fbpx
Connect with us

Fermo

Fermo: tre persone denunciate per furto con strappo

Pubblicato

il

FERMO – Sono tre stranieri senza fissa dimora e clandestini sul territorio nazionale i responsabili di un furto con strappo aggravato avvenuto nei primi giorni di questo mese a Porto Sant’Elpidio a seguito del quale hanno anche utilizzato la carta di pagamento sottratta per prelevare denaro contante da un bancomat ed effettuare una transazione prima che la vittima riuscisse a bloccare la carta.

E certamente avevano pensato di aver realizzato un colpo perfetto senza lasciare tracce utili per essere identificati e denunciati ma non hanno fatto i conti con le capacità di intervento e di analisi dei poliziotti della Volante della Questura e la caparbietà e la professionalità degli investigatori della Squadra Mobile.

Il fatto criminale si è verificato, come detto, nei primi giorni di novembre nei pressi del cimitero di Porto Sant’Elpidio ai danni di una donna che, dopo essere salita sulla propria autovettura, è stata raggiunta da un soggetto che improvvisamente l’ha aggredita, afferrandole la borsa, tirandola con violenza e contemporaneamente spingendo la portiera per ridurre la possibilità di reazione della vittima e avere più forza fino al momento in cui la cinghia si è rotta o è stata tagliata dal delinquente.

Il ladro si è poi allontanato correndo dal luogo del reato, è salito su un veicolo parcheggiato nelle vicinanze con il motore acceso, guidato da un complice; la coppia è stata subito dopo raggiunta da un terzo soggetto, il palo, che a pochi metri di distanza fingeva di parlare al cellulare con le “cuffiette” e quindi con la mani libere di agire e, in realtà, stava controllando che nessuno potesse intervenire in soccorso.

La vettura con i tre criminali è poi uscita dal parcheggio per ignota destinazione.

La telefonata di un cittadino alla sala operativa della Questura ha segnalato l’aggressione alla donna e la Volante è intervenuta in pochi minuti per prestare aiuto alla vittima e per ricostruire con la stessa ogni particolare degli eventi, degli autori del furto e della loro fuga.

La donna, pur chiaramente scossa da quanto subìto, ha lucidamente fornito ai poliziotti utili elementi, non sufficienti tuttavia per attivare tempestive ricerche, che sono stati immediatamente cristallizzati dagli operatori e trasmessi per le indagini alla Squadra Mobile.

Il bottino dei ladri, la borsa, conteneva solo poche decine di euro, documenti personali ed una tessera bancomat ma vi era anche un foglio con il codice per i prelievi dagli ATM e i pagamenti ai POS.

E di questa inaspettata disponibilità i delinquenti hanno approfittato immediatamente; nel breve arco temporale di circa 10 minuti dopo il furto hanno raggiunto uno sportello bancomat dal quale hanno effettuato due prelievi di 250 euro ciascuno e subito dopo hanno eseguito il rifornimento dell’auto utilizzata per la fuga presso un distributore della zona. 

Ma il rovescio della medaglia della disponibilità del codice, e quindi della possibilità dell’indebito utilizzo della carta sottratta, è consistito nel lasciare tracce dei loro reati successivi al furto, tracce che sono state oggetto delle immediate indagini degli investigatori della Squadra Mobile fermana attivate grazie agli elementi raccolti dai colleghi della Volante ed acquisiti dalla vittima.

I componenti della triade di criminali erano a conoscenza della necessità di agire velocemente prima che la vittima si riprendesse dallo shock e provvedesse a bloccare la carta e la loro “fretta” ha consentito dapprima di ridurre il periodo di tempo da analizzare ma soprattutto, per la profonda conoscenza delle dinamiche criminali relative ai reati predatori acquisita negli anni dagli investigatori, di puntare subito su alcuni soggetti con precedenti specifici analoghi al reato commesso quel giorno.

Si fa presto a dire “indagine” ma la complessità che c’è dietro un’attività di polizia giudiziaria la possono comprendere solo gli addetti al settore che hanno ricostruito e ricondotto ad unità azioni, passaggi, elementi grafici dell’abbigliamento, particolari del taglio di capelli o della calvizie pronunciata, della specifica andatura e dei tatuaggi degli autori, del traffico cittadino in quella determinata ora e quindi della velocità di movimento dei criminali e gli itinerari potenzialmente percorsi partendo dal cimitero; ipotesi e tesi che si sono susseguite ma che hanno portato alla fine a conseguire il risultato sperato.

In poco più di una settimana gli investigatori hanno identificato, uno alla volta, gli autori dei reati commessi in sequenza temporale, furto con strappo, prelievi al bancomat, pagamento del rifornimento di carburante, incastrandoli con prove evidenti alle loro specifiche responsabilità, ladro, autista, palo, autore del primo e del secondo prelievo indebito, pagatore del carburante con la carta sottratta.

