Nel pieno del trionfo azzurro a Wembley esce L’ALLEGRIA il nuovovideoclip di Gianni Morandi con la partecipazione straordinaria di Lorenzo Jovanotti e Valentino Rossi. L’allegria,la nuova hit di Gianni Morandi, scritta da Lorenzo Jovanotti, e prodotta da Rick Rubin e Jovanotti.
La canzone, già suonata in tutte le piazze per i festeggiamenti notturni per la nostra nazionale e candidata a diventare l’inno della ripartenza, è nata così in fretta che correva più veloce di qualsiasi pianificazione. E senza nessun calcolo, arriva proprio il 12 luglio in un grande momento di gioia collettiva il video de L’allegria.
I riferimenti sono stati subito chiari, semplici ed evidenti. Nel video c’è West Side story, Kusturica, ma anche Paris Texas, Nashville, certi western tedeschi degli anni 70, Bud Spencer e Terence Hill: l’immaginario pop di questo video è talmente esteso che è ormai impossibile risalire al suo vero Dna. Quello che conta è che nato un video nuovo, colorato, entusiasmante, rock ‘n’ roll. È il video perfetto per celebrare lo stato d’animo gioioso di “Quant’è bella l’allegria…” che oggi suona ancora più bello. “Un calcio e RIPARTIRE”!
Morandi: “Lorenzo è un generatore di energia inesauribile. Questo incontro è importante per me, per la mia vita e la canzone è stata un grande regalo che a me ha portato tanta Allegria!
E sono molto contento di vedere che l’ha portata a tantissimi, anche stanotte! I video sui social sono meravigliosi! E vederla oggi con le immagini della vittoria degli Azzurri davvero mi emoziona”
L’Allegria è un sentimento leggero e volatile, ma necessario, perfino terapeutico in tempi come in nostri. È un sentimento raffinato, cosi importante e cosi poco celebrato.
È con questo spirito leggero, con i balli scatenati postati sui social e con un giro di telefonate, sms e messaggi vocali, che nasce da un’idea di Lorenzo Jovanotti il concept che ha preso corpo grazie alla disponibilità di un grande amico di Lorenzo che però è anche il più grande pilota di moto di tutti i tempi, il campione del mondo: Valentino Rossi.
Jovanotti: “Questi ragazzi sono colonne portanti del castello del mio entusiasmo. Valentino Rossi e Gianni Morandi, a volte mi capita nella vita quando sono a un bivio importante di pensare “cosa farebbe Vale? che direzione prenderebbe Morandi?”. Ecco, sono presenze importanti per me e lo sarebbero anche se non li conoscessi di persona, pensate un po’ che meraviglia poter dire di essere loro amico. Quando ho chiamato Vale per chiedergli di poter girare il video al VR 46 Motor Ranch mi ha detto dimmi il giorno così mi faccio trovare. Gianni e Valentino non si erano mai incontrati di persona ma sono figli della stessa Italia, quella bella, quella che anche nei passaggi più impegnativi conosce la forza di un sorriso, quella che non molla mai.”
Appena Valentino ci ha aperto le porte per girare il video nel suo “VR46 Motor Ranch” di Tavullia è partita la festa per organizzare tutto. È arrivata una giornata bellissima passata a raccontare un’atmosfera, che è quella della canzone “L’allegria” che è soprattutto il suono di una speranza, di una volontà e di un forte desiderio di rimetterci tutti in pista ripartendo dalle passioni. Quelle vistose e spettacolari del video come le moto, lo sport, il ballo, le belle compagnie, ma anche le passioni invisibili, personali, e ugualmente profonde.
La regia del video è stata affidata a Michele Maikid Lugaresi, storico collaboratore di Lorenzo, regista del film Oh, vita! Making an album, ma anche curatore di tutte le immagini del Jova Beach Party, buon frequentatore del Ranch e stretto collaboratore del gruppo Ducati.
La trama del video:
Gianni Morandi canta su un improbabile palchetto da festa country, alle sue spalle un vero sound system giamaicano al quale sta appoggiato un misterioso Jovanotti vestito da Tex Willer “urbano” che forse è un guardiaspalle con dei graffi sul viso, forse l’improbabile colonnello Parker (manager di Elvis) di un Morandi al suo ennesimo debutto.
Gianni è il grandissimo Morandi elegantissimo nel suo abito rosa e con la mano fasciata per l’incidente che ha avuto esattamente 4 mesi fa. L’11 marzo l’incidente con il fuoco, l’11 giugno è uscita L’allegria, e l’11 luglio viene rilasciato il videoclip.
Morandi interpreta Morandi e come nella realtà è al centro della storia di un Paese che oggi ricomincia a respirare ed è il perno di una ruota colorata di passioni, le moto (la velocità, la tecnologia, il pericolo, la competizione, la libertà di andare) e la danza quella che è salute e sorriso anche solo a guardarla.
I danzatori sono le favolose coppie di ballerini del Summer Jamboree (Senigallia), i motociclisti sono proprio quelli della Vr46 Riders Academy: Pecco Bagnaia, Marco Bezzecchi, Stefano Manzi.
