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Marche

Zironelli: “Fattore campo non esiste quest’anno. Non abbiamo fatto nulla, serve più tigna”

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Conferenza stampa del tecnico della Samb (per noi di “OggiSport-IlMartino” c’era Federico Principi, questo il suo articolo)

“Con il Padova mi piangeva il cuore di non poter utilizzare tutta la rosa, siamo stati sfortunati e la partita poteva finire diversamente”. Così il tecnico della Sambenedettese, Mauro Zironelli, nella conferenza stampa di oggi ritorna sulla sconfitta che ha chiuso amaramente il girone d’andata dei rossoblù. E proprio con una sconfitta era iniziata la stagione della Samb con il Carpi: in panchina c’era ancora Paolo Montero, Ruben Botta era ancora bloccato da problemi burocratici e il Carpi era guidato dal progetto ambizioso di Sandro Pochesci, interrotto proprio in questa settimana dopo il suo allontanamento dallo staff tecnico degli emiliani.

“Non è mai ideale affrontare una squadra che ha appena cambiato allenatore, ma dobbiamo concentrarci su noi stessi e non sugli altri”, ha precisato Zironelli. “Conosco Pochesci, propone un calcio molto offensivo, forse il nuovo tecnico Foschi ha una filosofia con un baricentro un po’ più basso. Non abbiamo certezze su di loro e non sappiamo se cambieranno modulo, ma alla fine i giocatori che hanno sono gli stessi delle altre partite”.

Il tecnico ha comunque lodato il rendimento espresso dai suoi giovani fino a questo momento, precisando che “sono i veterani che possono dare ancora qualcosina in più a livello di esperienza. Tutti però dobbiamo essere più tignosi e aggressivi, soprattutto allo stesso modo di quanto espresso nei secondi tempi contro Südtirol, FeralpiSalò e Triestina.” Ha poi analizzato “bisogna provare anche a sbloccarsi mentalmente e a rischiare un po’ di più. Se non provi e non accetti di poter sbagliare hai perso in partenza” e infine ha sottolineato: “Dobbiamo però ricordarci che non abbiamo fatto ancora niente, inizia un nuovo campionato e dovremo stare ancora più attenti, consapevoli che il fattore campo non esiste in una stagione anomala come questa”.

Zironelli si è detto anche felice di aver recuperato in condizioni migliori Botta, D’Angelo, Di Pasquale e Goicoechea: “Adesso inizia un ciclo durissimo di partite, soprattutto per il tour de force febbraio ho assolutamente bisogno di avere la rosa più ampia possibile”. Rosa che, a quanto pare, non verrà stravolta sul mercato: “Non mi risultano le voci che accosterebbero Angiulli al Cesena, per la partita di domani è assolutamente convocato. Non so se davvero Masini tornerà al Genoa, ma sta facendo molto bene ed è normale che avrebbe suscitato interesse sul mercato. Ma a quanto pare in giro vedo molti scambi e prestiti, non è un mercato molto vivo. Ho parlato con la società delle caratteristiche di giocatori che potenzialmente vorrei, ma opereremo solo per migliorare la rosa“. L’assalto della Samb nel girone di ritorno passerà, quindi, per un consolidamento del gruppo già formato in estate e che sembra soddisfare il suo tecnico.

Federico Principi

Pesaro-Urbino

Focolaio di dengue nelle Marche, oltre 100 casi accertati a Fano

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Regione Marche conferma che ci sono oltre 100 casi di dengue accertati nella zona di Fano, ma assicura che la situazione è sotto controllo.

PESARO-URBINO – 102 casi accertati e una decina probabili. Nel nord elle Marche, più precisamente intorno a Fano, si è sviluppato un focolaio di dengue, malattia infettiva trasmessa da alcune zanzare.

Nelle farmacie comunali sono stati distribuiti 800 kit contenenti 10 larvicidi, uno spray repellente e una pennetta disinfettante al prezzo calmierato di 15 euro. Contestualmente, il comune ha avviato una campagna di disinfestazione del territorio.