I tre soggetti, già noti ai poliziotti della Squadra Mobile e con un congruo pedigree delinquenziale, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria. 

Una storia di criminalità predatoria come tante che avvengono ogni giorno sul territorio nazionale e spesso anche nella nostra provincia; un reato improvviso e violento che lascia un forte turbamento nella vittima, per il quale non esiste rimedio né sanzione, e nella coscienza delle persone oneste ma che mette in evidenza tre condizioni per consentire di assicurare alla giustizia i colpevoli o ridurre le conseguenze del crimine: segnalare immediatamente alle Forze di polizia i reati subìti o situazioni di pericolo di altre persone; per quanto possibile, memorizzare la maggior quantità di particolari degli autori dei reati e, soprattutto, come nel caso riportato, non tenere nello stesso contenitore la carta di pagamento e il codice segreto.

Fermo

Si allaccia al contatore Enel con documenti falsi: denunciata 30enne a Pedaso

Pubblicato

il

quadro contatore centralina elettrico documenti falsi

Una donna di 30 anni di Pedaso è stata denunciata per sostituzione di persona: ha presentato documenti falsi per allacciarsi al contatore dell’energia elettrica, utilizzando l’identità di una persona ignara.

FERMO – Con l’aiuto di alcuni complici, ha presentato una documentazione fasulla utilizzando i dati personali di una persona ignara. In questo modo, una donna di 30 anni di Pedaso, è riuscita ad effettuare una voltura del contratto di fornitura elettrica con un’azienda presso un’altra abitazione, senza alcuna autorizzazione. La donna denunciata a Pedaso dunque, si è allacciata ad un contatore dell’energia elettrica, presentando documenti falsi.

Le indagini dei carabinieri sono partite in seguito agli accertamenti svolti dal personale tecnico del gestore della fornitura elettrica. La donna è stata denunciata per sostituzione di persona.

Continue Reading

Fermo

Blitz ai Tre Archi a Fermo: pitbull e uomini armati a proteggere la piazza di spaccio

Pubblicato

il

piazza di spaccio fermo tre archi blitz

Undici misure cautelari per detenzione ai fini di spaccio. Due immobili sequestrati, insieme a droga ed armi. L’operazione della Polizia è scattata di notte, per evitare le vedette della piazza di spaccio di Fermo. Qualcuno si è barricato in casa e i Vigili del fuoco hanno dovuto sfondare le porte.

FERMO – Il quartiere Tre Archi è diventato una piccola Caivano. Come nel più grande supermarket della droga d’Europa, anche la piazza di spaccio di Fermo si è trasformata in un fortino sorvegliato da vedette mobili ed immobili, con uomini armati e pitbull a tener lontani eventuali ficcanaso. Così, per evitare di esser scoperti, i circa 100 agenti delle Questure di Fermo, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno e Pesaro si sono mossi di notte, nel silenzio più assoluto.

Il blitz della Polizia è scattato in contemporanea in diversi appartamenti del quartiere Tre Archi di Fermo: undici le misure cautelari al termine. Tutti di origine nordafricana gli arrestati. Qualcuno ha provato a barricarsi all’interno della propria abitazione, ma sul posto erano già presenti i Vigili del fuoco che grazie allo speciale equipaggiamento in dotazione, hanno aperto la strada ai poliziotti.

Qualcun altro ha provato a sguinzagliare i grossi molossoidi contro gli agenti, pertanto ai cani sono state somministrate dosi di sonnifero dai tecnici veterinari specializzati, a loro volta interpellati dalle forze dell’ordine, che attendevano dietro barriere d’acciaio opportunamente preparate. Sul posto, anche tre ambulanze.

Oltre alla “sede centrale” sono stati perquisiti anche i “distaccamenti” di Montegranaro (FM), ed anche di Morrovalle (MC) e Ripatransone (AP). L’attività di spaccio infatti coinvolgeva anche altre province ed in queste località i soggetti coinvolti avevano interessi e punti d’appoggio. Due persone sono finite in carcere e due raggiunte da divieto di dimora nella provincia fermana e ascolana e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Altre due sono state arrestate in flagranza nel corso dell’operazione, sorpresi in possesso di quantitativi di droga.

Nel corso di una delle perquisizioni in una abitazione ubicata in Montegranaro sono stati rinvenuti oltre tre chili di sostanza stupefacente, eroina ed hashish, in buona parte già divisa in 880 dosi destinate allo spaccio al dettaglio. E’ stato, inoltre, disposto il sequestro preventivo di 2 immobili utilizzati per l’attività di smercio della sostanza. Il primo è in via Tobagi, l’altro in via Paleotti. Inoltre, sono stati sequestrati due cani molossoidi utilizzati da uno degli arrestati per tentare di fermare gli agenti, un rottweiler e un dogue de Bordeaux adulti. In un appartamento sono stati rinvenuti e sequestrati una katana, 2 machete e una fiocina da sub. Tutti i soggetti coinvolti sono di origine magrebina ed hanno un’età ricompresa tra i 20 e i 35 anni.

