MARCHE – Nelle tragiche ore dovute allo scontro che si sta svolgendo in Ucraina, non si placano le polemiche interne dovute ad alcune esternazioni di esponenti politici locali. La miccia era scoppiata 48 ore dopo l’inizio dell’attacco russo a Kiev, con le considerazioni postate su Facebook da Celestino Faraci, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia a Potenza Picena, con le quali si dichiarava favorevole alla scelta dell’invasione da parte di Putin: «Sempre con Putin! Mai sputare nel piatto dove si è mangiato – ha scritto Faraci su Facebook – la Russia ci ha dato lavoro in tutti i settori . Da quando gli scienziati del parlamento europeo hanno messo le sanzioni alla Russia il comparto calzaturiero e agroalimentare si sono avviati al fallimento. Ricordiamoci di questo».
Considerazioni che hanno provocato un certo imbarazzo tra le fila dello stesso partito di Fratelli d’Italia, espressione peraltro della maggioranza in consiglio comunale, generando una frettolosa presa di distanza da parte di alcuni esponenti: «io mi dissocio categoricamente e sono sicuro che la posizione di Fratelli d’Italia sia chiaramente di condanna allo spregevole atteggiamento criminale di Putin», ha detto il vicesindaco di Potenza Picena Giulio Casciotti, anche lui di FdI.
Preso atto della distanza del suo partito, nella stessa sera Faraci, con un altro post sui social, ha quindi rassegnato le dimissioni da coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, chiarendo, con riferimento al post precedente, che si trattava di “posizioni espresse a titolo puramente personale e basate su motivazioni economiche e non meramente politiche”.
Ma le polemiche si sono rinnovate appena 24 ore più tardi, in seguito questa volta all’esternazioni di Valter Bianchi, consigliere di maggioranza nel comune di San Severino.
Per Bianchi il problema in Ucraina è la presenza di neonazisti, con riferimento principalmente al gruppo militare di volontari provenienti da anche da diversi paesi europei noto con il nome di “Battaglione Azov”: «mi ricordo ancora le immagini fortemente censurate del 2014 -2015 in Ucraina dell’Est – ha scritto il consigliere di San Severino – morti spappolati in giro, esecuzioni sommarie, bambini, donne e uomini uccisi semplicemente perché si sentivano Russi. Filo-Russi appunto. Un po’ come le truppe di Tito durante la seconda guerra mondiale e dopo la fine della guerra fecero con gli italiani nelle terre Istria, Dalmazia e Fiume etc, colpevoli di sentirsi italiani o essere italiani. Quindi? – continua Bianchi – non giustifico una guerra, che è sempre un orrore, ma uno dopo aver preso diverse volte zampate sui maroni alla fine risponde».
Parole considerate ingiustificabili dai consiglieri d’opposizione di San Severino Futura, anche se espresse a titolo puramente personale, come poi lo stesso Bianchi ha precisato: «Mentre noi eravamo in piazza ieri, insieme a tanti cittadini, associazioni, partiti e movimenti, chiedendo la sospensione immediata delle operazioni belliche in Ucraina – hanno scritto i consiglieri di opposizione Francesco Borioni e Alessandra Aronne – il consigliere capogruppo di maggioranza Valter Bianchi, esce sui social con gravissime prese di posizione, nelle quali descrive come legittima la folle operazione militare di Putin. Bianchi, lo ricordiamo, è figura non certamente marginale nelle compagine della maggioranza, essendo consigliere, presidente di commissione bilancio e delegato ai rapporti con le frazioni. Tali affermazioni, insistono dall’opposizione, anche se espresse a titolo personale, non sono accettabili da parte di un rappresentante delle istituzioni. Ed è intollerabile che ancora non ci sia stata alcuna presa di distanza da parte dei colleghi in consiglio comunale».