TERAMO – Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa di replica da parte di Gaetano Campolo CEO e fondatore di Home Restaurant Hotel srl, piattaforma leader in Italia nel settore Home Restaurant, in merito all’evento organizzato e promosso dal vice sindaco ed Assessore alla Cultura dal titolo: Controguerra, “Home Food e Home Restaurant: quando il cibo si vende in casa”:
“Dopo aver appreso la notizia diffusa dall’Assessore Fabrizio Di Bonaventura relativo all’evento che si terrà Venerdi 9 Aprile dal titolo: Controguerra, “Home Food e Home Restaurant: quando il cibo si vende in casa”, un progetto, elaborato dal Vicesindaco e Assessore alla Cultura Fabrizio Di Bonaventura, avrà come tema della serata “Home Food e Home Restaurant: quando il cibo si “vende” in casa” con la partecipazione di Walter D’Ambrosio – Produttore Azienda Agricola Terre di EA, Alessandro De Antoniis di Cipria di Mare, Davide Calcedonio Di Giacinto – Avvocato ed esperto di Legislazione e Sicurezza Alimentare, Max Mariola – Chef del Gambero Rosso, Maria José Moraza co-fondatrice del Mercato Itinerante della Terra Gabriele Marrangoni, Lino Nazionale – Giornalista Antonio Paolini – Giornalista e Coordinatore Guide Food Gambero Rosso. Interviene Erika Mariniello, giornalista di viaggio.
Gaetano Campolo CEO dell’anno per Le Fonti Awards Innovation 2020 in qualità di CEO della piattaforma online www.homerestauranthotel.it , leader in Italia secondo tutta la stampa nazionale con oltre 250 Homers operativi in tutta Italia, sostiene che nessuno dei partecipanti conosce il settore Home Restaurant per tanto, vista l’esclusione della piattaforma da questo evento in qualità di esperti del settore, ci tiene a precisare che “Per avviare un attività di Home Restaurant bisogna rispettare il Parere del Ministero dell’interno del 1 Febbraio 2019 che chiarisce alcune regole in assenza di legge per svolgere l’attività di Home Restaurant nel territorio italiano perciò bisogna comunicare in Questura, una volta l’anno, i giorni di apertura che devono essere massimo tre a settimana per rispettare l’occasionalità, bisogna apporre sul citofono la scritta Home Restaurant sotto il proprio nome per favorire i controlli di sorvegliabilità da parte di PS e bisogna rilasciare ricevute non fiscali fino a 5 mila euro netti annui, a questo parere si aggiungono: il Bollettino Antitrust del 30 marzo 2017 che chiarisce che gli Home Restaurant in qualità di attività occasionale non può essere considerato ne esercizio pubblico ne concorenza alle attività di ristorazione, due Agende Europee in materia di Home Restaurant nel 2014 e nel 2016 che invitano gli Stati Membri ad incentivare ed agevolare il settore, e la sentenza del Giudice di pace nel Gennaio 2020 che ha condannato il Comune di Montopoli a risarcire un Home Restaurant in quanto il Comune avanza pretese inerente alla Scia, il Giudice ha precisato che in assenza di legge non esiste alcun codice Ateco e quindi essendo in regola con la comunicazione in Questura l’homers ha ottenuto il risarcimento. Per concludere Gaetano Campolo giovane imprenditore calabrese, invita l’Assessore ad includere e non escludere, con il fine di portare a Roma una annosa problematica con la speranza che l’evento Controguerra non diventi un momento per disinformare gli Abruzzesi e gli italiani tutti.
Per un maggiore approfondimento invito a visitare questo articolo “Home Restaurant è legale” al seguente link https://www.homerestauranthotel.it/attualita/lattivita-di-home-restaurant-e-legale/#:~:text=Con%20una%20grande%20apertura“