TERAMO – “La richiesta di spostare le aree di prelievo non è accogliibile proprio perché si stanno utilizzando dei siti individuati e classificati da Arta Abruzzo, nel periodo dal 2016 al 2018.
Spostando le aree perderemmo le analisi finora svolte, ed i relativi costi sostenuti, e comprometteremmo interventi urgenti per la costa, con la necessità di iniziare una nuova ricerca. Il prelievo in quelle aree si poteva evitare, semmai, solo prima di dare inizio alla campagna di analisi, dal 2016 al 2018″. Ad affermarlo è Umberto D’Annuntiis, sottosegretario alla giunta regionale, in replica alla presa di posizione di Dino Pepe sulla questione legata alle aree destinate al prelievo dei sedimenti per le attività di ripascimento.
“Le aree individuate per il prelievo non sono affatto le stesse in cui il consorzio ha effettuato il rigetto del novellame delle vongole, le quali distano più di un chilometro e, per giunta, sono spostate più a largo e a nord. Tra le due aree, anzi, non vi è alcuna relazione”, si legge ancora.
“L’ex assessore alla Pesca Pepe, che cerca di strumentalizzare questa situazione”, aggiunge D’Annuntiis, ” soffre di evidenti amnesie, oppure dovrei supporre che non abbia letto le sue stesse delibere. I siti dove la Regione Abruzzo ha programmato il prelievo per la spiaggia di alimentazione, dove sono stati rilevati circa 225.000 m3 di sabbie con caratteristiche per il ripascimento sull’arenile a sud del Torrente Vibrata, sono infatti gli stessi individuati e caratterizzati come idonei nel 2016 dalla Giunta D’Alfonso. Per la Spiaggia Alimentazione di Alba Adriatica, si è previsto, quindi, di utilizzare le sabbie individuate e giudicate compatibili nel 2016 che residuavano ed erano utilizzabili dal progetto di ripascimento della DGR 114/2015.
Consiglio vivamente al Vice-Capogruppo PD di andare a leggere (forse per la prima volta) delibere ed atti del suo quinquennio da assessore. Magari si accorgerà che il destinatario delle sue critiche infondate e pretestuose non è altri che se stesso”.
“E no, caro Sottosegretario D’Annuntiis, di “insabbiato” non c’è la mia memoria, ma la tua e quella dell’esecutivo regionale di cui fai parte e nella quale, evidentemente, nemmeno più vi parlate tante sono le situazioni di scontro aperto” risponde l’ex Assessore alla Pesca, Dino Pepe, che torna ad affrontare il delicato tema delle aree di prelievo delle vongolare e del piano di ripascimento imposto, senza alcun confronto tra le parti, dalla Regione Abruzzo. “Infatti se vi parlaste in Giunta sapresti che l’Assessore Imprudente, lui sì delegato a questo tema, ha inviato una lettera alle associazioni di categoria lo scorso 19 marzo in cui presentava le iniziative legate al ripascimento e chiedeva di avere, entro il 29 marzo, eventuali osservazioni dalle parti. Peccato che, alla faccia di quella missiva, la Giunta Marsilio non solo ha deciso di procedere lo stesso, senza attendere le risultanze delle decisioni della competente conferenza regionale della pesca, ma si è anche mossa in anticipo senza attendere appunto la fine di marzo, come invece aveva comunicato dimostrando apertamente di non avere la benché minima considerazione del mondo della pesca e delle sue 82 imprese di vongolare”.
“Spero che ora, con il quadro più chiaro, il Sottosegretario D’Annuntiis abbia finalmente compreso il motivo per il quale l’intero mondo della pesca abruzzese è in rivolta contro la Giunta Marsilio…per il secondo anno consecutivo” prosegue Pepe. “Le associazioni di categoria ed il Cogevo chiedono infatti solamente di percorrere strade alternative per evitare che il maxi-prelievo di sabbia possa vanificare gli sforzi compiuti negli ultimi anni per la creazione delle zone di ripopolamento delle vongole…nulla di trascendentale! Purtroppo però è mancato, ancora una volta, un confronto serio, costruttivo e fattivo con chi vive di pesca, un settore che già è stato messo duramente in ginocchio dalla crisi, senza aver ricevuto uno straccio di aiuto dalla Regione guidata dal centrodestra, e che continua a subire imposizioni dall’alto, scelte scellerate e nessun conforto”.
“Ancora una volta il Sottosegretario D’Annuntiis, in questi giorni nell’occhio del ciclone per la sua “fuga” da Forza Italia ed il passaggio tra le braccia del Presidente Marsilio, prende lucciole per lanterne, intromettendosi su di un tema che non lo riguarda (a meno che il Governatore non abbia in animo di dare a lui la delega alla Pesca). L’Assessore attuale alla Pesca, Imprudente, infatti ha evitato di rispondere ai pescatori sapendo di essere in torto marcio con l’intero mondo della pesca abruzzese” conclude il Vice Capogruppo Regionale del Partito Democratico.