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Abruzzo

TUA incontra Fiab. Dall’ampliamento delle rastrelliere porta bici, al treno dedicato. Le azioni messe in campo dall’azienda della Regione Abruzzo

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LANCIANO – E’ questo, in estrema sintesi, quanto emerso da un tavolo tra TUA, l’azienda unica di trasporti della Regione Abruzzo e la Fiab, federazione italiana ambiente e Bicicletta che si è tenuto il 1 settembre nella sede della divisione ferroviaria di TUA a Lanciano.

TUA, rappresentata dal neo direttore della divisione ferroviaria Enrico Dolfi, ha voluto avviare un discorso di collaborazione che avrà cadenza periodica con i rappresentati della Fiab con lo scopo di analizzare le criticità attualmente in essere (trasporto delle bici sui mezzi di trasporto, in particolare dei treni) e tracciare soluzioni comuni e percorribili di mobilità sostenibili.

La Fiab è stata rappresentata da Giancarlo Odoardi, coordinatore interregionale Abruzzo-Molise,Alessandro Tursi, presidente, Massimo Gaspardo Moro e Laura Di Russo, consiglieri nazionali e Raffaele Angelucci referente per Lanciano.

Ho illustrato ai rappresentati della Fiab cosa stiamo concretamente mettendo in campo – ha spiegato Enrico Dolfi, direttore della divisione ferroviaria di TUA – ricordando che il nostro servizio è estremamente disciplinato dal punto di vista delle normative in fatto di sicurezza ferroviaria e che ogni modifica deve essere opportunamente analizzata e autorizzata dagli organi competenti. Da parte nostra, che svolgiamo un servizio per la collettività, c’è la massima disponibilità a venire incontro alle diverse esigenze dell’utenza. Stiamo infatti procedendo all’ampliamento della rastrelliera porta bici sui nostri treni Alstom – ha continuato Dolfi – abbiamo previsto un sistema di comunicazioni nelle varie stazioni di RFI dove circolano i nostri treni per sensibilizzare l’utenza a quelli che sono i vincoli di carico delle bici sui nostri treni ed abbiamo strutturato un monitoraggio continuo con il personale di esercizio per avere sempre un quadro aggiornato della situazione”.

La divisione ferroviaria di TUA, infatti, ha  avviato un progetto di ampliamento delle rastrelliere a bordo della propria flotta treni Alstom (da 2 a 6) per un importo di circa 80 mila euro

Non mancano, inoltre, altre prospettive.

Con i rappresentati della Fiab abbiamo riflettuto sulla possibilità di coinvolgere anche altri enti istituzionali per prevedere un bonus sull’acquisto di bici pieghevoli per gli utenti che hanno un abbonamento annuale per attività lavorativa con il nostro servizio ferroviario – ha proseguito Dolfi – ma anche l’ipotesi di prevedere un treno, dalla prossima stagione, dedicato ai passeggeri con le biciclette per raggiungere la costa dei Trabocchi”.

Non solo. “L’idea di un tavolo permanente con la Fiab – ha concluso Enrico Dolfi – auspico che possa rappresentare un modello utile da presentate anche all’Asstra, l’associazione nazionale delle aziende di trasporto e, infatti, mi farò portavoce di questa iniziativa”.

Teramo

Chiuso un borsettificio a Corropoli: lavoratori in nero e clandestini

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Operazione dei Carabinieri della Stazione di Corropoli e dei colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Teramo.

TERAMO – Su 22 dipendenti, 9 erano in nero. Ed erano oltretutto irregolari sul suolo italiano. Ma oltre a queste, sono state anche altre le violazioni che i Carabinieri hanno riscontrato all’interno del borsettificio chiuso oggi a Corropoli.

Titolare del laboratorio, una cittadina cinese. I nove non potevano avere un regolare contratto di lavoro, in quanto clandestini nel Paese.

Nel borsettificio chiuso a Corropoli poi i militi hanno riscontrato diverse carenze igienico-sanitarie, nonché le inottemperanze alle normative sulla formazione dei lavoratori e sulla sicurezza.

L’attività è stata dunque oggetto di decreto di sospensione ed alla titolare sono state comminate delle sanzioni per circa 72 mila euro.

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Abruzzo

Truffe on-line sventate dalla Polizia Postale: vishing e smishing in aumento in Abruzzo

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I truffatori, attraverso SMS o telefonate che, apparentemente, provengono da banche ed istituti di credito, raggirano le vittime convincendole a fornire loro i dati o direttamente a fargli un bonifico, per prevenire un presunto attacco telematico.