E con loro ci sono anche Marco Belli ed Elisa Galvagno, la pilota toscana diciottenne che sta per partire per il mondiale di motocross.
Alla fine della giornata come spesso accade al Ranch dopo gli allenamenti, ci si ritrova tutti insieme intorno ad una grande tavolata. E quando c’è L’Allegria le compagnie si allargano e ci sono anche DJ Ralph, Albi Tebaldi con sua figlia Veronica e Francesca Sofia Novello.
Alla fine del video era previsto che Lorenzo entrasse in scena con due angurie tra le braccia. Il giorno prima delle riprese un classico volo dalla bici gli ha incrinato tre costole (i segni sul viso sono autentici) e così niente sollevamento pesi. Il caso e l’amicizia hanno trovato un sostituto portatore di angurie, che però è un gigante: Valentino Rossi in persona, che gentilmente si è prestato come cocomeraio per un giorno, con risultati cinematografici da oscar!!
Il video de L’Allegria è prodotto da Senape Production per Sony Music al Vr46 Motor Ranch di Tavullia. La regia è di Michele Maikid Lugaresi. Lo styling di Morandi e Jovanotti sono di Nick Cerioni.
Dopo la prima mondiale andata in scena al Teatro Pergolesi di Jesi il 25 e 27 novembre, il prossimo 30 novembre ore 21:15 a Camerino va in scena l’opera lirica dal dramma di Ugo Betti “Delitto all’Isola delle Capre”, musica di Marco Taralli, libretto di Emilio Jona.
CAMERINO – Mercoledì 30 novembre 2022 alle ore 21:15 l’opera lirica “Delitto all’isola delle capre” sarà all’Auditorium Benedetto XIII di Camerino, città natale di Ugo Betti, nel 130° anniversario della nascita dello scrittore marchigiano, tra i più rilevanti drammaturghi italiani del ‘900. La prima mondiale di questa opera, dal dramma in tre atti del poeta e drammaturgo Ugo Betti, musica di Marco Taralli e libretto di Emilio Jona, è andata in scena al Teatro Pergolesi di Jesi il 25 e 27 novembre.
Nuova commissione e nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, terzo titolo nel cartellone della 55esima Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi, grazie al contributo della Città di Camerino e con il patrocinio dell’Università di Camerino, l’opera arriva a Camerino, città natale di Ugo Betti (Camerino 1892 – Roma 1953).
Precede la messa in scena, l’iniziativa “Essere spettatore: percorso dedicato ad Ugo Betti”, un percorso di approfondimento in tre tappe, tra Jesi e Camerino, realizzato con il patrocinio e la compartecipazione del Consiglio Regionale delle Marche. Martedì 29 novembre 2022, alle ore 18, nella Sala Consiliare del Comune di Camerino, ci sarà l’ultimo degli incontri dal titolo: “Vi era un forestiero…” a cura di Pierfrancesco Giannangeli, docente, giornalista e consulente della Fondazione Pergolesi Spontini per la formazione del pubblico. L’incontro è ad ingresso gratuito.
Con questi eventi, le città di Jesi e di Camerino celebrano i 130 anni della nascita dell’autore marchigiano, poeta, scrittore e giudice, tra i più rilevanti drammaturghi italiani del ‘900.
La direzione di “Delitto all’isola delle capre” è affidata a Marco Attura sul podio del Time Machine Ensemble, la regia è di Matteo Mazzoni, le luci di Marco Scattolini. Scene e costumi sono firmate da Josephin Capozzi, vincitrice della II edizione del Concorso dedicato a Josef Svoboda “Progettazione di Allestimento scene e costumi di Teatro Musicale” riservato a iscritti e/o neodiplomati al Biennio di Specializzazione in Scenografia delle Accademie di Belle Arti di Macerata, Bologna e Venezia. Il concorso è una nuova modalità per valorizzare giovani creativi che possono vedere realizzato il proprio progetto scenico e hanno la possibilità di valorizzare il proprio curriculum collaborando con registi professionisti.
Il mezzosoprano Sofia Janelidze canta Agata, il soprano Yuliya Tkachenko è la figlia Silvia, il soprano Federica Vinci è la cognata Pia, Andrea Silvestrelli interpreta Angelo, Edoardo è Alessandro Fiocchetti.
Ugo Betti è drammaturgo oggi semidimenticato, eppure dopo Luigi Pirandello è certo uno tra quelli più di rilievo nel 900 italiano. I suoi temi sono insieme arcaici e attuali come quelli di una tragedia greca, mentre la sua struttura narrativa e drammatica appare immediatamente traducibile nel linguaggio dell’opera lirica.
“Delitto all’isola delle capre” è uno dei suoi capolavori, scritto nel 1948 e è stato rappresentato per la prima volta a Roma nel 1950. Il titolo dichiara fin dall’inizio il carattere dell’opera: siamo in un vero giallo, con tanto di omicidio finale. Ma è solo l’apparenza perché il tema vero del dramma è tutt’altro: è il percorso e l’intreccio delle passioni eterne degli umani.
