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Ancona

Jesi: 85enne 14ore al pronto soccorso

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JESI(AN):Una signora R.L. di 85 anni ha trascorso oltre mezza giornata al pronto soccorso dell’ospedale “Carlo Urbani” .La figlia, Debora,con rabbia commenta:«Una storia assurda, direi vergognosa per un paese civile. Mia madre, che è affetta da osteoporosi, tremore essenziale e da un inizio di demenza senile, è caduta in casa e lamentava dolori al coccige, al tratto sacrale della colonna e al sedere. Il medico di famiglia ci ha consigliato di farla trasportare con il 118 al pronto soccorso per effettuare radiografie ed alle 10.30 di mattina è giunta al “Carlo Urbani” . Prima di partire con l’ambulanza e visto che mi hanno detto che non era necessario accompagnarla perché non mi avrebbero fatta entrare per le norme anti Covid, ho lasciato a mia madre un astuccio con tutte le medicine che doveva prendere e il mio numero telefonico».Nel tardo pomeriggio,intorno le ore 17:00  la figlia della 85enne non avendo notizie si è allarmata. La donna dichiara ancora:«Ho telefonato e mi hanno detto che era ancora in attesa di visita e allora mi sono precipitata al Triage. So bene che prima vengono curati i casi più urgenti ma alle 18 ho chiesto spiegazioni e un operatore mi ha detto che c’erano altri 4 pazienti davanti a lei. Sono passate altre 2 ore e mi sono davvero indignata: mia madre non era certo in condizione di restare così anche perché nel frattempo un’infermiera mi ha detto che c’erano altre 6 persone prima di lei ed allora ho minacciato di chiamare i Carabinieri. Nessuno si è preoccupato di lei, in tutto quel tempo nessuno l’ha accompagnata in bagno, ho dovuto chiedere aiuto al personale. Un’altra cosa che mi ha dato molto fastidio è il fatto che alcuni operatori del pronto soccorso abbiano dato responsabilità al medico di famiglia. Alle 23, dopo la visita e i raggi, l’odissea sembrava finita ma non era così. Per rientrare c’era bisogno di un’ambulanza perché mia mamma deve essere trasportata per alcune rampe di scale ma la Croce Gialla, non certo per sua responsabilità, è arrivata solo all’una di notte e finalmente dopo 14 ore mia madre è rientrata a casa.Mi hanno fatto ritornare il giorno dopo perché non mi avevano consegnato il referto, visto che all’una di notte non c’era un medico per firmarlo e, la ciliegina sulla torta, è stata la richiesta assurda di un’infermiera, che tra l’altro era presente la sera precedente. Candidamente mi ha chiesto se era possibile riportare mia madre al pronto soccorso perché evidentemente non avevano finito esami e analisi. Mi sono veramente arrabbiata: come ci si può comportare così?».

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Tutto esaurito per il Convegno della dottoressa Loretta Bolgan a Jesi

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convegno dottoressa bolgan jesi

ANCONA – Tutto esaurito per il convegno del 2 aprile al centro congressi dell’hotel Federico II di Jesi, tenuto dalla ricercatrice Loretta Bolgan, su: “Covid-19: meccanismo del danno, ruolo della spike. Prevenzione e cure”.

Laureata in chimica e tecnologia farmaceutica e con un dottorato di ricerca in scienze farmaceutiche, la dott.ssa Bolgan è notoriamente conosciuta per gli studi sull’efficacia e la sicurezza dei vaccini, inclusi i vaccini covid-19.

In particolare, i suoi recenti studi si sono concentrati sul meccanismo del danno indotto dalla spike vaccinale e naturale, nonché sugli effetti avversi dovuti sia al long-covid che ai sieri vaccinali. Il convegno, moderato dalla giornalista e scrittrice Beatrice Silenzi, è stato organizzato dall’associazione no profit “Seam aps” di Pesaro e da numerosi volontari che si sono attivati gratuitamente per la promozione dell’evento in tutta la regione Marche.

La splendida sala musicisti dell’hotel Federico II di Jesi ospiterà nel suo complesso più di 400 partecipanti. A tutte le numerosissime persone che non hanno potuto prenotarsi per esaurimento dei posti, gli organizzatori garantiranno la possibilità di seguire il convegno della dottoressa Bolgan a Jesi in diretta streaming alla pagina Facebook Liberinsieme.

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Confronto tra candidati a Falconara Marittima sulla mobilità sostenibile

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confronto tra candidati a falconara sulla mobilità sostenibile

Il circolo Legambiente “Martin Pescatore” di Falconara Marittima ha organizzato lo scorso venerdì 24 marzo un confronto aperto a tutta la cittadinanza su mobilità sostenibile e inquinamento dell’aria a Falconara Marittima, al quale ha invitato i candidati sindaco alle prossime elezioni: presenti Anna Grasso e Annavittoria Banzi, mentre a rappresentare Stefania Signorini e Marco Baldassini c’erano i loro collaboratori.

