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Ascoli Piceno

San Benedetto del Tronto: 50enne minaccia di buttarsi dal balcone, salvato

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Personale dipendente del Commissariato di San Benedetto del Tronto espletava nella serata 19 ottobre un complicato intervento di soccorso, a favore di un uomo di circa 50 anni, disperato per la morte della propria madre che, per attuare un proposito di suicidio minacciava di lanciarsi dal balcone della propria abitazione.

In particolare i due operatori della Volante, notiziati dalla locale sala operativa, si portavano tempestivamente presso l’abitazione sita in zona centro commerciale La Fontana. Sul posto dopo aver suonato ripetutamente al campanello della persona interessata, senza però ottenere nessuna risposta, salivano repentinamente le scale e una volta giunti al terzo piano, trovavano davanti ai propri occhi un uomo visibilmente agitato che alla vista dei poliziotti senza proferire parola, si voltava celermente rientrando in casa, avvicinandosi con fare minaccioso alla finestra aperta della camera da letto.

A quel punto gli agenti, intuito l’intento dell’uomo, saltavano prontamente sul letto, allo scopo di intercettare l’azione suicida, riuscendo a bloccare lo stesso impedendogli di compiere l’atto estremo, significando che in quei pochi attimi l’uomo aveva già oltrepassato la portafinestra ed era giunto ormai nei pressi della ringhiera, sporgendosi verso il vuoto ad un altezza di circa 10 metri.

Con non poche difficoltà i poliziotti riuscivano a vincere la resistenza dello stesso, riuscendo a condurlo al sicuro all’interno dell’appartamento. Infatti, con un approccio empatico e rassicurante riuscivano a tranquillizzare l’uomo e ad acquisire la sua fiducia. Pertanto lo stesso, dapprima ringraziava i poliziotti per averlo salvato da morte certa e contestualmente confidava agli agenti i propri problemi scaturiti dopo la morte della madre, avvenuta circa un anno prima, ragione per cui nella serata assalito dallo sconforto, decideva di farla finita e di volersi buttare dal balcone.

Dopo poco, giungeva sul posto personale sanitario, e l’uomo acconsentiva ad essere accompagnato presso il locale nosocomio, dove veniva successivamente ricoverato nel reparto psichiatrico, a condizione che rimanesse in compagnia dei poliziotti con i quali si sentiva al sicuro, richiedendo altresì agli stessi di occuparsi di dar da mangiare alla sua cagnolina che sarebbe rimasta sola.

La cagnolina dopo essere stata rifocillata veniva affidata alla vicina di casa.

Ascoli Piceno

La Polizia Provinciale di Ascoli Piceno a difesa delle colture contro i cinghiali

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In attuazione del Piano Regionale, il Comando della Polizia Provinciale ha effettuato interventi mirati a tutela dei grani locali, servendosi anche delle nuove dotazioni tecnologiche, quali droni e visori ad imaging termico.

ASCOLI PICENO – Azioni mirate contro i cinghiali per difendere le colture della provincia. La Polizia Provinciale ha svolto una proficua attività volta a difendere le colture cerealicole del territorio, in particolare orzo e grani di vario genere.

Gli ungulati provocano gravi danni alle colture ed alle aziende agricole non soltanto per il fatto che si cibano delle spighe fin dai primi gradi di maturazione, ma anche perché scavano e si muovono in branchi. Il passaggio ed il calpestio dei cinghiali infatti devasta i campi e provoca danni ingenti.

A sostegno delle imprese agricole della provincia di Ascoli Piceno, la Polizia Provinciale ha effettuato interventi mirati a tutela dei grani locali, servendosi anche delle nuove dotazioni tecnologiche, quali droni e visori ad imaging termico.