La dengue è diffusa principalmente nei climi tropicali o subtropicali, ma nell’ultimo anno sono stati segnalati casi anche in Lombardia ed Emilia-Romagna. Il focolaio nelle Marche rappresenta il caso italiano con il maggior numero di trasmissioni autoctone, cioè non legate a infezioni contratte all’estero. In Italia, dal primo gennaio al 24 settembre, sono stati confermati 500 casi di dengue, di cui 436 associati a viaggi all’estero e 64 autoctoni. Nessun caso si è rivelato fatale.

La malattia può provocare febbre, mal di testa, dolori articolari ed un’eruzione cutanea simile a quella del morbillo. Nei casi più gravi, e più rari, può provocare anche letali emorragie interne. Si trasmette attraverso la puntura della zanzare tigre, pertanto si raccomanda di eliminare acqua stagnante da vasi o ciotole per animali e di adottare le dovute precauzioni contro le punture.

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Fermo

Operazione della DDA contro il traffico di droga a Caivano: un arresto nel fermano

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Questa mattina il Gip di Napoli ha emesso, su richiesta della DDA, 50 ordinanze di custodia cautelare per traffico di droga e favoreggiamento del clan Angelino-Gallo di Caivano: un arresto è stato compiuto anche nel fermano.

FERMO – E’ stato tradotto nel carcere fermano il soggetto cinquantenne di origine campana, in arresto in seguito ad un’operazione della DDA. Il Gip di Napoli infatti, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, ha emesso 50 ordinanze di custodia cautelare per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio di droga, aggravati dalla finalità di agevolare i clan Angelino-Gallo. Dei 50 arrestati, 49 sono finiti in carcere.

Il clan menzionato è indicato come egemone nel territorio di Caivano. L’associazione sgominata oggi si sarebbe occupata dell’approvvigionamento degli stupefacenti all’ingrosso ed avrebbe poi organizzato l’immissione della droga sul mercato al dettaglio. LE dosi erano destinate quasi esclusivamente alle piazze di spaccio di Caivano e del Parco Verde.

Sarebbero circa 25 le piazze collegate dal sodalizio, nelle quali i prezzi venivano in qualche modo “calmierati”. Il giro d’affari sarebbe ammontato a circa 500 mila euro mensili.

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Fermo

Civitanova Marche, arrestato per tentata estorsione ex boss pugliese

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Salvatore Annacondia, detto “manomozza” per un incidente di pesca in seguito al quale ha perso un arto, è stato arrestato dalla Polizia, che si è presentata all’appuntamento con l’imprenditore fermano vittima della tentata estorsione.

FERMO – Salvatore “manomozza” Annacondia torna in carcere. Il sessantasettenne con un passato da boss della malavita organizzata in Puglia prima, e da collaboratore di giustizia poi, è stato arrestato per tentata estorsione nei confronti di un imprenditore fermano.

Annacondia risiede a Civitanova Marche, dopo un periodo trascorso a Porto San Giorgio. Considerato un esponente di spicco della microcriminalità pugliese per tutti gli anni ’80, nel 1991 si è pentito ed ha confessato di essere responsabile di 72 omicidi. Si era rifatto una vita nelle Marche, con una nuova identità, dove lavorava nel settore della ristorazione.

Sulle indagini al momento trapela poco. Si pensa che l’imprenditore che ha denunciato Annacondia possa non essere l’unica vittima delle estorsioni, ma gli iqnuirenti mantengono il più serrato riserbo.

All’imprenditore l’ex boss avrebbe chiesto migliaia di euro, minacciando di morte lui e la sua famiglia qualora non avesse accettato. La vittima della tentata estorsione ha finito di accettare, ma ha al contempo avvisato la polizia, la quale si è presentata all’appuntamento per la riscossione del denaro, tenutosi a Civitanova

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