“È un vero e proprio noir, una storia senza lieto fine, senza vincitori e soprattutto senza buoni, in cui il dipanarsi degli eventi fa uscire fuori la parte peggiore dell’anima di ognuno”, racconta il compositore Marco Taralli. “È un soggetto che ho nella mente e nel cuore da più di 30 anni – prosegue – Ero ancora studente quando lo lessi per la prima volta, già avevo in mente il Teatro Musicale, e rimasi immediatamente affascinato dal plot del grande magistrato”.
“Del testo di Betti – fa sapere il librettista Emilio Jona – mi hanno prima di tutto interessato i suoni: il vento che spazza un’isola deserta, il rumore delle mandibole delle capre che brucano l’erba in prati desolati, lo sbattere di una persiana irraggiungibile al primo piano di una casa in rovina, le voci deformate che provengono da un pozzo che sta al centro della scena e del dramma. Poi le storie e la personalità delle tre donne sole che abitano quel l luogo, la loro insolita sorte di cittadine diventate pastore di capre, il loro radunare in sé qualcosa di arcaico, da tragedia greca e insieme di contemporaneo, sentimenti, comportamenti, rapporti affetti senza tempo”.
Al centro della vicenda di “Delitto all’isola delle Capre” in scena a Camerino, è un gineceo, composto da una madre dura, amara, di una bellezza un po’ sfiorita, da una figlia con tutti i turbamenti dell’adolescenza, da una cognata quarantenne, piacente e un po’ fatua, in cui irrompe un uomo, dal nome emblematico, Angelo, giovane, sicuro di sé, furbo e prepotente, maschilista e dionisiaco. Viene da lontano, dice di essere stato l’amico dell’uomo che quelle donne ha abbandonato alcuni anni prima, che è morto con molti rimpianti e che gli lasciato un messaggio e un compito, quello di tornare al posto suo tra le tre donne. Con la sua venuta, il suo introdursi nel loro mondo e nelle loro anime, in quella stanza, in quel pozzo anche simbolico, avverranno così fatti che sconvolgeranno la vita di tutti.
PESCARA – Niccolò Fabi, dopo il successo del concerto del 2 ottobre scorso in una gremita Arena di Verona, tornerà in tour ad aprile 2023 nei principali teatri italiani, per la prima volta insieme all’orchestra. L’appuntamento abruzzese con il tour 2023 di Niccolò Fabi è al Teatro Massimo di Pescara, il prossimo sabato 6 maggio alle ore 21.
Dal 1997 ad oggi, Niccolò Fabi ha costruito un percorso incentrato sulla ricerca della libertà espressiva, restando sempre fedele al richiamo artistico e all’urgenza creativa. La sua carriera testimonia l’evoluzione di un uomo e di un artista che ha deciso di immergersi nelle canzoni, portandole alla loro essenza, senza smettere mai di sperimentare e ricercare nuove sonorità.
Con più di 90 canzoni, 9 dischi in studio, 2 raccolte ufficiali, 1 progetto sperimentale come produttore, 1 disco di inediti con la super band Fabi Silvestri Gazzè, 2 Targhe Tenco per “Miglior Disco in Assoluto”, dopo 25 anni di musica Niccolò Fabi oggi è considerato uno dei più importanti cantautori italiani.
Nel suo percorso artistico tanta musica, tanta sperimentazione e un avvicinamento sempre più evidente a un sound d’oltreoceano. Cantautore, produttore e polistrumentista, negli anni ha continuato a lavorare sul rapporto tra parole e musica, sia in termini performativi – con appuntamenti all’interno di rassegne culturali – sia in chiave formativa – come docente presso la scuola Officina delle arti Pierpaolo Pasolini.
I biglietti per il concerto di Niccolò Fabi a Pescara a maggio 2023 sono disponibili sui circuiti TicketOne www.ticketone.it e ciaotickets www.ciaotickets.com (online e punti vendita).
PESCARA – DanieleSilvestri, fedele all’originalità che contraddistingue ogni suo progetto, in attesa dell’uscita del prossimo album, ha deciso di non lasciare a casa il disco in lavorazione, ma di portarlo in scena con il tour “Daniele Silvestri – Teatri/22”, costruendolo sul palco insieme al pubblico.
«Non solo eseguiremo dei brani inediti – annuncia l’artista sui social – ma li scriveremo, riscriveremo, cambieremo e improvviseremo in ogni singola data sotto gli occhi di tutti quelli che verranno a vederci. Spettatori inevitabilmente partecipi – volenti o nolenti – di questa parte sperimentale e creativa dello spettacolo. Il resto…il modo e la forma…i contenuti stessi…li lascio per ora alla vostra immaginazione».
Così, in maniera del tutto eccezionale, l’artista porterà sul palco il suo processo creativo, collettivizzandolo e condividendolo con il suo pubblico, che diventerà spettatore non solo di un concerto ma proprio della costruzione di nuova musica.
L’appuntamento in Abruzzo con il live di Daniele Silvestri “Teatri/22” al Teatro Massimo di Pescara è per lunedì 12 dicembre 2022 alle 21. I biglietti sono disponibili sui circuiti TicketOne www.ticketone.it e Ciaotickets www.ciaotickets.com