ANCONA – “Mobilità Sostenibile, l’inquinamento dell’aria dipende anche da noi”, questo il titolo del dibattito pubblico organizzato dal circolo Legambiente “Martin Pescatore” lo scorso venerdì 24 marzo a Falconara Marittima. L’incontro sulla mobilità sostenibile è stato anche occasione di confronto tra i candidati sindaco di Falconara alle prossime Elezioni Amministrative, invitati a partecipare. Erano presenti le candidate Anna Grasso e Annavittoria Banzi, mentre Stefania Signorini e Marco Baldassini non hanno potuto presenziare ed hanno inviato alcuni collaboratori in loro vece.

L’incontro sulla mobilità sostenibile a Falconara Marittima aperto ai candidati sindaco è stato introdotto da Marina Galeassi, presidente del circolo, dopodiché si sono alternati gli interventi di Simone Nuglio di Legambiente e Marco Ciarulli di Legambiente Marche. I candidati, o chi ne faceva le veci, hanno affrontato diversi aspetti, dal rafforzamento dell’educazione civica sul tema nelle scuole, all’esigenza di istituire un nucleo ambientale fisso di polizia locale, fino all’elaborazione di un grande piano urbano condiviso.

La candidata Grasso ha affermato: «Affrontare il tema della mobilità sostenibile significa anzitutto pensare ad un cambiamento culturale esteso a diversi aspetti tra cui l’educazione nelle scuole. Quindi serve un Monitoraggio per lo studio di Progetti da realizzare attraverso il reperimento di fondi Europei».

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Uno studente dell’istituto “Galilei” di Jesi si aggiudica il premio “Storie di Alternanza”

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premio storie di alternanza ad uno studente del galilei di jesi
Foto di Antonella Corneli.

ANCONA – Al “medagliere” dell’Istituto Superiore “G. Galilei” di Jesi si è aggiunto un altro prestigioso conferimento, riconosciuto dalla Camera di Commercio delle Marche e consegnato il 10 marzo alla Loggia dei Mercanti di Ancona, il premio “Storie di Alternanza”. Tra tutti i lavori presentati dagli studenti delle scuole superiori marchigiane relativi alle esperienze di Pcto, Percorsi e Competenze Trasversali ed Orientamento (ex Alternanza scuola-lavoro) è stato premiato il video realizzato dall’alunno Matthias Pela, 4C Liceo economico sociale, insieme alla sua insegnante di sostegno Federica Barboni e alla sua educatrice Monica Cardinaletti.

Il video è consultabile al seguente link. Nello scorso anno scolastico lo studente ha svolto diverse esperienze lavorative in ambiti diversificati, mettendosi alla prova con compiti differenti che lo hanno portato ad instaurare relazioni positive con le persone nuove che ha conosciuto, acquisendo così maggiori competenze. Grazie alla prof.ssa Antonella Corneli, che al Galilei si occupa di trovare enti ed aziende disposti ad accogliere i ragazzi per l’alternanza scuola lavoro, Matthias ha svolto lo stage dapprima alla “Fattoria dei Sogni” di Jesi, superando l’alectorofobia, l’avversione verso polli e galline, riuscendo ad esprimersi anche attraverso la comunicazione non verbale e realizzando lavoretti manuali e creativi che hanno implicato la conoscenza di vocaboli in lingua inglese e spagnola.

Presso la Biblioteca Planettiana invece Matthias ha avuto il compito di creare degli elenchi digitali utilizzando il programma Excel partendo da volumi cartacei. Ha poi imparato la storia del Palazzo della Signoria. Infine alla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi lo studente si è potuto muovere liberamente tra i piani della prestigiosa sede di Palazzo Bisaccioni grazie ad un cartellino identificativo ed ha visitato al pianoterra la mostra permanente dell’architetto e pittore Domenico Luigi Valeri. Si è quindi spostato in vari punti della città sulle tracce di opere dell’artista jesino. È quest’ultima l’attività che Matthias ha preferito, in quanto gli ha permesso di conoscere il territorio.

Il premio “Storie di Alternanza” rende onore al lavoro dei docenti di sostegno e a tutte le persone che al Galilei affiancano i ragazzi con disabilità, oltre ad essere un implicito ringraziamento per tutte le realtà circostanti (enti culturali, uffici, cooperative sociali) che collaborano con l’istituto consentendo agli allievi di fare esperienze qualificanti e formative.

Cristina Franco

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