”, infatti, verrà inaugurato proprio nella successiva gara casalinga, il 18 ottobre 1992 contro la Vis Pesaro.

Al “Rocco” i rossoblù esordiranno ventisei anni dopo, 6 maggio 2018, ultima gara della “Regular Season”, 1-1 il risultato finale. Il portiere Perina e Miceli risulteranno i migliori in campo della Samb: il primo per aver parato un calcio di rigore sull’1-1 a dieci minuti dal 90°, il secondo per aver realizzato alla mezzora della ripresa il pareggio su azione da calcio d’angolo di Bellomo. I giuliani erano andati in vantaggio con Bracaletti al 33° del primo tempo sul primo calcio di rigore assegnato da Sozza di Seregno. La Samb di Francesco Moriero, tornato sulla panca rossoblù dopo l’esonero di Eziolino Capuano la domenica precedente, si classifica terza e accede direttamente agli Ottavi di finale dei PlayOff per la promozione in serie B.

Il 24 marzo 2019 c’è la sconfitta più pesante in casa alabardata. L’”ultima” Samb di Giorgio Roselli regge per quasi un’ora poi, in meno di venti minuti, subisce quattro reti: Granoche, doppietta, Costantino e Petrella infilano la difesa rossoblù. A fine gara il tecnico umbro, settimo dell’”era Fedeli”, viene esonerato. Al suo posto torna Giuseppe Magi, 177 giorni dopo il suo allontanamento.

E’ l’11 gennaio, prima gara del 2020, quando finalmente una Samb stoica e storica espugna Trieste per la prima volta nella sua storia.. Una vittoria d’altri tempi, maschia, da squadra che lotta a denti stretti e seppur in 9 contro 11 (Daniele Paterna di Teramo espelle Miceli dopo 8 minuti e Cernigoi a metà ripresa) la Samb getta il Cuore oltre l’ostacolo, sorretta dal tifo incessante dei cento Cuori rossoblu stoicamente presenti sugli spalti. Eroe del giorno Samuele Massolo che sull’1-0 della Samb, realizzato da Cernigoi dopo 4 minuti, para un calcio di rigore a Granoche. Encomio anche a Di Pasquale, autore del 2-0 al quarto d’ora della ripresa: il difensore di Sant’Omero anticipa di testa il portiere avversario dopo una pennellata dalla trequarti destra di Volpicelli: giusto premio dopo il lungo e grave infortunio occorsogli nella stagione precedente. I giuliani accorciano le distanze un minuto prima del 90° con Costantino in evidente e netta posizione di fuorigioco.

Luigi Tommolini

TUTTI I PRECEDENTI IN CASA ALABARDATA


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Ancona

Investita e uccisa a Falconara Marittima, si è costituito l’automobilista: «non me ne ero accorto»

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Tragico incidente stradale questa mattina nei pressi di Rocca Priora. Ancora da identificare la vittima. Il corpo è stato trovato da un passante. L’automobilista non si è fermato, ma ha chiamato i Carabinieri in un secondo momento.

ANCONA – A trovarla è stata una residente della zona, che si era recata alla fermata dell’autobus. Ha notato prima alcune macchie di sangue, poi un cappellino, poi una scarpa ed alcuni detrititi lasciati da una macchina. Più in là, ad una decina di metri, c’era quello che inizialmente sembrava un fagotto di abiti gettato a terra. Era invece il corpo di una donna investita e uccisa lungo la via Flaminia a Falconara Marittima, non lontano dalla raffineria Api.

L’impatto si sarebbe verificato intorno alle 7:00 mentre il ritrovamento del corpo è avvenuto verso le 8:00. L’auto che ha travolto la donna, ancora da identificare, non si è fermata, ma qualche ora più tardi il conducente si è presentato ai Carabinieri, sostenendo di non essersi accorto in un primo momento dell’investimento.

Vicino al luogo dell’incidente, la Polizia Locale aveva ritrovato un paraurti, che si sarebbe staccato dall’auto che ha colpito la donna investita ed uccisa stamane a Falconara Marittima. La zona in cui si è verificato l’investimento non presenta strisce pedonali e per i pedoni non è facile attraversare la strada.

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Ancona

Morti sospette nella Rsa di Offida: assolto in Appello l’infermiere accusato di omicidio

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In primo grado aveva ricevuto una condanna all’ergastolo per la morte di 7 anziani, ospiti di una Rsa di Offida. Assolto «perchè il fatto non sussiste». I giudici hanno chiesto l’immediata scarcerazione.

ANCONA – Clamoroso colpo di scena presso la Corte d’Appello di Ancona che ha completamente ribaltato la sentenza nei confronti di Leopoldo Wick ed ha assolto l’infermiere condannato in primo grado all’ergastolo per omicidio, relativamente all’inchiesta sulle morti sospette in una residenza per anziani di Offida. Secondo i giudici anconetani che hanno chiesto l’immediata scarcerazione «il fatto non sussite».

Nel giugno dello scorso anno invece, il Tribunale di Macerata aveva concordato con le accuse della Procura di Ascoli e lo aveva condannato all’ergastolo per omicidio. Nel mirino degli inquirenti 7 morti sospette, oltre ad altri quattro tentati omicidi. In base alle accuse, Wick avrebbe somministrato dosi letali di farmaci ai pazienti che aveva in cura dal 2017 al 2018.

In Appello la Procura ha chiesto la conferma della condanna, ma la Corte ha ribaltato la sentenza. Arrestato una prima volta nel giugno del 2020 su ordine del Gip di Ascoli, venne rilasciato l’anno seguente dalla corte d’Assise. Poi, nel 2022, il rientro in carcere dopo il ricorso della Procura e la decisione della Cassazione.

Oggi, l’infermiere è stato assolto dall’accusa di omicidio per le morti sospette nella Rsa di Offida. Quando la Corte ha dato lettura della sentenza, l’imputato è scoppiato in lacrime. Oltre all’assoluzione, i giudici hanno revocato i risarcimenti precedentemente stabiliti e condannato le parti civili al pagamento delle spese processuali.

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Ancona

Anziano investito sulle strisce: ricoverato per accertamenti

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anziano investito sulle strisce jesi incidente polizia locale ambulanza

Al volante dell’auto che l’ha travolto, una donna di 83 anni che si è immediatamente fermata a prestare soccorso.

ANCONA – Chi ha assistito alla scena ha temuto per il peggio, ma fortunatamente non sarebbero gravi le condizioni dell’anziano classe ‘ 37trasferito all’ospedale Carlo Urbani di Jesi, dopo essere stato investito mentre attraversava sulle strisce pedonali, all’incrocio tra via Largo Grammercato e via Cesare Battisti.

L’incidente è avvenuto intorno alle 10:15. Dopo l’urto, l’uomo è rimasto riverso sull’asfalto. Sul posto è intervenuta un’ambulanza della Croce Verde, per il trasporto in Pronto soccorso.

Al volante dell’auto che ha investito un anziano sulle strisce pedonali a Jesi, una signora di 83 anni, che si è subito fermata. Praticamente sotto shock, non si dava pace dopo aver visto ni che condizioni si trovava l’infortunato, che però non desterebbero particolari preoccupazioni ai medici.

Sul posto è arrivata anche una pattuglia della Polizia Locale per i rilievi del caso e per regolare il traffico.

Pierpaolo Mascia

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