L’AQUILA – Nelle ultime settimane in Abruzzo gli investigatori della Sezione Operativa della Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale dell’Aquila hanno sventato due tentate truffe on-line, provate mediante le tecniche dello smishing e del vishing.

La prima prevede l’invio di un SMS apparentemente inviato da un istituto di credito o da una banca, che avvisa l’utente di aver subito un tentativo di accesso non autorizzato nei propri conti. Didascalia e intestazione del messaggio replicano in tutto e per tutto quello della banca. Chi non si accorge del raggiro, viene indirizzato verso un sito clone, che presenta simboli, loghi e colori di quello dell’istituto di credito, nel quale le persone, credendo di mettere al sicuro i propri risparmi, forniscono ai truffatori tutti i dati sensibili e le chiavi per aprire i propri conti.

Il vishing è simile allo smishing, ma avviene tramite telefonata, ed anche questo è stato recentemente tentato in Abruzzo. Un presunto addetto della banca, segnalando sempre un tentativo di accesso, convince le persone ad effettuare un “bonifico sicuro”, per mettere al sicuro i soldi sotto attacco. Soldi che ovviamente sparirebbero.

Fortunatamente, la Polizia Postale è intervenuta prima che potessero andare a buon fine le due truffe tentate. In un caso le indagini sono partite dalla segnalazione di una persona, contatta da un sedicente “commissario Rizzo”, apparentemente appartenente proprio alla Sezione Operativa della Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale dell’Aquila. Durante la telefonata è caduta la linea e l’interlocutore, spaventato, ha chiamato la Polizia Postale chiedendo di essere rimesso in contatto con il presunto commissario. Da lì gli agenti, quelli veri, hanno sventato le due tentate truffe on-line.

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Teramo

Concorso per il posto da vice comandante della Polizia Locale ad Alba Adriatica, Siamo Alba: «doveva essere un interno»

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La lista d’opposizione in Consiglio Comunale ad Alba Adriatica critica la decisione di scegliere tramite concorso pubblico il prossimo vice comandante della Polizia Locale, escludendo di fatto il personale interno: «Casciotti ha dimostrato irriconoscenza». Critiche anche al Comandante Daniela D’Ambrosio.

TERAMO – «La procedura che è stata scelta, la mobilità volontaria fra Enti, esclude a priori la possibilità di partecipare alla selezione a personale interno al Comando in possesso di titoli, capacità, professionalità e cosa ancora più importante, esperienza acquisita sul campo». Siamo Alba critica la procedura scelta dall’Amministrazione per assegnare il posto da vice comandante della Polizia Locale di Alba Adriatica, che sarà assegnato tramite concorso pubblico.

Secondo i rappresentanti della lista, sarebbe stato più opportuno premiare l’esperienza e la competenza degli attuali membri del corpo, scegliendo tra loro il nuove vice Comandante. «Non stupisce che la Sindaca Casciotti ed il suo esecutivo facciano scelte discutibili sul personale, a volte anche ‘ad personam’, ma ciò che lascia più basiti è il silenzio assordante del Comandante della Polizia Locale che, condividendo tale scelta, decreta in prima persona l’assenza di personale all’interno del Corpo, formato e idoneo a ricoprire tale ruolo. E siccome sappiamo bene che non è così, resta incomprensibile come il Comandante della Polizia Locale Daniela D’Ambrosio possa tacitamente accettare una scelta del genere. Rimane solo da pensare che Ella stessa ne sia la regista se non complice, ragion per cui la invitiamo a far sentire la propria voce prendendo le distanze da tale scelta, sarebbe anche ora una volta tanto, per difendere quel personale che nel corso degli anni ha dato lustro al Corpo di Polizia Locale di Alba Adriatica, dimostrando preparazione, coraggio ed attitudine in situazioni delicate, così da ottenere fiducia ed attestati di stima dalle altre Forze di Polizia e dagli Organi superiori».

«Considerato che per la copertura in organico di altre figure professionali è stata scelta la
procedura del concorso pubblico oppure in alternativa l’attingimento da graduatorie di altri
Enti – conclude la nota – la Sindaca Casciotti, l’Assessore al Personale Pulcini e la Comandante della Polizia Locale D’Ambrosio spieghino perché solo per il posto di Vice Comandante abbiano deciso di ricorrere all’unica procedura che non consente di poter concorrere al personale interno in possesso di requisiti, senza nemmeno considerare che addirittura alcuni di loro sono idonei in graduatorie per Comandante della Polizia Provinciale oppure di altri Comuni. L’amministrazione Casciotti scorge sempre il cammino migliore da seguire, ma sceglie di percorrere solo quello a cui è abituata».


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