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Marche

Samb:… e oggi “per la D devi sborsare 350 mila Euro”…

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo la nascita dell’US Sambenedettese 1923 ieri a mezzogiorno presso lo studio notarile  di Maria Elisa D’Andrea, la FIGC nella persona del suo Presidente Gabriele Gravina ha informato il primo cittadino sambenedettese Pasqualino Piunti che tra la Samb e la serie D c’è la distanza di 350 mila euro da pagare con un assegno circolare entro le 12 di martedì 24 agosto.

Inizia la corsa di due settimane per la raccolta di tale somma che renderà meno dolorosa (????) la ripartenza del Club rossoblù.

Peccato che questa corsa non sia partita già nel mese di Aprile quando sapevamo delle gravi difficoltà che la Samb “pallonara” avrebbe incontrato.

Peccato perché per pochi spiccioli in più si sarebbe salvata la categoria Professionistica, la serie C, quella che San Benedetto e i suoi tifosi almeno meritano.

Non lo si è fatto e gravi sono le Responsabilità di coloro i quali già da allora non hanno mosso un passo o non hanno voluto muovere un passo fino ad arrivare a… oggi:

ancora 350 mila Euro da sborsare ma per la serie D, un torneo da Dilettanti.

Peccato ma… evidentemente “doveva andare così”……….


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Abruzzo

In trasferta da Foggia per rubare mezzi e attrezzatture dai cantieri della costa: sgominata la banda, 4 arresti

Alcuni mezzi modificati e rivenduti, altri smembrati e venduti come pezzi di ricambio.

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Quattro arresti compiuti dai Carabinieri stamattina a Foggia e Teramo: la banda aveva collegamenti con la mala foggiana. Ognuno aveva il suo compito: due individuavano le prede, altri due partivano dalla Puglia per asportarle.

TERAMO – I mezzi che andavano per la maggiore erano a quattro assi, ma non mancavano richieste per quelli a tre o a due. Da qui ha preso il nome l’operazione “Poker d’Assi”, con la quale i Carabinieri hanno sgominato la banda di Foggia dedita ai furti di mezzi pesanti e attrezzature da cantiere sulla costa adriatica. 4 gli arresti compiuti dai militari.

La refurtiva veniva selezionata tra Abruzzo, Marche e Molise: solo la merce migliore veniva prelevata, condotta in Puglia e qui preparata per la vendita. La banda infatti, che aveva collegamenti con la mala foggiana, aveva la propria base operativa a Foggia e da qui compiva le trasferte per i furti dei mezzi e delle attrezzature.

12 in tutto i colpi messi a segno da marzo a giugno, per un valore complessivo di circa 2milioni di euro: cinque autocarri, due martelli pneumatici, una fresa per tagliare l’asfalto, un rullo stradale ed una trivella. Di questi, tre autocarri, i martelli, una benna, il rullo, la fresa e la trivella sono stati recuperati e riconsegnati ai legittimi proprietari. La merce veniva accuratamente selezionata, prelevata, condotta a Foggia e qui modificata per la vendita: alcuni mezzi sono stati punzonati e rivenduti, altri sono stati smembrati e i pezzi sono stati rivenduti come ricambi.

Il meccanismo era collaudato e strutturato. Due membri della banda giravano per i cantieri della costa adriatica, selezionando i mezzi e le attrezzature, mentre altri due organizzavano la “trasferta” da Foggia.

Le indagini sono partite in seguito a due arresti in flagranza di reato effettuati lo scorso 19 maggio a Tortoreto. Uno dei due arrestati è uno degli indagati oderni. L’operazione di oggi è stata condotta dai militari del Nucleo Investigativo di Teramo e dai colleghi del Comando Provinciale di Foggia, coadiuvati ai nuclei Cinofili di bologna e Chieti. Tre degli arrestati, due residenti a Teramo e uno a Foggia, sono finiti in carcere, mentre il quarto, residente a Teramo, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

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Fermo

Si allaccia al contatore Enel con documenti falsi: denunciata 30enne a Pedaso

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Una donna di 30 anni di Pedaso è stata denunciata per sostituzione di persona: ha presentato documenti falsi per allacciarsi al contatore dell’energia elettrica, utilizzando l’identità di una persona ignara.

FERMO – Con l’aiuto di alcuni complici, ha presentato una documentazione fasulla utilizzando i dati personali di una persona ignara. In questo modo, una donna di 30 anni di Pedaso, è riuscita ad effettuare una voltura del contratto di fornitura elettrica con un’azienda presso un’altra abitazione, senza alcuna autorizzazione. La donna denunciata a Pedaso dunque, si è allacciata ad un contatore dell’energia elettrica, presentando documenti falsi.

Le indagini dei carabinieri sono partite in seguito agli accertamenti svolti dal personale tecnico del gestore della fornitura elettrica. La donna è stata denunciata per sostituzione di persona.

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Ascoli Piceno

Finto corriere entra in casa e non vuole più uscire: caos a San Benedetto del Tronto

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controlli cc 112 carabinieri san benedetto

L’uomo, di origine moldava e di 42 anni, non voleva più andarsene e i padroni di casa hanno chiamato i Carabinieri, con i quali è scattata una colluttazione.

ASCOLI PICENO – Ha suonato al campanello di casa di due coniugi, fingendosi un corriere. La coppia all’interno non aveva ordinato nulla, ma senza pensarci ha aperto la porta: si è così trovata un uomo di 42 anni di origine moldava. L’episodio si è verificato in via Pizzi a San Benedetto del Tronto ieri pomeriggio, mercoledì 27 settembre: il finto corriere, una volta in casa, non voleva più uscirne.

Dopo non essere riusciti a convincerlo ad abbandonare la loro abitazione, i residenti si sono trovati costretti ad allertare le forze dell’ordine. All’arrivo dei Carabinieri, la situazione si è trasformata da confusa ad incandescente.

Il finto corriere penetrato in una casa di San Benedetto del Tronto ha prima rifiutato di fornire le proprie generalità poi ha aggredito i Carabinieri, che lo hanno arrestato. Non è ancora chiaro per quale motivo l’uomo abbia agito così, ma ora si trova in carcere, dove dovrà scontare una pena di otto mesi per  violazione di domicilio e resistenza a pubblico ufficiale.

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