«Esprimo soddisfazione per il lavoro svolto dalla Polizia Provinciale – dichiara il comandante Eugenio Vendrame – che svolge un’azione volta alla tutela delle risorse agricole e ambientali del territorio, nell’ottica della sostenibilità e della salvaguardia della biodiversità e della flora e fauna. Va inoltre sottolineato che, in sinergia con il Servizio Veterinario della locale AST, è stata data attuazione del al Piano di Sorveglianza della Peste suina africana da cui risultiamo, grazie anche a questo genere di controlli sugli ungulati, a tutt’oggi indenni».

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Ascoli Piceno

Gli cade un contenitore addosso: morto un bimbo di 4 anni ad Acquasanta Terme

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La tragedia si è verificata sabato mattina a Ficciano, frazione di Acquasanta Terme, dove un bimbo di 4 anni è morto dopo essere rimasto schiacciato da un contenitore di metallo. Il piccolo se lo è inavvertitamente tirato addosso, sotto gli occhi del papà. I due erano nel garage di casa.

ASCOLI PICENO – La comunità di Acquasanta Terme è sotto shock per la tragedia verificatasi sabato 24 agosto nella frazione di Picciano, dove un bimbo di 4 anni è morto dopo essere stato schiacciato da un contenitore di metallo.

Il piccolo sui trovava nel garage di casa, in compagnia del padre, che ha assistito inerme alla scena ed ha chiamato i soccorsi. L’allarme è stato lanciato intorno alle 10:20. Il contenitore di metallo avrebbe colpito il piccolo al torace.

Sul posto è intervenuta un’eliambulanza partita dall’ospedale regionale di Torrette di Ancona. Il personale sanitario ha tentato per due ore di rianimare il bambino. Purtroppo però gli sforzi si sono rivelati vani ed il piccolo non ce l’ha fatta.

La comunità, già fortemente colpita e messa a dura prova dal sisma del 2016, è rimasta fortemente scossa. L’episodio è stato catalogato come incidente domestico. La Procura ha disposto un’ispezione cadaverica, un atto dovuto in certe occasioni. Una volta eseguita, la salma del piccolo sarà restituita alla famiglia, che potrà procedere alle esequie.

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Ascoli Piceno

Tragedia a Spinetoli, morto un bimbo di 3 anni caduto in un canale

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La tragedia si è verificata nel pomeriggio di ieri nelle campagne di Spinetoli, dove un bimbo di 3 anni è morto dopo essere caduto in un canale. Allarme lanciato dalla famiglia, di origine straniera. Il corpicino è stato avvistato a circa 400 metri dal punto in cui il piccolo era sparito, ma ormai non c’era più nulla da fare.

ASCOLI PICENO – Quando il corpicino è stato avvistato, il piccolo era ancora vivo, ma le sue condizioni erano ormai disperate. I tentativi di rianimarlo si sono rivelati vani e l’eliambulanza decollata da Torrette di Ancona è stata fatta tornare indietro. A Spinetoli un bimbo di 3 anni è morto dopo essere caduto in un canale dell’irrigazione, ieri, domenica 25 agosto.

Il piccolo è sfuggito al controllo dei familiari, di origine straniera. La madre del bambino si trova in stato di gravidanza. Il ritrovamento del corpicino è avvenuto intorno alle 20:00. Due passanti lo hanno notato ed hanno segnalato la posizione ai soccorritori nel frattempo intervenuti. Le ricerche infatti erano già in corso, dal momento che la scomparsa è stata subito segnalata.

Purtroppo però a nulla sono valse le manovre di rianimazione ed il bimbo di3 anni caduto in un canale a Spinetoli è morto. Il ritrovamento è avvenuto a circa 400 metri dalla posizione in cui è stata segnalata la sua scomparsa. Il canale nel quale si trovava è profondo all’incirca un metro e mezzo. Sul posto sono intervenuti, oltre al personale sanitario del 118, anche i Carabinieri ed i Vigili del Fuoco.

Sono in corso gli accertamenti per chiarire la dinamica dell’incidente.

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