L’indagine ha preso avvio nel 2022, in seguito ad una perquisizione domiciliare in via Tobagi. In quell’occasione, l’occupante ha aizzato un grosso cane rottweiler contro gli agenti, dando il comando: «attacca, attacca». Un poliziotto è stato morso alla coscia dal molossoide di 60 chili. Il cane è stato poi confiscato, mentre un ventenne marocchino è stato arrestato.

Successivamente, gli investigatori hanno continuato a tenere d’occhio l’immobile del quartiere Tra Archi di Fermo, documentando un insolito via vai: molte persone provenienti da altre zone, entravano nel palazzo e ne uscivano pochi minuti dopo. Anche grazie ai sistemi di videosorveglianza, i poliziotti hanno identificato alcune persone che erano già state segnalate in qualità di assuntori.

Il 30 marzo scorso invece, nello stesso appartamento di via Tobagi un tunisino è stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco alla coscia sinistra. Poco dopo alcune bande rivali, i cui componenti sono di diversa origine extracomunitarie, si sono fronteggiate e scontrate. Secondo gli inquirenti si trattava di scontri per il controllo della piazza di spaccio del quartiere Tre Archi di Fermo. Un trentacinquenne albanese è stato arrestato per tentato omicidio e l’arma utilizzata è stata sequestrata. L’immobile è stato chiuso e la piazza di spaccio smantellata, ma è stato presto ricostituita in un altro appartamento, questa volta in via Paleotti.

Da qui dunque, il blitz di qualche notte fa, lunedì 18 settembre. 11 in tutto le misure cautelari, ma sono ancora in corso le indagini per risalire a tutti i corrieri. I due immobili sono stati sequestrati.

Continue Reading

Fermo

Anziano aggredito da tre pitbull, salvato da un agente fuori servizio

Pubblicato

il

anziano aggredito da tre pitbull salvato da agente fuori servizio

Il poliziotto ha sentito le grida ed è corso sul posto. La vittima dell’aggressione è un signore di 74 anni. Denunciato per mancata custodia di animali il proprietario dei cani.

FERMO – La vicenda è avvenuta la sera dello scorso 28 agosto, sebbene sia stata resa nota dalla Questura soltanto oggi. Un poliziotto fuori servizio che si trovava in piazza Marconi a Grottazzolina ha udito alcune grida provenienti dai giardini pubblici ubicati nelle vicinanze ed ha deciso di andare a dare un’occhiata. Qui ha trovato un anziano, un signore di 75 anni che oltretutto conosceva, che chiamava disperatamente aiuto: tre grossi pitbull, lasciati incustoditi, lo avevano aggredito.

Il signore stringeva in braccio un cagnolino di piccola taglia, che probabilmente ha scatenato la furia dei cani più grossi, e perdeva copiosamente sangue da una mano. L’agente non ha avuto un attimo di esitazione, è montato sulla sua auto e con essa si è riuscito a frapporsi fra l’anziano ed i cani. L’uomo è salito faticosamente in macchina, mentre gli animali continuavano a scagliarsi contro la fiancata dell’auto, che si è poi messa in moto ed ha seminato i “segugi”.

L’anziano aggredito da tre pitbull è stato accompagnato al Pronto Soccorso dell’ospedale Murri di Fermo, dove ha ricevuto una prognosi di 20 giorni. Il suo cagnolino invece, che ha preso in braccio per proteggerlo, non ha riportato ferite. Nel frattempo, è stato individuato il proprietario dei cani, che è stato denunciato per la mancata custodia degli animali e denunciato alla competente Azienda Sanitaria.

Continue Reading

Più letti

Copyright © 2020 by Iseini Group | Il Martino.it iscritto al tribunale di Teramo con il n. 668 del 26 aprile 2013 | R.O.C. n.32701 del 08 Marzo 2019 | Direttore: Antonio Villella | ISEINI GROUP S.R.L - Sede Legale: Martinsicuro, Via Gabriele D'annunzio 37, Cap 64014 - Sede Operativa: Alba Adriatica (TE) via Vibrata snc, 64011 - P.Iva 01972630675 - PEC: iseinigroup@pec.it - Numero REA: TE-168559 - Capitale Sociale: 1.000,00€ | Alcune delle immagini interamente o parzialmente riprodotte in questo sito sono reperite in internet. Qualora violino eventuali diritti d'autore, verranno rimosse su richiesta dell'autore o detentore dei diritti di riproduzione.